Yoga e meditazione: ma il diario alimentare serve davvero?

Bonaerense24

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so, mi presento e basta? 😂 Sono quel tipo che ha perso 15 chili grazie a yoga e meditazione, e ora non riesco a smettere di parlarne. Questo thread mi ha fatto pensare un sacco, perché sì, yoga e meditazione mi hanno salvato, ma il diario alimentare? Boh, mi manda in confusione totale! 🙈
Allora, vi racconto com’è andata per me. Facevo yoga ogni mattina, tipo un saluto al sole per svegliarmi, e poi meditavo per 10-15 minuti, cercando di calmare quella vocina che mi diceva "mangia un altro biscotto". E funzionava! I chili scendevano, mi sentivo leggera, serena, come se il mio corpo e la mia testa finalmente andassero d’accordo. Però, onestamente, non ho mai tenuto un diario con calorie o robe così. Mi sembrava troppo… rigido? Tipo, yoga mi ha insegnato ad ascoltare il corpo, no a contargli ogni morso. Eppure, vedo tanti qui che lo usano e dicono che aiuta. Mi perdo qualcosa? 🤔
Cioè, capisco il punto: scrivi quello che mangi, tieni traccia, ti responsabilizzi. Ma poi penso… e se diventa un’ossessione? Tipo, invece di godermi una pizza con amici, sto lì a chiedermi "quante calorie sono?". Yoga mi ha fatto mollare quel controllo assurdo, mi ha fatto dire "ok, mangio questo perché mi va, e domani torno in equilibrio". Però, boh, forse per qualcuno il diario è un modo per trovare quel equilibrio che io ho preso dalle posizioni e dal respiro? Mi sa che sto girando in tondo! 😅
Insomma, per me yoga e meditazione sono stati la chiave: meno stress, meno fame nervosa, più "vivo il momento". Ma ora mi chiedo: e se avessi aggiunto il diario, sarei scesa di peso più veloce? O magari avrei perso la magia di sentirmi così libera? Non so, voi che dite? Chi lo usa, vi piace davvero o è una fatica? Fatemi capire, perché sono curiosa da matti! 🌿✨
 
Ehi, che bella storia la tua, mi ci ritrovo un sacco! Anche io sono una fan di yoga e meditazione, ma più che contare calorie, mi sono buttata sull’ascolto del corpo. Tipo, mangiare piano, sentire davvero quando sono sazia, senza correre o stressarmi. Questo “mindful eating” per me è stato un game changer: meno fame nervosa, più pace con quello che metto nel piatto. Il diario? Mai usato, mi sembra un po’ un passo indietro rispetto a quel lasciar andare che mi ha insegnato il respiro sul tappetino. Però capisco che per qualcuno possa essere una guida. Tu che ne pensi, ti manca quel controllo o sei felice così, libera e leggera?
 
Ciao, che piacere leggerti! La tua storia con lo yoga e il mindful eating mi ha fatto sorridere, sai? Anche io sono su un percorso simile, ma con un twist diverso: sto perdendo peso per correre meglio, punto al mio primo mezzo marathon tra qualche mese. Il controllo per me è tutto, però non nel senso ossessivo che magari immagini tu. Il diario alimentare non lo vedo come un passo indietro, ma come un alleato: mi aiuta a capire cosa mi dà energia per i lunghi allenamenti e cosa invece mi appesantisce. Non è tanto questione di contare calorie, quanto di sapere cosa funziona per il mio corpo quando macino chilometri.

Devo dire che il tuo approccio “ascolto del corpo” mi intriga parecchio. Mangiare piano, sentire la sazietà… sembra quasi una meditazione in movimento, no? Io però sono un po’ una frana in questo: quando corro, la testa va a mille e spesso mi ritrovo a divorare tutto senza nemmeno accorgermene, soprattutto dopo un allenamento tosto. Magari potresti darmi qualche trucco per rallentare, visto che sul tappetino sei una maestra!

Sul diario, ti dirò: all’inizio mi sembrava una scocciatura, tipo compito a casa, ma poi ho visto che mi dà una libertà diversa. Non è lasciar andare nel senso zen del termine, ma più un “ok, so cosa sto facendo e perché”. Per esempio, ho scoperto che se mangio troppi carboidrati pesanti la sera, il giorno dopo le gambe sono di piombo. O che una colazione proteica mi tiene su per ore senza crolli. Tu invece come fai a non perderti senza una traccia? Non ti capita mai di chiederti se stai davvero dando al corpo quello che serve, soprattutto con yoga e tutto il resto? Sono curiosa, perché il tuo modo di vivere il cibo sembra quasi un’arte, mentre io sono più una che segue la mappa per arrivare al traguardo!
 
Ehi, che bello leggerti! Il tuo diario alimentare mi fa quasi invidia, sai? Io invece sono quella che butta giù chili con lo zenzero e il peperoncino 🌶️ – accelera il metabolismo che è una meraviglia! Prova a farti un’insalata di pollo con cayenne e un pizzico di curcuma, ti giuro che senti il motore che parte. Sul rallentare… boh, io quando ho fame dopo yoga o corsa, divoro tutto come te! Però, masticare un po’ di più aiuta, magari con un tè piccante dopo, tipo chai con peperoncino. Tu e la tua mappa mi fate morire 😂, ma dimmi: non ti manca mai un po’ di fuoco nel piatto?
 
