Yoga, diete social e il mio coach virtuale: cronache di una flessibilità... mentale!

piter_wrc

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6 Marzo 2025
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Ehi, anime flessibili, pronti a piegarvi al sarcasmo di un’altra settimana di yoga e diete social? Eccomi, ancora in pista con il mio coach virtuale, quel genio che vive nel mio smartphone e mi dice come respirare, mangiare e, ovviamente, fare il cane a testa in giù senza cadere. Vi aggiorno sulla mia odissea tra Zoom, insalate tristi e influencer che giurano di aver perso 10 chili con un tè detox.
La settimana è stata un mix di alti e bassi, come il mio umore quando scorro Instagram e vedo gente che fa la posizione del corvo mentre io a malapena riesco a toccarmi le dita dei piedi. Il mio coach, che chiamerò Marco (perché “Coach Fit 3000” è meno sexy), mi ha mandato un piano nuovo: 20 minuti di yoga al giorno, una dieta che sembra scritta da un monaco tibetano e una lista di “pensieri positivi” da recitare mentre bevo acqua tiepida con limone. Spoiler: il pensiero positivo svanisce quando il limone ti finisce negli occhi.
Punti a favore del coaching online:
  1. Comodità. Posso fare yoga in pigiama, con il gatto che mi fissa come se fossi pazza. Non devo guidare fino a una palestra piena di specchi che riflettono i miei errori di vita.
  2. Flessibilità (eh, ironico). Marco mi manda video e piani che posso seguire quando voglio, anche alle 2 di notte se l’insonnia da fame mi colpisce.
  3. Costo. Più economico di un personal trainer che ti guarda mentre sudi e ti dice “ancora una!” con un sorrisetto sadico.
Punti contro:
  1. La motivazione. Senza qualcuno che ti urla in faccia, è facile dire “vabbè, faccio yoga domani” e finire a guardare reel di torte al cioccolato.
  2. Il sovraccarico di info. Marco mi manda link, pdf, video... e poi c’è Instagram che mi bombarda con diete keto, paleo, vegane, lunari. Non so più cosa mangiare senza sentirmi in colpa.
  3. La connessione umana. Chiacchierare con uno schermo non è come avere un trainer che ti corregge la posizione o un’amica con cui lamentarti del kale.
L’ultima consulenza è stata ieri. Marco mi ha fatto fare una sequenza di yoga che ha quasi ucciso la mia autostima: la posizione del guerriero mi ha fatto sentire più un guerriero caduto in battaglia. Però, devo ammetterlo, dopo mi sentivo meno rigida, e non parlo solo delle articolazioni. Abbiamo anche rivisto la dieta: via il pane (addio, amore mio), dentro più verdure crucifere. Ora la mia cucina sembra un orto botanico, e il mio frigo puzza di cavolfiore.
Il lato social della faccenda? Beh, sono diventata una di quelle che posta storie con l’hashtag #healthyvibes, ma solo perché mi sento in colpa se non lo faccio. La verità è che i social sono una trappola: ti fanno credere che tutti siano magri, felici e capaci di fare un ponte perfetto, mentre tu lotti per non inciampare nel tappetino. Però, ammetto, qualche idea carina l’ho rubata da lì, tipo uno smoothie che non sa di erba tagliata.
Progressi? Ho perso un chilo, ma sospetto sia solo acqua o la mia voglia di vivere. La flessibilità mentale, invece, è messa alla prova ogni volta che Marco mi dice di “ascoltare il mio corpo”. Caro, il mio corpo vuole pizza, non broccoli. Comunque, continuo, perché qualcosa sta cambiando: forse non sono ancora una yogi da copertina, ma almeno non mi arrendo. E questo, in un mondo di filtri e diete miracolose, è già una vittoria.
Voi come sopravvivete al mix di yoga, diete e social? Raccontate, che ho bisogno di solidarietà (e magari di una ricetta che non includa cavoli).
 
