Buonasera a tutti, o forse buon pomeriggio, dipende da quando leggete questo messaggio.
Sto pensando a quanto sia curioso il nostro cammino verso un cambiamento. Non parlo solo di chili in meno, ma di quella sensazione di leggerezza che si costruisce dentro, passo dopo passo. La mia strada è iniziata con una promessa a me stesso: niente rivoluzioni, solo piccoli gesti quotidiani che, come gocce d’acqua, scavano la roccia col tempo.
Oggi, per esempio, ho deciso di bere più acqua. Sembra una sciocchezza, no? Eppure, portando con me una bottiglietta ovunque, ho notato quanto mi sento più presente, più connesso con il mio corpo. Ieri invece ho provato a camminare un po’ di più, scegliendo le scale invece dell’ascensore. Non è stata una maratona, ma quel leggero affanno mi ha ricordato che sono vivo, che sto muovendo qualcosa, dentro e fuori. Domani? Forse proverò a fare una breve sessione di stretching al mattino, giusto per svegliare il corpo con calma.
Non corro, non mi affanno. A volte mi fermo a guardare indietro e vedo che, senza nemmeno accorgermene, ho fatto più strada di quanto pensassi. Non è solo il numero sulla bilancia a cambiare – anche se, ammetto, ogni tanto lo controllo con un sorriso – ma il modo in cui mi sento. Più paziente, più attento.
Ci sono giorni in cui gli ostacoli sembrano montagne: una cena con amici, un momento di stanchezza, la voglia di mollare tutto per un dolce. Ma poi penso che non sto scalando una vetta in un solo giorno. Sto costruendo un sentiero, una curva alla volta. E ogni piccola abitudine che aggiungo è come un sasso che sposto dal cammino, rendendo il viaggio più leggero.
Non so dove sarò quest’estate, ma so che sto imparando a volermi bene un po’ di più ogni giorno. E questo, forse, è il vero traguardo. Qual è il vostro piccolo passo di oggi?
Sto pensando a quanto sia curioso il nostro cammino verso un cambiamento. Non parlo solo di chili in meno, ma di quella sensazione di leggerezza che si costruisce dentro, passo dopo passo. La mia strada è iniziata con una promessa a me stesso: niente rivoluzioni, solo piccoli gesti quotidiani che, come gocce d’acqua, scavano la roccia col tempo.
Oggi, per esempio, ho deciso di bere più acqua. Sembra una sciocchezza, no? Eppure, portando con me una bottiglietta ovunque, ho notato quanto mi sento più presente, più connesso con il mio corpo. Ieri invece ho provato a camminare un po’ di più, scegliendo le scale invece dell’ascensore. Non è stata una maratona, ma quel leggero affanno mi ha ricordato che sono vivo, che sto muovendo qualcosa, dentro e fuori. Domani? Forse proverò a fare una breve sessione di stretching al mattino, giusto per svegliare il corpo con calma.
Non corro, non mi affanno. A volte mi fermo a guardare indietro e vedo che, senza nemmeno accorgermene, ho fatto più strada di quanto pensassi. Non è solo il numero sulla bilancia a cambiare – anche se, ammetto, ogni tanto lo controllo con un sorriso – ma il modo in cui mi sento. Più paziente, più attento.
Ci sono giorni in cui gli ostacoli sembrano montagne: una cena con amici, un momento di stanchezza, la voglia di mollare tutto per un dolce. Ma poi penso che non sto scalando una vetta in un solo giorno. Sto costruendo un sentiero, una curva alla volta. E ogni piccola abitudine che aggiungo è come un sasso che sposto dal cammino, rendendo il viaggio più leggero.
Non so dove sarò quest’estate, ma so che sto imparando a volermi bene un po’ di più ogni giorno. E questo, forse, è il vero traguardo. Qual è il vostro piccolo passo di oggi?