Mangio quando sono stressato: come smettere? Cerco consigli per gestire le emozioni

Germinal

Membro
6 Marzo 2025
61
8
8
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché sto scrivendo qua, tanto alla fine mi ritrovo sempre con un piatto in mano quando tutto va storto. Sono anni che provo a perdere peso, ma ogni volta che lo stress mi prende per la gola, finisco per mangiare qualsiasi cosa mi capiti sotto gli occhi. Non credo in niente di trascendentale, quindi non mi venite a dire di pregare o meditare, per favore. Cerco qualcosa di concreto, che funzioni davvero. Tipo, come fate voi a non aprire il frigo quando vi sentite schiacciati dal mondo?
Ultimamente ho provato a camminare di più, magari anche a correre un po’, perché dicono che scarica la tensione, ma dopo due giorni ero già lì a sbocconcellare biscotti. Ho perso qualche chilo mesi fa, ma poi il lavoro è diventato un inferno e ho ripreso tutto. Mi dà fastidio sentirmi così fuori controllo, come se il mio cervello decidesse per me. Qualcuno ha dei trucchi per tenere a bada questa fame che non è fame? Non so, qualcosa di pratico, che non mi faccia sentire un fallito ogni volta che cedo.
A volte penso che dovrei solo accettarmi così, ma poi mi guardo allo specchio e non mi piace quello che vedo. Non è solo il peso, è proprio il fatto di non riuscire a gestirmi. Se avete idee, esperienze, qualsiasi cosa che non sia “pensare positivo” o robe del genere, scrivete pure. Ho bisogno di cambiare, ma non so da dove partire. Grazie, credo.
 
  • Mi piace
Reazioni: SimeonHr
Ehi, ti capisco, sai? Quel senso di impotenza quando lo stress ti schiaccia e il frigo sembra l’unica via d’uscita… è una battaglia che conosco bene. Anch’io sto cercando di perdere peso, ma non per guardarmi allo specchio e sentirmi “ok”, più che altro per migliorare nelle mie corse. Sto preparando un mezzo maratone e ogni chilo in meno fa la differenza, ma credimi, non è facile quando la testa va in tilt.

Non ti dirò di meditare o di pensare positivo, tranquillo, non è roba per me e capisco che non lo sia neanche per te. Però, visto che hai detto di aver provato a camminare o correre, magari posso condividere quello che sto facendo io, perché alla fine è l’unica cosa che mi sta tenendo un po’ in carreggiata. Non è una soluzione perfetta, ma almeno mi dà un minimo di controllo.

Prima di tutto, quando sento che lo stress sta per farmi crollare, cerco di non stare fermo. Non dico di uscire a correre per forza, ma anche solo fare due giri dell’isolato, magari con della musica che mi pompa, aiuta. Non sempre funziona, eh, a volte torno a casa e mi mangio comunque qualcosa, ma almeno ho spezzato quel momento in cui il cervello dice “mangia, mangia, mangia”. Se non hai voglia di uscire, prova a fare qualcosa di fisico in casa, tipo 10 squat o qualche saltello, giusto per muoverti. Non devi diventare un atleta, ma quel movimento può distrarti un attimo.

Poi, sul mangiare… ho notato che se tengo il frigo pieno di schifezze, è finita. Quindi ho iniziato a fare una cosa: quando faccio la spesa, compro solo quello che mi serve per i pasti che ho pianificato. Niente biscotti, niente snack pronti, niente di tutto questo. Se non ce l’ho in casa, non posso caderci. Certo, a volte mi viene voglia di ordinare una pizza, ma almeno è più complicato che aprire un pacchetto di patatine. E quando proprio sento che sto per cedere, mi preparo qualcosa di veloce ma non troppo calorico, tipo una mela tagliata con un po’ di burro d’arachidi (poco, eh, perché è una trappola anche quello).

Un’altra cosa che mi sta aiutando è avere degli obiettivi chiari, ma non sul peso. Il peso mi stressa, perché non sempre si muove come vorrei. Invece, mi concentro sulle mie corse: tipo, voglio fare 5 km in meno di 30 minuti, o riuscire a correre 3 volte a settimana senza saltare. Questi obiettivi mi danno qualcosa su cui lavorare, e quando li raggiungo mi sento meno un fallito. Magari per te potrebbe essere qualcosa di diverso, non so, tipo riuscire a camminare ogni giorno per 20 minuti o fare un’attività che ti piace.

