Mangiare fuori e perdere peso: i miei trucchi con i pesi per restare in forma!

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
 
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ragazzi, scusate, ma con tutto ‘sto parlare di pizza e vino, nessuno pensa al colesterolo? Io sto iniziando ora e il medico mi ha detto di stare attento, non solo alle calorie ma anche ai grassi. Tipo, la carne grigliata va bene, ma se è piena di salse o fritta non rischio di peggiorare la situazione? E i carboidrati… non so, mi spaventa un po’ esagerare. Qualche consiglio per non farmi male mentre provo a organizzarmi con palestra e uscite?
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi ciao! Devo dire che il tuo post mi ha colpito, si sente proprio la passione per i pesi e quel mix di disciplina e voglia di goderti la vita – mi ci ritrovo un sacco! Hai ragione, mangiare fuori non deve per forza essere un nemico, e il modo in cui pianifichi tutto con gli allenamenti è una strategia che ha senso anche dal punto di vista scientifico.

Quel trucco di fare un allenamento tosto prima di uscire è una bomba: quando spingi con squat o stacchi pesanti, il corpo entra in modalità “post-esercizio” e il metabolismo schizza su. Gli studi lo chiamano EPOC, l’eccesso di consumo di ossigeno post-allenamento: basically, continui a bruciare calorie anche mentre sei seduto a mangiare la tua pizza. E sì, dopo un workout intenso i muscoli sono affamati di nutrienti, quindi i carboidrati della pasta o del vino non finiscono dritti sui fianchi, ma vengono usati per riempire le riserve di glicogeno. È una mossa intelligente, soprattutto se tieni d’occhio le porzioni come dici.

Sulle scelte al ristorante, approvo in pieno: puntare sulle proteine magre è un classico che funziona. La scienza dice che la carne o il pesce non solo ti saziano di più (grazie all’effetto termico del cibo, le proteine bruciano più energia per essere digerite), ma aiutano anche a preservare la massa muscolare mentre perdi grasso. E quel bicchiere di vino? Nessun dramma, davvero. L’alcol in piccole dosi non sabota tutto, il problema è quando esageri, perché il fegato smette di bruciare grassi per smaltirlo. Tu sembri avere il controllo, quindi ci sta.

La tua routine in palestra è solida, e quel mix forza-ipertrofia è perfetto per tenere il metabolismo sveglio. Gli studi sul sollevamento pesi mostrano che allenamenti con carichi pesanti (tipo il tuo 70-80% del massimale) aumentano il tasso metabolico a riposo per ore, a volte anche giorni. È come se il tuo corpo diventasse un forno che brucia calorie pure mentre guardi la TV! E i giorni di volume con 8-12 ripetizioni? Ottimi per pompare i muscoli e migliorare la sensibilità all’insulina – tradotto: il tuo corpo gestisce meglio i carboidrati e li usa per crescere invece di immagazzinarli.

Il pranzo leggero prima di una cena fuori è un altro punto a favore: così crei un piccolo deficit calorico durante il giorno e lasci spazio per goderti il pasto senza stress. E il circuito del giorno dopo? Geniale. L’alta intensità tipo burpees e kettlebell swing è un modo veloce per dare una svegliata al metabolismo e ossidare quel che magari hai mangiato in più. La ricerca dice che l’HIIT (allenamento a intervalli ad alta intensità) è super efficace per bruciare grasso senza mangiarsi i muscoli, soprattutto se lo abbini a una base di pesi come la tua.

Insomma, hai trovato un equilibrio che non solo funziona, ma è pure sostenibile – e questo è oro. Mangiare fuori senza sensi di colpa è possibile, basta sapere come giocarsi le carte tra palestra e tavolo. Hai qualche trucco in più per monitorare i progressi senza diventare matti con bilance e centimetri? Io sto provando a fidarmi più di come mi sento e di come mi vedo, ma ogni tanto un dato concreto non guasta!
 
