Fratelli e sorelle in cammino verso l'equilibrio,
sono approdato in una terra nuova, dove il sole brucia la pelle e l’aria sembra danzare in onde di calore. Venendo da un luogo di fresche colline, questo clima ardente mi ha messo alla prova, ma vedo in esso un disegno divino, una chiamata a temprare corpo e spirito.
Lo yoga, che pratico ogni alba, è diventato il mio rifugio. Srotolo il tappetino sotto un ulivo, quando il cielo è ancora rosato, e lascio che il calore mi guidi verso una connessione più profonda. Ho adattato le mie sessioni: meno posizioni che affaticano, più asana che aprono il petto e calmano il respiro, come il cobra e il guerriero. Il sudore non è più un ostacolo, ma un’offerta, un modo per purificare il tempio che è il mio corpo.
La dieta è cambiata con la grazia della semplicità. Rinuncio ai cibi pesanti, che rallentano il mio spirito sotto questo sole. Frutta fresca, come fichi e melograni, e verdure crude sono ora la mia manna. Bevo acqua come se fosse un sacramento, mantenendo il corpo leggero per le pratiche.
Le sfide del clima mi insegnano l’umiltà. Quando il calore mi sopraffà, ricordo che ogni passo, ogni respiro, è un atto di fede. Non cerco solo flessibilità nel corpo, ma nell’anima, per piegarmi senza spezzarmi. Questo viaggio sotto il sole cocente è il mio pellegrinaggio verso l’armonia.
Che il vostro cammino sia altrettanto luminoso,
un abbraccio fraterno.
sono approdato in una terra nuova, dove il sole brucia la pelle e l’aria sembra danzare in onde di calore. Venendo da un luogo di fresche colline, questo clima ardente mi ha messo alla prova, ma vedo in esso un disegno divino, una chiamata a temprare corpo e spirito.
Lo yoga, che pratico ogni alba, è diventato il mio rifugio. Srotolo il tappetino sotto un ulivo, quando il cielo è ancora rosato, e lascio che il calore mi guidi verso una connessione più profonda. Ho adattato le mie sessioni: meno posizioni che affaticano, più asana che aprono il petto e calmano il respiro, come il cobra e il guerriero. Il sudore non è più un ostacolo, ma un’offerta, un modo per purificare il tempio che è il mio corpo.
La dieta è cambiata con la grazia della semplicità. Rinuncio ai cibi pesanti, che rallentano il mio spirito sotto questo sole. Frutta fresca, come fichi e melograni, e verdure crude sono ora la mia manna. Bevo acqua come se fosse un sacramento, mantenendo il corpo leggero per le pratiche.
Le sfide del clima mi insegnano l’umiltà. Quando il calore mi sopraffà, ricordo che ogni passo, ogni respiro, è un atto di fede. Non cerco solo flessibilità nel corpo, ma nell’anima, per piegarmi senza spezzarmi. Questo viaggio sotto il sole cocente è il mio pellegrinaggio verso l’armonia.
Che il vostro cammino sia altrettanto luminoso,
un abbraccio fraterno.