Non ce la faccio più: come ritrovare la voglia con il digiuno intermittente?

bojko84

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6 Marzo 2025
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Ciao ragazzi, scusate lo sfogo, ma sono proprio a terra. Ho iniziato il digiuno intermittente, il classico 16/8, con tanta voglia di cambiare e perdere quei chili che mi porto dietro da troppo. All’inizio tutto bene: mi sentivo leggera, vedevo i primi risultati, ero gasata. Poi, non so, è come se mi fossi persa per strada. La fame mi attacca nei momenti peggiori, tipo verso le 11 quando so che devo ancora aspettare ore prima di mangiare, e la sera mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse il mio peggior nemico. Non ce la faccio più, mi sembra di girare in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Eppure lo so che funziona, l’ho visto su di me! In due mesi ero scesa di 5 chili, mi sentivo un’altra persona. Seguivo le 16 ore di digiuno e mangiavo nelle 8 ore senza strafare: un po’ di proteine, verdure, qualche carboidrato sano. Ma ora? Mi sembra di aver perso la bussola. Forse è la routine che mi sta uccidendo, sempre le stesse cose, sempre lo stesso sforzo per resistere. O magari è che non vedo più progressi e mi sto chiedendo: “Ma chi me lo fa fare?”.
Quando ho iniziato, mi sono informata un sacco. Ho imparato che il trucco è organizzarsi: prepararsi i pasti in anticipo, bere tanta acqua, magari un tè o un caffè nero per ingannare la fame. E funzionava! Evitavo di tenere schifezze in casa, perché se le vedo, cedo. Però adesso mi sembra tutto più pesante, come se quelle strategie non bastassero più. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a ritrovare la grinta?
Non voglio mollare, sul serio. Mi ricordo ancora come mi sentivo bene quando i jeans mi entravano senza fatica, quando guardarmi allo specchio non era una lotta. Ma ora sono in un buco nero e non so come uscirne. Se avete qualche consiglio, qualche trucco che vi ha salvato nei momenti no, vi prego, scrivetelo. Ho bisogno di una spinta, qualcosa che mi ricordi perché ho iniziato. Grazie a chi risponderà, davvero.
 
Ciao ragazzi, scusate lo sfogo, ma sono proprio a terra. Ho iniziato il digiuno intermittente, il classico 16/8, con tanta voglia di cambiare e perdere quei chili che mi porto dietro da troppo. All’inizio tutto bene: mi sentivo leggera, vedevo i primi risultati, ero gasata. Poi, non so, è come se mi fossi persa per strada. La fame mi attacca nei momenti peggiori, tipo verso le 11 quando so che devo ancora aspettare ore prima di mangiare, e la sera mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse il mio peggior nemico. Non ce la faccio più, mi sembra di girare in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Eppure lo so che funziona, l’ho visto su di me! In due mesi ero scesa di 5 chili, mi sentivo un’altra persona. Seguivo le 16 ore di digiuno e mangiavo nelle 8 ore senza strafare: un po’ di proteine, verdure, qualche carboidrato sano. Ma ora? Mi sembra di aver perso la bussola. Forse è la routine che mi sta uccidendo, sempre le stesse cose, sempre lo stesso sforzo per resistere. O magari è che non vedo più progressi e mi sto chiedendo: “Ma chi me lo fa fare?”.
Quando ho iniziato, mi sono informata un sacco. Ho imparato che il trucco è organizzarsi: prepararsi i pasti in anticipo, bere tanta acqua, magari un tè o un caffè nero per ingannare la fame. E funzionava! Evitavo di tenere schifezze in casa, perché se le vedo, cedo. Però adesso mi sembra tutto più pesante, come se quelle strategie non bastassero più. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a ritrovare la grinta?
Non voglio mollare, sul serio. Mi ricordo ancora come mi sentivo bene quando i jeans mi entravano senza fatica, quando guardarmi allo specchio non era una lotta. Ma ora sono in un buco nero e non so come uscirne. Se avete qualche consiglio, qualche trucco che vi ha salvato nei momenti no, vi prego, scrivetelo. Ho bisogno di una spinta, qualcosa che mi ricordi perché ho iniziato. Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehi, capisco benissimo come ti senti, quel mix di frustrazione e nostalgia per i giorni in cui tutto sembrava girare per il verso giusto. Il digiuno intermittente può essere una montagna russa, vero? Anch’io sono una fanatica delle diete low-carb e ho passato fasi simili, quindi provo a buttarti lì qualche idea che mi ha aiutato a non buttare tutto all’aria.

