Ragazzi, non so neanche da dove cominciare. Dopo l’incidente, con la gamba ko e il divano come migliore amico, i chili sono arrivati come ospiti indesiderati che non se ne vanno più. La bilancia mi guardava con quel ghigno sadico, tipo "ben ti sta". Ma sapete che c’è? Io non ci sto. Ho detto basta, mi sono rialzata – letteralmente – e ora sto combattendo questa guerra assurda contro me stessa.
All’inizio adattare gli allenamenti è stato un incubo. Con la gamba che ancora si lamenta, ho dovuto inventarmi robe tipo plank su una sedia o sollevamenti con bottiglie d’acqua. Sembravo MacGyver della palestra, giuro. E il cibo? Un delirio. Passare da pizza a insalata è come chiedere a un leone di diventare vegano. Eppure, sto tenendo duro. Certo, il corpo fa i capricci: un giorno mi sento una guerriera, il giorno dopo ho fame di tutto il frigorifero e la testa mi dice "ma chi te lo fa fare".
Il peso scende, ma a rilento, come se la bilancia si divertisse a torturarmi. E poi c’è quella stanchezza che ti prende, quella che non spieghi, come se il metabolismo mi stesse punendo per averlo svegliato dal letargo. Però, sapete cosa? Ogni mezzo chilo in meno è una vittoria che mi urlo dentro. Non mollo, anche se a volte mi sembra di remare controcorrente con un cucchiaio. Qualcuno di voi ha mai avuto ‘sti momenti in cui il corpo sembra sabotarti? Come ne siete usciti? Io sto qui, tra insalate e sudore, a cercare di non cedere.
All’inizio adattare gli allenamenti è stato un incubo. Con la gamba che ancora si lamenta, ho dovuto inventarmi robe tipo plank su una sedia o sollevamenti con bottiglie d’acqua. Sembravo MacGyver della palestra, giuro. E il cibo? Un delirio. Passare da pizza a insalata è come chiedere a un leone di diventare vegano. Eppure, sto tenendo duro. Certo, il corpo fa i capricci: un giorno mi sento una guerriera, il giorno dopo ho fame di tutto il frigorifero e la testa mi dice "ma chi te lo fa fare".
Il peso scende, ma a rilento, come se la bilancia si divertisse a torturarmi. E poi c’è quella stanchezza che ti prende, quella che non spieghi, come se il metabolismo mi stesse punendo per averlo svegliato dal letargo. Però, sapete cosa? Ogni mezzo chilo in meno è una vittoria che mi urlo dentro. Non mollo, anche se a volte mi sembra di remare controcorrente con un cucchiaio. Qualcuno di voi ha mai avuto ‘sti momenti in cui il corpo sembra sabotarti? Come ne siete usciti? Io sto qui, tra insalate e sudore, a cercare di non cedere.