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Ciao Johnny, il tuo approccio mi piace un sacco, si vede che hai trovato una quadra che non è solo un fuoco di paglia, ma qualcosa che tiene sul lungo periodo! Io sono uno che ha iniziato a perdere peso perché il medico mi ha messo davanti a uno specchio poco piacevole: rischio diabete, pressione alta, tutta la lista nera. All’inizio ero scettico, pensavo che mangiare fuori sarebbe stato il mio tallone d’Achille, ma leggendo quello che fai tu mi rendo conto che forse stavo solo cercando scuse.

Il tuo trucco dell’allenamento tosto prima di uscire è una roba che voglio provare assolutamente. Io non sono un drago coi pesi come te, ma sto iniziando a prendere confidenza con squat e panca – roba base, 3 serie da 10 per ora, niente di folle. Però capisco il discorso: se spingi duro, il corpo dopo non si ferma, continua a lavorare. È come accendere un motore che va avanti da solo per un po’. Io ho notato che da quando muovo qualcosa in palestra, anche solo mezz’ora, mi sento meno gonfio dopo cena, pure se magari ho preso una carbonara invece di un’insalata. Magari è quello l’effetto spugna di cui parli, no?

Sulle scelte furbe al ristorante, ti do ragione: la carne grigliata è diventata la mia ancora di salvezza. L’altro giorno ho preso un filetto con un contorno di verdure, e mi sono sentito sazio senza quel peso sullo stomaco che mi trascinavo dietro una volta. La pasta la tengo per i giorni in cui so di aver dato tutto in palestra, tipo ieri che ho fatto un po’ di affondi e mi tremavano le gambe – lì un piatto di spaghetti al pomodoro ci stava tutto. L’olio lo chiedo sempre a parte, così decido io quanto metterne. Il vino? Io sto ancora imparando a dire di no al secondo bicchiere, ma ci sto lavorando!

La tua routine mi fa invidia, nel senso buono. Io sono a due giorni a settimana per ora, perché tra lavoro e tutto il resto non riesco a fare di più, ma sto vedendo che anche così qualcosa cambia. La pressione è scesa un po’, il fiatone sulle scale pure, e questo mi dà la carica per non mollare. Il tuo mix di forza e volume mi sembra una cosa da copiare, magari adattata a uno che non è ancora un veterano come te. Tipo, iniziare con pesi leggeri ma costanti, e poi aumentare piano piano. Che ne pensi?

Il pranzo leggero prima di uscire è un’idea che mi segno: spesso arrivo a cena affamato e poi esagero, mentre così potrei tenere tutto più bilanciato. E il giorno dopo, quel circuito che dici tu mi ispira: i burpees li odio, ma se servono a rimettermi in carreggiata dopo una pizza, li faccio a occhi chiusi.

Quello che mi piace del tuo sistema è che non è una corsa a perdere chili e basta, ma un modo per stare bene senza impazzire. Io sto cercando di non fissarmi troppo sulla bilancia – il medico mi ha detto che il peso è solo un numero, contano più i valori del sangue e come mi sento. Tu come tieni d’occhio i progressi senza diventare schiavo dei numeri? Perché io vorrei qualcosa di semplice, che mi dica “ehi, stai andando nella direzione giusta” senza farmi sclerare ogni giorno. Tipo, ti guardi allo specchio e basta, o hai un trucco tuo?
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi, ciao! Il tuo post mi ha fatto venir voglia di scriverti subito perché capisco perfettamente quel mix di passione per i pesi e il desiderio di non rinunciare a una serata fuori. Anch’io sono un fanatico della palestra, e ti dirò: il tuo approccio mi piace, ma secondo me si può affinare ancora di più con il metodo Montignac. Non sto dicendo che il tuo trucco dell’allenamento tosto prima di uscire non funzioni, anzi, è una bomba per il metabolismo! Però, senti questa: il segreto non è solo bruciare calorie, ma scegliere i carboidrati giusti al momento giusto.

