Ehi gad222, capisco perfettamente la tua frustrazione, ci sono passato anch’io e so quanto possa sembrare tutto un casino quando il corpo non risponde come vorresti. Prima di tutto, complimenti per non mollare, anche se ti senti contro un muro: già solo il fatto che sei qui a cercare soluzioni è un passo enorme.
Anch’io sto rimettendo insieme i pezzi dopo una brutta frattura che mi ha costretto a stare fermo per mesi. Risultato? Chili in più, morale sottozero e un senso di impotenza che non ti dico. Però ti racconto come sto cercando di affrontare la cosa, magari qualcosa ti può essere utile. Per il metodo del piatto, che dire, all’inizio anch’io mi sentivo incasinato. Essendo vegetariano come te, le verdure sono la base, ma dividere il resto mi sembrava un rompicapo. Quello che mi ha aiutato è stato semplificare al massimo. Tipo, per le proteine, alterno legumi (lenticchie, ceci, fagioli) e tofu, ma cerco di prepararli in modi diversi per non annoiarmi: una volta un curry di ceci, un’altra un’insalata di fagioli con erbe fresche, oppure tofu marinato e grigliato. Non sono un cuoco stellato, eh, ma basta poco per cambiare sapore. Per i carboidrati, invece, mi sono imposto di non demonizzarli: un quarto di piatto di riso integrale, quinoa o patate dolci mi dà energia senza appesantirmi. La chiave per me è stata non pesare nulla, ma usare il piatto come “misurino” visivo, così non impazzisco con bilance o calcoli.
Per la varietà senza complicarti la vita, un trucco che uso è preparare una base di verdure e legumi la domenica, tipo una teglia di verdure al forno o una pentola di minestrone di legumi. Poi durante la settimana cambio solo i condimenti o aggiungo spezie diverse: un giorno curcuma, un altro origano, oppure un filo di tahina. Così sembra un piatto nuovo ma non passo ore ai fornelli. E se ti va di provare, un cucchiaio di semi (zucca, sesamo) o una