Ragazzi, oggi sento il bisogno di condividere un po’ del mio percorso, perché so che in questo thread ci sono persone che capiscono davvero cosa significa lottare con l’ipotiroidismo. Non è solo una questione di bilanciare pesi in palestra o contare calorie: è come camminare su una corda sospesa, con il corpo che a volte sembra remare contro.
Da quando ho scoperto il problema alla tiroide, ho dovuto imparare a conoscere il mio corpo in modo completamente nuovo. All’inizio pensavo che bastasse allenarmi di più o mangiare meno, ma non funziona così. Il metabolismo lento è un avversario subdolo: ti fa sentire stanco, appesantito, anche quando fai tutto "giusto". Con il mio endocrinologo stiamo ancora aggiustando la terapia, e questo è già un viaggio di pazienza. Ogni analisi del sangue è una piccola speranza di trovare l’equilibrio.
Per quanto riguarda l’allenamento di forza, ho dovuto cambiare approccio. Prima facevo sessioni intense, convinta che più sudore significasse più risultati. Ma con l’ipotiroidismo, esagerare mi lascia ko per giorni. Ora punto su allenamenti più brevi, con pesi moderati, e cerco di ascoltare il corpo. Ad esempio, sto lavorando molto sulla tecnica degli squat e delle trazioni, perché voglio costruire muscoli senza stressare troppo il sistema. La forza, per me, non è solo quella fisica: è anche la tenacia di tornare in palestra anche quando i progressi sembrano lenti.
La dieta è un altro capitolo complesso. Ho notato che il mio corpo reagisce meglio quando evito cibi troppo pesanti o zuccherati, ma non è facile. Tra un pasto e l’altro, cerco di tenere a bada la fame con alimenti che mi diano energia senza appesantirmi: un po’ di mandorle, dello yogurt greco, a volte una mela con burro di arachidi. Non sono una fanatica del controllo, ma sto imparando che scegliere con cura cosa mangio mi aiuta a sentirmi meno in balia degli sbalzi ormonali. Il nutrizionista mi ha consigliato di aumentare le proteine e di non saltare i carboidrati complessi, soprattutto nei giorni di allenamento, per sostenere i muscoli senza affaticare la tiroide.
Quello che mi sta insegnando questo percorso è che il vero allenamento di forza non è solo sollevare pesi, ma anche sollevare se stessi quando il corpo sembra non collaborare. Ogni piccolo passo conta: una ripetizione in più, un giorno in cui ti senti un po’ meno stanco, un pasto che ti fa sentire nutrito e non solo pieno. Non so se qualcuno di voi si ritrova in questo, ma mi piacerebbe sapere come affrontate le giornate in cui l’ipotiroidismo sembra avere la meglio. Quali strategie usate per non mollare, soprattutto con dieta e allenamento?
Da quando ho scoperto il problema alla tiroide, ho dovuto imparare a conoscere il mio corpo in modo completamente nuovo. All’inizio pensavo che bastasse allenarmi di più o mangiare meno, ma non funziona così. Il metabolismo lento è un avversario subdolo: ti fa sentire stanco, appesantito, anche quando fai tutto "giusto". Con il mio endocrinologo stiamo ancora aggiustando la terapia, e questo è già un viaggio di pazienza. Ogni analisi del sangue è una piccola speranza di trovare l’equilibrio.
Per quanto riguarda l’allenamento di forza, ho dovuto cambiare approccio. Prima facevo sessioni intense, convinta che più sudore significasse più risultati. Ma con l’ipotiroidismo, esagerare mi lascia ko per giorni. Ora punto su allenamenti più brevi, con pesi moderati, e cerco di ascoltare il corpo. Ad esempio, sto lavorando molto sulla tecnica degli squat e delle trazioni, perché voglio costruire muscoli senza stressare troppo il sistema. La forza, per me, non è solo quella fisica: è anche la tenacia di tornare in palestra anche quando i progressi sembrano lenti.
La dieta è un altro capitolo complesso. Ho notato che il mio corpo reagisce meglio quando evito cibi troppo pesanti o zuccherati, ma non è facile. Tra un pasto e l’altro, cerco di tenere a bada la fame con alimenti che mi diano energia senza appesantirmi: un po’ di mandorle, dello yogurt greco, a volte una mela con burro di arachidi. Non sono una fanatica del controllo, ma sto imparando che scegliere con cura cosa mangio mi aiuta a sentirmi meno in balia degli sbalzi ormonali. Il nutrizionista mi ha consigliato di aumentare le proteine e di non saltare i carboidrati complessi, soprattutto nei giorni di allenamento, per sostenere i muscoli senza affaticare la tiroide.
Quello che mi sta insegnando questo percorso è che il vero allenamento di forza non è solo sollevare pesi, ma anche sollevare se stessi quando il corpo sembra non collaborare. Ogni piccolo passo conta: una ripetizione in più, un giorno in cui ti senti un po’ meno stanco, un pasto che ti fa sentire nutrito e non solo pieno. Non so se qualcuno di voi si ritrova in questo, ma mi piacerebbe sapere come affrontate le giornate in cui l’ipotiroidismo sembra avere la meglio. Quali strategie usate per non mollare, soprattutto con dieta e allenamento?