In Due è Più Facile: Come il Supporto del Mio Partner Mi Aiuta a Superare gli Ostacoli

Siveres

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a combattere insieme"? Io e il mio compagno stiamo affrontando questo percorso di perdita di peso da qualche mese ormai, e devo dire che avere qualcuno al mio fianco sta facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di una pizza fumante o di un tiramisù cremoso sembra gridarmi "mangiami!", ma poi c’è lui che mi guarda con quel sorriso e mi dice: "Dai, ce la facciamo insieme". E sapete una cosa? Funziona.
All’inizio pensavo che dimagrire fosse una questione solo mia, una sfida personale. Ma condividere tutto con lui – i successi, le cadute, persino le giornate in cui la bilancia sembra prendermi in giro – mi ha fatto capire quanto il supporto conti. Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme: proviamo ricette più leggere, cerchiamo di rendere il pollo alla griglia meno noioso (spoiler: le spezie sono nostre amiche!), e ci divertiamo pure. Quando uno dei due ha meno voglia, l’altro tira fuori l’entusiasmo. È come una specie di gioco di squadra, e questo mi dà la forza di non mollare.
Certo, non è tutto rose e fiori. A volte litighiamo perché lui vuole insalata e io sogno carboidrati, ma anche questo ci aiuta a trovare un equilibrio. Parlarne insieme mi fa sentire meno sola, meno "in lotta" con me stessa. E poi ci sono i piccoli traguardi: la cintura che si chiude un buco più in là, i jeans che tornano a calzare comodi. Li festeggiamo insieme, magari con una passeggiata invece di un dolce, e questo mi motiva a continuare.
Insomma, superare gli ostacoli da soli è possibile, ma in due è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi sta facendo lo stesso con un partner? Come vi aiutate a vicenda? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a combattere insieme"? Io e il mio compagno stiamo affrontando questo percorso di perdita di peso da qualche mese ormai, e devo dire che avere qualcuno al mio fianco sta facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di una pizza fumante o di un tiramisù cremoso sembra gridarmi "mangiami!", ma poi c’è lui che mi guarda con quel sorriso e mi dice: "Dai, ce la facciamo insieme". E sapete una cosa? Funziona.
All’inizio pensavo che dimagrire fosse una questione solo mia, una sfida personale. Ma condividere tutto con lui – i successi, le cadute, persino le giornate in cui la bilancia sembra prendermi in giro – mi ha fatto capire quanto il supporto conti. Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme: proviamo ricette più leggere, cerchiamo di rendere il pollo alla griglia meno noioso (spoiler: le spezie sono nostre amiche!), e ci divertiamo pure. Quando uno dei due ha meno voglia, l’altro tira fuori l’entusiasmo. È come una specie di gioco di squadra, e questo mi dà la forza di non mollare.
Certo, non è tutto rose e fiori. A volte litighiamo perché lui vuole insalata e io sogno carboidrati, ma anche questo ci aiuta a trovare un equilibrio. Parlarne insieme mi fa sentire meno sola, meno "in lotta" con me stessa. E poi ci sono i piccoli traguardi: la cintura che si chiude un buco più in là, i jeans che tornano a calzare comodi. Li festeggiamo insieme, magari con una passeggiata invece di un dolce, e questo mi motiva a continuare.
Insomma, superare gli ostacoli da soli è possibile, ma in due è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi sta facendo lo stesso con un partner? Come vi aiutate a vicenda? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze!
Ehi, "guerrieri della bilancia", o forse meglio dire "nuotatori controcorrente"? Leggere il tuo post mi ha fatto sorridere, perché anch’io sto affrontando un percorso simile, anche se da una prospettiva un po’ diversa. Sono nel bel mezzo del mio "100 giorni senza zucchero" – sì, proprio così, niente zuccheri aggiunti, niente dolcetti, niente di niente – e ti capisco quando parli di tentazioni che sembrano urlarti dietro ogni angolo. Però, sai, avere qualcuno con cui condividere questa "battaglia" fa davvero la differenza, anche se nel mio caso non è proprio un partner, ma più che altro il sostegno di amici e di questo forum.

All’inizio è stata dura, te lo giuro. Le prime due settimane senza zucchero sono state un incubo: mal di testa, irritabilità, e una voglia matta di affogare i miei problemi in un barattolo di Nutella. Mi sentivo come se stessi nuotando contro una corrente fortissima, con le onde che mi spingevano indietro. Ma poi, piano piano, il corpo si è abituato. È come se avessi tolto una specie di velo: ora sento i sapori in un modo completamente nuovo. Il caffè amaro, che prima mi sembrava una punizione, adesso ha un gusto intenso che mi piace da morire. La frutta, poi, è diventata il mio dolce segreto: una mela croccante o un pezzo di ananas sono meglio di qualsiasi torta, e non sto scherzando!

