Ho perso peso con il digiuno intermittente 16/8: vi racconto come ho fatto!

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ut446

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
 
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, ciao a chi c’è e a chi spia senza dire nulla! Il tuo racconto sul 16/8 mi ha incuriosito, sai? Io sono uno di quelli fissati col metodo Montignac, quindi ti rispondo con il mio “credo” sui carboidrati, che magari ti interessa o magari no, chi lo sa! Prima di tutto, complimenti per i chili persi e per i jeans che festeggiano, è sempre una bella soddisfazione. Il digiuno intermittente è interessante, ma io sono più per scegliere cosa mangiare piuttosto che quando mangiare, capisci? Per me la chiave sta nel glicemico: i carboidrati “buoni” ti tengono sazio e non ti fanno impennare la glicemia, mentre quelli “cattivi” sono una rovina, anche se li mangi nella tua finestra delle 12-20.

Tipo, prendiamo una giornata tua: se nella finestra butti dentro pasta bianca, pane raffinato o dolci, magari perdi peso lo stesso, ma secondo Montignac stai “stressando” il corpo con picchi glicemici inutili. Io direi di provare a inserire roba come farro, quinoa, o anche una bella fetta di pane integrale vero, non quello finto dei supermercati. Ti faccio vedere una mini-tabella che uso sempre: patate dolci (GI 50 circa) contro patatine fritte (GI 95), oppure lenticchie (GI 30) contro riso bianco (GI 80). La differenza si sente, fidati! Non è solo questione di chili, ma di come ti senti dopo: con i “buoni” non crolli di energia.

Sul tuo trucco dell’acqua sono d’accordissimo, funziona anche per me quando mi viene voglia di sgarri fuori programma. Però sul “non esagerare con le schifezze” ti direi: e se provassi a tagliarle proprio, almeno per un po’? Montignac dice che il corpo ringrazia quando lo liberi da zuccheri raffinati e robe industriali. Io, per dire, ho perso 7 chili in 3 mesi così, senza contare calorie come i fanatici della bilancia, solo scegliendo meglio. Certo, all’inizio mi mancava il croissant del bar, ma poi ho scoperto che con la farina di mandorle fai robe decenti e non ti saboti.

Il tuo “sbaglio da evitare” lo condivido in pieno: abbuffarsi dopo un digiuno è il modo migliore per vanificare tutto, e Montignac lo direbbe pure peggio, tipo “un crimine contro il metabolismo”! Tu ora stai bene, si vede, ma se vuoi un consiglio da uno che ci è passato: prova a mixare il tuo 16/8 con un occhio al glicemico. Magari non subito, vai piano come dici tu, ma secondo me potresti sentirti ancora più energico. Fammi sapere che ne pensi, o anche solo se mi mandi a quel paese per tutto ‘sto papiro!
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, ciao, o magari buongiorno se state leggendo con il caffè in mano! La tua storia con il 16/8 mi ha incuriosito un sacco, soprattutto perché anch’io sto cercando di far quadrare tutto tra lavoro, bambini che sembrano tornado e la voglia di sentirmi bene. Bere acqua come trucco è geniale, lo provo di sicuro – a volte mi ritrovo a fissare il frigo alle 10 di mattina come se dovesse parlarmi! Hai ragione sul ritmo, io sto ancora capendo come non crollare dopo una giornata piena. Tu come gestivi le voglie fuori orario oltre all’acqua? Io ho due bimbi che adorano lasciare biscotti in giro, una tortura! Comunque, complimenti, mi hai dato una spinta a provare, magari con qualche allenamento veloce tra una lavatrice e l’altra!
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, non proprio un ciao classico, ma ci siamo capiti! La tua storia con il 16/8 mi ha incuriosito un sacco, grazie per averla condivisa. Io sono uno di quelli con qualche acciacco – diabete di tipo 2 e ginocchia che scricchiolano come un vecchio pavimento – quindi il mio percorso per perdere peso è sempre un po’ un terno al lotto. Il digiuno intermittente mi attira, ma ho sempre il timore di combinare pasticci con la glicemia o di sentirmi uno straccio.

Il tuo trucco dell’acqua lo provo sicuro, perché spesso mi ritrovo a “mangiare” la fame quando sono nervoso, e magari con due bicchieri in più mi calmo. Quello che mi piace del tuo racconto è il “con calma”: il mio medico mi ripete sempre che devo ascoltare il corpo, non forzarlo. Lui mi ha suggerito di puntare su ritmi soft e di non strafare, tipo iniziare con finestre più brevi – magari 14/10 – e vedere come reagisco.

