Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di bilancia"! Oggi voglio raccontarvi come i miei gadget mi stanno tenendo in riga, o almeno ci provano. La mia bilancia smart è diventata una specie di cheerleader personale: stamattina mi ha detto "bravo, sei sceso di mezzo chilo!" e io mi sono sentito un campione. Poi però il fitness tracker, quel guastafeste, ha deciso di ricordarmi che ieri sera ho fatto fuori una pizza intera. Non una margherita leggera, no, una di quelle con doppio formaggio e bordi ripieni. E sì, lo confesso, l’ho divorata senza rimpianti, almeno fino a quando non ho sincronizzato i dati.
Devo dire che questi aggeggi sono una benedizione e una maledizione insieme. Da una parte, la bilancia mi fa i complimenti quando vedo il numerino scendere, e l’app mi disegna quei grafici soddisfacenti che mi fanno pensare "ehi, forse ce la posso fare". Dall’altra, il tracker è lì a contare ogni passo mancato e ogni caloria di troppo, tipo un amico pignolo che non ti lascia mai dimenticare i tuoi errori. Sapete quella sensazione quando ti dice che hai fatto solo 3000 passi in tutta la giornata? Mi guarda quasi con disapprovazione, lo giuro.
Però, ragazzi, devo ammetterlo: mi motivano. Sapere che la tecnologia mi tiene d’occhio mi spinge a muovermi di più. Tipo ieri, dopo la pizza, ho fatto una passeggiata serale solo per far tacere quel maledetto tracker. E quando l’app mi ha mandato una notifica tipo "hai raggiunto il tuo obiettivo d’acqua giornaliero", mi sono sentito come se avessi vinto una medaglia. Certo, poi c’è il lato oscuro: a volte mi ritrovo a pesarmi tre volte al giorno solo per vedere se cambia qualcosa, o a controllare ossessivamente quante calorie ho bruciato camminando fino al frigo.
Insomma, questi gadget sono come un coach virtuale che ti applaude e ti sgrida allo stesso tempo. Qualcuno di voi li usa? Come vi trovate? Io sto ancora cercando di capire se sono io a controllare loro o se sono loro a controllare me!
Devo dire che questi aggeggi sono una benedizione e una maledizione insieme. Da una parte, la bilancia mi fa i complimenti quando vedo il numerino scendere, e l’app mi disegna quei grafici soddisfacenti che mi fanno pensare "ehi, forse ce la posso fare". Dall’altra, il tracker è lì a contare ogni passo mancato e ogni caloria di troppo, tipo un amico pignolo che non ti lascia mai dimenticare i tuoi errori. Sapete quella sensazione quando ti dice che hai fatto solo 3000 passi in tutta la giornata? Mi guarda quasi con disapprovazione, lo giuro.
Però, ragazzi, devo ammetterlo: mi motivano. Sapere che la tecnologia mi tiene d’occhio mi spinge a muovermi di più. Tipo ieri, dopo la pizza, ho fatto una passeggiata serale solo per far tacere quel maledetto tracker. E quando l’app mi ha mandato una notifica tipo "hai raggiunto il tuo obiettivo d’acqua giornaliero", mi sono sentito come se avessi vinto una medaglia. Certo, poi c’è il lato oscuro: a volte mi ritrovo a pesarmi tre volte al giorno solo per vedere se cambia qualcosa, o a controllare ossessivamente quante calorie ho bruciato camminando fino al frigo.
Insomma, questi gadget sono come un coach virtuale che ti applaude e ti sgrida allo stesso tempo. Qualcuno di voi li usa? Come vi trovate? Io sto ancora cercando di capire se sono io a controllare loro o se sono loro a controllare me!