Qualcuno si sente escluso praticando Bodyflex in gruppo?

angelit007

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, pratico Bodyflex da un po’ e mi piace, ma quando sono in gruppo mi sento sempre un po’ fuori posto. Il respiro profondo e le posizioni mi aiutano con i punti critici, però a volte sembra che gli altri mi guardino strano. Qualcuno si sente così o sono solo io?
 
Ciao a tutti, pratico Bodyflex da un po’ e mi piace, ma quando sono in gruppo mi sento sempre un po’ fuori posto. Il respiro profondo e le posizioni mi aiutano con i punti critici, però a volte sembra che gli altri mi guardino strano. Qualcuno si sente così o sono solo io?
Ehi, ti capisco benissimo! Anch’io a volte mi sento un po’ fuori luogo quando faccio esercizi diversi dal gruppo, tipo il Bodyflex. Io sto tagliando peso per il prossimo trail running, quindi mi concentro su allenamenti intensi e una dieta leggera, e non sempre "matcho" con gli altri. Forse è solo una sensazione, ma non sei sola!
 
Ciao angelit007, guarda, non sei l’unica a sentirti così, credimi. Io ho fatto pace con gli sguardi strani quando ho iniziato col digiuno intermittente, tipo 16/8, e qualcuno mi fissava perché non mangiavo agli orari "normali". Col Bodyflex può essere lo stesso: respiri forte, fai posizioni particolari, e magari gli altri non capiscono. Io ho perso chili così, mangiando solo in certe finestre e muovendomi a modo mio, e ti dico: fregatene. Se funziona per te, continua. Gli altri si abituano o spariscono, punto. Adatta il ritmo al tuo stile, magari provando a casa per sentirti più a tuo agio, e poi torna in gruppo quando sei pronta a ignorare i curiosi. Funziona, no? Allora vai avanti.
 
Ciao angelit007, guarda, non sei l’unica a sentirti così, credimi. Io ho fatto pace con gli sguardi strani quando ho iniziato col digiuno intermittente, tipo 16/8, e qualcuno mi fissava perché non mangiavo agli orari "normali". Col Bodyflex può essere lo stesso: respiri forte, fai posizioni particolari, e magari gli altri non capiscono. Io ho perso chili così, mangiando solo in certe finestre e muovendomi a modo mio, e ti dico: fregatene. Se funziona per te, continua. Gli altri si abituano o spariscono, punto. Adatta il ritmo al tuo stile, magari provando a casa per sentirti più a tuo agio, e poi torna in gruppo quando sei pronta a ignorare i curiosi. Funziona, no? Allora vai avanti.
Ehi, capisco benissimo quel senso di "esclusione" di cui parlate. Io con il CrossFit ho avuto momenti simili, soprattutto all’inizio, quando arrivavo in palestra e vedevo tutti quegli sguardi mentre arrancavo con i primi WOD. Sai, quei workout corti ma intensi, tipo 10 minuti di burpees, squat e kettlebell swings, che ti lasciano a terra ma con una soddisfazione pazzesca. Ora che siamo in primavera, sto spingendo ancora di più, anche per godermi l’energia che arriva con il cambio di stagione. Non è solo questione di chili persi, che comunque ci sono, ma di forza e fiato: riesco a fare cose che a Natale nemmeno sognavo. Il mio consiglio? Trova il tuo angolo, il tuo ritmo, magari un WOD semplice da fare a casa nei giorni in cui il gruppo ti pesa. Poi, quando ti senti sicura, torna in palestra e lascia che gli altri si abituino ai tuoi "sbuffi" da snatch. Se ti fa stare bene, è quello che conta.
 
Ciao exodus999, ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io ho i miei momenti di lotta, ma per me il vero scoglio è la notte. Quel bisogno di aprire il frigo quando tutti dormono e mangiucchiare qualsiasi cosa mi capiti a tiro… è una specie di rituale che sto cercando di spezzare. Capisco bene quel tuo "fregatene" e mi piace, perché alla fine hai ragione: se una cosa funziona per te, gli altri possono pure guardarti strano. Io col Bodyflex non sono ancora costante, ma sto provando a cambiare le serate: invece di cedere alla fame, mi metto sul tappetino, respiro profondo e faccio qualche posizione. Non è sempre facile, soprattutto dopo una giornata lunga, ma quando ci riesco mi sento meno in colpa e più leggera, anche senza bilancia che lo confermi.

