Smetterò di mangiarmi la notte o sarà la mia rovina!

ScottGN

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono stufa marcia di questa storia. Ogni maledetta sera mi dico che non cederò, che stavolta cambio sul serio, e poi? Poi mi ritrovo a mezzanotte con la testa infilata nel frigo, a divorare tutto quello che trovo come se non ci fosse un domani. È un incubo, un circolo vizioso che mi sta distruggendo, e non parlo solo della linea. Mi sveglio gonfia, stanca, con la testa pesante e un senso di colpa che mi mangia viva. Basta, lo giuro, o la smetto o mi rovino con le mie mani.
Ho provato a fare yoga la sera, sapete? Tipo una mezz'ora di posizioni tranquille, quelle che dovrebbero rilassarti e "centrarti". Pensavo che mi avrebbe distratto dalla fame nervosa, che mi avrebbe fatto sentire più leggera, magari anche più in pace con me stessa. E invece niente, dopo dieci minuti di "cane a testa in giù" mi viene pure più fame, come se il mio stomaco dicesse "brava, ora premiati con una fetta di torta". È assurdo, no? Lo yoga dovrebbe aiutare, lo dicono tutti, ma con me sembra solo peggiorare le cose.
Sto pensando di rivoluzionare tutto. Magari niente più cucina dopo le otto, chiudo la porta e via la chiave. Oppure mi metto a bere litri di tisana, così almeno riempio lo stomaco senza calorie. Qualcuno di voi ha mai provato a cambiare ste abitudini schifose? Tipo, non so, fare meditazione invece di mangiare? O magari disegnare, scrivere, qualsiasi cosa pur di tenere le mani occupate e la bocca chiusa. Io le ho provate tutte, o almeno così mi sembra, ma forse mi manca il colpo di genio. Se non trovo una via d’uscita, giuro, questa cosa mi seppellirà. E non voglio crollare, non ora che sto cercando di riprendermi in mano. Datemi una mano, vi prego, o qui finisce male.
 
Ehi, capisco perfettamente quel circolo vizioso, ci sono passata anch’io! Sai cosa mi ha salvato? Il cardio. Non sto scherzando, una bella corsa serale o una sessione di HIIT mi stancano quel tanto che basta da non pensare al frigo. Prova a buttarti su qualcosa di intenso tipo una playlist scatenata e 20 minuti di salti o balletti in casa. Non solo ti distrae, ma il giorno dopo ti senti leggera e fiera di te. Altro che tisana, qui serve adrenalina! Fammi sapere se ci provi, ok?
 
Ragazzi, sono stufa marcia di questa storia. Ogni maledetta sera mi dico che non cederò, che stavolta cambio sul serio, e poi? Poi mi ritrovo a mezzanotte con la testa infilata nel frigo, a divorare tutto quello che trovo come se non ci fosse un domani. È un incubo, un circolo vizioso che mi sta distruggendo, e non parlo solo della linea. Mi sveglio gonfia, stanca, con la testa pesante e un senso di colpa che mi mangia viva. Basta, lo giuro, o la smetto o mi rovino con le mie mani.
Ho provato a fare yoga la sera, sapete? Tipo una mezz'ora di posizioni tranquille, quelle che dovrebbero rilassarti e "centrarti". Pensavo che mi avrebbe distratto dalla fame nervosa, che mi avrebbe fatto sentire più leggera, magari anche più in pace con me stessa. E invece niente, dopo dieci minuti di "cane a testa in giù" mi viene pure più fame, come se il mio stomaco dicesse "brava, ora premiati con una fetta di torta". È assurdo, no? Lo yoga dovrebbe aiutare, lo dicono tutti, ma con me sembra solo peggiorare le cose.
Sto pensando di rivoluzionare tutto. Magari niente più cucina dopo le otto, chiudo la porta e via la chiave. Oppure mi metto a bere litri di tisana, così almeno riempio lo stomaco senza calorie. Qualcuno di voi ha mai provato a cambiare ste abitudini schifose? Tipo, non so, fare meditazione invece di mangiare? O magari disegnare, scrivere, qualsiasi cosa pur di tenere le mani occupate e la bocca chiusa. Io le ho provate tutte, o almeno così mi sembra, ma forse mi manca il colpo di genio. Se non trovo una via d’uscita, giuro, questa cosa mi seppellirà. E non voglio crollare, non ora che sto cercando di riprendermi in mano. Datemi una mano, vi prego, o qui finisce male.
Ehi, capisco benissimo quel senso di frustrazione che ti prende quando ti ritrovi a combattere con te stessa ogni sera. Quel momento in cui dici "basta" e poi ti ritrovi comunque con le mani nel frigo è una cosa che spacca l’anima, lo so. Però, sai una cosa? Leggendo quello che scrivi, mi sembra che tu abbia già una forza pazzesca dentro, anche solo per il fatto che non molli e continui a cercare una soluzione. E questo è un punto di partenza che vale oro.

