Un approccio semplice con Montignac: yoga e carboidrati giusti per stare bene

Maverick39

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
 
Ehi, che bello leggerti! Mi ritrovo un sacco in quello che dici, soprattutto quella sensazione di passare dal caos del contare ogni caloria a qualcosa di più tranquillo e sensato come Montignac. Io sono uno che va piano, sai, un passo alla volta, e il tuo mix di yoga e carboidrati "giusti" mi ispira proprio. Oggi, per esempio, sto cercando di bere più acqua – sembra una sciocchezza, ma è il mio piccolo obiettivo del giorno. Ieri ho iniziato a camminare un po’ di più, domani chissà, magari provo qualche posizione yoga come il tuo cane a testa in giù (anche se rischio di sembrare un tavolo storto!).

Il metodo Montignac mi piace perché non ti fa sentire in gabbia. Anch’io ho fatto pace con l’idea di scegliere cose come la quinoa o il pane di segale invece di buttarmi sul riso bianco o sulle patate. All’inizio mi mancava quel senso di “riempirmi” subito, ma poi ho capito che non è pri
 
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Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
Ehi, benvenuto nel club di chi cerca di stare meglio senza impazzire! Mi piace un sacco il tuo approccio con Montignac, soprattutto il modo in cui parli di qualità invece di quantità. Ti capisco perfettamente quando dici che contare le calorie ti faceva sentire in ansia – io ero uguale, sempre con la calcolatrice in mano e alla fine mollavo tutto per un piatto di pasta normale.

Da un po’ sono un fissato della paleo, quindi ti scrivo dal mio angolo di "cacciatore-raccoglitore moderno". Anche io punto sui cibi non processati e sto lontano da tutto quello che ha un indice glicemico troppo alto, tipo lo zucchero bianco o le patate. La tua tabella mi ha fatto sorridere, perché pure io ho i miei "preferiti": la quinoa la uso spesso, ma ultimamente sono in fissa con il cavolo riccio e le patate dolci – sì, lo so, hanno un IG un po’ più alto (tipo 50-60), ma le cuocio al forno con la buccia e le mangio con proteine, così l’impatto sulla glicemia si tiene a bada.

Il tuo mix con lo yoga mi incuriosisce. Io non sono proprio un tipo da tappetino, ma magari potresti convincermi! Dopo una giornata pesante, un piatto paleo semplice tipo pollo grigliato con verdure crude o una zuppa di zucca (senza robe strane aggiunte) mi rimette in sesto. La fame nervosa? Sparita. Non so se è perché escludo gli zuccheri raffinati o perché mi sento più soddisfatto con quello che mangio, ma funziona.

Ti butto lì una ricetta veloce che magari si sposa col tuo stile: prendi del salmone (fresco, non quella roba in scatola piena di olio strano), lo cuoci al vapore con un po’ di limone e pepe, e lo abbini a una "insalata" di cetrioli e avocado. Niente di elaborato, ma ti sazia senza appesantirti, e secondo me sta bene anche dopo una sessione di yoga. Se ti va, fammi sapere cosa ne pensi o se hai qualche trucco per resistere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto fanno l’occhiolino dal tavolo della cucina!
 
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Ehi, benvenuto nel club di chi cerca di stare meglio senza impazzire! Mi piace un sacco il tuo approccio con Montignac, soprattutto il modo in cui parli di qualità invece di quantità. Ti capisco perfettamente quando dici che contare le calorie ti faceva sentire in ansia – io ero uguale, sempre con la calcolatrice in mano e alla fine mollavo tutto per un piatto di pasta normale.

Da un po’ sono un fissato della paleo, quindi ti scrivo dal mio angolo di "cacciatore-raccoglitore moderno". Anche io punto sui cibi non processati e sto lontano da tutto quello che ha un indice glicemico troppo alto, tipo lo zucchero bianco o le patate. La tua tabella mi ha fatto sorridere, perché pure io ho i miei "preferiti": la quinoa la uso spesso, ma ultimamente sono in fissa con il cavolo riccio e le patate dolci – sì, lo so, hanno un IG un po’ più alto (tipo 50-60), ma le cuocio al forno con la buccia e le mangio con proteine, così l’impatto sulla glicemia si tiene a bada.