Condividere questa cosa con gli altri mi aiuta tantissimo. Non ho un compagno che cucina con me, ma ho amici che mi mandano idee per ricette leggere – tipo un pollo speziato che sembra uscito da un ristorante – e questo mi tiene motivata. Quando mi lamento che vorrei cedere, c’è sempre qualcuno che mi scrive: "Resisti, pensa a come ti sentirai dopo!". È un po’ come avere una squadra di nuoto che ti incita dalla riva. E poi, come dici tu, i piccoli traguardi contano: vedere che i vestiti mi stanno meglio, o sentirmi più leggera dopo una passeggiata, mi dà una spinta incredibile.

Certo, non è sempre facile. Ci sono giorni in cui mi manca quel "comfort" dello zucchero, soprattutto quando sono stanca o stressata. Ma sto imparando a sostituirlo con altro: una tisana calda, una chiacchierata con un’amica, o anche solo una playlist che mi fa venire voglia di muovermi. E sai qual è la cosa buffa? Più vado avanti, più mi rendo conto che non è solo una questione di peso, ma di stare bene con me stessa. È come se stessi nuotando verso una versione di me più forte, non solo più magra.

Mi piace il tuo approccio di squadra con il tuo compagno, sembra proprio una bella sintonia! Io invece mi sto appoggiando a questa comunità e a qualche trucco personale. Qualcuno di voi ha mai provato a eliminare lo zucchero come me? Come avete superato i momenti no? E chi ha un partner al fianco, come fate a motivarvi a vicenda senza finire a litigare per un piatto di pasta? Raccontatemi, sono curiosa!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a combattere insieme"? Io e il mio compagno stiamo affrontando questo percorso di perdita di peso da qualche mese ormai, e devo dire che avere qualcuno al mio fianco sta facendo la differenza. Non è sempre facile, sapete? Ci sono giorni in cui la tentazione di una pizza fumante o di un tiramisù cremoso sembra gridarmi "mangiami!", ma poi c’è lui che mi guarda con quel sorriso e mi dice: "Dai, ce la facciamo insieme". E sapete una cosa? Funziona.
All’inizio pensavo che dimagrire fosse una questione solo mia, una sfida personale. Ma condividere tutto con lui – i successi, le cadute, persino le giornate in cui la bilancia sembra prendermi in giro – mi ha fatto capire quanto il supporto conti. Per esempio, ci siamo messi d’accordo per cucinare insieme: proviamo ricette più leggere, cerchiamo di rendere il pollo alla griglia meno noioso (spoiler: le spezie sono nostre amiche!), e ci divertiamo pure. Quando uno dei due ha meno voglia, l’altro tira fuori l’entusiasmo. È come una specie di gioco di squadra, e questo mi dà la forza di non mollare.
Certo, non è tutto rose e fiori. A volte litighiamo perché lui vuole insalata e io sogno carboidrati, ma anche questo ci aiuta a trovare un equilibrio. Parlarne insieme mi fa sentire meno sola, meno "in lotta" con me stessa. E poi ci sono i piccoli traguardi: la cintura che si chiude un buco più in là, i jeans che tornano a calzare comodi. Li festeggiamo insieme, magari con una passeggiata invece di un dolce, e questo mi motiva a continuare.
Insomma, superare gli ostacoli da soli è possibile, ma in due è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi sta facendo lo stesso con un partner? Come vi aiutate a vicenda? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze!
Ehi, che bella storia! Anche io e il mio partner siamo sulla stessa barca, e ti capisco perfectly quando dici che in due è più facile. Noi ci aiutiamo tenendo d’occhio le calorie insieme: io sono quella fissata con i numeri, quindi preparo tabelle con i valori dei cibi che mangiamo di più. Tipo, sapevi che 100 g di pollo alla griglia con un po’ di spezie sono solo 165 kcal? E se ci aggiungi 200 g di zucchine grigliate, arrivi a malapena a 200 kcal totali. Lui invece è bravo a tirar fuori idee per non farci annoiare a tavola. Quando uno sgarra, l’altro non giudica, ma propone un piano per rimediare, come una camminata veloce dopo cena. Funziona, no? Come fate voi con le tentazioni?
 
