Ehi, raga, mi sa che sto girando in tondo. Sollevo pesi, mi alleno, sudo, sento i muscoli che tirano, ma poi? La testa è sempre lì, pesante come un macigno. Non parlo solo di stanchezza, eh, è proprio quel loop mentale: "Sto facendo abbastanza? Dovrei mangiare meno? O di più? Ma se mangio di più, poi che succede?". È come se ogni squat o panca fosse una lotta non solo col bilanciere, ma anche con me stesso.
Ho provato a seguire diete, a contare calorie, a fare schemi rigidi. All’inizio sembra tutto sotto controllo, ma poi mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse un puzzle impossibile. Ultimamente sto cercando di cambiare approccio, sapete? Tipo ascoltare di più il corpo, mangiare quando ho fame davvero, non quando l’orologio dice che è ora. Ma cavolo, è difficile! La palestra mi dà una spinta, mi fa sentire forte, ma poi c’è sempre quella voce che mi dice: "Non stai facendo abbastanza per quell’obiettivo". E quale obiettivo, poi? Un numero sulla bilancia? Uno specchio che mi dica "ok, ora vai bene"?
Leggevo di questa cosa dell’alimentazione intuitiva, che non è proprio una dieta ma più un modo di capire cosa vuole il tuo corpo senza impazzire con le regole. Tipo, magari oggi ho voglia di un piatto di pasta e domani di un’insalata, e va bene così. Però mi chiedo: come si fa a fidarsi di se stessi quando per anni ti sei detto che devi controllarti? E poi, con l’allenamento di forza, non è che rischi di mangiare troppo o troppo poco e mandare all’aria i progressi?
Non so, magari qualcuno di voi c’è passato. Come fate a bilanciare la palestra, il cibo, e tutto il casino che ci gira intorno nella testa? Perché io mi sento un po’ perso, come se stessi provando a sollevare un peso che non riesco nemmeno a vedere.
Ho provato a seguire diete, a contare calorie, a fare schemi rigidi. All’inizio sembra tutto sotto controllo, ma poi mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse un puzzle impossibile. Ultimamente sto cercando di cambiare approccio, sapete? Tipo ascoltare di più il corpo, mangiare quando ho fame davvero, non quando l’orologio dice che è ora. Ma cavolo, è difficile! La palestra mi dà una spinta, mi fa sentire forte, ma poi c’è sempre quella voce che mi dice: "Non stai facendo abbastanza per quell’obiettivo". E quale obiettivo, poi? Un numero sulla bilancia? Uno specchio che mi dica "ok, ora vai bene"?
Leggevo di questa cosa dell’alimentazione intuitiva, che non è proprio una dieta ma più un modo di capire cosa vuole il tuo corpo senza impazzire con le regole. Tipo, magari oggi ho voglia di un piatto di pasta e domani di un’insalata, e va bene così. Però mi chiedo: come si fa a fidarsi di se stessi quando per anni ti sei detto che devi controllarti? E poi, con l’allenamento di forza, non è che rischi di mangiare troppo o troppo poco e mandare all’aria i progressi?
Non so, magari qualcuno di voi c’è passato. Come fate a bilanciare la palestra, il cibo, e tutto il casino che ci gira intorno nella testa? Perché io mi sento un po’ perso, come se stessi provando a sollevare un peso che non riesco nemmeno a vedere.