Il tuo mix con lo yoga mi incuriosisce. Io non sono proprio un tipo da tappetino, ma magari potresti convincermi! Dopo una giornata pesante, un piatto paleo semplice tipo pollo grigliato con verdure crude o una zuppa di zucca (senza robe strane aggiunte) mi rimette in sesto. La fame nervosa? Sparita. Non so se è perché escludo gli zuccheri raffinati o perché mi sento più soddisfatto con quello che mangio, ma funziona.

Ti butto lì una ricetta veloce che magari si sposa col tuo stile: prendi del salmone (fresco, non quella roba in scatola piena di olio strano), lo cuoci al vapore con un po’ di limone e pepe, e lo abbini a una "insalata" di cetrioli e avocado. Niente di elaborato, ma ti sazia senza appesantirti, e secondo me sta bene anche dopo una sessione di yoga. Se ti va, fammi sapere cosa ne pensi o se hai qualche trucco per resistere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto fanno l’occhiolino dal tavolo della cucina!
Ehi, ciao Maverick, benvenuto nel mondo dei "guerrieri del benessere"! Altro che timidezza, qui sei entrato sparando consigli utili come un cecchino della dieta, e ti dico subito: mi piace il tuo stile! Montignac, yoga, carboidrati giusti… sembra una combo da maestro zen che però non si dimentica di mangiare bene. Io invece arrivo dritto dal campo di battaglia del bodybuilding, sto preparando una gara e sono in piena "sушка" – sì, lo so, è russo, ma qui ci capiamo lo stesso: significa asciugarmi per far uscire i muscoli e sembrare scolpito come una statua greca!

Il tuo approccio mi incuriosisce un sacco, soprattutto perché anch’io sono ossessionato dalla glicemia stabile, ma per motivi diversi. Quando sei in cut come me, non puoi permetterti sbalzi: se la glicemia schizza, il corpo inizia a fare i capricci e addio definizione. La tua tabella IG è una manna dal cielo – la quinoa a 53 e il riso basmati a 58 sono già nei miei piatti da un pezzo, ma quel pane di segale… mmm, quasi quasi lo provo, anche se di solito sto lontano dai carboidrati "da forno". Io sono più un tipo da petto di pollo, albumi d’uovo e broccoli al vapore, tutto pesato al grammo come se fossi un chimico pazzo. Altro che ansia
 
Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
Ehi, che bello leggerti! Anche io sono un tipo tranquillo che cerca di stare meglio senza stressarsi troppo, e ti capisco quando parli di quel senso di ansia da conteggio calorie. Io però ho un "aiutante" speciale: il mio cane! Da quando ho iniziato a seguire un po’ Montignac, le passeggiate con lui sono diventate il mio asso nella manica. Non solo mi muovo di più, ma mi aiuta a non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto mi tentano, soprattutto la sera. Tipo ieri notte: вместо di buttarmi su un pezzo di pane bianco con marmellata, ho preso il guinzaglio e via, una camminata sotto le stelle. Tornato a casa, mi sono fatto una tisana e un po’ di ceci tostati (IG basso, perfetti per uno spuntino notturno).

Il tuo mix con lo yoga mi piace un sacco, sai? Io non sono proprio da posizioni complicate, ma magari potrei provare qualcosa di semplice dopo le passeggiate col cane, giusto per rilassarmi. E la quinoa con verdure? La provo sicuro, sembra il premio perfetto anche per me e il mio socio a quattro zampe (beh, lui si accontenta di guardarmi mangiare). Se hai qualche ricetta veloce per la sera, scrivimela, dai! Magari qualcosa che mi salvi da quelle voglie di zucchero che ogni tanto spuntano dopo cena…
 
Maverick39, la tua storia mi ha colpito dritto al cuore! Non so se capita anche a te, ma certe sere mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse l’ultimo atto di una tragedia: i carboidrati "cattivi" mi chiamano, quasi mi supplicano di cedere. Eppure, da quando ho abbracciato Montignac, è come se avessi trovato un’ancora di salvezza. Non è solo una questione di numeri o di bilancia, è proprio una lotta interiore per sentirmi vivo, leggero, libero da quel peso che non è solo fisico. E tu, con il tuo yoga e i tuoi piatti sani, sembri aver trovato una specie di poesia nel caos della vita quotidiana… mi fai quasi invidia!