Quando vai al ristorante e prendi quella pasta al pomodoro, hai mai pensato al glico-indice (GI) di quello che mangi? La pasta bianca, per esempio, ha un GI alto, tipo 50-55, e dopo i pesi va anche bene perché il corpo è in modalità “spugna”, come dici tu. Ma se vuoi ottimizzare, potresti chiedere della pasta integrale (GI intorno a 40) o, ancora meglio, abbinarla a fibre e proteine che abbassano l’impatto glicemico. Tipo, un antipasto di verdure crude prima del piatto forte. Questo tiene l’insulina più stabile e i nutrienti finiscono nei muscoli, non in ciccia.

Io sono fissato con Montignac proprio per questo: divido i carboidrati in “buoni” e “cattivi”. Ad esempio, il riso basmati (GI 50) lo preferisco a quello bianco normale (GI 70+), e se c’è una pizza, punto su una base sottile e magari con poco formaggio, perché i grassi rallentano sì il GI, ma se esageri, il corpo si impigrisce a smaltire. Ti lascio una mini-tabella che uso sempre: patate (GI 85, le evito), lenticchie (GI 30, perfette), pane integrale vero (GI 50) contro quello bianco (GI 70). Scegliendo bene, mangi fuori senza sensi di colpa e i muscoli ringraziano.

Rispetto al tuo “pranzo leggero” prima di cena, approvo! Pollo e verdure sono top, ma il riso lo terrei a basso GI, tipo integrale o basmati, così non arrivi a cena già con un picco glicemico in corso. E il giorno dopo, il tuo circuito ad alta intensità è una mossa geniale, ma prova a infilarci un po’ di carboidrati buoni post-allenamento: magari una banana (GI 50) per ricaricare senza strafare.

Insomma, i pesi sono il nostro alleato numero uno, ma con Montignac puoi rendere ogni pasto fuori una vittoria. Non è solo questione di calorie, ma di come il corpo usa quello che gli dai. Fammi sapere se provi qualcosa di diverso la prossima volta che esci!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi, ciao! Il tuo post mi ha proprio colpito, sai? Anche io sono uno che non rinuncia né alla palestra né a una buona cena fuori, e devo dire che il tuo approccio mi piace un sacco. Però lascia che ti racconti come sto portando avanti questa cosa del "metodo della taрелка" – sì, lo so, suona strano in italiano, ma ormai lo chiamo così! Divido il piatto in tre parti: metà verdure, un quarto proteine e un quarto carboidrati. È una roba che mi sta cambiando il gioco, soprattutto quando mangio fuori.

Tipo, l’altra sera ero con amici in una trattoria. C’era di tutto: pizza, carbonara, fritti… una tentazione dietro l’altra. Ma io, testardo come sono, ho ordinato una grigliata di pesce – proteine pure – con un contorno di verdure grigliate che occupava mezza porzione. Per i carboidrati? Ho preso due cucchiai di patate al forno, giusto per non sentirmi un monaco. Ti giuro, ero sazio da matti e non ho avuto quel senso di colpa che ti prende quando esageri. La foto del piatto l’ho messa sul mio diario, sembrava un’opera d’arte!

Il trucco per me è stato abituarmi piano piano. All’inizio facevo fatica a lasciare spazio a tutte quelle verdure, ero più tipo “dammi pasta e basta”. Ma col tempo ho iniziato a sentire il corpo più leggero, soprattutto dopo allenamenti come i tuoi squat e stacchi – che, tra parentesi, rispetto un sacco, perché so quanto pesano! Dopo un workout tosto, quel mix di verdure e proteine mi fa sentire come se stessi dando al corpo esattamente quello che gli serve per recuperare, senza appesantirlo.

Quando esco, cerco di fare come te: scelgo piatti furbi. Se c’è un’insalata di pollo o un filetto con verdure, sono a posto. Per i carboidrati, magari un po’ di riso o una fetta di pane integrale, ma sempre tenendo d’occhio le porzioni. E sì, un bicchiere di vino ci sta, ma poi stop, perché hai ragione: l’alcol può fregarti il metabolismo e io non voglio rallentare la mia “macchina”!