Sai, il 16/8 l’ho provato pure io, ma dopo un po’ mi sono accorta che mi serviva qualcosa per spezzare la monotonia. Hai mai pensato di mischiare un po’ le carte con un approccio low-carb tipo Atkins o paleo? Non dico di abbandonare del tutto il digiuno, ma magari nelle tue 8 ore di finestra alimentare potresti provare a buttarti su piatti più “carnivori” o primitivi, che ti saziano di brutto e ti fanno sentire meno quel buco allo stomaco. Tipo, una bella bistecca con un contorno di zucchine grigliate o un’insalata con avocado e noci. Io quando ho iniziato Atkins, la fame si è come spenta, forse perché i grassi e le proteine mi tenevano più piena rispetto ai carboidrati sani che comunque ogni tanto infilavo.

E poi, parli della routine che ti sta uccidendo… ti capisco! A me è successo con il paleo: all’inizio ero entusiasta, poi dopo settimane di uova e verdure mi sembrava di vivere in un loop infinito. Quello che mi ha salvato è stato sperimentare. Hai provato a cambiare i tuoi “classici”? Magari invece del solito pollo e broccoli, ti prepari una zuppa bella densa con cocco e spezie, o un finto “purè” di cavolfiore con burro. Sono cose che tengono la testa impegnata e ti fanno venir voglia di mangiare senza sgarrare. E se la fame delle 11 ti attacca ancora, io punto tutto sul caffè nero con un cucchiaino di olio di cocco – sembra strano, ma a me dà una botta di energia e mi spegne l’appetito fino al pranzo.

Un’altra cosa: non so te, ma io quando vedo che la bilancia si ferma, perdo la brocca. Però con le low-carb ho imparato a non fissarmi solo sui chili. Ti senti gonfia o meno? I vestiti ti stanno diversamente? A volte il corpo cambia anche se il numero non si muove, e questo mi ha aiutato a non mollare. E se proprio il frigo ti chiama la sera, prova a tenerti una “bomba d’emergenza” pronta, tipo una manciata di mandorle o un pezzo di formaggio stagionato – poca roba, ma che ti salva dal crollo.

Non sei sola in questo buco nero, credimi. Io ci sono passata e ogni tanto ci ricasco, ma la grinta torna quando mi ricordo perché ho iniziato: sentirmi forte, non solo magra. Magari prova a darti un mini-obiettivo per questa settimana, tipo “resisto fino a venerdì e mi premio con una cena low-carb da paura”. Oppure, se ti va, scrivimi com’è andata – a volte sfogarsi con qualcuno che ci è dentro aiuta più di mille trucchi. Dai, ce la fai, lo so!
 
Ehi bojko84, che dire, mi hai fatto quasi commuovere con il tuo sfogo – ti capisco proprio, sai? Quel momento in cui parti carica a mille e poi ti ritrovi a fissare il frigo come se fosse il boss finale di un videogame… ci sono passata anch’io! Io sto cercando di perdere peso in un modo un po’ strano, forse, con la yoga del sorriso, e magari potrebbe essere una cosa da provare per darti una scossa diversa.

Senti, il digiuno intermittente è tosto, e il tuo 16/8 sembrava filare liscio all’inizio, no? Quei 5 chili giù sono una vittoria pazzesca, te lo dico io! Però capisco che ora ti senti incastrata, con la fame che ti aggredisce tipo ninja alle 11 e la sera che diventa una prova di forza. Io ho notato che ridere – sì, proprio ridere a crepapelle – mi aiuta un sacco a non pensare al cibo. La yoga del sorriso è questa cosa assurda in cui ti ritrovi a sghignazzare senza motivo, e ti giuro che lo stress, quello che mi faceva aprire il frigo per noia o nervoso, si scioglie come niente. Magari non è la soluzione totale, ma potrebbe essere un trucco per ingannare quei momenti in cui la testa ti dice “mangia tutto e subito”.

E parlando di fame, sai che ridere mi tiene anche più “piena” in un certo senso? Non so se è perché mi distrae o perché mi fa sentire più leggera dentro, ma è come se mi aiutasse a non cedere a quei morsi improvvisi. Tu dici che prepararti i pasti in anticipo funzionava, e magari potresti provare a rendere le tue 8 ore un po’ più “divertenti”. Tipo, invece di fissarti su proteine e verdure super serie, perché non provi qualcosa di sfizioso ma sano? Io a volte mi faccio delle polpette di zucchine e tonno, oppure un po’ di yogurt greco con cannella e qualche noce – roba semplice ma che mi fa sorridere mentre la mangio.