Non fraintendermi, non è che ho risolto tutto. Ci sono giorni in cui mi mangio mezzo pacco di biscotti e mi sento uno schifo, ma sto imparando a non lasciarmi travolgere da quel momento. Tipo, ok, ho mangiato troppo, ma non significa che domani devo continuare così. Riparto da capo, punto. È una lotta, ma credo che piano piano si possa migliorare, anche solo un po’.

Se vuoi, prova a scriverti quello che mangi o quello che fai ogni giorno, non per controllarti, ma per capire meglio i tuoi momenti deboli. Io l’ho fatto per un po’ e ho notato che mangio di più quando sono stanco o quando passo troppo tempo a casa senza fare niente. Magari per te è diverso, ma capirlo aiuta a trovare delle strategie.

Non so se tutto questo ti sarà utile, ma spero di sì. Alla fine, credo che la chiave sia non arrendersi, anche quando sembra che non stia cambiando niente. Non sei solo in questa battaglia, e non sei un fallito. Stai cercando di cambiare, e già questo è un passo. Se trovi qualcosa che funziona, scrivici, magari possiamo scambiarci idee. Forza, dai, un passo alla volta.
 
Ehi, ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio, sai? Quel momento in cui lo stress ti prende per la gola e il cibo diventa l’unica cosa che sembra calmarti… lo conosco fin troppo bene. Anch’io sto cercando di perdere qualche chilo, ma non è per la prova costume o roba del genere. È più per la testa, per sentirmi meno in balia di tutto. Ho notato che quando mi muovo un po’ e tengo il peso sotto controllo, l’ansia si placa, il cervello smette di girare a vuoto e riesco a dormire senza rigirarmi nel letto per ore. Non è una magia, eh, ma qualcosa fa.

Capisco quel tuo “mangia, mangia, mangia” nella testa, è una specie di loop che ti frega. Io non sono uno da grandi soluzioni, tipo quelle che ti dicono “bevi acqua e passa” – che poi, a me, fa solo venire voglia di mangiarmi un panino in più per dispetto. Però, come te con le tue corse, sto trovando qualcosa che mi aiuta a non crollare del tutto. Tipo, quando sento che sto per buttarmi sul frigo, provo a fare qualcosa, qualsiasi cosa, per spezzare quel momento. Non sempre ho la forza di uscire, ma anche solo alzarmi e fare un po’ di stretching o camminare per casa con una playlist decente mi dà una tregua. Non è che risolvo il problema, ma almeno non finisco con la faccia in una ciotola di gelato ogni volta.

Sul cibo, sto cercando di giocare d’anticipo. Se compro solo quello che mi serve davvero, tipo verdura, proteine, roba semplice, evito di avere tentazioni sotto il naso. Certo, ogni tanto mi parte l’embolo e penso “ok, una pizza ci sta”, ma almeno devo ordinarla, e quel passaggio in più a volte mi salva. Poi, ho scoperto che tenere a portata di mano qualcosa di veloce ma non troppo pesante, tipo una manciata di mandorle o uno yogurt, mi aiuta a non sentirmi privato di tutto. Non è la stessa cosa di un piatto di patatine, lo so, ma almeno non mi sento un disastro dopo.

Io non mi peso quasi mai, perché vedere quel numero che non scende mi manda in tilt e finisce che mi punisco mangiando ancora di più. Però, come te con i tuoi obiettivi di corsa, sto cercando di concentrarmi su altro. Tipo, voglio sentirmi più leggero quando cammino a lungo, o riuscire a fare una giornata intera senza sentirmi nervoso e stanco. Non è proprio un “traguardo da vacanza”, ma mi dà qualcosa a cui puntare senza farmi impazzire. Magari per te potrebbe essere qualcosa di simile, non so, tipo goderti una passeggiata senza sentirti appesantito, o avere più energia per fare quello che ti piace.