La palestra è il mio alleato, proprio come per te. Io sto su 3-4 giorni a settimana, alternando forza e un po’ di volume. Dopo una sessione pesante, tipo ieri con 5x5 di squat, so che il corpo brucia come un forno, e mangiare fuori diventa quasi un premio. Il giorno dopo, se ho sgarrato un po’, faccio come te: un circuito veloce per rimettermi in carreggiata. L’ultima volta ho provato 4 giri di burpees e swing col kettlebell – ero distrutto ma soddisfatto.

Insomma, il tuo approccio coi pesi e la mia fissazione col metodo della taрелка si sposano alla grande! Mangiare fuori non è un nemico, basta giocarci d’astuzia. Magari la prossima volta posto una foto di un mio piatto “diviso” dopo un allenamento – vediamo se ti piace! Tu continua a spaccare coi pesi, che il ferro non mente mai!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi, che bel post! Mi ritrovo un sacco nel tuo approccio, anche se io sono su un’altra strada con la mia paleo. Allenarsi duro prima di uscire è una tattica geniale, e pure io punto su sessioni toste – squat e stacchi sono i miei migliori amici in palestra! Concordo che il corpo dopo un workout intenso diventa una macchina affamata di nutrienti, e questo aiuta a gestire i pasti fuori senza sensi di colpa.

Quando mangio al ristorante, cerco sempre opzioni che si adattino al mio stile paleo: carne grigliata o pesce sono perfetti, magari con una montagna di verdure al posto delle patatine. Se c’è un’insalata sostanziosa con noci o avocado, è la mia scelta ideale – sazia e tiene i muscoli contenti. La pasta la evito, ma se proprio voglio qualcosa di simile, a volte ordino zucchine a spirale con un sugo semplice, tipo pomodoro fresco. Niente olio extra, come fai tu, e sto attenta alle porzioni: non serve esagerare per godersi la serata.

Il vino? Un bicchiere ci sta, ma anch’io sto lontana dall’alcol pesante – rallenta tutto, e con il metabolismo che mi sono costruita non voglio sabotarmi. La tua routine di 4 giorni mi piace, io sto su qualcosa di simile: 3-4 allenamenti a settimana, alternando forza e un po’ di lavoro metabolico con kettlebell o circuiti veloci. Il giorno dopo una cena fuori, magari faccio una passeggiata lunga o un HIIT leggero in casa, tipo 20 minuti di salti e plank, per rimettere tutto in pista.

Tieni il pranzo leggero prima di uscire è un trucco d’oro! Io di solito vado con un’insalata di pollo o tacchino e qualche fettina di mela – leggero ma mi dà energia senza appesantire. Mangiare fuori non è un nemico se hai un piano, e con i pesi e un po’ di testa si può vivere alla grande senza rinunciare a niente. Grande!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi, ciao! Devo dire che leggere il tuo post mi ha fatto quasi venir voglia di mollare tutto e buttarmi su un divano con una pizza intera in mano. Insomma, tu che riesci a mangiare fuori, goderti la vita e allo stesso tempo sfoggiare muscoli scolpiti grazie ai pesi… sembra quasi troppo perfetto, no? Io invece sono qui, a sudare con i miei TRX e i plank in salotto, cercando di non cedere alla tentazione di un tiramisù ogni volta che passo davanti a una pasticceria.

Scherzi a parte, il tuo approccio mi piace, ma ammetto che mi fa sentire un po’ “meno”. Io sono uno di quelli che si è buttato sulle funzionali per perdere peso – niente palestra, solo corpo libero e un TRX appeso alla porta. E sì, funziona: ho buttato giù chili e mi sento più agile, però la tua storia di squat pesanti e panca mi fa pensare che forse sto facendo tutto troppo “soft”. Tipo, ok, faccio i miei circuiti a casa – 20 squat a corpo libero, 15 piegamenti, 10 trazioni alla sbarra – ma non è che sto lì a caricare quintali come te. Magari è per questo che quando mangio fuori mi sento subito un palloncino gonfiato.

