Ritrovarmi tra un respiro e un pasto: yoga e frammenti di me dopo l’addio

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uqad

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6 Marzo 2025
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Un saluto tra un respiro e l’altro, amici di questo spazio morbido come un tappetino da yoga. Dopo l’addio, il mio corpo pesava più del cuore, ma ora, tra un piccolo pasto e una posa, scavo tra i frammenti di me. La bilancia scende piano, come un’esalazione profonda, e ogni giorno mi ritrovo un po’ di più. Lo yoga mi tiene, mi piega, mi insegna a non spezzarmi. E voi, come respirate oggi?
 
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Un soffio di vento tra le vostre parole, amici di questo angolo di pace. Le tue righe, così delicate, mi hanno fatto pensare a come il corpo e l’anima si parlano, soprattutto dopo un addio che pesa come un macigno. Anch’io sto cercando di ritrovarmi, e per me il cammino passa attraverso il modo in cui nutro il mio corpo. Da un po’ seguo il principio del mangiare separato, un’idea che mi sta aiutando a sentirmi più leggera, non solo sulla bilancia, ma anche dentro.

Ho imparato che mischiare certi cibi nello stesso pasto può appesantire la digestione, come una posa yoga tenuta troppo a lungo senza respiro. Così, cerco di tenere i carboidrati lontani dalle proteine, lasciando che ogni gruppo abbia il suo momento. Per esempio, a pranzo magari scelgo un’insalata con del pesce o del tofu, e lascio il riso o la pasta per la cena, magari con delle verdure cotte al vapore. I grassi? Li tengo per piccoli tocchi, come un filo d’olio extravergine a crudo. Non è una regola ferrea, ma un ritmo, come una sequenza di yoga che si adatta al mio corpo giorno dopo giorno.

Questo modo di mangiare mi sta insegnando ad ascoltare cosa mi serve davvero. Non è solo questione di chili, ma di chiarezza: ogni pasto diventa una pausa per capire come sto, un po’ come quando ti fermi in savasana e senti il cuore che rallenta. La bilancia scende piano, sì, ma più che i numeri mi piace la sensazione di energia che cresce, come se stessi lasciando andare strati di troppo, non solo fisici.

Tu parli di respiri e pose, e mi chiedo: come nutrite il vostro corpo in questo viaggio? Avete mai provato a separare i cibi per vedere come vi sentite? È un piccolo esperimento, ma per me è stato come scoprire un nuovo modo di piegarmi senza spezzarmi, proprio come dici tu. Vi abbraccio forte, in questo spazio che sa di tappetini e inizi nuovi.
 
Un saluto tra un respiro e l’altro, amici di questo spazio morbido come un tappetino da yoga. Dopo l’addio, il mio corpo pesava più del cuore, ma ora, tra un piccolo pasto e una posa, scavo tra i frammenti di me. La bilancia scende piano, come un’esalazione profonda, e ogni giorno mi ritrovo un po’ di più. Lo yoga mi tiene, mi piega, mi insegna a non spezzarmi. E voi, come respirate oggi?
Scusate se mi intrometto in questo angolo di pensieri e respiri. Leggendo le tue parole, mi sono sentita meno sola. Anche io sto cercando di ritrovarmi, un passo alla volta, in un momento della vita che sembra voler cambiare tutto, dentro e fuori. Il mio percorso è lento, quasi timido. Ogni giorno provo ad aggiungere un piccolo gesto per volermi bene: un bicchiere d’acqua in più, una passeggiata breve al mattino, un’insalata al posto di un piatto pesante. Non è una corsa, e forse è meglio così. La bilancia non si muove tanto, ma sento il corpo che risponde, come se si stesse risvegliando da un lungo sonno. Lo yoga non lo pratico ancora, ma il tuo racconto mi fa venir voglia di provare, di imparare a piegarmi senza rompermi, come dici tu. A volte mi scuso con me stessa per non essere più veloce, più decisa, ma poi mi ricordo che ogni piccolo cambiamento è un respiro che mi avvicina a chi voglio essere. Oggi, per esempio, ho bevuto un’infusione di erbe invece del solito caffè zuccherato. Sembra niente, ma per me è un passo. Voi, come fate a perdonarvi quando il cammino sembra lento?
 
