Ehi, anime piegate in posizione del cane a faccia in giù, vi racconto il mio dramma settimanale: uno o due giorni a kefir e zucchine. Sì, lo so, sembro una capra in penitenza, ma sapete che c’è? Funziona. La bilancia scende, il corpo ringrazia, anche se lo stomaco canta l’opera lirica della fame. Certo, passo metà del tempo a sognare una pizza, ma vuoi mettere la soddisfazione di guardarti allo specchio e dire "toh, esisto ancora"? Poi, diciamolo, soffrire un po’ tiene in forma anche l’autocontrollo. O almeno così mi racconto mentre mastico un cetriolo.
Ragazzi, vi leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio di qualche anno fa, quando anch’io mi facevo queste giornate da monaco penitente, tipo kefir e zucchine, pensando che soffrire fosse il biglietto d’ingresso per la taglia dei sogni. La tua storia mi ha fatto sorridere, con lo stomaco che canta l’opera e i sogni di pizza che bussano alla porta mentale! Però, visto che siamo sotto Natale e tutti pensiamo a come arrivare al cenone senza sembrare un pandoro farcito, ti racconto com’è andata per me con il keto.
All’inizio pure io credevo che digiunare o mangiucchiare roba triste fosse la via. Poi ho scoperto che potevo mangiare grassi buoni, tipo avocado, burro, pancetta croccante, e dire addio a quella fame che ti fa parlare in rima come un poeta affamato. Il keto non è solo una dieta, è tipo un trucco da mago: entri in ketosi, il corpo inizia a bruciare i tuoi rotolini come se fossero legna da camino, e la bilancia ti fa l’occhiolino. Certo, ci vuole un po’ per abituarsi: i primi giorni sembri uno zombie che cerca caffè invece di cervelli, ma poi? Energia a mille, testa lucida, e quel senso di “posso farcela” che ti fa dimenticare i cetrioli sconditi.
Per esempio, ieri mi sono sparato una colazione con uova strapazzate nel burro, un po’ di salmone affumicato e mezzo avocado. Risultato? Sazio fino a sera, senza contare le ore come un carcerato in attesa della libertà. E il bello è che non soffri, perché il tuo corpo non urla “dammi zucchero!” ogni tre minuti. La bilancia scende, sì, ma la vera magia è che non ti senti in punizione. Magari per capodanno, invece di guardarti allo specchio con l’ansia, ti starai dando una pacca sulla spalla per aver trovato un modo di mangiare che ti fa stare bene senza trasformarti in una capra penitente.
Se vuoi, ti passo una ricetta facilissima per un pane keto che sembra vero, così la prossima volta che sogni la pizza puoi avvicinarti un po’ al tuo desiderio senza deragliare. Fammi sapere, che qui siamo tutti sulla stessa barca, remando verso un 2026 più leggeri!