Poi, sulla routine che ti sta uccidendo… ti capisco al 100%! La yoga del sorriso per me è stata una svolta proprio perché rompe quella monotonia. Non so dove sei, ma magari cerca se ci sono gruppi o club dalle tue parti – di solito si ride in compagnia, si fanno esercizi buffi e ti senti meno sola in questo viaggio. Io sto cercando un posto vicino a me, e già solo l’idea di unirmi a gente che sghignazza mi dà una spinta. Potresti provare a cercare online “yoga della risata” più il nome della tua città, chissà che non salti fuori qualcosa!

E guarda, quando dici che non vedi più progressi e ti chiedi “chi me lo fa fare”, ti direi di ricordarti quella sensazione dei jeans che ti entravano senza lottare. Io punto su quello: non solo il peso, ma sentirmi bene, meno gonfia, più viva. Magari prova a scriverti due righe ogni sera, tipo “oggi ho riso e non ho aperto il frigo” o “ho resistito alla fame delle 11” – sembra scemo, ma a me dà un boost vedere che sto vincendo delle piccole battaglie.

Non mollare, eh? Sei già stata fortissima a scendere di 5 chili, e pure se ora sei in un buco nero, ne esci, te lo prometto. Se ti va, scrivimi come va o se trovi qualche gruppo di yoga del sorriso – magari ci scappa una risata insieme, no? Forza, un passo alla volta, ce la fai!
 
Ciao ragazzi, scusate lo sfogo, ma sono proprio a terra. Ho iniziato il digiuno intermittente, il classico 16/8, con tanta voglia di cambiare e perdere quei chili che mi porto dietro da troppo. All’inizio tutto bene: mi sentivo leggera, vedevo i primi risultati, ero gasata. Poi, non so, è come se mi fossi persa per strada. La fame mi attacca nei momenti peggiori, tipo verso le 11 quando so che devo ancora aspettare ore prima di mangiare, e la sera mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse il mio peggior nemico. Non ce la faccio più, mi sembra di girare in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Eppure lo so che funziona, l’ho visto su di me! In due mesi ero scesa di 5 chili, mi sentivo un’altra persona. Seguivo le 16 ore di digiuno e mangiavo nelle 8 ore senza strafare: un po’ di proteine, verdure, qualche carboidrato sano. Ma ora? Mi sembra di aver perso la bussola. Forse è la routine che mi sta uccidendo, sempre le stesse cose, sempre lo stesso sforzo per resistere. O magari è che non vedo più progressi e mi sto chiedendo: “Ma chi me lo fa fare?”.
Quando ho iniziato, mi sono informata un sacco. Ho imparato che il trucco è organizzarsi: prepararsi i pasti in anticipo, bere tanta acqua, magari un tè o un caffè nero per ingannare la fame. E funzionava! Evitavo di tenere schifezze in casa, perché se le vedo, cedo. Però adesso mi sembra tutto più pesante, come se quelle strategie non bastassero più. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a ritrovare la grinta?
Non voglio mollare, sul serio. Mi ricordo ancora come mi sentivo bene quando i jeans mi entravano senza fatica, quando guardarmi allo specchio non era una lotta. Ma ora sono in un buco nero e non so come uscirne. Se avete qualche consiglio, qualche trucco che vi ha salvato nei momenti no, vi prego, scrivetelo. Ho bisogno di una spinta, qualcosa che mi ricordi perché ho iniziato. Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehi, ciao! Ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio, ma con qualche broccolo in più nella scodella invece che nel frigo a fissarmi con aria di sfida. Il digiuno intermittente, eh? All’inizio è tipo “Sì, sono Wonder Woman, ce la faccio!”, poi dopo un po’ ti ritrovi a contare i minuti come se stessi negoziando con la fame per un trattato di pace. Ti capisco, davvero, quel momento in cui alle 11 ti sembra che lo stomaco stia organizzando una rivolta è un classico.

Io sto provando a dimagrire con la mia fissa dei minestroni e delle zuppe vegetali, una specie di “tanto è solo brodo, che male vuoi che faccia?”. E in effetti funziona per tenere a bada le calorie, ma sai qual è il dramma? Dopo un po’ anche il profumo del cavolo bollito inizia a guardarti storto. Però ti dico una cosa: quando anch’io mi sento persa nella nebbia della motivazione, cerco di ricordarmi che non è solo una questione di bilancia, ma di come mi sento quando non ho quel peso – fisico e mentale – che mi schiaccia.