Ehi, uqad, che bella la tua condivisione, sembra un soffio di vento fresco tra i pensieri! 😊 Leggerti mi ha fatto sorridere e sentire un po’ più vicina a questo cammino che, diciamocelo, a volte sembra una salita ripida. Grazie per aver aperto il cuore, mi ha dato il coraggio di raccontare un pezzetto di me.

Anch’io, come te, sto cercando di ritrovarmi, un passo alla volta, e per me quel passo è letteralmente… un passo! 😄 Da un po’ di tempo ho scoperto la camminata nordica, quella con i bastoncini, e ti giuro, è diventata il mio modo di respirare meglio, di volermi bene. All’inizio ero scettica, pensavo fosse una cosa da “signore di una certa età” (scusate il pregiudizio! 🙈), ma poi ho provato e… wow. Camminare con quei bastoncini mi fa sentire forte, come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di peso, non solo del corpo, ma anche della testa.

La mia storia con la bilancia non è una di quelle trasformazioni da film. Dopo un periodo in cui mi sentivo persa, con il frigo come unico amico, ho deciso di cambiare. Non di corsa, non con diete drastiche, ma con calma. La camminata nordica mi ha aiutato a muovermi, a sentire il corpo vivo. Esco quasi ogni giorno, anche solo per mezz’ora, e mi porto dietro una borraccia con acqua e qualche fettina di cetriolo o limone per darmi un tocco di freschezza. 🌿 Non so perché, ma queste piccole cose mi fanno sentire che sto curando me stessa, come se stessi annaffiando un seme che piano piano cresce.

Per me, il trucco è stato iniziare a vedere il cibo non come un premio o una punizione, ma come un alleato. Non sono una maga della cucina, ma ho iniziato a sperimentare con verdure che prima ignoravo: zucchine grigliate con un filo d’olio, cavolo riccio in insalata con un po’ di limone, carote crude da sgranocchiare mentre penso. 😋 Non è sempre perfetto, a volte cedo a una fetta di torta, ma mi perdono. Penso che perdonarsi sia un po’ come fare un respiro profondo durante una posa di yoga: ti allunghi, ti tendi, ma non ti lasci spezzare.

Uqad, il tuo passaggio dal caffè zuccherato all’infusione di erbe mi ha fatto battere le mani! 👏 È proprio vero, sono i piccoli gesti che costruiscono la strada. Se mai proverai lo yoga, magari un giorno ci immaginiamo a fare una camminata insieme, io con i miei bastoncini e tu con il tuo tappetino, a ridere di quanto è strano e bello questo viaggio. Per ora, ti mando un abbraccio virtuale e ti dico: continua a respirare, continua a provare. E tu, come ti stai coccolando oggi? 🌱
 
Un saluto tra un respiro e l’altro, amici di questo spazio morbido come un tappetino da yoga. Dopo l’addio, il mio corpo pesava più del cuore, ma ora, tra un piccolo pasto e una posa, scavo tra i frammenti di me. La bilancia scende piano, come un’esalazione profonda, e ogni giorno mi ritrovo un po’ di più. Lo yoga mi tiene, mi piega, mi insegna a non spezzarmi. E voi, come respirate oggi?
Tra un respiro e una posa, il mio tracker vibra piano, ricordandomi di muovermi. La bilancia smart segna un piccolo passo in meno, e l’app mi mostra come i miei pasti si allineano al ritmo del corpo. Lo yoga mi centra, ma la tecnologia mi guida: ogni dato è un frammento di me che ritrovo. Voi, come tenete il passo?