Il tuo trucco di allenarti duro prima di uscire non è male, però. Io di solito provo a fare qualcosa di simile: se so che c’è una cena in programma, mi sparo un circuito veloce la mattina. Tipo 4 giri di jumping jack, affondi, mountain climbers e plank, tutto senza pause, per cercare di “limitare i danni”. Ma diciamocelo, dopo una carbonara bella cremosa, altro che spugna, il mio corpo sembra più un materasso che accumula tutto! Forse dovrei provare a spingere di più, magari aggiungere qualche sovraccarico con bottiglie d’acqua o roba così, visto che non ho i tuoi bilancieri.

Sulle scelte al ristorante, ti do ragione: la carne grigliata è una salvezza. Io punto spesso su un pollo alla piastra o un pesce semplice, magari con un contorno di verdure grigliate. Però, confesso, il piatto di pasta con pomodoro e basilico finisce sempre per chiamarmi, e dire di no a una porzione abbondante è una lotta che perdo 9 volte su 10. Il vino? Ecco, lì sono un disastro: un bicchiere tira l’altro, e il metabolismo rallenta che è una bellezza. Tu come fai a fermarti a uno solo? Sei di ferro pure fuori dalla palestra!

La tua routine mi ha fatto riflettere. Io sto su 3-4 allenamenti a settimana, ma sono più “leggeri”: 30-40 minuti di circuiti a casa, con esercizi che mixano forza e fiato. Tipo ieri: 3 giri di squat jump, push-up, rematore con TRX e un plank da 1 minuto. Brucio calorie, sì, ma forse non abbastanza per reggere una cena fuori senza sensi di colpa. Il giorno dopo, se esagero, provo a fare un po’ di cardio improvvisato
 
Ehi, Johnny, ma che vita da supereroe dei pesi che fai! Mangiare fuori, sollevare bilancieri come se niente fosse e mantenere comunque un fisico da paura… io ti leggo e penso: “Ok, e io che mi sento un fenomeno perché ho fatto due giri del parco con il cane senza fermarmi a riprendere fiato?”. Perché sì, il mio segreto per perdere peso non sono squat pesanti o superserie, ma il mio inseparabile amico a quattro zampe che mi trascina fuori casa ogni giorno, pioggia o sole.

Sai, il tuo trucco di allenarti duro prima di una cena fuori mi ha fatto ridere, ma in senso buono! Io non ho una palestra con i pesi, però ho un border collie che sembra un personal trainer: se non lo porto a correre o a giocare, mi guarda con quegli occhi che dicono “muoviti o ti faccio pentire di essere nato”. Quindi, se so che mi aspetta una pizza con gli amici, lo porto al parco e lo lascio sfogare. Risultato? Lui corre come un matto, io gli sto dietro ansimando, e alla fine ho bruciato abbastanza da non sentirmi troppo in colpa per quella margherita con doppia mozzarella. Non sarà una sessione di stacchi, ma ti assicuro che inseguire un cane che ha visto uno scoiattolo è un allenamento niente male!

Al ristorante cerco di copiarti un po’, eh. La carne grigliata è il mio salvagente: un bel pollo o una bistecca con un po’ di verdure, e mi sento a posto. Però, come te, la pasta è il mio punto debole. Pomodoro e basilico, sì, ma se il cameriere mi guarda storto quando dico “poco olio”, finisce che cedo e mi arriva un piatto che nuota. I carboidrati li adoro, e dopo un’ora a lanciare la pallina al cane non mi sento nemmeno troppo in colpa. Sul vino, invece, ti invidio: tu ti fermi a un bicchiere, io invece dopo il primo penso “ma sì, un altro che vuoi che sia”, e poi mi ritrovo a contare le calorie il giorno dopo.

La mia “routine” è meno strutturata della tua, chiaro. Niente giorni di forza o ipertrofia, ma 5-6 uscite a settimana con il cane. Camminate veloci di 40 minuti, qualche scatto quando decide di inseguire un piccione, e sessioni di tira e molla con la corda che mi lasciano i muscoli delle braccia a pezzi. Non è palestra, ma il metabolismo si tiene sveglio, e i chili piano piano se ne vanno. Se la cena è stata pesante, il giorno dopo lo porto in collina: salite, discese, e io che arrancando mi dico “ok, questa è la mia punizione per quel tiramisù”.