Tu parli di routine che ti ammazza, e ti capisco al 100%. Io per non sclerare con i miei passati di verdura ho iniziato a fare esperimenti: un giorno ci butto dentro un po’ di zenzero che mi dà la scossa, un altro ci infilo due ceci in croce per sentirmi un po’ meno monaca. Magari potresti provare a mischiare un po’ le carte anche tu nelle tue 8 ore? Tipo, non so, un’insalata di pollo con una salsa leggera un giorno, o una zuppetta calda la sera per coccolarti senza sgarrare. Io vivo di brodi perché mi riempiono senza pesare, ma ogni tanto ci vuole un twist per non pensare che sto bevendo la stessa sbobba della settimana scorsa.

E poi, senti qua, un trucco che mi salva quando la fame mi aggredisce tipo film horror: un cucchiaino di burro di mandorle. Sì, lo so, sembra una follia con le calorie, ma è così saziante che mi tiene buona per ore e mi evita di saccheggiare la dispensa. Oppure, se proprio il frigo ti chiama, prova a congelarlo quel richiamo con una tisana speziata – a me il cinnamomo dà quell’illusione di “sto mangiando qualcosa di serio”.

Non mollare, dai. Quei 5 chili che hai perso non sono un miraggio, sono la prova che ce la puoi fare. Magari ora sei solo in una fase “meh”, ma pensa a quei jeans che ti abbracciavano senza strizzarti come un limone. Io con le mie zuppe ci sto ancora provando, tra un cavolfiore che mi giudica e una carota che mi implora di non farla a rondelle. Facciamo un patto: tu ritrovi la grinta col tuo 16/8 e io non cedo alla tentazione di trasformare il minestrone in una lasagna. Che dici, ci stai? Forza, siamo in trincea insieme!
 
Ehi, ciao! Ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio, ma con qualche broccolo in più nella scodella invece che nel frigo a fissarmi con aria di sfida. Il digiuno intermittente, eh? All’inizio è tipo “Sì, sono Wonder Woman, ce la faccio!”, poi dopo un po’ ti ritrovi a contare i minuti come se stessi negoziando con la fame per un trattato di pace. Ti capisco, davvero, quel momento in cui alle 11 ti sembra che lo stomaco stia organizzando una rivolta è un classico.

Io sto provando a dimagrire con la mia fissa dei minestroni e delle zuppe vegetali, una specie di “tanto è solo brodo, che male vuoi che faccia?”. E in effetti funziona per tenere a bada le calorie, ma sai qual è il dramma? Dopo un po’ anche il profumo del cavolo bollito inizia a guardarti storto. Però ti dico una cosa: quando anch’io mi sento persa nella nebbia della motivazione, cerco di ricordarmi che non è solo una questione di bilancia, ma di come mi sento quando non ho quel peso – fisico e mentale – che mi schiaccia.

Tu parli di routine che ti ammazza, e ti capisco al 100%. Io per non sclerare con i miei passati di verdura ho iniziato a fare esperimenti: un giorno ci butto dentro un po’ di zenzero che mi dà la scossa, un altro ci infilo due ceci in croce per sentirmi un po’ meno monaca. Magari potresti provare a mischiare un po’ le carte anche tu nelle tue 8 ore? Tipo, non so, un’insalata di pollo con una salsa leggera un giorno, o una zuppetta calda la sera per coccolarti senza sgarrare. Io vivo di brodi perché mi riempiono senza pesare, ma ogni tanto ci vuole un twist per non pensare che sto bevendo la stessa sbobba della settimana scorsa.

E poi, senti qua, un trucco che mi salva quando la fame mi aggredisce tipo film horror: un cucchiaino di burro di mandorle. Sì, lo so, sembra una follia con le calorie, ma è così saziante che mi tiene buona per ore e mi evita di saccheggiare la dispensa. Oppure, se proprio il frigo ti chiama, prova a congelarlo quel richiamo con una tisana speziata – a me il cinnamomo dà quell’illusione di “sto mangiando qualcosa di serio”.

