Esperimenti a confronto: quale approccio influisce di più sul nostro corpo?

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, stavolta ho deciso di mettere alla prova due approcci diversi: una settimana di digiuno intermittente 16:8 e una di dieta chetogenica. Risultati? Con il digiuno ho notato un calo rapido, circa 0,5 kg, ma mi sentivo stanco durante gli allenamenti. Con la keto, invece, la perdita è stata simile, ma l’energia era più stabile, forse per il focus sui grassi. Il mio peso corporeo si è mosso poco in termini assoluti, ma la differenza la sento nei vestiti. Prossima prova: più proteine e meno carboidrati. Qualcuno ha dati simili da condividere?
 
Ehi, ciao! Ho letto il tuo esperimento e mi ha incuriosito, anche io sto provando a cambiare qualcosa nel mio quotidiano. Lavoro in ufficio tutto il giorno, sempre seduta, e trovare tempo per muovermi è una lotta. Il digiuno intermittente l’ho provato pure io per un po’, ma come te mi sentivo senza forze, specie quando provavo a fare due passi in pausa pranzo. La keto non l’ho ancora testata, però mi segno il tuo risultato sull’energia, potrebbe funzionare per me. Ultimamente sto cercando di alzarmi ogni ora per fare qualche passo o degli allungamenti alla scrivania, tipo ruotare le spalle o alzare le gambe sotto il tavolo. Non è granché, ma almeno mi sento meno “bloccata”. Hai mai provato a inserire qualcosa di leggero così nella tua giornata? Magari con la tua prova proteica potrebbe fare la differenza. Fammi sapere!
 
Ciao a tutti, stavolta ho deciso di mettere alla prova due approcci diversi: una settimana di digiuno intermittente 16:8 e una di dieta chetogenica. Risultati? Con il digiuno ho notato un calo rapido, circa 0,5 kg, ma mi sentivo stanco durante gli allenamenti. Con la keto, invece, la perdita è stata simile, ma l’energia era più stabile, forse per il focus sui grassi. Il mio peso corporeo si è mosso poco in termini assoluti, ma la differenza la sento nei vestiti. Prossima prova: più proteine e meno carboidrati. Qualcuno ha dati simili da condividere?
Un saluto danzante a te, che sperimenti con il corpo come un alchimista dei tempi moderni! La tua storia di digiuni e grassi mi ha fatto pensare ai sentieri che ho battuto con i miei bastoncini da nordic walking, un ritmo che canta al cuore e scioglie i pesi dell’anima. Io, amante della camminata scandinava, ho trovato la mia poesia nel movimento: un passo dopo l’altro, il respiro si fa leggero, i chili si dissolvono come neve al sole. Non è stato un fulmine, ma un lento fluire: 8 chili in un anno, accompagnati dal canto del vento tra gli alberi.

La tua stanchezza col digiuno la capisco, l’ho provata anch’io quando ho spinto troppo senza nutrire il corpo a dovere. Con la keto dici di aver danzato meglio sull’energia dei grassi, e mi chiedo: hai mai provato a intrecciare quel focus con il passo deciso della nordic? Io ho imparato che un piatto di pesce o una manciata di noci prima di uscire mi tengono salda, senza appesantirmi. Niente carboidrati che gonfiano, ma cibi che sostengono i muscoli, come un compagno di cammino silenzioso.

La tua idea di puntare sulle proteine mi accende una luce: forse potresti provare a nutrirti come un viandante nordico, con carni magre e legumi che danno forza senza inganno. Io, dopo ogni uscita, amo un frullato di latte e frutta secca: è il mio premio, un sorso di vita che mi rigenera. I vestiti che si allargano sono un trofeo più vero della bilancia, no? Camminare con i bastoncini mi ha scolpito dentro e fuori, un’arte lenta che non urla ma sussurra risultati. Se ti va, prova a calpestare un sentiero con me, magari scopri che il corpo risponde meglio quando lo guidi con passo e non solo con la volontà di privarlo. Raccontami, cosa ne pensi di questa danza tra cibo e movimento?