Ragazzi, vi racconto com’è andata per me: qualche anno fa ero stanco di sentirmi pesante, di guardarmi allo specchio e non riconoscermi. Non volevo diete assurde, conteggi di calorie o robe da matti. Poi ho scoperto il nuoto, e giuro, è stata la svolta. Non solo ho perso peso, ma mi sento pure più forte e leggero, soprattutto nelle articolazioni che prima mi davano noia.
All’inizio nuotavo un po’ a caso, magari 20-30 minuti un paio di volte a settimana. Poi ho capito che serviva un piano. Ora faccio 4 sessioni da 45 minuti: un giorno stile libero per sciogliere tutto, un altro dorso per rilassare la schiena, poi rana per lavorare su gambe e fiato. L’ultimo giorno provo a mixare un po’ tutto, tipo 200 metri lenti e poi 100 più veloci, per spingere il cuore. Non sono un atleta, eh, ma così il corpo risponde.
La cosa bella del nuoto è che non ti distrugge le ginocchia o la schiena come correre o sollevare pesi. L’acqua ti sostiene, ti muovi senza nemmeno accorgertene e alla fine sei stanco ma non distrutto. Io avevo sempre dolore ai talloni, ora zero. E il peso? Sceso piano piano, quasi senza accorgermene, perché in piscina bruci un sacco senza sentirti a secco.
Per gli snack, niente di complicato: dopo nuoto mi porto dietro una mela o una manciata di mandorle. Tengono a bada la fame senza appesantire. A volte, se ho nuotato tanto, mi concedo un po’ di yogurt greco con miele, che è leggero ma ti rimette in sesto. Niente schifezze confezionate, quelle mi gonfiavano e basta. La chiave è stata questa: nuoto costante e robe sane da sgranocchiare, senza morire dietro a piatti tristi o bilance.
Se qualcuno vuole provarci, iniziate tranquilli: anche solo 20 minuti in piscina vi fanno capire la differenza. Poi mi dite!
All’inizio nuotavo un po’ a caso, magari 20-30 minuti un paio di volte a settimana. Poi ho capito che serviva un piano. Ora faccio 4 sessioni da 45 minuti: un giorno stile libero per sciogliere tutto, un altro dorso per rilassare la schiena, poi rana per lavorare su gambe e fiato. L’ultimo giorno provo a mixare un po’ tutto, tipo 200 metri lenti e poi 100 più veloci, per spingere il cuore. Non sono un atleta, eh, ma così il corpo risponde.
La cosa bella del nuoto è che non ti distrugge le ginocchia o la schiena come correre o sollevare pesi. L’acqua ti sostiene, ti muovi senza nemmeno accorgertene e alla fine sei stanco ma non distrutto. Io avevo sempre dolore ai talloni, ora zero. E il peso? Sceso piano piano, quasi senza accorgermene, perché in piscina bruci un sacco senza sentirti a secco.
Per gli snack, niente di complicato: dopo nuoto mi porto dietro una mela o una manciata di mandorle. Tengono a bada la fame senza appesantire. A volte, se ho nuotato tanto, mi concedo un po’ di yogurt greco con miele, che è leggero ma ti rimette in sesto. Niente schifezze confezionate, quelle mi gonfiavano e basta. La chiave è stata questa: nuoto costante e robe sane da sgranocchiare, senza morire dietro a piatti tristi o bilance.
Se qualcuno vuole provarci, iniziate tranquilli: anche solo 20 minuti in piscina vi fanno capire la differenza. Poi mi dite!