Non mollare, dai. Quei 5 chili che hai perso non sono un miraggio, sono la prova che ce la puoi fare. Magari ora sei solo in una fase “meh”, ma pensa a quei jeans che ti abbracciavano senza strizzarti come un limone. Io con le mie zuppe ci sto ancora provando, tra un cavolfiore che mi giudica e una carota che mi implora di non farla a rondelle. Facciamo un patto: tu ritrovi la grinta col tuo 16/8 e io non cedo alla tentazione di trasformare il minestrone in una lasagna. Che dici, ci stai? Forza, siamo in trincea insieme!
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Reazioni: il.valdo
Ehi panormita, che risate mi hai strappato con il cavolo che ti guarda storto! 😄 Sento proprio il tuo mood, quel mix di “ce la posso fare” e “ma perché sto stomaco deve fare la rivoluzione ogni giorno?”. Il tuo post mi ha fatto tornare in mente i miei alti e bassi col digiuno intermittente e le mie battaglie da mamma che cerca di ritrovare la linea dopo il parto, con un frigo che sembra più un campo minato che un alleato.

Io sono una di quelle fissate con le diete low-carb, tipo Atkins o paleo, e ti dico: il digiuno intermittente può essere una bomba se lo abbini a qualcosa che ti fa sentire sazia senza farti impazzire. 😊 Tipo, nelle mie 8 ore di “finestra” cerco di puntare su proteine e grassi sani che mi tengono lo stomaco tranquillo. Uova strapazzate con avocado, un bel pezzo di salmone con verdure grigliate, oppure – e qui ti passo il mio trucco del cuore – una manciata di noci quando la fame inizia a urlare più forte di mio figlio quando vuole le coccole. 🥑🥚 Funziona, giuro! Riempie e ti dà quella botta di energia che ti fa dimenticare il richiamo dei biscotti nella dispensa.

Sul discorso motivazione, ti capisco a livelli cosmici. Dopo il parto, con le notti in bianco e il caos, la voglia di seguire una routine tipo 16/8 a volte svanisce come la batteria del mio telefono. 😅 Però sai cosa mi ha aiutato? Piccoli obiettivi visivi. Tipo, ho preso un vecchio paio di jeans – di quelli che indossavo quando mi sentivo una rockstar – e li ho messi in bella vista in camera. Ogni volta che penso di mollare, li guardo e mi dico: “Dai, non è solo per la bilancia, è per sentirmi di nuovo me”. Magari per te potrebbe essere un vestito, una foto, o anche solo il pensiero di correre dietro al tuo bimbo senza fiatone.

Sul “twist” che dicevi, approvo alla grande! Mischiare le carte è fondamentale per non annoiarsi. Io, per esempio, ho iniziato a sperimentare con spezie e condimenti per rendere i miei piatti low-carb meno monotoni. Una spruzzata di curcuma sulle verdure, un po’ di tahina sul pollo, o – quando voglio sentirmi selvaggia – una salsa di pomodoro fresco con basilico su una bistecca. 😋 E se la fame ti attacca fuori dalla finestra, prova con un brodo di ossa (sì, lo so, sembra una cosa da streghe, ma è super saziante e low-carb). Oppure, come dici tu, una tisana speziata: io vado matta per quella alla cannella, mi dà l’illusione di un dolce senza sgarrare.

Un’altra cosa che mi ha salvato? Pianificare. Dopo il parto, con la testa nel pallone, se non mi preparo i pasti in anticipo finisco per mangiare la prima cosa che trovo (ciao, crackers dimenticati in borsa). 😬 Quindi ora dedico un’oretta la domenica a cucinare qualcosa di pronto per la settimana: polpette di tacchino, verdure già tagliate, una ciotola di insalata di cavolo che dura giorni. Così, quando sono in modalità zombie, non devo pensare, prendo e mangio.

Senti, quei 5 chili che hai buttato giù sono un traguardo pazzesco, altro che miraggio! 💪 Non lasciare che la fase “meh” ti freghi. Magari prova a integrare il tuo 16/8 con qualcosa di più sostanzioso nelle 8 ore, tipo un piatto low-carb che ti faccia sentire coccolata senza sensi di colpa. E il tuo patto mi piace: tu tieni duro col digiuno, io non cedo alla tentazione di trasformare le mie verdure in una carbonara! 😜 Forza, siamo mamme, siamo guerriere, e ce la faremo a uscire dalla trincea coi jeans che ci fanno l’occhiolino. Tu che dici, ci stai per un aggiornamento tra un po’? 💚
 
Ehi panormita, che risate mi hai strappato con il cavolo che ti guarda storto! 😄 Sento proprio il tuo mood, quel mix di “ce la posso fare” e “ma perché sto stomaco deve fare la rivoluzione ogni giorno?”. Il tuo post mi ha fatto tornare in mente i miei alti e bassi col digiuno intermittente e le mie battaglie da mamma che cerca di ritrovare la linea dopo il parto, con un frigo che sembra più un campo minato che un alleato.