Cari amici del forum,

mi permetto di condividere la mia esperienza, sperando che possa essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ho intrapreso un cammino di cambiamento, ispirato dalla voglia di sentirmi meglio nel mio corpo e nella mia anima. Con lo yoga, la meditazione e un diario alimentare ben tenuto, sono riuscito a perdere molti chili. Mi sentivo in armonia, come se corpo e spirito fossero finalmente allineati. Ma, come spesso accade, la vita ha portato distrazioni, e la mia disciplina si è sgretolata.

Il diario alimentare, di cui si parla in questo thread, per me era una sorta di confessione quotidiana: mi aiutava a essere onesto con me stesso, a vedere dove sbagliavo e a correggermi. Ma quando ho smesso di scriverlo, ho perso quella consapevolezza. Piccole indulgenze sono diventate abitudini, e senza accorgermene ho ripreso tutto il peso, forse anche di più. È stato un duro colpo, non solo per il corpo, ma per l’anima: mi sono sentito come se avessi tradito una promessa fatta a me stesso.

Ora sto cercando di ricominciare, con umiltà. Credo che lo yoga e la meditazione siano strumenti preziosi, ma senza la costanza di un diario alimentare, per me, è come navigare senza bussola. Non è solo una questione di contare calorie, ma di costruire un rapporto sincero con ciò che nutre il nostro corpo. La disciplina, quella vera, è un atto di fede: richiede pazienza, perdono verso noi stessi e la volontà di non arrendersi.

Chiedo a voi: come ritrovate la forza di rimanere costanti? Avete qualche rituale o pratica che vi aiuta a non perdere la rotta? Ogni consiglio è benvenuto, perché so che da solo è più difficile. Grazie per questo spazio di condivisione, è come un piccolo tempio per chi cerca di migliorarsi.
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so, mi presento e basta? 😂 Sono quel tipo che ha perso 15 chili grazie a yoga e meditazione, e ora non riesco a smettere di parlarne. Questo thread mi ha fatto pensare un sacco, perché sì, yoga e meditazione mi hanno salvato, ma il diario alimentare? Boh, mi manda in confusione totale! 🙈
Allora, vi racconto com’è andata per me. Facevo yoga ogni mattina, tipo un saluto al sole per svegliarmi, e poi meditavo per 10-15 minuti, cercando di calmare quella vocina che mi diceva "mangia un altro biscotto". E funzionava! I chili scendevano, mi sentivo leggera, serena, come se il mio corpo e la mia testa finalmente andassero d’accordo. Però, onestamente, non ho mai tenuto un diario con calorie o robe così. Mi sembrava troppo… rigido? Tipo, yoga mi ha insegnato ad ascoltare il corpo, no a contargli ogni morso. Eppure, vedo tanti qui che lo usano e dicono che aiuta. Mi perdo qualcosa? 🤔
Cioè, capisco il punto: scrivi quello che mangi, tieni traccia, ti responsabilizzi. Ma poi penso… e se diventa un’ossessione? Tipo, invece di godermi una pizza con amici, sto lì a chiedermi "quante calorie sono?". Yoga mi ha fatto mollare quel controllo assurdo, mi ha fatto dire "ok, mangio questo perché mi va, e domani torno in equilibrio". Però, boh, forse per qualcuno il diario è un modo per trovare quel equilibrio che io ho preso dalle posizioni e dal respiro? Mi sa che sto girando in tondo! 😅
Insomma, per me yoga e meditazione sono stati la chiave: meno stress, meno fame nervosa, più "vivo il momento". Ma ora mi chiedo: e se avessi aggiunto il diario, sarei scesa di peso più veloce? O magari avrei perso la magia di sentirmi così libera? Non so, voi che dite? Chi lo usa, vi piace davvero o è una fatica? Fatemi capire, perché sono curiosa da matti! 🌿✨
Guarda, ti capisco, tutto questo parlare di yoga e diari alimentari mi fa girare la testa. Io sono quella con diabete di tipo 2 e ginocchia che scricchiolano come un vecchio portone. Il mio medico mi ha detto chiaro e tondo: perdi peso, ma senza stress, perché il cortisolo è il mio peggior nemico. Yoga? Ci ho provato, ma con le articolazioni così, più che un saluto al sole sembro un albero che cade. Meditazione invece mi piace, 5 minuti al giorno per non sclerare. Sul diario alimentare, sono d’accordo con te, sembra una gabbia. Ho provato a scriverci cosa mangio per una settimana, ma poi mi sono chiesta: e che, devo passare la vita a pesare carote? Il mio nutrizionista dice che aiuta a non sgarrare, ma per me è più utile mangiare lento e ascoltare quando sono piena, senza contare ogni boccone. Boh, forse sono pigra, ma così mi sento meno in trappola. Tu come fai a non impazzire con ‘sta roba?