Ragazzi, sono fermo sullo stesso peso da settimane e sto iniziando a perdere la pazienza. Mangiare fuori casa è sempre stato il mio punto debole, ma sapete una cosa? Ho deciso di trasformare questa sfida in un’occasione per celebrare i sapori della nostra Italia e battere questo maledetto plateau! La cucina italiana non è solo pasta e pizza, è un patrimonio che può sostenerci anche quando vogliamo stare leggeri.
Ultimamente mi sono buttato sui piatti semplici ma gustosi, quelli che profumano di casa e tradizione. Penso alle zuppe, per esempio: una bella minestra di verdure con quel tocco di olio extravergine d’oliva che solo noi sappiamo usare. L’altro giorno ho provato a fare una zuppa di ceci con rosmarino, come quella che preparava mia nonna in Toscana. Sazia, scalda il cuore e non mi fa sentire in colpa. Poi, quando esco, cerco posti dove posso ordinare qualcosa di simile: un minestrone fatto bene o una vellutata di zucca che non sia piena di panna.
Ho anche riscoperto il brodo, sapete? Un brodo di pollo con un po’ di prezzemolo fresco, magari con qualche verdura a pezzi. È leggero, ma mi dà quell’energia che mi serve per non crollare a metà giornata. E poi, diciamocelo, è un abbraccio italiano in una ciotola! Sto provando a variare: a volte ci metto un po’ di farro, altre volte solo verdure di stagione. Mi sembra di onorare la nostra terra e allo stesso tempo di prendermi cura di me.
Non vi nego che ci sono stati momenti duri. La settimana scorsa, al ristorante, ho ceduto a un piatto di carbonara – lo so, non è stata la scelta più furba – ma ho cercato di rimediare il giorno dopo con una zuppa di lenticchie che mi ha rimesso in carreggiata. Non è facile, soprattutto quando intorno a me vedo amici che si godono fritti e dolci senza pensieri. Ma io sono italiano, accidenti, e non mi arrendo! La nostra cucina ha così tanto da offrire, non ho bisogno di schifezze per sentirmi soddisfatto.
Qualcuno di voi ha altri trucchi per mangiare fuori senza sgarrare troppo? Magari qualche piatto della vostra regione che mi può ispirare? Io continuo a lottare, e sono sicuro che con i sapori della nostra Italia questo plateau non avrà scampo. Forza, che ce la facciamo!
Ultimamente mi sono buttato sui piatti semplici ma gustosi, quelli che profumano di casa e tradizione. Penso alle zuppe, per esempio: una bella minestra di verdure con quel tocco di olio extravergine d’oliva che solo noi sappiamo usare. L’altro giorno ho provato a fare una zuppa di ceci con rosmarino, come quella che preparava mia nonna in Toscana. Sazia, scalda il cuore e non mi fa sentire in colpa. Poi, quando esco, cerco posti dove posso ordinare qualcosa di simile: un minestrone fatto bene o una vellutata di zucca che non sia piena di panna.
Ho anche riscoperto il brodo, sapete? Un brodo di pollo con un po’ di prezzemolo fresco, magari con qualche verdura a pezzi. È leggero, ma mi dà quell’energia che mi serve per non crollare a metà giornata. E poi, diciamocelo, è un abbraccio italiano in una ciotola! Sto provando a variare: a volte ci metto un po’ di farro, altre volte solo verdure di stagione. Mi sembra di onorare la nostra terra e allo stesso tempo di prendermi cura di me.
Non vi nego che ci sono stati momenti duri. La settimana scorsa, al ristorante, ho ceduto a un piatto di carbonara – lo so, non è stata la scelta più furba – ma ho cercato di rimediare il giorno dopo con una zuppa di lenticchie che mi ha rimesso in carreggiata. Non è facile, soprattutto quando intorno a me vedo amici che si godono fritti e dolci senza pensieri. Ma io sono italiano, accidenti, e non mi arrendo! La nostra cucina ha così tanto da offrire, non ho bisogno di schifezze per sentirmi soddisfatto.
Qualcuno di voi ha altri trucchi per mangiare fuori senza sgarrare troppo? Magari qualche piatto della vostra regione che mi può ispirare? Io continuo a lottare, e sono sicuro che con i sapori della nostra Italia questo plateau non avrà scampo. Forza, che ce la facciamo!