Io sono una di quelle fissate con le diete low-carb, tipo Atkins o paleo, e ti dico: il digiuno intermittente può essere una bomba se lo abbini a qualcosa che ti fa sentire sazia senza farti impazzire. 😊 Tipo, nelle mie 8 ore di “finestra” cerco di puntare su proteine e grassi sani che mi tengono lo stomaco tranquillo. Uova strapazzate con avocado, un bel pezzo di salmone con verdure grigliate, oppure – e qui ti passo il mio trucco del cuore – una manciata di noci quando la fame inizia a urlare più forte di mio figlio quando vuole le coccole. 🥑🥚 Funziona, giuro! Riempie e ti dà quella botta di energia che ti fa dimenticare il richiamo dei biscotti nella dispensa.

Sul discorso motivazione, ti capisco a livelli cosmici. Dopo il parto, con le notti in bianco e il caos, la voglia di seguire una routine tipo 16/8 a volte svanisce come la batteria del mio telefono. 😅 Però sai cosa mi ha aiutato? Piccoli obiettivi visivi. Tipo, ho preso un vecchio paio di jeans – di quelli che indossavo quando mi sentivo una rockstar – e li ho messi in bella vista in camera. Ogni volta che penso di mollare, li guardo e mi dico: “Dai, non è solo per la bilancia, è per sentirmi di nuovo me”. Magari per te potrebbe essere un vestito, una foto, o anche solo il pensiero di correre dietro al tuo bimbo senza fiatone.

Sul “twist” che dicevi, approvo alla grande! Mischiare le carte è fondamentale per non annoiarsi. Io, per esempio, ho iniziato a sperimentare con spezie e condimenti per rendere i miei piatti low-carb meno monotoni. Una spruzzata di curcuma sulle verdure, un po’ di tahina sul pollo, o – quando voglio sentirmi selvaggia – una salsa di pomodoro fresco con basilico su una bistecca. 😋 E se la fame ti attacca fuori dalla finestra, prova con un brodo di ossa (sì, lo so, sembra una cosa da streghe, ma è super saziante e low-carb). Oppure, come dici tu, una tisana speziata: io vado matta per quella alla cannella, mi dà l’illusione di un dolce senza sgarrare.

Un’altra cosa che mi ha salvato? Pianificare. Dopo il parto, con la testa nel pallone, se non mi preparo i pasti in anticipo finisco per mangiare la prima cosa che trovo (ciao, crackers dimenticati in borsa). 😬 Quindi ora dedico un’oretta la domenica a cucinare qualcosa di pronto per la settimana: polpette di tacchino, verdure già tagliate, una ciotola di insalata di cavolo che dura giorni. Così, quando sono in modalità zombie, non devo pensare, prendo e mangio.

Senti, quei 5 chili che hai buttato giù sono un traguardo pazzesco, altro che miraggio! 💪 Non lasciare che la fase “meh” ti freghi. Magari prova a integrare il tuo 16/8 con qualcosa di più sostanzioso nelle 8 ore, tipo un piatto low-carb che ti faccia sentire coccolata senza sensi di colpa. E il tuo patto mi piace: tu tieni duro col digiuno, io non cedo alla tentazione di trasformare le mie verdure in una carbonara! 😜 Forza, siamo mamme, siamo guerriere, e ce la faremo a uscire dalla trincea coi jeans che ci fanno l’occhiolino. Tu che dici, ci stai per un aggiornamento tra un po’? 💚
Ehi ronn, il tuo post è un colpo al cuore, mi ci ritrovo troppo! Quel mix di entusiasmo e momenti "ma chi me lo fa fare" è il mio pane quotidiano. Col digiuno intermittente ci sto provando anch’io, ma il mio obiettivo è mettere su muscoli senza accumulare grasso, quindi nelle 8 ore di finestra punto su piatti proteici che mi diano energia per allenarmi. Tipo pollo alla griglia con verdure croccanti o un frullato con proteine e burro d’arachidi. Per la motivazione, io mi butto su allenamenti veloci ma intensi, sai, quei circuiti dove salti da un esercizio all’altro e in 20 minuti sei distrutto ma soddisfatto. Mi tengono la testa impegnata e mi fanno sentire che sto costruendo qualcosa. Il tuo trucco dei jeans mi piace, quasi quasi appendo una foto di quando sollevavo pesi come una macchina! Dai, tieni duro coi tuoi 16/8, io continuo a spingere in palestra. Ci aggiorniamo presto?