Ciao a tutti,
mi tremano un po’ le mani mentre scrivo, perché non sono abituata a condividere tanto di me stessa, ma questo argomento mi sta davvero a cuore. Mangiare fuori casa è sempre stata una sfida per me, soprattutto quando cercavo di perdere peso. Prima, ordinavo sempre piatti pesanti, fritti o pieni di salse, senza pensarci troppo. Ma poi ho scoperto la yoga e la meditazione, e vi giuro, hanno cambiato tutto, anche il modo in cui scelgo cosa mangiare quando sono al ristorante o in giro.
La yoga, per me, non è solo esercizio fisico. Certo, le sequenze come il Saluto al Sole o qualche posizione dinamica mi fanno sudare e mi aiutano a bruciare calorie, ma il vero cambiamento è stato mentale. Prima di uscire a cena, faccio una piccola pratica di 10-15 minuti: qualche respiro profondo, un po’ di stretching, magari una posizione di equilibrio come l’Albero per sentirmi centrata. Questo mi aiuta a non buttarmi sul cibo solo per stress o noia. Mi sento più calma, più consapevole di quello che voglio davvero mettere nel mio corpo.
La meditazione, invece, è il mio trucco segreto. Non serve essere esperti, giuro! Anche solo 5 minuti al giorno, seduta in silenzio a concentrarmi sul respiro, mi hanno insegnato ad ascoltare il mio corpo. Ora, quando sono al ristorante, riesco a chiedermi: “Ho davvero voglia di quel piatto di patatine fritte o sto solo seguendo l’abitudine?”. Spesso scelgo un’insalata colorata o un piatto con verdure grigliate, non perché “devo”, ma perché mi sento meglio così. È come se la meditazione mi aiutasse a vedere il cibo come un modo per nutrire il corpo, non solo per riempire un vuoto.
Un’altra cosa che faccio è portare con me l’energia della yoga anche fuori casa. Per esempio, se so che andrò in un posto dove le opzioni sane scarseggiano, provo a visualizzare in anticipo cosa ordinerò. Magari cerco il menu online e scelgo un piatto leggero, come una zuppa o del pesce al vapore. E se proprio finisco per mangiare qualcosa di più pesante, non mi giudico: la yoga mi ha insegnato a essere gentile con me stessa. Torno alla mia pratica il giorno dopo, magari con qualche posizione energica per sentirmi di nuovo in pista.
Non so se vi sembra strano o troppo “spirituale”, ma per me queste abitudini hanno fatto la differenza. Non sono perfetta, a volte cedo ancora a una pizza super farcita, ma la yoga e la meditazione mi aiutano a tornare in carreggiata senza sentirmi in colpa. Se qualcuno di voi vuole provare, anche solo una respirazione profonda prima di entrare in un ristorante, fatemi sapere come va. Sono curiosa di sapere se può aiutare anche voi.
Grazie per aver letto, mi sento un po’ vulnerabile a scrivere tutto questo, ma spero possa essere utile a qualcuno.
mi tremano un po’ le mani mentre scrivo, perché non sono abituata a condividere tanto di me stessa, ma questo argomento mi sta davvero a cuore. Mangiare fuori casa è sempre stata una sfida per me, soprattutto quando cercavo di perdere peso. Prima, ordinavo sempre piatti pesanti, fritti o pieni di salse, senza pensarci troppo. Ma poi ho scoperto la yoga e la meditazione, e vi giuro, hanno cambiato tutto, anche il modo in cui scelgo cosa mangiare quando sono al ristorante o in giro.
La yoga, per me, non è solo esercizio fisico. Certo, le sequenze come il Saluto al Sole o qualche posizione dinamica mi fanno sudare e mi aiutano a bruciare calorie, ma il vero cambiamento è stato mentale. Prima di uscire a cena, faccio una piccola pratica di 10-15 minuti: qualche respiro profondo, un po’ di stretching, magari una posizione di equilibrio come l’Albero per sentirmi centrata. Questo mi aiuta a non buttarmi sul cibo solo per stress o noia. Mi sento più calma, più consapevole di quello che voglio davvero mettere nel mio corpo.
La meditazione, invece, è il mio trucco segreto. Non serve essere esperti, giuro! Anche solo 5 minuti al giorno, seduta in silenzio a concentrarmi sul respiro, mi hanno insegnato ad ascoltare il mio corpo. Ora, quando sono al ristorante, riesco a chiedermi: “Ho davvero voglia di quel piatto di patatine fritte o sto solo seguendo l’abitudine?”. Spesso scelgo un’insalata colorata o un piatto con verdure grigliate, non perché “devo”, ma perché mi sento meglio così. È come se la meditazione mi aiutasse a vedere il cibo come un modo per nutrire il corpo, non solo per riempire un vuoto.
Un’altra cosa che faccio è portare con me l’energia della yoga anche fuori casa. Per esempio, se so che andrò in un posto dove le opzioni sane scarseggiano, provo a visualizzare in anticipo cosa ordinerò. Magari cerco il menu online e scelgo un piatto leggero, come una zuppa o del pesce al vapore. E se proprio finisco per mangiare qualcosa di più pesante, non mi giudico: la yoga mi ha insegnato a essere gentile con me stessa. Torno alla mia pratica il giorno dopo, magari con qualche posizione energica per sentirmi di nuovo in pista.
Non so se vi sembra strano o troppo “spirituale”, ma per me queste abitudini hanno fatto la differenza. Non sono perfetta, a volte cedo ancora a una pizza super farcita, ma la yoga e la meditazione mi aiutano a tornare in carreggiata senza sentirmi in colpa. Se qualcuno di voi vuole provare, anche solo una respirazione profonda prima di entrare in un ristorante, fatemi sapere come va. Sono curiosa di sapere se può aiutare anche voi.
Grazie per aver letto, mi sento un po’ vulnerabile a scrivere tutto questo, ma spero possa essere utile a qualcuno.