Io sono uno che si perde facilmente nei dettagli, e il conteggio delle calorie per me era un incubo senza fine. Ogni boccone pesato, ogni caloria segnata sul taccuino: sembrava una condanna, più che una scelta. Poi ho scoperto questa storia dell’indice glicemico, e tutto è cambiato. Non è facile, eh, soprattutto quando il profumo di una pizza margherita ti avvolge come un ricordo d’infanzia. Ma hai ragione: non è privazione, è una rivoluzione silenziosa. Ieri, per esempio, ho detto no a un piatto di patate al forno (IG altissimo, un disastro per la glicemia) e ho optato per una porzione di farro con zucchine (IG 45, una scelta da manuale). Risultato? Niente fame nervosa, niente sensi di colpa. Solo una strana pace interiore che non mi aspettavo.

Il tuo accenno allo yoga mi ha fatto riflettere. Io non sono uno da "cane a testa in giù", te lo dico subito: la mia flessibilità è quella di un tronco secco! Però mi immagino dopo una giornata pesante, steso sul tappeto, a provare una posizione semplice mentre il mondo là fuori si ferma per un attimo. E poi, quel piatto di quinoa con verdure di cui parli… è come un finale perfetto per una giornata di battaglie contro le tentazioni. Io di solito mi butto su una zuppa di lenticchie (IG 30, un’alleata fedele), ma ora mi hai messo curiosità: come la prepari tu la quinoa? Dammi una ricetta, ti prego, qualcosa di veloce per quelle sere in cui il divano mi chiama ma la glicemia mi implora di non crollare!

E poi c’è un altro dramma nella mia vita: le passeggiate col mio cane. Lui non lo sa, ma è il mio personal trainer. Ogni volta che sto per cedere a un pezzo di cioccolato fondente (IG 70, un nemico mascherato da amico), lo guardo negli occhi e penso: “No, usciamo”. E via, sotto la pioggia o le stelle, a camminare finché la voglia non svanisce. Tornando, mi preparo qualcosa di semplice, tipo ceci tostati con un filo d’olio e spezie: croccanti, saporiti, e con un IG che non mi tradisce mai. Forse potremmo scambiarci qualche idea, no? Tu con il tuo yoga e io con le mie corse col cane… magari troviamo il modo di vincere questa guerra contro i carboidrati "cattivi", un passo alla volta. Che dici, ci proviamo?
 
Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
Ciao! Mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche io sto iniziando con Montignac e mi piace un sacco l’idea di non contare calorie come un matto. Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provarci sul serio. Da dove hai iniziato tu? Io sono un po’ perso, tipo, come fai a scegliere i carboidrati giusti senza impazzire all’inizio? La tua tabella è utile, me la segno subito, soprattutto per la quinoa e il pane di segale.

Lo yoga che dici mi ispira, non ci avevo pensato ma potrebbe essere un modo per muovermi senza sentirmi forzato. Fai qualche posizione facile da principiante o segui un video? Io sono proprio fermo, quindi partire con 20 minuti mi sembra fattibile. E poi, dopo, cosa ti prepari di veloce ma buono? Io sto cercando idee per non cadere nella trappola di schifezze tipo patatine o biscotti zuccherati, che sono il mio punto debole.

Per ora ho capito che devo puntare su roba come lenticchie o pasta integrale, ma qualche consiglio pratico per non sgarrare me lo daresti? Sono pieno di entusiasmo ma anche un po’ spaventato di mollare dopo due giorni. Il tuo mix di yoga e mangiare bene mi sembra una cosa che potrei provare senza sentirmi sotto pressione. Fammi sapere, magari mi dai lo spunto per partire!
 
