Mangio quando sono stressato: come smettere di sabotarmi?

Erni79

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui. Sono stanco di me stesso, davvero. Ogni volta che lo stress mi colpisce – e succede spesso ultimamente – finisco con la faccia dentro un pacco di biscotti o una pizza intera. Voglio dimagrire, lo voglio sul serio, ma poi arriva quel momento in cui tutto sembra andare storto e l’unica cosa che mi calma è mangiare. Non ce la faccio più a guardarmi allo specchio e sentirmi un fallito.
Ieri, per esempio, ho avuto una giornata schifosa al lavoro: il capo che urla, scadenze impossibili, e quando sono tornato a casa? Ho aperto il frigo e via, un disastro. Ho provato a contare le calorie, a fare liste della spesa sane, ma poi basta un niente e crollo. Come fate voi a non lasciarvi andare? Qualcuno ha un trucco per non buttarsi sul cibo ogni volta che la vita ti sbatte in faccia un problema? Perché io mi sento in trappola, e più ci penso, più mi arrabbio con me stesso.
Non è che non ci provi, eh. La settimana scorsa sono riuscito a mangiare bene per tipo tre giorni di fila, ero pure fiero di me. Ma poi è bastata una litigata con un amico e addio, tutto il progresso sparito in una sera. Mi serve qualcosa che funzioni, non le solite frasi tipo “bevi acqua” o “fai una passeggiata”. Quelle le ho provate e non mi fermano. Sto sabotando me stesso e lo so, ma non riesco a smettere. Qualcuno ci è passato e ne è uscito? Ditemi come, per favore, perché sto iniziando a perdere la speranza.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui. Sono stanco di me stesso, davvero. Ogni volta che lo stress mi colpisce – e succede spesso ultimamente – finisco con la faccia dentro un pacco di biscotti o una pizza intera. Voglio dimagrire, lo voglio sul serio, ma poi arriva quel momento in cui tutto sembra andare storto e l’unica cosa che mi calma è mangiare. Non ce la faccio più a guardarmi allo specchio e sentirmi un fallito.
Ieri, per esempio, ho avuto una giornata schifosa al lavoro: il capo che urla, scadenze impossibili, e quando sono tornato a casa? Ho aperto il frigo e via, un disastro. Ho provato a contare le calorie, a fare liste della spesa sane, ma poi basta un niente e crollo. Come fate voi a non lasciarvi andare? Qualcuno ha un trucco per non buttarsi sul cibo ogni volta che la vita ti sbatte in faccia un problema? Perché io mi sento in trappola, e più ci penso, più mi arrabbio con me stesso.
Non è che non ci provi, eh. La settimana scorsa sono riuscito a mangiare bene per tipo tre giorni di fila, ero pure fiero di me. Ma poi è bastata una litigata con un amico e addio, tutto il progresso sparito in una sera. Mi serve qualcosa che funzioni, non le solite frasi tipo “bevi acqua” o “fai una passeggiata”. Quelle le ho provate e non mi fermano. Sto sabotando me stesso e lo so, ma non riesco a smettere. Qualcuno ci è passato e ne è uscito? Ditemi come, per favore, perché sto iniziando a perdere la speranza.
Ciao, capisco benissimo quello che stai passando, sai? Quel senso di impotenza quando lo stress ti travolge e il cibo sembra l’unica via d’uscita è una cosa che tanti di noi vivono, me compreso, qualche volta. Non sei solo in questa trappola, e non sei un fallito per questo. È proprio il modo in cui il corpo e la mente reagiscono a volte, quasi come un riflesso, no? Però, visto che vuoi uscirne – e si sente che lo vuoi davvero – provo a raccontarti come la penso io, da uno che segue il mangiare separato.

Secondo me, una chiave potrebbe essere cambiare il modo in cui affronti quei momenti di crollo, partendo da cosa metti nel piatto e quando. Non so se hai mai sentito parlare del concetto di non mischiare certi gruppi di alimenti nello stesso pasto – tipo proteine con carboidrati o grassi pesanti insieme agli zuccheri. L’idea è che il nostro stomaco digerisce meglio se non lo sovraccarichiamo con combinazioni complicate. Tipo, i biscotti o la pizza che citi sono un mix di tutto: farina, olio, magari formaggio… un casino per la digestione! E quando il corpo è già stanco o stressato, digerire male ti fa sentire ancora peggio, quasi un circolo vizioso.

Ti racconto come faccio io. Se ho una giornata schifosa, cerco di non buttarmi su un pasto “tutto insieme”. Magari mi preparo una cosa semplice: solo proteine, come un po’ di pollo grigliato, oppure solo carboidrati leggeri, tipo del riso integrale. Non mischio, così il corpo non va in tilt e io non mi sento appesantito dopo. Per lo stress, poi, punto su qualcosa che mi calmi senza farmi deragliare: una tisana, di quelle senza zucchero, tipo camomilla o finocchio. Non è la solita acqua, ha un gusto che distrae e mi dà un attimo di pausa per respirare. Non dico che sia magico, ma mi aiuta a non aprire il frigo in automatico.