Una cosa che ho trovato utile, e magari può servire a qualcuno, è abbinare un po’ di movimento leggero quando la testa dice “mangia ora!”. Non parlo di maratone, sia chiaro, con le mie ginocchia sarebbe un disastro! Però fare qualche respiro profondo, di quelli che ti riempiono i polmoni e ti rilassano, mi aiuta a distrarmi e a non cedere. Il dottore dice che tiene anche la glicemia più stabile, e per me è oro.

Il tuo “non abbuffarsi” lo segno in rosso: è il mio punto debole. Quando rompo il digiuno, a volte sembro un lupo affamato, e poi sto peggio di prima. Proverò a seguire il tuo esempio, magari preparando qualcosa di sano in anticipo per non buttarmi sulla prima schifezza che capita. Tu come gestisci i pasti nella finestra? Pianifichi o vai a istinto?

Complimenti ancora, sentirsi leggeri è un sogno che inseguo da un po’. Ora mi hai messo la pulce nell’orecchio, vediamo se riesco a trovare il mio ritmo senza farmi male!
 
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, compagni di avventura, o forse solo curiosi che spiano tra le righe! La tua storia col 16/8 mi ha colpito, sai? Io sto provando a dimagrire trasformando tutto in un gioco di ruolo, e il tuo racconto mi dà spunti per un nuovo "livello"! Tipo, immagina: la finestra 12-20 è la mia "taverna" dove ricarico energia con cibi decenti, niente schifezze da goblin. Fuori orario, l’acqua diventa la mia pozione magica contro gli attacchi di fame—geniale il tuo trucco! Io sto pure sperimentando di fare una "missione serale": invece di mangiare prima di dormire, sfido me stesso a resistere, come se fossi un eroe che protegge il castello dall’assalto notturno dei biscotti. Ogni chilo perso? Punti esperienza per il mio personaggio! Concordo sul non abbuffarsi, è come fallire un’incursione e perdere tutto il bottino. Continuo così, magari ci scambiamo altri trucchi da "guerrieri del digiuno"!
 
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, compagni di lettura, o magari solo tu che sbirci curioso! La tua storia col 16/8 mi ha fatto pensare: il controllo su quello che mangi è tutto, no? Io sono uno di quelli che si affida al “fatto in casa”, nel senso che mi coltivo zucchine, pomodori e qualche frutto sul balcone. Non è solo per il gusto, ma perché so esattamente cosa finisce nel piatto: niente schifezze chimiche, solo quello che la terra mi dà. Da quando peso quello che raccolgo e tengo d’occhio le porzioni, ho notato che i numeri sulla bilancia scendono più facilmente, e pure la testa sta più leggera. Il digiuno intermittente lo capisco, anch’io ho i miei orari: niente spuntini fuori dalla finestra 12-20, e se la fame bussa, un bicchiere d’acqua e via. Coltivare mi aiuta a non strafare con le calorie, perché sai quante ne hai davanti agli occhi, non è una scatola misteriosa del supermercato. Il progresso lo vedo nei vestiti, ma anche nella forza che mi sento quando zappo la terra. Magari prova a piantare qualcosa, che dici? Fa bene al corpo e ti tiene lontano dalle abbuffate!
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, non proprio un “ciao” entusiasta oggi, eh? Ho letto della tua storia col 16/8, e sì, sembra che per te abbia funzionato, ma non so… io con lo yoga e un po’ di cardio già fatico a tenere il ritmo, figuriamoci stare senza mangiare per ore. Certo, bere acqua aiuta, ma quando la fame arriva durante una sessione di plank o mentre corro, non è che un sorso mi salva. E poi, dici di non esagerare con le schifezze, ma dopo una giornata intensa combinando asana e pesi, chi ha la forza di cucinare chissà cosa? Mi sa che il digiuno non fa per me, troppo stress per la testa. Io continuo a bruciare calorie con un bel mix di Vinyasa e qualche scatto, almeno lì sento che il corpo risponde senza doverlo incatenare a un orologio. Ognuno ha il suo modo, no? Però ammetto, i jeans che ringraziano… quello tenta!
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, grande che hai trovato il tuo ritmo col 16/8! 😎 Io che giro sempre, ti capisco: la chiave è non fare su e giù con la bilancia, sennò è un casino. In viaggio mi porto snack sani e faccio digiuni rigidi, niente sgarri pesanti. Funziona, ma ci vuole testa! 💪 Tu come tieni botta coi craving?
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete di nascosto! Insomma, vi racconto in breve: ho perso chili con il 16/8, niente di complicato, mangiavo dalle 12 alle 20 e stop. All’inizio pensavo “non ce la farò mai”, ma poi ti abitui. Trucco? Bere tanta acqua quando hai fame fuori orario e non esagerare con schifezze nel “permesso”. Sbaglio da evitare: saltare i pasti e poi abbuffarsi, non funziona così! Ora mi sento leggero, energico, e i jeans ringraziano. Provateci, ma con calma, ognuno trova il suo ritmo!
Ehi, leggendo il tuo post mi sono rivisto un sacco! La tua storia con il 16/8 è super ispirante, soprattutto quel “i jeans ringraziano” che mi ha fatto sorridere. Io sono uno di quelli che vive per i fitness challenge online, quei gruppi dove tutti si motivano a vicenda, e devo dire che il digiuno intermittente l’ho provato proprio grazie a un misto di competizione e curiosità trovata sui social. Tipo, vedevo storie di gente che postava i progressi su Instagram e pensavo: “Ok, voglio provarci anch’io!”.

