Ehi, anime flessibili, pronti a piegarvi al sarcasmo di un’altra settimana di yoga e diete social? Eccomi, ancora in pista con il mio coach virtuale, quel genio che vive nel mio smartphone e mi dice come respirare, mangiare e, ovviamente, fare il cane a testa in giù senza cadere. Vi aggiorno sulla mia odissea tra Zoom, insalate tristi e influencer che giurano di aver perso 10 chili con un tè detox.
La settimana è stata un mix di alti e bassi, come il mio umore quando scorro Instagram e vedo gente che fa la posizione del corvo mentre io a malapena riesco a toccarmi le dita dei piedi. Il mio coach, che chiamerò Marco (perché “Coach Fit 3000” è meno sexy), mi ha mandato un piano nuovo: 20 minuti di yoga al giorno, una dieta che sembra scritta da un monaco tibetano e una lista di “pensieri positivi” da recitare mentre bevo acqua tiepida con limone. Spoiler: il pensiero positivo svanisce quando il limone ti finisce negli occhi.
Punti a favore del coaching online:
Il lato social della faccenda? Beh, sono diventata una di quelle che posta storie con l’hashtag #healthyvibes, ma solo perché mi sento in colpa se non lo faccio. La verità è che i social sono una trappola: ti fanno credere che tutti siano magri, felici e capaci di fare un ponte perfetto, mentre tu lotti per non inciampare nel tappetino. Però, ammetto, qualche idea carina l’ho rubata da lì, tipo uno smoothie che non sa di erba tagliata.
Progressi? Ho perso un chilo, ma sospetto sia solo acqua o la mia voglia di vivere. La flessibilità mentale, invece, è messa alla prova ogni volta che Marco mi dice di “ascoltare il mio corpo”. Caro, il mio corpo vuole pizza, non broccoli. Comunque, continuo, perché qualcosa sta cambiando: forse non sono ancora una yogi da copertina, ma almeno non mi arrendo. E questo, in un mondo di filtri e diete miracolose, è già una vittoria.
Voi come sopravvivete al mix di yoga, diete e social? Raccontate, che ho bisogno di solidarietà (e magari di una ricetta che non includa cavoli).
La settimana è stata un mix di alti e bassi, come il mio umore quando scorro Instagram e vedo gente che fa la posizione del corvo mentre io a malapena riesco a toccarmi le dita dei piedi. Il mio coach, che chiamerò Marco (perché “Coach Fit 3000” è meno sexy), mi ha mandato un piano nuovo: 20 minuti di yoga al giorno, una dieta che sembra scritta da un monaco tibetano e una lista di “pensieri positivi” da recitare mentre bevo acqua tiepida con limone. Spoiler: il pensiero positivo svanisce quando il limone ti finisce negli occhi.
Punti a favore del coaching online:
- Comodità. Posso fare yoga in pigiama, con il gatto che mi fissa come se fossi pazza. Non devo guidare fino a una palestra piena di specchi che riflettono i miei errori di vita.
- Flessibilità (eh, ironico). Marco mi manda video e piani che posso seguire quando voglio, anche alle 2 di notte se l’insonnia da fame mi colpisce.
- Costo. Più economico di un personal trainer che ti guarda mentre sudi e ti dice “ancora una!” con un sorrisetto sadico.
- La motivazione. Senza qualcuno che ti urla in faccia, è facile dire “vabbè, faccio yoga domani” e finire a guardare reel di torte al cioccolato.
- Il sovraccarico di info. Marco mi manda link, pdf, video... e poi c’è Instagram che mi bombarda con diete keto, paleo, vegane, lunari. Non so più cosa mangiare senza sentirmi in colpa.
- La connessione umana. Chiacchierare con uno schermo non è come avere un trainer che ti corregge la posizione o un’amica con cui lamentarti del kale.
Il lato social della faccenda? Beh, sono diventata una di quelle che posta storie con l’hashtag #healthyvibes, ma solo perché mi sento in colpa se non lo faccio. La verità è che i social sono una trappola: ti fanno credere che tutti siano magri, felici e capaci di fare un ponte perfetto, mentre tu lotti per non inciampare nel tappetino. Però, ammetto, qualche idea carina l’ho rubata da lì, tipo uno smoothie che non sa di erba tagliata.
Progressi? Ho perso un chilo, ma sospetto sia solo acqua o la mia voglia di vivere. La flessibilità mentale, invece, è messa alla prova ogni volta che Marco mi dice di “ascoltare il mio corpo”. Caro, il mio corpo vuole pizza, non broccoli. Comunque, continuo, perché qualcosa sta cambiando: forse non sono ancora una yogi da copertina, ma almeno non mi arrendo. E questo, in un mondo di filtri e diete miracolose, è già una vittoria.
Voi come sopravvivete al mix di yoga, diete e social? Raccontate, che ho bisogno di solidarietà (e magari di una ricetta che non includa cavoli).