Il punto è anche organizzarsi un po’ prima. Tu dici che sei riuscito a mangiare bene per tre giorni, ed è una gran cosa! Magari prova a tenere pronte delle opzioni separate per i momenti no: una busta di noci per i grassi sani, un frutto per gli zuccheri naturali, o un pezzo di tacchino per le proteine. Così, se crolli, almeno non è un disastro totale, e il corpo lo gestisce meglio. Non è contare calorie, è più scegliere cosa funziona per te senza sentirti in colpa.

Non fraintendermi, ci vuole tempo. Anch’io a volte sgarro, ma separare i cibi mi ha dato un senso di controllo che prima non avevo. Non è una regola rigida, è più un modo per trattarti meglio, soprattutto quando la vita ti sbatte giù. Tu che ne pensi? Hai mai provato a vedere il cibo come un alleato invece che un nemico? Se ti va, fammi sapere, magari possiamo ragionarci insieme. Forza, un passo alla volta ce la fai!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui. Sono stanco di me stesso, davvero. Ogni volta che lo stress mi colpisce – e succede spesso ultimamente – finisco con la faccia dentro un pacco di biscotti o una pizza intera. Voglio dimagrire, lo voglio sul serio, ma poi arriva quel momento in cui tutto sembra andare storto e l’unica cosa che mi calma è mangiare. Non ce la faccio più a guardarmi allo specchio e sentirmi un fallito.
Ieri, per esempio, ho avuto una giornata schifosa al lavoro: il capo che urla, scadenze impossibili, e quando sono tornato a casa? Ho aperto il frigo e via, un disastro. Ho provato a contare le calorie, a fare liste della spesa sane, ma poi basta un niente e crollo. Come fate voi a non lasciarvi andare? Qualcuno ha un trucco per non buttarsi sul cibo ogni volta che la vita ti sbatte in faccia un problema? Perché io mi sento in trappola, e più ci penso, più mi arrabbio con me stesso.
Non è che non ci provi, eh. La settimana scorsa sono riuscito a mangiare bene per tipo tre giorni di fila, ero pure fiero di me. Ma poi è bastata una litigata con un amico e addio, tutto il progresso sparito in una sera. Mi serve qualcosa che funzioni, non le solite frasi tipo “bevi acqua” o “fai una passeggiata”. Quelle le ho provate e non mi fermano. Sto sabotando me stesso e lo so, ma non riesco a smettere. Qualcuno ci è passato e ne è uscito? Ditemi come, per favore, perché sto iniziando a perdere la speranza.
No response.
 
Erni79, scusa se te lo dico così, ma leggendo il tuo post sembra che tu stia cercando scuse per non prenderti sul serio. Non fraintendermi, capisco che lo stress sia una bestia nera, ma se continui a lasciarti andare ogni volta che la vita ti dà una spinta, non andrai da nessuna parte. Io sono vegano, seguo una dieta rigorosamente vegetale da anni, e ti assicuro che perdere peso non è una passeggiata, nemmeno per chi ha "principi" come me. Ma sai qual è il trucco? Non farlo da solo. Punto.

Tu parli di crolli, di biscotti e pizza, e sembra che ti arrendi al primo ostacolo. Io e il mio compagno abbiamo iniziato questo percorso insieme, e credimi, cambia tutto. Quando uno dei due ha una giornata schifosa – e sì, capita anche a noi, il lavoro, le liti, la vita non risparmia nessuno – l’altro è lì per tirarlo su. Non con frasi fatte tipo “bevi acqua”, ma con un piano. Noi ci siamo messi d’accordo: niente cibo spazzatura in casa, mai. Il frigo è pieno di verdure, hummus fatto in casa, legumi pronti da cucinare. Se uno vuole sgarare, deve uscire, e già quello ti fa pensare due volte.

Ti do un esempio pratico: l’altro giorno ero io quello stressato, una scadenza mi stava facendo impazzire. Sarei corso a comprarmi un pacco di patatine, ma il mio compagno mi ha fermato. Abbiamo cucinato insieme un curry di ceci e spinaci, super saporito, meno di 400 calorie a porzione. Ci siamo messi lì, abbiamo mangiato parlando della giornata, e la voglia di abbuffarmi è sparita. Perché? Perché non ero solo a combattere. Tu invece sembri chiuso in questa spirale dove ti lamenti, crolli, ti arrabbi, e poi ricominci. Basta. Trova qualcuno – un amico, un familiare, chiunque – che ti stia accanto e vi mettiate d’accordo su regole ferree.

E poi, smettila di pensare al cibo come a una “calma”. È un’illusione. Quel pacco di biscotti non risolve il tuo capo che urla o la litigata con l’amico. Prova a sostituire il cibo con qualcos’altro che fai in due: cucinare un piatto sano, guardare una serie, persino fare due passi schifosi, ma fallo con qualcuno che ti tiene in riga. Io e il mio compagno ci siamo dati obiettivi chiari: 5 chili in due mesi, niente sgarri se non pianificati, e ci controlliamo a vicenda. Se uno sgarra, l’altro non lo coccola, lo rimette in carreggiata.

Non sto dicendo che sia facile, ma se non cambi approccio, Erni, continuerai a guardarti allo specchio sentendoti un fallito. E francamente, se vuoi davvero dimagrire, devi smettere di piangerti addosso e agire. Trova un alleato, fate un piano, e seguilo. Se noi ci riusciamo con una dieta vegana – che molti pensano sia “limitante” – tu puoi farcela con qualsiasi cosa. Ma devi volerlo davvero, non solo scriverlo su un forum.