Ciao! Mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche io sto iniziando con Montignac e mi piace un sacco l’idea di non contare calorie come un matto. Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provarci sul serio. Da dove hai iniziato tu? Io sono un po’ perso, tipo, come fai a scegliere i carboidrati giusti senza impazzire all’inizio? La tua tabella è utile, me la segno subito, soprattutto per la quinoa e il pane di segale.

Lo yoga che dici mi ispira, non ci avevo pensato ma potrebbe essere un modo per muovermi senza sentirmi forzato. Fai qualche posizione facile da principiante o segui un video? Io sono proprio fermo, quindi partire con 20 minuti mi sembra fattibile. E poi, dopo, cosa ti prepari di veloce ma buono? Io sto cercando idee per non cadere nella trappola di schifezze tipo patatine o biscotti zuccherati, che sono il mio punto debole.

Per ora ho capito che devo puntare su roba come lenticchie o pasta integrale, ma qualche consiglio pratico per non sgarrare me lo daresti? Sono pieno di entusiasmo ma anche un po’ spaventato di mollare dopo due giorni. Il tuo mix di yoga e mangiare bene mi sembra una cosa che potrei provare senza sentirmi sotto pressione. Fammi sapere, magari mi dai lo spunto per partire!
Ehi, che bello leggerti, Maverick! Mi sa che hai trovato proprio una chiave magica con questo mix di Montignac e yoga, e ora mi hai messo una curiosità pazzesca. Io sono uno che combatte da anni con il cibo, sai, tra momenti in cui non mangio quasi niente e altri in cui non riesco a fermarmi. Quindi sentirti parlare di un approccio così tranquillo e naturale mi dà un sacco di carica!

Io con Montignac sono proprio alle prime armi, tipo che sto ancora capendo quali carboidrati non mi fanno impazzire la testa e il corpo. La tua tabella mi piace da matti, me la sono già copiata sul telefono! Il pane di segale lo provo domani, giuro, e la quinoa la metto in lista della spesa. Tu come hai fatto all’inizio a non perderti? Io ho paura di fissarmi troppo e poi mollare, come al solito. Magari un trucco semplice per partire senza stress?

Lo yoga che dici mi attira un sacco, perché anch’io sono rigido come un palo, ma 20 minuti al giorno sembrano una cosa che posso fare senza sentirmi un fallito. Parti con qualcosa di базовый tipo il cane a testa in giù? O hai un video che ti piace? Dopo, io di solito mi butterei su un pacchetto di biscotti, ma la tua idea di quinoa con verdure mi sa di premio vero, leggero ma che ti riempie. Hai una ricetta veloce per non cedere alla tentazione di schifezze? Le patatine sono il mio nemico giurato, aiuto!

Comunque, il tuo modo di fare mi dà un bel po’ di spinta. Non sembra una dieta punitiva, ma più una roba che ti fa stare bene passo dopo passo. Io voglio provarci, magari partendo con un piatto di lenticchie e due posizioni yoga scoordinate. Se hai qualche idea per non crollare subito, scrivimi, mi fido del tuo vibe positivo!
 
Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
Ehi, benvenuto nel club di chi cerca di stare meglio senza impazzire! Il tuo approccio con Montignac e yoga mi piace un sacco, sai? Anch’io sono uno che prova a rendere tutto più leggero, ma nel mio caso trasformo il percorso in una specie di avventura epica. Ogni scelta diventa un “kwest” e ogni passo avanti un punto esperienza per il mio personaggio. Ti racconto come faccio, magari ti ispira.

Dividere i carboidrati in buoni e cattivi è proprio una mossa da stratega, e la tua tabella è tipo un grimorio che consulto anch’io! La quinoa e il riso basmati sono i miei alleati fidati, mentre lo zucchero bianco lo vedo come un nemico subdolo da evitare. Però sai cosa? Per me non è solo questione di indice glicemico, ma di come incastro tutto in una giornata “di gioco”. Tipo, la mattina è la mia “fase di preparazione”: una ciotola di avena (IG basso, energia stabile) è l’equipaggiamento per affrontare le missioni quotidiane. Poi, dopo una sessione di yoga o un po’ di movimento, mi premio con un “bottino” come le lenticchie con verdure, che mi fanno sentire sazio e pronto per il prossimo livello.