Non ti nego che ci sono giorni in cui cedo, eh. Tipo ieri, mi sono fatto fuori un pacchetto di cracker e mi sono detto “bravo, hai rovinato tutto”. Ma poi ho pensato: ok, è andata così, non è la fine del mondo. Riparto oggi e vedo come va. È un casino, sì, ma sto imparando a non lasciarmi affondare da un passo falso. Forse è questo il punto: non si tratta di essere perfetti, ma di non mollare.

Se ti va, prova a buttare giù quando ti parte la fame d
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché sto scrivendo qua, tanto alla fine mi ritrovo sempre con un piatto in mano quando tutto va storto. Sono anni che provo a perdere peso, ma ogni volta che lo stress mi prende per la gola, finisco per mangiare qualsiasi cosa mi capiti sotto gli occhi. Non credo in niente di trascendentale, quindi non mi venite a dire di pregare o meditare, per favore. Cerco qualcosa di concreto, che funzioni davvero. Tipo, come fate voi a non aprire il frigo quando vi sentite schiacciati dal mondo?
Ultimamente ho provato a camminare di più, magari anche a correre un po’, perché dicono che scarica la tensione, ma dopo due giorni ero già lì a sbocconcellare biscotti. Ho perso qualche chilo mesi fa, ma poi il lavoro è diventato un inferno e ho ripreso tutto. Mi dà fastidio sentirmi così fuori controllo, come se il mio cervello decidesse per me. Qualcuno ha dei trucchi per tenere a bada questa fame che non è fame? Non so, qualcosa di pratico, che non mi faccia sentire un fallito ogni volta che cedo.
A volte penso che dovrei solo accettarmi così, ma poi mi guardo allo specchio e non mi piace quello che vedo. Non è solo il peso, è proprio il fatto di non riuscire a gestirmi. Se avete idee, esperienze, qualsiasi cosa che non sia “pensare positivo” o robe del genere, scrivete pure. Ho bisogno di cambiare, ma non so da dove partire. Grazie, credo.
Ehi, capisco benissimo quel senso di essere travolti e finire col frigo aperto, ci sono passato anch’io. Quando lo stress mi schiacciava, il cibo era il mio rifugio, ma poi ho scoperto la camminata nordica e ha cambiato tutto. Non è solo camminare, sai? È un modo per muovere il corpo, svuotare la testa e sentire che hai il controllo. All’inizio sembra strano con quei bastoncini, ma dopo un po’ ti prende. Io facevo un giro vicino casa, magari un’ora, e tornavo più leggero, non solo di peso. Non dico che risolva tutto, ma ti dà una pausa da quel loop di pensieri che ti spingono a mangiare. Prova a uscire con un ritmo regolare, magari in un parco, e vedrai che il bisogno di biscotti si placa un po’. Non serve strafare, basta iniziare. Se ti va, ti racconto di più sulla tecnica, è più semplice di quel che sembra.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché sto scrivendo qua, tanto alla fine mi ritrovo sempre con un piatto in mano quando tutto va storto. Sono anni che provo a perdere peso, ma ogni volta che lo stress mi prende per la gola, finisco per mangiare qualsiasi cosa mi capiti sotto gli occhi. Non credo in niente di trascendentale, quindi non mi venite a dire di pregare o meditare, per favore. Cerco qualcosa di concreto, che funzioni davvero. Tipo, come fate voi a non aprire il frigo quando vi sentite schiacciati dal mondo?
Ultimamente ho provato a camminare di più, magari anche a correre un po’, perché dicono che scarica la tensione, ma dopo due giorni ero già lì a sbocconcellare biscotti. Ho perso qualche chilo mesi fa, ma poi il lavoro è diventato un inferno e ho ripreso tutto. Mi dà fastidio sentirmi così fuori controllo, come se il mio cervello decidesse per me. Qualcuno ha dei trucchi per tenere a bada questa fame che non è fame? Non so, qualcosa di pratico, che non mi faccia sentire un fallito ogni volta che cedo.
A volte penso che dovrei solo accettarmi così, ma poi mi guardo allo specchio e non mi piace quello che vedo. Non è solo il peso, è proprio il fatto di non riuscire a gestirmi. Se avete idee, esperienze, qualsiasi cosa che non sia “pensare positivo” o robe del genere, scrivete pure. Ho bisogno di cambiare, ma non so da dove partire. Grazie, credo.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di impotenza quando lo stress ti spinge verso il frigo, è come se il corpo agisse da solo! Ti racconto come ho imparato a gestire momenti così, perché anche io sono passato da giornate in cui mi sentivo "schiacciato" e il cibo sembrava l’unica via d’uscita. Non ti parlerò di meditazione o roba astratta, tranquillo, ma di cose pratiche che ho provato e che magari possono darti uno spunto.