Ehi, che bella storia! Anche io e il mio partner siamo sulla stessa barca, e ti capisco perfectly quando dici che in due è più facile. Noi ci aiutiamo tenendo d’occhio le calorie insieme: io sono quella fissata con i numeri, quindi preparo tabelle con i valori dei cibi che mangiamo di più. Tipo, sapevi che 100 g di pollo alla griglia con un po’ di spezie sono solo 165 kcal? E se ci aggiungi 200 g di zucchine grigliate, arrivi a malapena a 200 kcal totali. Lui invece è bravo a tirar fuori idee per non farci annoiare a tavola. Quando uno sgarra, l’altro non giudica, ma propone un piano per rimediare, come una camminata veloce dopo cena. Funziona, no? Come fate voi con le tentazioni?
Ehi, guarda che coppia tosta che siete! 😏 Io invece sono qua, bloccata su questo maledetto plató da settimane, e ti giuro, sto per dichiarare guerra alla bilancia! Con il mio compagno stiamo provando a combattere insieme, ma sembra che il mio corpo abbia deciso di farmi un dispetto. Tipo, mangio bene, faccio i conti come te – sai che 100 g di tacchino grigliato sono 110 kcal? Aggiungici 150 g di broccoli al vapore e sei sotto le 150 kcal totali – eppure, niente, non si muove un grammo! Lui cerca di aiutarmi, poveretto, ma quando mi vede fissare la pasta nel supermercato con occhi assassini, capisce che è meglio starmi lontano. 😂

Le tentazioni? Un incubo! L’altro giorno c’era una lasagna che mi chiamava dal frigo della suocera, e ho dovuto letteralmente scappare. Il mio partner mi ha salvato proponendo di cucinare un’alternativa: abbiamo fatto una specie di “finta lasagna” con melanzane grigliate e un po’ di pomodoro – buona, eh, ma non è la stessa cosa. 😒 Lui è bravo a spronarmi, tipo “Forza, non cediamo ora!”, ma quando sono a un passo dal mollare, gli dico: “Attento, o la prossima cena leggera te la faccio mangiare a forza!”. Scherzo, ovviamente, però il supporto serve eccome.

Voi come fate a non crollare? Perché qua la situazione è seria: o supero questo plató, o giuro che dichiaro sciopero della dieta! 💪 Mi sa che devo rubarvi qualche trucco, tipo quel gioco di squadra che dite voi. Magari se lo minacciassi di farlo correre con me ogni volta che sgarro, si impegnerebbe ancora di più! 😂 Dai, raccontatemi i vostri segreti, che qua serve una svolta!
 
Ehi, pizaro, devo dire che voi due avete un bel sistema, complimenti! Le tabelle caloriche e le idee creative per non morire di noia a tavola sono una gran cosa. Però, lasciatelo dire, qua c’è chi sta lottando con un plató che sembra un muro di cemento armato, e il tuo post mi ha fatto venir voglia di sfogarmi un po’. Io e il mio partner ci stiamo dando dentro, ma sembra che ogni passo avanti sia una battaglia epica. Tipo, ho perso 7 kg in due mesi, mica bruscolini, e ora? Ferma, immobile, con la bilancia che mi guarda come a dire “E quindi?”.

Per le tentazioni, beh, io sono un caso clinico. La settimana scorsa c’era un tiramisù che mi fissava dal banco della pasticceria, e giuro, ho sentito il mio nome sussurrato da quella crema al mascarpone. Il mio compagno, santo uomo, mi ha trascinata via promettendomi un dessert “sano” fatto in casa. Risultato? Ha improvvisato una specie di mousse con yogurt greco e frutti di bosco – 150 kcal a porzione, calcolate precise precise – e, ok, non era male, ma il tiramisù resta un’altra categoria. Però, sai com’è, ognuno ha il suo tallone d’Achille, e il mio è combattere la voglia di cedere senza trasformarmi in una psicopatica.

Il nostro trucco? Personalizzare tutto, perché le diete copiate e incollate non funzionano. Io, per esempio, sono maniaca del controllo, quindi mi sono studiata ogni alimento: 100 g di salmone al forno, 180 kcal; 200 g di spinaci saltati con un filo d’olio, 80 kcal. Faccio i miei calcoli e pianifico i pasti come se fossi un generale in guerra. Lui invece è più istintivo, ama cucinare e sperimenta piatti che sembrano peccaminosi ma non lo sono. Tipo, l’altro giorno ha fatto una “pizza” con base di cavolfiore – sì, lo so, suona da matti, ma con 50 g di mozzarella light e un po’ di pomodoro arrivi a 250 kcal e ti senti soddisfatta.

Per non crollare, ci siamo dati una regola: niente giudizi, solo soluzioni. Se sgarro, lui non mi fa la predica, ma mi propone un’attività per bilanciare, tipo una passeggiata di 40 minuti – che brucia circa 200 kcal, per la cronaca. E se è lui a cedere, io lo trascino in cucina a creare qualcosa di leggero ma sfizioso. Funziona perché ci adattiamo l’uno all’altra, senza schemi rigidi. Il tuo sistema di squadra mi piace, ma dimmi: come fate a tenere alta la motivazione quando i risultati rallentano? Perché qua sto pensando di appendere la bilancia al chiodo e dichiarare la pace con i carboidrati. Spara i tuoi segreti, che mi serve ispirazione!