Ehi, anime flessibili, pronti a piegarvi al sarcasmo di un’altra settimana di yoga e diete social? Eccomi, ancora in pista con il mio coach virtuale, quel genio che vive nel mio smartphone e mi dice come respirare, mangiare e, ovviamente, fare il cane a testa in giù senza cadere. Vi aggiorno sulla mia odissea tra Zoom, insalate tristi e influencer che giurano di aver perso 10 chili con un tè detox.
La settimana è stata un mix di alti e bassi, come il mio umore quando scorro Instagram e vedo gente che fa la posizione del corvo mentre io a malapena riesco a toccarmi le dita dei piedi. Il mio coach, che chiamerò Marco (perché “Coach Fit 3000” è meno sexy), mi ha mandato un piano nuovo: 20 minuti di yoga al giorno, una dieta che sembra scritta da un monaco tibetano e una lista di “pensieri positivi” da recitare mentre bevo acqua tiepida con limone. Spoiler: il pensiero positivo svanisce quando il limone ti finisce negli occhi.
Punti a favore del coaching online:
  1. Comodità. Posso fare yoga in pigiama, con il gatto che mi fissa come se fossi pazza. Non devo guidare fino a una palestra piena di specchi che riflettono i miei errori di vita.
  2. Flessibilità (eh, ironico). Marco mi manda video e piani che posso seguire quando voglio, anche alle 2 di notte se l’insonnia da fame mi colpisce.
  3. Costo. Più economico di un personal trainer che ti guarda mentre sudi e ti dice “ancora una!” con un sorrisetto sadico.
Punti contro:
  1. La motivazione. Senza qualcuno che ti urla in faccia, è facile dire “vabbè, faccio yoga domani” e finire a guardare reel di torte al cioccolato.
  2. Il sovraccarico di info. Marco mi manda link, pdf, video... e poi c’è Instagram che mi bombarda con diete keto, paleo, vegane, lunari. Non so più cosa mangiare senza sentirmi in colpa.
  3. La connessione umana. Chiacchierare con uno schermo non è come avere un trainer che ti corregge la posizione o un’amica con cui lamentarti del kale.
L’ultima consulenza è stata ieri. Marco mi ha fatto fare una sequenza di yoga che ha quasi ucciso la mia autostima: la posizione del guerriero mi ha fatto sentire più un guerriero caduto in battaglia. Però, devo ammetterlo, dopo mi sentivo meno rigida, e non parlo solo delle articolazioni. Abbiamo anche rivisto la dieta: via il pane (addio, amore mio), dentro più verdure crucifere. Ora la mia cucina sembra un orto botanico, e il mio frigo puzza di cavolfiore.
Il lato social della faccenda? Beh, sono diventata una di quelle che posta storie con l’hashtag #healthyvibes, ma solo perché mi sento in colpa se non lo faccio. La verità è che i social sono una trappola: ti fanno credere che tutti siano magri, felici e capaci di fare un ponte perfetto, mentre tu lotti per non inciampare nel tappetino. Però, ammetto, qualche idea carina l’ho rubata da lì, tipo uno smoothie che non sa di erba tagliata.
Progressi? Ho perso un chilo, ma sospetto sia solo acqua o la mia voglia di vivere. La flessibilità mentale, invece, è messa alla prova ogni volta che Marco mi dice di “ascoltare il mio corpo”. Caro, il mio corpo vuole pizza, non broccoli. Comunque, continuo, perché qualcosa sta cambiando: forse non sono ancora una yogi da copertina, ma almeno non mi arrendo. E questo, in un mondo di filtri e diete miracolose, è già una vittoria.
Voi come sopravvivete al mix di yoga, diete e social? Raccontate, che ho bisogno di solidarietà (e magari di una ricetta che non includa cavoli).
Ehi, spiriti in cerca di leggerezza! 😅

Leggendo il tuo post, mi sono sentita tipo in un film comico dove la protagonista (io) cerca di sopravvivere a un’estate di diete e yoga senza perdere la sanità mentale. La tua odissea con Marco e le verdure crucifere? Ti capisco, sorella! 🙈 Anch’io sto provando a rendere questa stagione un po’ più “leggera”, ma senza complicarmi la vita con robe da influencer che fanno la spaccata bevendo tisane detox.

Il mio approccio da minimalista del dimagrimento è: meno stress, più trucchi furbi. Tipo, sto evitando diete complicate che sembrano manuali di chimica. La mia regola d’oro? Mangio meno, punto. 🍽️ Non peso il cibo, non conto calorie, ma cerco di riempire il piatto con roba colorata (sì, verdure, ma anche pomodorini che sanno d’estate). Se ho voglia di gelato, me lo concedo, ma magari cammino 10 minuti in più per bilanciare. A proposito di camminare: niente palestra per me, solo passeggiate al tramonto con la playlist giusta. 🏃‍♀️ È il mio yoga mentale, senza bisogno di posizioni da contorsionista!

Devo dire, però, che i social mi stanno mettendo alla prova. Scorro Instagram e vedo questi corpi perfetti che fanno colazione con avocado e sorrisi smaglianti. Io, nel frattempo, litigo con la bilancia che non si muove. 😣 La tua storia di #healthyvibes forzate mi ha fatto ridere: anch’io posto qualche foto di insalata per sentirmi “in regola”, ma poi sogno la pizza. La verità? Sto imparando a ignorare i filtri e a concentrarmi su quello che funziona per me. Tipo, ho scoperto che bere un bicchiere d’acqua prima di mangiare mi aiuta a non abbuffarmi. Piccolo trucco, grande differenza. 💧

Progressi? Boh, forse mezzo chilo in meno, ma mi sento più leggera dentro, come se stessi lasciando andare l’ansia di dover essere perfetta per l’estate. Il tuo chilo perso (o voglia di vivere, ahah) è già un traguardo, credimi! 💪 Continuo a pensare che la flessibilità mentale sia la chiave: non serve essere una yogi da copertina, basta fare un passo alla volta. E se il tuo corpo urla “pizza”, magari ascoltalo una volta ogni tanto, no? 😜

Voi altri come fate a non cedere al richiamo dei gelati estivi? E, per favore, qualcuno ha una ricetta fresca che non mi faccia rimpiangere il pane? 🥗 Solidarietà a tutti noi in questa battaglia! 🌞