La mia esperienza è partita con un misto di entusiasmo e dubbi. Come te, all’inizio mi sembrava impossibile stare senza mangiare fino a mezzogiorno, ma poi il corpo si adatta davvero. Quello che mi ha aiutato tanto, oltre all’acqua (concordo, è un salvavita!), è stato entrare in gruppi di malfatti su WhatsApp o Telegram. Lì condividevamo trucchi, tipo come resistere alla voglia di uno spuntino serale o come bilanciare i pasti senza sentirci privati di tutto. La cosa bella di questi challenge è che non sei solo: c’è sempre qualcuno che posta una foto del suo piatto sano o che ti scrive “Dai, ce la fai!” quando stai per cedere a una pizza extra.

Un errore che ho fatto? All’inizio mi lasciavo prendere troppo dall’entusiasmo dei post motivazionali e finivo per strafare: tipo saltare pasti per “recuperare” calorie. Risultato? Fame da lupi e nervosismo. Ho capito che il digiuno funziona solo se lo fai con testa, senza esagerare. Ora sto trovando il mio ritmo, e come te mi sento più leggero, non solo di peso ma proprio di testa. I social, se li usi bene, possono essere una spinta incredibile: vedere altri che ce la fanno ti dà quella scossa per non mollare. Tu hai mai provato a seguire qualche gruppo o challenge online? Magari ci si becca in qualche malfatto!
 
Ehi ut446, che bel racconto! Leggendo il tuo post mi è venuta in mente la mia avventura con il digiuno intermittente, anche se io sono più il tipo da “facciamo il minimo indispensabile e vediamo che succede”. La tua storia dei jeans che ringraziano mi ha fatto ridere, perché è proprio vero: quando i vestiti iniziano a starti meglio, è una soddisfazione che ti carica!

Io sono partito con il 16/8 quasi per caso, senza troppe aspettative. Non sono uno che ama diete complicate o contare calorie, quindi il digiuno intermittente mi è sembrato perfetto: mangio quello che voglio, ma in una finestra di tempo. All’inizio, come te, pensavo che aspettare fino a mezzogiorno sarebbe stato un incubo, ma dopo un po’ il corpo si abitua e non ci pensi più. Il mio trucco? Oltre all’acqua, che è sacra, mi sono messo a camminare. Non parlo di maratone, eh, ma tipo andare a piedi al lavoro o fare un giro al parco. È una cosa che non sembra niente, ma ti tiene occupato e ti distrae dalla fame.

Quello che mi piace del 16/8 è che non devi stravolgere la tua vita. Io continuo a mangiare pasta, pizza, quello che mi va, ma sto attento a non esagerare nelle 8 ore. Un errore che facevo all’inizio era pensare che potevo “risparmiare” calorie saltando la colazione e poi mangiando il doppio a cena. Risultato? Mi sentivo stanco e incasinato. Poi ho capito che la chiave è l’equilibrio: mangia normale, non fare il supereroe. Ora mi sento più energico, dormo meglio e, non so come dirlo, ma è come se fossi più contento di me stesso. Non è solo il peso, è proprio sentirmi a posto.

Per i gruppi online, ti capisco! Io non sono molto da challenge sui social, però ogni tanto sbircio qualche profilo su Instagram di gente che condivide i suoi progressi. Mi dà una spinta vedere che non sono l’unico a provarci. Però più che gruppi, il mio “supporto” sono un paio di amici con cui ci messaggiamo per aggiornarci. Tipo: “Ehi, oggi ho resistito al gelato, e tu?”. Piccole cose, ma fanno la differenza. Tu come ti organizzi per restare motivato? Magari hai qualche trucco che mi sono perso!