Io sto andando avanti con il mio percorso a piccoli passi, niente rivoluzioni drastiche, solo una cosa nuova ogni giorno. Tipo, oggi mi sono messa a bere più acqua, e non ti dico che miracolo, ma almeno mi tiene un po’ impegnata e mi fa sentire che sto facendo qualcosa di buono per me. Domani proverò con una camminata veloce al mattino, niente di esagerato, giusto per svegliarmi con un po’ di energia in più. È un approccio lento, lo ammetto, ma per me sta funzionando: non mi sento sopraffatta e piano piano vedo che le cose cambiano.

Il tuo problema con le abbuffate notturne mi ricorda un po’ quando anch’io non riuscivo a staccarmi da certe abitudini. Hai mai provato a spezzare il ritmo della serata con qualcosa di semplice ma che ti tenga la testa occupata? Non parlo di yoga, che a quanto pare ti manda in tilt lo stomaco, ma magari qualcosa tipo ascoltare un podcast italiano bello coinvolgente, di quelli che ti fanno dimenticare il mondo. Oppure, visto che dici di voler rivoluzionare tutto, potresti provare a preparare la cucina la sera come se fosse un rito: spegni le luci, metti tutto in ordine, e ti dai un segnale mentale che "qui si chiude". Io ho iniziato a fare così con la mia tazza di tisana serale, e non ti dico che mi salva sempre, ma mi dà un senso di controllo che prima mi mancava.

La tua idea di bere litri di tisana non è male, sai? Potresti provarci, magari con una di quelle senza teina che non ti tengono sveglia. E se chiudi la cucina dopo le otto, fallo davvero: metti un biglietto sulla porta con scritto qualcosa tipo "Italia mia, aiutami a resistere!" per ricordarti perché lo stai facendo. Non è una soluzione magica, ma potrebbe essere un altro piccolo passo per riprenderti la serata.

Secondo me, il trucco sta nel non cercare il colpo di genio subito, ma nel costruirti una routine che ti porti lontano da quel frigo un pezzettino alla volta. Tipo, hai mai pensato di seguire qualche corso online di cucina sana? Non per cucinare di notte, sia chiaro, ma per imparare a fare piatti leggeri che ti soddisfino durante il giorno, così magari la sera non senti quel buco nello stomaco. Io sto seguendo un paio di video su YouTube di chef italiani, niente di complicato, e mi sta dando idee per mangiare meglio senza sentirmi in punizione.

Non mollare, eh. Sei in gamba, si vede da come scrivi e da quanto ci tieni. Io sono qui con i miei passetti da formica, e se vuoi possiamo darci una spinta a vicenda. Forza, che l’Italia non si arrende mai, no?
 
Ragazzi, sono stufa marcia di questa storia. Ogni maledetta sera mi dico che non cederò, che stavolta cambio sul serio, e poi? Poi mi ritrovo a mezzanotte con la testa infilata nel frigo, a divorare tutto quello che trovo come se non ci fosse un domani. È un incubo, un circolo vizioso che mi sta distruggendo, e non parlo solo della linea. Mi sveglio gonfia, stanca, con la testa pesante e un senso di colpa che mi mangia viva. Basta, lo giuro, o la smetto o mi rovino con le mie mani.
Ho provato a fare yoga la sera, sapete? Tipo una mezz'ora di posizioni tranquille, quelle che dovrebbero rilassarti e "centrarti". Pensavo che mi avrebbe distratto dalla fame nervosa, che mi avrebbe fatto sentire più leggera, magari anche più in pace con me stessa. E invece niente, dopo dieci minuti di "cane a testa in giù" mi viene pure più fame, come se il mio stomaco dicesse "brava, ora premiati con una fetta di torta". È assurdo, no? Lo yoga dovrebbe aiutare, lo dicono tutti, ma con me sembra solo peggiorare le cose.
Sto pensando di rivoluzionare tutto. Magari niente più cucina dopo le otto, chiudo la porta e via la chiave. Oppure mi metto a bere litri di tisana, così almeno riempio lo stomaco senza calorie. Qualcuno di voi ha mai provato a cambiare ste abitudini schifose? Tipo, non so, fare meditazione invece di mangiare? O magari disegnare, scrivere, qualsiasi cosa pur di tenere le mani occupate e la bocca chiusa. Io le ho provate tutte, o almeno così mi sembra, ma forse mi manca il colpo di genio. Se non trovo una via d’uscita, giuro, questa cosa mi seppellirà. E non voglio crollare, non ora che sto cercando di riprendermi in mano. Datemi una mano, vi prego, o qui finisce male.
Ciao, ti capisco fin troppo bene, quella sensazione di impotenza davanti al frigo a mezzanotte è una battaglia che conosco. Sai, io ho trovato un po’ di pace con il mio orto sul balcone. Non è solo una questione di “coltivare per mangiare sano”, ma proprio di cambiare il modo in cui vedo il cibo. Quando cresci le tue verdure, tipo zucchine o pomodori, sai esattamente cosa ci finisce dentro: niente schifezze, niente pesticidi, solo acqua, sole e un po’ di cura. E questo ti dà un controllo che magari la sera, con la testa stanca, ti manca.

