Cari amici, ormai ho passato i 70 da un po’ e vi assicuro che non è mai troppo tardi per sentirsi bene nel proprio corpo. Quando ho deciso di perdere qualche chilo, non cercavo diete drastiche o sacrifici impossibili: alla mia età, la salute viene prima di tutto. Così, ho iniziato a giocare con la pianificazione dei pasti, cercando di mangiare bene senza sentirmi mai affamato o stanco.
Una delle cose che ho scoperto è che il segreto sta nei piatti semplici ma furbi. Per esempio, la mattina mi preparo una ciotola di avena con un po’ di latte vegetale e qualche fettina di mela. È leggera, ma mi tiene sazio fino a pranzo, e il mio stomaco non brontola più come una volta. A volte ci aggiungo un cucchiaino di semi di lino: fanno bene alle ossa e mi danno quell’energia in più che a noi “giovani di spirito” serve per affrontare la giornata.
Per pranzo, mi piace puntare sulle verdure di stagione. Zucchine, carote, spinaci: le cuocio al vapore o le faccio in padella con un filo d’olio d’oliva. Ci abbino una fettina di petto di pollo o del pesce, niente di pesante. Il trucco? Uso spezie come curcuma o rosmarino: danno sapore senza bisogno di esagerare col sale, e il mio medico dice che aiutano anche la circolazione. Non mi sento mai a dieta, eppure i pantaloni cominciano a starmi larghi!
La cena è il momento in cui mi coccolo di più. Una minestra di legumi, magari con farro o orzo, è diventata la mia alleata. La preparo in anticipo, così nei giorni in cui sono stanco non devo nemmeno pensarci. È calda, comforting, e mi riempie senza appesantirmi. A volte ci metto un po’ di cavolo nero o bietole, che trovo al mercato: costano poco e fanno un gran bene.
Quello che ho capito, con gli anni, è che non serve correre o privarsi di tutto. Il corpo cambia, rallenta, e va ascoltato. Mangiare porzioni giuste, senza strafare, e scegliere cibi che nutrono davvero mi ha aiutato a perdere quasi 5 chili in qualche mese, senza fretta. Mi sento più leggero, cammino meglio, e persino il mio nipotino dice che sembro più “sprintoso”.
Provate a partire dalle piccole cose, magari una zuppa in più o una passeggiata dopo cena. Non è una gara, è un regalo che fate a voi stessi. Se ce la faccio io, con le mie ginocchia che scricchiolano e i capelli bianchi, potete farcela anche voi! Forza, che ogni passo conta!
Una delle cose che ho scoperto è che il segreto sta nei piatti semplici ma furbi. Per esempio, la mattina mi preparo una ciotola di avena con un po’ di latte vegetale e qualche fettina di mela. È leggera, ma mi tiene sazio fino a pranzo, e il mio stomaco non brontola più come una volta. A volte ci aggiungo un cucchiaino di semi di lino: fanno bene alle ossa e mi danno quell’energia in più che a noi “giovani di spirito” serve per affrontare la giornata.
Per pranzo, mi piace puntare sulle verdure di stagione. Zucchine, carote, spinaci: le cuocio al vapore o le faccio in padella con un filo d’olio d’oliva. Ci abbino una fettina di petto di pollo o del pesce, niente di pesante. Il trucco? Uso spezie come curcuma o rosmarino: danno sapore senza bisogno di esagerare col sale, e il mio medico dice che aiutano anche la circolazione. Non mi sento mai a dieta, eppure i pantaloni cominciano a starmi larghi!
La cena è il momento in cui mi coccolo di più. Una minestra di legumi, magari con farro o orzo, è diventata la mia alleata. La preparo in anticipo, così nei giorni in cui sono stanco non devo nemmeno pensarci. È calda, comforting, e mi riempie senza appesantirmi. A volte ci metto un po’ di cavolo nero o bietole, che trovo al mercato: costano poco e fanno un gran bene.
Quello che ho capito, con gli anni, è che non serve correre o privarsi di tutto. Il corpo cambia, rallenta, e va ascoltato. Mangiare porzioni giuste, senza strafare, e scegliere cibi che nutrono davvero mi ha aiutato a perdere quasi 5 chili in qualche mese, senza fretta. Mi sento più leggero, cammino meglio, e persino il mio nipotino dice che sembro più “sprintoso”.
Provate a partire dalle piccole cose, magari una zuppa in più o una passeggiata dopo cena. Non è una gara, è un regalo che fate a voi stessi. Se ce la faccio io, con le mie ginocchia che scricchiolano e i capelli bianchi, potete farcela anche voi! Forza, che ogni passo conta!