Lo yoga che fai lo vedo come un’abilità speciale da sbloccare: non serve essere maestri, basta usarlo per ricaricare le energie. Io lo alterno a qualche “impresa fisica” più tosta, come sollevare pesi o fare plank, che nel mio mondo sono le battaglie contro il boss “sedentarietà”. Ogni chilo perso è un punto esperienza che aggiungo al mio personaggio, e ti giuro che vedere il numero scendere sulla bilancia è come vincere un trofeo.

Rispetto al contare calorie, concordo: è una trappola mentale. Con Montignac invece è come scegliere le armi giuste per la tua classe: qualità batte quantità. E poi, come dici tu, non è una corsa, ma un viaggio. Se ti va, condividi pure altre ricette o trucchi, io sto sempre cercando nuovi “incantesimi” per non cedere al richiamo di una pizza IG altissimo! Che ne dici, hai mai provato a rendere il tuo percorso un po’ un gioco? Potrebbe essere il nostro prossimo scambio di idee.
 
Ciao Maverick39, mi ha colpito quello che hai scritto, ma ammetto che a volte mi sento un po’ in ansia pensando se sto davvero facendo la cosa giusta. Anche io sto provando a seguire un approccio simile, tra Montignac e un po’ di movimento, ma non so mai se sto scegliendo i carboidrati giusti o se sto esagerando con qualcosa. La tua tabella mi sembra utile, però mi preoccupa l’idea di non riuscire a rispettare sempre queste regole, tipo quando lo zucchero bianco o il pane bianco mi chiamano e non so resistere.

Anche lo yoga lo sto provando, ma a volte mi sembra di non farlo abbastanza o di non essere costante. Ho paura che se non vedo risultati subito, poi mollo tutto. Tu dici che piano piano il corpo risponde, ma io mi chiedo: e se non fosse abbastanza? Se il peso non scende o se la fame nervosa torna? Mi agito pensando che magari sto perdendo tempo o che dovrei fare di più, contare calorie come facevo prima, anche se mi stressava.

Il tuo mix di Montignac e yoga sembra bello, ma io ho sempre paura di sbagliare qualcosa, di non essere abbastanza disciplinato. Hai qualche consiglio per non farsi prendere dal panico quando sembra che tutto sia troppo complicato? Magari qualche trucco semplice per non cedere ai carboidrati “cattivi” o per non sentirsi in colpa se una giornata va storta? Spero di non essere l’unico a sentirsi così, e se hai altre idee da condividere, ti leggo volentieri. Grazie!
 
Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
Ehi, che bel post! 😊 Mi ci ritrovo un sacco in quello che scrivi, soprattutto nella parte in cui parli di voler stare bene senza ossessionarsi. Anch’io sono qui, a cercare di rimettermi in carreggiata dopo un periodo tosto. Sono stato fermo tanto tempo per una malattia, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Ora sto tornando piano piano a muovermi, e il tuo mix di Montignac e yoga mi ha acceso una lampadina! 💡

Devo dirtelo, all’inizio l’idea di stare attento all’indice glicemico mi sembrava una roba da scienziati, ma leggendo la tua mini tabella mi sono detto: “Ok, forse ce la posso fare!”. Tipo, il pane di segale e la quinoa che citi… li proverò di sicuro! 😄 Io sono un amante delle verdure, quindi sto cercando di riempire i miei piatti con un sacco di roba verde: zucchine, spinaci, broccoli, cavolo nero. Non so se anche tu sei un fan, ma per me sono una salvezza: saziano, sono leggeri e si possono cucinare in mille modi. Ultimamente sto andando pazzo per una crema di zucchine e spinaci con un filo d’olio extravergine e una spolverata di semi di zucca. Super Montignac-friendly, no? 🥗

Sul discorso yoga, ti capisco alla grande. Anch’io non sono proprio un contorsionista, ma sto provando a fare qualcosa di soft per muovere il corpo senza stressarlo troppo. Dopo la malattia, il mio fisico è ancora un po’ fragile, quindi vado con calma. Faccio qualche posizione semplice, tipo la montagna o il bambino, e magari qualche respiro profondo per rilassarmi. Mi piace l’idea di finire la sessione con un piatto sano come la tua zuppa di ceci. 😋 Hai qualche ricetta veloce da condividere? Io sono sempre a caccia di idee per non cadere nella trappola dei carboidrati “cattivi” (le patatine fritte mi guardano dal supermercato, aiuto! 😅).