Il punto è che non si tratta solo di calorie. È che quelle cose che coltivi te le senti davvero tue, e questo ti fa venir voglia di usarle con rispetto, non di spalmarci sopra un quintale di formaggio per placare un buco emotivo. Io, per esempio, la sera mi preparo una zuppa con quello che ho raccolto: un po’ di erbette, qualche carota, magari un peperone. Non è pesante, non mi gonfia, e mi riempie senza quel senso di colpa che dici tu. Non è una tisana che ti lascia lo stomaco a brontolare, è qualcosa di vero, che ti sazia sul serio.

Sullo yoga che ti fa venire fame, ti dirò: forse non è assurdo. Muoversi può risvegliare lo stomaco, succede anche a me se esagero con i giri in giardino. Ma magari prova a spostarlo al pomeriggio, quando hai ancora energie per gestirlo, e la sera tieniti su qualcosa di pratico. Tipo, io dopo cena mi metto a pulire le foglie o a sistemare i vasetti: mani occupate, testa che si distrae. Non è meditazione da guru, è solo un trucco per non pensare al dolce nel cassetto.

Chiudere la cucina dopo le otto non è una cattiva idea, ma se sei come me, trovi il modo di scassinare qualsiasi regola. Forse il colpo di genio sta nel prepararti prima: fai crescere qualcosa di semplice, tipo insalata o rucola, e tienilo pronto per quelle crisi. Non devi rivoluzionare tutto, basta partire da un angolino di casa. Io ho iniziato con due vasi, e ora è una specie di rituale che mi tiene in carreggiata. Non ti seppellirà niente, fidati, ma serve un piccolo passo che senti tuo. Se vuoi, ti racconto come ho fatto con i semi, magari ti ispira. Forza, ce la puoi fare.
 
Ehi, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con qualche anno e qualche chilo in più. Quella fame notturna che ti assale come un ladro è una vecchia amica, o meglio, una nemica che non si stanca mai di bussare. Io e mio marito stiamo provando a combatterla insieme, sai? Non è facile, soprattutto quando il corpo cambia e sembra che ogni morso si appiccichi addosso come colla. Però, devo dirtelo, avere lui al mio fianco sta facendo la differenza, anche se a volte litighiamo pure su chi ha lasciato il barattolo dei biscotti troppo in vista.

Capisco quel senso di colpa che ti mangia viva, lo conosco eccome. Dopo una notte a saccheggiare il frigo, mi svegliavo con la faccia che sembrava un palloncino e un umore che neanche il caffè poteva salvare. Però, da quando ci siamo messi in testa di cambiare ste abitudini schifose, come dici tu, abbiamo trovato un paio di trucchi che forse potrebbero aiutarti. Non è che chiudiamo la cucina con lucchetto – anche se ci abbiamo pensato – ma ci siamo dati una regola: dopo le nove, solo acqua o una tisana, e guai a chi sgarra. Sembra una stupidaggine, ma avere lui che mi guarda e mi dice “dai, resisti” mi fa sentire meno sola in questa guerra.

Sullo yoga, ti do ragione, può tradirti. Io ho provato, e dopo cinque minuti di “guerriero” mi sembrava di meritarmi una pizza intera. Però, sai cosa ci sta funzionando? Camminare. Non robe da atleti, eh, solo una passeggiata tranquilla dopo cena, io e lui, magari parlando di niente o litigando su chi ha dimenticato di spegnere la luce. Muoversi un po’ scarica la testa, e tornare a casa con le gambe stanche mi tiene lontana dal frigo. Non è meditazione, non è disegnare, è solo un modo per ingannare quel momento in cui il cervello dice “mangia o esplodi”.

La tua idea della tisana non è male, ma ti consiglio di provarla con un twist: noi ci mettiamo un po’ di zenzero fresco, che pizzica in bocca e ti distrae. Oppure, se proprio senti il vuoto nello stomaco, fai come noi: tieni qualche fettina di mela già tagliata, poca roba, giusto per masticare senza esagerare. È un compromesso, ma con mio marito che mi controlla – e io che controllo lui – ci sentiamo meno in balia di noi stessi.

Non dico che sia la soluzione definitiva, perché pure noi qualche sera cadiamo ancora in tentazione. Però, avere un alleato cambia il gioco. Magari prova a coinvolgere qualcuno, un’amica, un fratello, chi ti pare, e fatevi forza a vicenda. Non è una rivoluzione, è più un appoggio, tipo una stampella quando la volontà zoppica. E se crolli, pazienza, ci rialziamo insieme. Tu che ne pensi? Hai qualcuno con cui potresti provarci?