Per me, il punto di svolta è stato scoprire le allenamenti funzionali a casa, tipo circuiti con il peso del corpo o qualche esercizio con le cinghie TRX (se non le hai, vanno bene anche bottiglie d’acqua come pesi). Non parlo di ore in palestra o di roba complicata, ma di 15-20 minuti di movimenti intensi che ti fanno sudare e, soprattutto, scaricare la tensione. Quando sento lo stress che monta, invece di aprire il frigo, mi metto a fare un circuito veloce: 10 squat, 10 piegamenti sulle braccia, 10 burpees, magari con un po’ di musica che mi gasa. Ripeto tutto 3-4 volte e, credimi, dopo mi sento come se avessi resettato il cervello. Non è solo il movimento, è che ti concentri su quello che fai e per un po’ dimentichi il caos intorno.

Un trucco che mi ha aiutato tanto è preparare l’ambiente per rendere l’allenamento più facile da iniziare. Tengo un tappetino sempre steso in salotto e un paio di cinghie appese alla porta. Così, anche se sono stanco o nervoso, non ho scuse per non iniziare. E se proprio non ho energie, faccio anche solo 5 minuti di plank o jumping jack: è meglio di niente e mi dà la sensazione di aver fatto qualcosa per me stesso, non per lo stress.

Per la fame nervosa, ho notato che spesso è più una questione di abitudine che di fame vera. Tipo, il tuo cervello associa lo stress al cibo e va in automatico. Quello che faccio io è provare a spezzare quel circolo. Ad esempio, tengo a portata di mano una bottiglia d’acqua aromatizzata con limone o menta: quando sento l’impulso di mangiare, bevo un sorso e aspetto 5 minuti. Spesso passa. Oppure, se proprio voglio sgranocchiare, tengo delle verdure già tagliate, come carote o cetrioli, che sono croccanti ma non mi fanno sentire in colpa. Non è la stessa soddisfazione di un biscotto, lo so, ma almeno non mi sento di aver sabotato tutto.

Un’altra cosa che mi ha aiutato è stata trovare un piccolo obiettivo non legato al peso. Ad esempio, all’inizio volevo solo riuscire a fare 10 piegamenti senza crollare. Mi dava un senso di controllo, qualcosa di concreto su cui lavorare, e ogni piccolo progresso mi faceva sentire meno “fuori controllo”. Non so se ti piace l’idea, ma potresti provare a sfidarti con qualcosa di simile, tipo aumentare di 30 secondi il tempo in cui riesci a tenere un plank. È una cosa piccola, ma ti dà una spinta.

Riguardo all’L-carnitina, che magari hai sentito nominare in giro, ti dico la mia: non l’ho mai usata. Non perché non funzioni, ma perché ho preferito concentrarmi su abitudini che potevo controllare, come muovermi di più e organizzare meglio le mie giornate. Magari per qualcuno è utile, ma secondo me il vero cambiamento arriva quando trovi un modo per gestire lo stress che non sia solo un integratore.

Non ti nascondo che ci sono giorni in cui cedo ancora, eh. Magari non è un piatto di biscotti, ma una pizza intera. Però ho imparato a non sentirmi un fallito: se sgarro, il giorno dopo mi rimetto in pista con un allenamento o una passeggiata. La chiave, per me, è stata smettere di vedere il percorso come una linea retta e accettarlo come un sali-scendi. Tu sei già qui a scrivere, a cercare soluzioni, e questo è già un passo enorme. Magari prova a iniziare con un circuito di 10 minuti la prossima volta che senti lo stress, e vedi come ti senti dopo. Se vuoi, posso passarti un paio di circuiti semplici da fare a casa, fammi sapere! Forza, ce la puoi fare, un passo alla volta.