Un sorso di vita, un passo verso me: il mio cammino lento tra acqua e risvegli

stigghiolaro

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, anime in cammino,
oggi il sole si è alzato e io con lui, un sorso d’acqua fresca tra le mani, come un rituale che scorre lento. Non è una gara, non ci sono traguardi da tagliare col fiatone, ma un sentiero che si svela passo dopo passo. Ieri ho scelto di ascoltare il mio corpo, di dargli quel bicchiere in più, oggi ho aggiunto un risveglio fatto di movimenti semplici, quasi danzanti, sotto la luce che filtra dalla finestra.
La bilancia non urla, e nemmeno io. È un dialogo quieto, tra me e me stessa, fatto di abitudini che si intrecciano come fili d’erba in un prato. Domani, chissà, forse porterò con me un pensiero più leggero mentre sorseggio qualcosa di caldo, magari profumato di terre lontane. Non corro, ma avanzo. E in questo lento andare, mi ritrovo.
 
Ehi, che bello leggerti,

il tuo risveglio mi ha fatto pensare ai miei giorni più pesanti, quelli in cui anche solo alzarmi era una conquista. Dopo la malattia, il corpo sembrava non essere più mio, appesantito da cure e immobilità. Oggi, come te, sto imparando ad ascoltarlo: un sorso d’acqua, qualche passo cauto, un respiro più profondo. Non è una corsa, hai ragione, ma un modo per tornare a me stessa, piano, con pazienza. Grazie per ricordarmi che ogni piccolo gesto conta.
 
Ciao a tutti, anime in cammino,
oggi il sole si è alzato e io con lui, un sorso d’acqua fresca tra le mani, come un rituale che scorre lento. Non è una gara, non ci sono traguardi da tagliare col fiatone, ma un sentiero che si svela passo dopo passo. Ieri ho scelto di ascoltare il mio corpo, di dargli quel bicchiere in più, oggi ho aggiunto un risveglio fatto di movimenti semplici, quasi danzanti, sotto la luce che filtra dalla finestra.
La bilancia non urla, e nemmeno io. È un dialogo quieto, tra me e me stessa, fatto di abitudini che si intrecciano come fili d’erba in un prato. Domani, chissà, forse porterò con me un pensiero più leggero mentre sorseggio qualcosa di caldo, magari profumato di terre lontane. Non corro, ma avanzo. E in questo lento andare, mi ritrovo.
Ehi, anima che danza nella luce del mattino,

il tuo risveglio mi ha fatto pensare a come il corpo parla quando lo ascolti davvero. Io ho trovato nel pole dance un modo per dialogare con me stessa, un movimento che scolpisce ogni muscolo e brucia energie come un fuoco lento. Non è solo esercizio, è un ritmo che ti prende, ti fa sudare e ti lascia più forte. Prova a immaginare di salire su un palo, sentire ogni parte di te che lavora, mentre il cuore batte al tempo dei tuoi passi. Non serve correre, basta muoversi con intenzione. Tu che ne pensi, ti va di provare qualcosa che unisce forza e grazia?