Insomma, tu sei lì con i tuoi pesi a fare il gladiatore, io invece mi affido al mio cane che mi obbliga a muovermi. Mangiare fuori resta una goduria, e con un po’ di strategia – e un peloso che non ti lascia alternative – si può tenere tutto sotto controllo. Magari un giorno provo uno squat con lui in braccio, così ti raggiungo sul livello “macchina da guerra”!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi, ciao! Devo dire che il tuo approccio mi ha fatto alzare un sopracciglio. Tutto questo parlare di palestra, pesi e “guadagnarsi” una pizza mi sembra un po’ troppo complicato per chi magari non ha tutto quel tempo o la voglia di sollevare ghisa come un ossesso. Io sono uno che ha perso peso senza mai mettere piede in una palestra, e ti assicuro che non serve fare squat a 80% del massimale per godersi un pasto fuori senza sensi di colpa.

Il tuo trucco di allenarti duro prima di uscire sarà anche valido per te, ma non è realistico per tutti. Io, ad esempio, ho buttato giù chili semplicemente muovendomi in casa con quello che ho a disposizione: un tappetino, un paio di bottiglie d’acqua come pesi e il mio corpo. Non c’è bisogno di superserie o stacchi per bruciare calorie. Una camminata veloce per 40 minuti in salotto mentre guardo una serie, qualche piegamento sulle ginocchia e un po’ di plank fatto bene mi tengono in pista. E sì, mangio fuori anch’io, senza trasformarmi in una “spugna” o calcolare i nutrienti come un chimico.

Sul mangiare al ristorante, sono d’accordo che scegliere proteine magre aiuta, ma non capisco questa ossessione di controllare ogni grammo d’olio o di carboidrati. Io prendo quello che mi va, magari una carbonara ogni tanto, e non mi sento in colpa perché so che il giorno dopo posso rimettermi in riga con due salti sul posto e una cena leggera. Non serve un circuito ad alta intensità per “smaltire eccessi”: basta muoversi un po’ di più e ascoltare il proprio corpo, senza fare i conti col metabolismo come fosse una partita di scacchi.

La tua routine da 4 giorni a settimana sarà pure una macchina da guerra, ma non tutti hanno quel ritmo o quel livello di dedizione. Io punto su cose semplici: 20-30 minuti al giorno di esercizi a corpo libero, tipo squat senza pesi, affondi camminati o flessioni appoggiandomi al muro se sono stanco. Non ho bisogno di carichi pesanti per tenere il metabolismo attivo. E il bello è che non devo pianificare nulla prima di una cena fuori: il mio sistema funziona perché è flessibile, non perché lo programmo come un militare.

Insomma, mangiare fuori non è un dramma nemmeno senza tutta questa strategia da palestra. Muoversi in casa con poco, mangiare con buon senso e non farsi prendere dal panico per un piatto di pasta in più è più che sufficiente. Non tutti vogliamo o possiamo vivere con i pesi in mano, e va bene così!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Grande! Anch’io sono nel pieno del mio percorso, ho buttato giù 5 kg in un mese sudando in palestra e controllando il piatto. Il tuo trucco del workout tosto pre-cena lo provo subito, sembra una bomba per fregare le calorie della pizza! Io di solito punto su petto di pollo e verdure a pranzo se so che poi esco, e il giorno dopo spingo con un po’ di HIIT per ripulire tutto. Funziona, no? Come gestisci i giorni di riposo, qualche idea per non impazzire con le voglie?
 
Ehi Johnny, che bomba il tuo post! Sento l’adrenalina solo a leggerti, ma confesso che sono un po’ in ansia perché anch’io sto lottando per perdere peso, e mangiare fuori mi manda in tilt. Amo cucinare, ma quando esco con le amiche è un disastro: pizza, pasta, quel tiramisù che mi chiama... e poi mi sento in colpa per giorni! Il tuo trucco del workout pre-cena mi ha acceso una lampadina, voglio provarlo. Magari una sessione di squat e affondi prima di una serata al ristorante può salvarmi.