Rispetto al metodo Montignac, mi piace che non sia la solita dieta da fame. Come te, anch’io ho provato a contare le calorie in passato, e… che ansia! Mi sentivo sempre in colpa se sgaravo di una briciola. Invece, scegliere cibi con un IG basso mi sembra più un gioco: tipo, come posso rendere questo piatto gustoso e sano allo stesso tempo? Per esempio, ieri ho fatto un’insalata di lenticchie con rucola, pomodorini e un po’ di feta (ok, magari la feta non è proprio Montignac al 100%, ma era poca! 😜). Mi ha tenuto sazio per ore, e niente picchi di fame nervosa.

Senti, mi hai proprio ispirato con questa combo yoga + carboidrati giusti. Magari la prossima volta che faccio la mia sessione di stretching ci aggiungo un po’ di guerriero, come dici tu, e poi mi premio con un piatto pieno di verdure e quinoa. Se hai altri trucchetti o piatti preferiti, scrivili, ti prego! E grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella spinta per continuare su questa strada. Forza, che piano piano ce la facciamo! 💪🌱
 
Ciao a tutti, mi presento con un po’ di timidezza: sono un appassionato del metodo Montignac e volevo condividere con voi qualcosa che sto provando da un po’, unendo yoga e una scelta attenta dei carboidrati. Non sono un esperto, solo uno che cerca di sentirsi meglio, e magari qualcuno qui può trovare utile quello che ho scoperto.
Da quando ho iniziato a seguire Montignac, ho imparato a dividere i carboidrati in "buoni" e "cattivi" basandomi sull’indice glicemico. Non è niente di complicato: si tratta di preferire alimenti che non fanno schizzare la glicemia troppo in alto. Per esempio, adoro il pane integrale di segale (IG 50) al posto del pane bianco (IG 70-85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate (IG 85). All’inizio mi sembrava strano rinunciare a certe cose, ma poi ho visto che non è una privazione, è solo un modo diverso di mangiare. Vi lascio una mini tabella che uso spesso: pasta integrale (IG 50), riso basmati (IG 58), zucchero bianco (IG 70), quinoa (IG 53). Se vi interessa, posso condividere di più!
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che ho provato per un sacco di tempo, questo approccio mi sembra più naturale. Contare ogni caloria mi faceva sentire sempre in ansia, come se stessi sbagliando qualcosa. Con Montignac invece penso di più alla qualità, e non solo alla quantità. Certo, non è che perdi 10 chili in una settimana, ma piano piano il corpo risponde. Io, per esempio, ho notato meno fame nervosa e più energia, soprattutto dopo le sessioni di yoga.
A proposito di yoga, lo sto integrando perché mi aiuta a rilassarmi e a muovermi senza stress. Non sono uno di quelli super flessibili, eh, ma anche solo 20 minuti al giorno di posizioni semplici (tipo il cane a testa in giù o il guerriero) mi fanno sentire più leggero. E poi, dopo lo yoga, un piatto di quinoa con verdure o una zuppa di ceci mi sembra il premio perfetto: sazia, non appesantisce e tiene la glicemia stabile.
Non so se a qualcuno di voi piace questo mix di Montignac e yoga, ma per me sta funzionando. Non è una dieta lampo, più che altro un modo per stare bene senza ossessionarsi. Se avete domande o volete scambiare idee, scrivetemi pure! Magari possiamo confrontare qualche ricetta o trucco per non cedere a quei carboidrati "cattivi" che ogni tanto ci chiamano…
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