Yoga, sudore e risate: il mio marathon per sciogliere i chili!

6 Marzo 2025
94
8
8
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che siamo in tema yoga! Io sono quella che si è buttata a capofitto nel marathon "Yoga, sudore e risate" e, ragazzi, che viaggio! Non so se sono più sciolta nei muscoli o nei chili, ma una cosa è certa: sto sudando come un cammello nel deserto e rido pure mentre lo faccio.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho iniziato con zero flessibilità, tipo che se mi chinavo per allacciarmi le scarpe sembrava un film comico. Però, sapete com’è, l’idea di un marathon mi gasa sempre: c’è quella vibra di competizione sana, il gruppo che ti spinge, e poi vuoi mettere la soddisfazione di dire "ce l’ho fatta"? Così mi sono iscritta, ho srotolato il tappetino e via, si parte.
Le prime sessioni di yoga erano un disastro totale. Immaginatevi me che provo a fare il cane a testa in giù e finisco per sembrare un tavolo zoppo. Però, piano piano, tra una posizione assurda e un respiro profondo, ho iniziato a sentire il corpo che si scioglieva. Non parlo solo di muscoli, eh, anche la testa! Lo stress che se ne va, i pensieri che si calmano... e i chili? Beh, quelli pure hanno preso il volo, ma con calma, mica sono Wonder Woman.
Il bello di questo marathon è che non ti senti mai solo. C’è sempre qualcuno che posta un video di sé stesso che inciampa nel tappetino o che condivide un trucco per non morire nella posizione del guerriero. E poi, vogliamo parlare del sudore? Io ormai potrei riempire una piscina olimpionica, ma ogni goccia mi fa sentire un po’ più leggera, dentro e fuori.
Adesso sono a metà strada e, giuro, non vedo l’ora di arrivare alla fine. Non tanto per i chili persi, ma per guardarmi allo specchio e dire: "Ehi, guarda un po’ cosa hai combinato!". Lo yoga mi sta insegnando a essere paziente con me stessa, a ridere dei miei limiti e a spingermi un po’ più in là ogni giorno. E se cado mentre provo l’albero? Pazienza, mi rialzo e ci riprovo.
Chi di voi si è mai buttato in un marathon così? Dai, raccontatemi, che sono curiosa! E se non l’avete fatto, provateci: magari ci troviamo insieme a sudare e ridere nella prossima sfida!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che siamo in tema yoga! Io sono quella che si è buttata a capofitto nel marathon "Yoga, sudore e risate" e, ragazzi, che viaggio! Non so se sono più sciolta nei muscoli o nei chili, ma una cosa è certa: sto sudando come un cammello nel deserto e rido pure mentre lo faccio.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho iniziato con zero flessibilità, tipo che se mi chinavo per allacciarmi le scarpe sembrava un film comico. Però, sapete com’è, l’idea di un marathon mi gasa sempre: c’è quella vibra di competizione sana, il gruppo che ti spinge, e poi vuoi mettere la soddisfazione di dire "ce l’ho fatta"? Così mi sono iscritta, ho srotolato il tappetino e via, si parte.
Le prime sessioni di yoga erano un disastro totale. Immaginatevi me che provo a fare il cane a testa in giù e finisco per sembrare un tavolo zoppo. Però, piano piano, tra una posizione assurda e un respiro profondo, ho iniziato a sentire il corpo che si scioglieva. Non parlo solo di muscoli, eh, anche la testa! Lo stress che se ne va, i pensieri che si calmano... e i chili? Beh, quelli pure hanno preso il volo, ma con calma, mica sono Wonder Woman.
Il bello di questo marathon è che non ti senti mai solo. C’è sempre qualcuno che posta un video di sé stesso che inciampa nel tappetino o che condivide un trucco per non morire nella posizione del guerriero. E poi, vogliamo parlare del sudore? Io ormai potrei riempire una piscina olimpionica, ma ogni goccia mi fa sentire un po’ più leggera, dentro e fuori.
Adesso sono a metà strada e, giuro, non vedo l’ora di arrivare alla fine. Non tanto per i chili persi, ma per guardarmi allo specchio e dire: "Ehi, guarda un po’ cosa hai combinato!". Lo yoga mi sta insegnando a essere paziente con me stessa, a ridere dei miei limiti e a spingermi un po’ più in là ogni giorno. E se cado mentre provo l’albero? Pazienza, mi rialzo e ci riprovo.
Chi di voi si è mai buttato in un marathon così? Dai, raccontatemi, che sono curiosa! E se non l’avete fatto, provateci: magari ci troviamo insieme a sudare e ridere nella prossima sfida!
Namaste a tutti, o forse meglio un bel "ciao" sudato direttamente dal tappetino! Io sono quella che procede a passo di lumaca in questo viaggio di perdita di peso, ma sapete una cosa? Non mollo. Leggere il tuo post mi ha fatto sorridere e annuire come una matta, perché anch’io sto vivendo il mio piccolo marathon personale, tra yoga, risate e qualche inciampo.

Io sono partita con l’idea di fare qualcosa per me stessa, ma senza aspettarmi miracoli. Tipo, lo confesso, all’inizio pensavo che lo yoga fosse solo per quelli già magri e flessibili, mica per me che ansimavo solo a scendere le scale. Però mi sono detta: proviamoci. E così è andata: un mese fa pesavo un chilo in più, oggi quel chilo se n’è andato. Lentamente, eh, ma se n’è andato! È un progresso minuscolo, ma per me è come aver scalato una montagna. Non sono una che perde peso velocemente, mai stata, e a volte mi guardo allo specchio e penso "ma chi me lo fa fare?". Poi però mi ricordo che non è solo una questione di bilancia, ma di come mi sento.

Il tuo racconto sul cane a testa in giù mi ha fatto morire dal ridere, perché io sono uguale! Le prime volte sembrava che stessi giocando a Twister invece di fare yoga. Però hai ragione, piano piano il corpo si scioglie, e con lui anche la testa. Io sto imparando a non arrabbiarmi se non vedo risultati immediati, e lo yoga mi sta aiutando tantissimo in questo. Ogni respiro profondo è come un piccolo reset, e ogni posizione che riesco a tenere un po’ di più mi dà una soddisfazione pazzesca. Certo, sudo come se fossi in una sauna, ma ormai ci ho fatto l’abitudine.

Quello che mi piace del tuo marathon è l’energia che trasmette, questa cosa del gruppo che ti sostiene. Io magari non sono iscritta a un evento ufficiale come il tuo, ma qui sul forum trovo lo stesso spirito: sapere che non sono sola, che c’è chi capisce cosa significa festeggiare anche solo un chilo in meno dopo un mese di fatica. E poi, come dici tu, ridere di se stessi è la chiave! L’altro giorno ho provato la posizione dell’albero e sono caduta dopo due secondi. Mi sono rialzata ridendo come una scema, e mi sono detta: va bene così, domani andrà meglio.

Non ho una storia epica da raccontare come la tua, ma mi piace condividere questi piccoli passi. Mi fai venire voglia di buttarmi in un marathon vero, magari il prossimo! Intanto continuo col mio ritmo lento ma costante, e ti auguro di arrivare alla fine del tuo percorso con quel sorriso che si sente già nelle tue parole. Dai, raccontaci ancora com’è andata, che noi lumachine abbiamo bisogno di ispirazione!