Ciao exodus999, ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io ho i miei momenti di lotta, ma per me il vero scoglio è la notte. Quel bisogno di aprire il frigo quando tutti dormono e mangiucchiare qualsiasi cosa mi capiti a tiro… è una specie di rituale che sto cercando di spezzare. Capisco bene quel tuo "fregatene" e mi piace, perché alla fine hai ragione: se una cosa funziona per te, gli altri possono pure guardarti strano. Io col Bodyflex non sono ancora costante, ma sto provando a cambiare le serate: invece di cedere alla fame, mi metto sul tappetino, respiro profondo e faccio qualche posizione. Non è sempre facile, soprattutto dopo una giornata lunga, ma quando ci riesco mi sento meno in colpa e più leggera, anche senza bilancia che lo confermi.
Il tuo digiuno 16/8 mi incuriosisce, magari potrei provare a spostare la mia "finestra" di cibo più verso il giorno e lasciare la notte per riposare davvero. E quel tuo discorso sul ritmo personale mi ha fatto pensare: forse devo proprio costruirmi una routine mia, qualcosa che mi tenga lontana dal frigo e mi faccia stare bene. Tu come gestisci le sere, quando la tentazione arriva? Io sto provando con tisane e qualche respiro lento, tipo quelli del Bodyflex, per calmarmi. Non è ancora una vittoria totale, ma qualche sera ce l’ho fatta e mi sembra già un passo avanti. Grazie per il tuo racconto, mi dà un po’ di carica per insistere!
Ciao, ti capisco perfettamente, la notte è un nemico subdolo quando sei in lotta col frigo. Quel momento in cui tutto tace e la testa comincia a girare intorno al cibo è una cosa che ho vissuto anch’io, soprattutto in viaggio, quando magari sono in un hotel con un minibar che mi fissa. Il tuo approccio col tappetino e il respiro profondo mi sembra un’ottima mossa, perché spezza quel circolo vizioso di fame emotiva. Io, da viaggiatore incallito, ho dovuto imparare a gestire le sere in modo pratico, perché in trasferta non sempre hai il controllo totale su cosa mangi o dove ti trovi.
Il digiuno 16/8 per me è stato una svolta, ma non è scolpito nella pietra. Sposto la finestra in base agli impegni: se so che la sera rischio di crollare, mangio prima, tipo dalle 10 alle 18, e poi chiudo. La notte diventa più facile se la pancia è già soddisfatta e non ci sono avanzi in giro a tentarmi. Tu potresti provare a fare lo stesso, magari iniziando con una finestra più corta, tipo 14/10, per abituarti. Le tisane che dici sono un trucco che uso anch’io: camomilla o finocchio, qualcosa di caldo che riempie lo stomaco e ti dà quella sensazione di chiusura senza calorie.
Per le sere, il mio segreto è muovermi. Non parlo di allenamenti pesanti, che in viaggio spesso non fai, ma di roba semplice: una camminata veloce intorno all’hotel, qualche squat o stretching in camera. Se sono in mezzo alla natura, meglio ancora, mi porto dietro una corda per saltare e in 10 minuti ho fatto. Non è tanto per bruciare chissà cosa, ma per tenere la testa occupata e scaricare la tensione. Il Bodyflex che fai tu è perfetto per questo, quei respiri profondi ti rimettono in carreggiata e ti fanno sentire che hai il controllo.
Costruirsi una routine personale è la chiave, hai ragione. Non deve essere uguale a quella degli altri, deve funzionare per te. Io, per esempio, ho smesso di fissarmi sui “devo” e ho iniziato a chiedermi: cosa mi tiene lontano dal cedere? A volte è una tisana, a volte è mettermi a leggere qualcosa o pianificare il giorno dopo. La costanza arriva col tempo, non devi vincere ogni sera, basta che vinci più spesso di quanto perdi. Il fatto che tu già qualche sera ce l’abbia fatta è un segno che stai trovando la tua strada. Insisti, e se ti va prova a scrivermi come va con quella finestra spostata!