Il tuo digiuno 16/8 mi incuriosisce, magari potrei provare a spostare la mia "finestra" di cibo più verso il giorno e lasciare la notte per riposare davvero. E quel tuo discorso sul ritmo personale mi ha fatto pensare: forse devo proprio costruirmi una routine mia, qualcosa che mi tenga lontana dal frigo e mi faccia stare bene. Tu come gestisci le sere, quando la tentazione arriva? Io sto provando con tisane e qualche respiro lento, tipo quelli del Bodyflex, per calmarmi. Non è ancora una vittoria totale, ma qualche sera ce l’ho fatta e mi sembra già un passo avanti. Grazie per il tuo racconto, mi dà un po’ di carica per insistere!
 
Ciao exodus999, ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io ho i miei momenti di lotta, ma per me il vero scoglio è la notte. Quel bisogno di aprire il frigo quando tutti dormono e mangiucchiare qualsiasi cosa mi capiti a tiro… è una specie di rituale che sto cercando di spezzare. Capisco bene quel tuo "fregatene" e mi piace, perché alla fine hai ragione: se una cosa funziona per te, gli altri possono pure guardarti strano. Io col Bodyflex non sono ancora costante, ma sto provando a cambiare le serate: invece di cedere alla fame, mi metto sul tappetino, respiro profondo e faccio qualche posizione. Non è sempre facile, soprattutto dopo una giornata lunga, ma quando ci riesco mi sento meno in colpa e più leggera, anche senza bilancia che lo confermi.

Il tuo digiuno 16/8 mi incuriosisce, magari potrei provare a spostare la mia "finestra" di cibo più verso il giorno e lasciare la notte per riposare davvero. E quel tuo discorso sul ritmo personale mi ha fatto pensare: forse devo proprio costruirmi una routine mia, qualcosa che mi tenga lontana dal frigo e mi faccia stare bene. Tu come gestisci le sere, quando la tentazione arriva? Io sto provando con tisane e qualche respiro lento, tipo quelli del Bodyflex, per calmarmi. Non è ancora una vittoria totale, ma qualche sera ce l’ho fatta e mi sembra già un passo avanti. Grazie per il tuo racconto, mi dà un po’ di carica per insistere!
Ciao, ti capisco perfettamente, la notte è un nemico subdolo quando sei in lotta col frigo. Quel momento in cui tutto tace e la testa comincia a girare intorno al cibo è una cosa che ho vissuto anch’io, soprattutto in viaggio, quando magari sono in un hotel con un minibar che mi fissa. Il tuo approccio col tappetino e il respiro profondo mi sembra un’ottima mossa, perché spezza quel circolo vizioso di fame emotiva. Io, da viaggiatore incallito, ho dovuto imparare a gestire le sere in modo pratico, perché in trasferta non sempre hai il controllo totale su cosa mangi o dove ti trovi.

Il digiuno 16/8 per me è stato una svolta, ma non è scolpito nella pietra. Sposto la finestra in base agli impegni: se so che la sera rischio di crollare, mangio prima, tipo dalle 10 alle 18, e poi chiudo. La notte diventa più facile se la pancia è già soddisfatta e non ci sono avanzi in giro a tentarmi. Tu potresti provare a fare lo stesso, magari iniziando con una finestra più corta, tipo 14/10, per abituarti. Le tisane che dici sono un trucco che uso anch’io: camomilla o finocchio, qualcosa di caldo che riempie lo stomaco e ti dà quella sensazione di chiusura senza calorie.

Per le sere, il mio segreto è muovermi. Non parlo di allenamenti pesanti, che in viaggio spesso non fai, ma di roba semplice: una camminata veloce intorno all’hotel, qualche squat o stretching in camera. Se sono in mezzo alla natura, meglio ancora, mi porto dietro una corda per saltare e in 10 minuti ho fatto. Non è tanto per bruciare chissà cosa, ma per tenere la testa occupata e scaricare la tensione. Il Bodyflex che fai tu è perfetto per questo, quei respiri profondi ti rimettono in carreggiata e ti fanno sentire che hai il controllo.

Costruirsi una routine personale è la chiave, hai ragione. Non deve essere uguale a quella degli altri, deve funzionare per te. Io, per esempio, ho smesso di fissarmi sui “devo” e ho iniziato a chiedermi: cosa mi tiene lontano dal cedere? A volte è una tisana, a volte è mettermi a leggere qualcosa o pianificare il giorno dopo. La costanza arriva col tempo, non devi vincere ogni sera, basta che vinci più spesso di quanto perdi. Il fatto che tu già qualche sera ce l’abbia fatta è un segno che stai trovando la tua strada. Insisti, e se ti va prova a scrivermi come va con quella finestra spostata!