Per i giorni di riposo, che per me sono una tortura, cerco di tenermi occupata in cucina con ricette leggere. Tipo, ieri ho fatto un’insalata di farro con zucchine grigliate, pomodorini e un filo di succo di limone al posto dell’olio pesante. Sazia e non mi fa sentire “a dieta”. Però, dimmi, tu come fai a non cedere alle voglie in quei giorni? Io se vedo un dolce rischio di buttare tutto all’aria! E un’altra cosa: quando esci, riesci a evitare il pane nel cestino? Per me è una battaglia persa. Aiuto, dammi un consiglio per non sbandare!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come riesco a mangiare fuori senza mandare all’aria i miei progressi con i pesi! Sono uno che ama la palestra, il ferro e quel senso di forza che cresce allenamento dopo allenamento. Grazie al sollevamento pesi sono riuscito a perdere grasso e costruire muscoli, e vi assicuro che si può fare anche senza rinunciare a una pizza con gli amici o a un piatto di pasta al ristorante.
Il mio trucco principale? Pianifico sempre un allenamento tosto prima di uscire. Non parlo di una corsetta, ma di una sessione seria: squat, stacchi, panca, magari un po’ di superserie per far pompare i muscoli. Questo mi aiuta a bruciare calorie e a “guadagnarmi” quel pasto fuori. Il corpo, dopo un workout intenso, è come una spugna: usa i nutrienti per recuperare e crescere, quindi anche se mangio qualcosa di più abbondante, non si trasforma subito in ciccia.
Quando sono al ristorante, cerco di fare scelte furbe. Ad esempio, se c’è un bel piatto di carne grigliata o pesce, lo prendo senza pensarci due volte: proteine magre che saziano e nutrono i muscoli. Se voglio un primo, punto su qualcosa con un sugo leggero, magari pomodoro e basilico, e chiedo di non esagerare con l’olio. I carboidrati non li demonizzo, anzi, dopo i pesi sono miei alleati, ma cerco di non strafare con le porzioni. Un bicchiere di vino? Perché no, ma uno solo, non esagero mai con l’alcol che rallenta il metabolismo.
Poi, c’è la parte “da palestra” che fa la differenza. La mia routine base è 4 giorni a settimana: due giorni di forza pura (carichi pesanti, poche ripetizioni) e due di ipertrofia (8-12 ripetizioni, più volume). Ad esempio, lunedì faccio squat e stacchi (5 serie da 5 a 70-80% del mio massimale), mercoledì panca e trazioni, e così via. Questo mix tiene il metabolismo alto e brucia grasso anche a riposo. Mangiare fuori diventa meno “pericoloso” se il tuo corpo è una macchina che gira a mille!
Un altro consiglio: se so che uscirò a cena, tengo il pranzo leggero – magari pollo, verdure e un po’ di riso – così non mi sento in colpa dopo. E il giorno dopo? Torno in palestra, magari con un circuito ad alta intensità per smaltire eventuali eccessi. Tipo: 3 giri di burpees, kettlebell swing e plank, tutto a ritmo sostenuto.
Insomma, mangiare fuori non deve essere un dramma! Con i pesi e un po’ di strategia, si può restare in forma e godersi l
Ehi, grande! Spacchi in palestra e si vede che hai capito come girare il sistema a tuo favore. Io, da fissato col crudismo, ti dico: mangiare fuori non è solo strategia, ma anche testa. Lo stress di pensare "oddio, una pizza e addio risultati" è peggio del cibo stesso. La mia mossa? Insalatone crude giganti prima di uscire: riempi lo stomaco, calmi i nervi e al ristorante non ti butti su tutto. Poi, verdure crude a palate, magari con limone, e un piatto proteico come il tuo pesce grigliato. Il crudismo mi ha svoltato: zero stress da gonfiore e metabolismo a razzo. Continua a pompare, fenomeno!