Visualizza il tuo corpo ideale: tecniche per restare motivati e appagati

6 Marzo 2025
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Ragazzi, oggi voglio spingervi a fare un passo concreto: prendete forbici, colla e qualche rivista vecchia. Ritagliate immagini che vi ispirano, corpi che vi fanno dire "ecco, questo è quello che voglio". Non pensate troppo, seguite l’istinto. Metteteci anche una foto vostra, magari di un momento in cui vi sentivate al top. Create una "bacheca" e appendetela dove la vedete ogni giorno. Non è solo un collage, è un promemoria di dove state andando.
La testa è tutto in questo percorso. Se vi lasciate prendere dalla fame emotiva o dai dubbi, è finita. Una tecnica che uso? Quando mi viene voglia di mollare, chiudo gli occhi e immagino il momento in cui mi guardo allo specchio e mi sento finalmente a posto. Non affamato, non stanco, ma soddisfatto. Provateci: cinque minuti, respirate profondo, visualizzate ogni dettaglio, i vestiti che indossate, la sensazione sulla pelle. Funziona perché vi ricorda che non state solo "perdendo peso", state costruendo qualcosa.
E poi c’è un esercizio che mi ha salvato più volte. Scrivete tre motivi per cui lo state facendo, ma non banali tipo "per la salute". Qualcosa di vero, tipo "per guardarmi allo specchio senza girarmi dall’altra parte" o "per sentirmi leggero quando cammino". Leggeteli ogni mattina, a voce alta. Vi tiene dritti, ve lo giuro.
Non è questione di forza di volontà, è questione di avere chiaro il traguardo. La bacheca ve lo sbatte in faccia, la visualizzazione ve lo fa sentire reale. E quando vi sentite pieni, non di cibo ma di voglia di farcela, capite che siete sulla strada giusta. Forza, non state solo dimagrendo, state cambiando testa.
 
Ragazzi, oggi voglio spingervi a fare un passo concreto: prendete forbici, colla e qualche rivista vecchia. Ritagliate immagini che vi ispirano, corpi che vi fanno dire "ecco, questo è quello che voglio". Non pensate troppo, seguite l’istinto. Metteteci anche una foto vostra, magari di un momento in cui vi sentivate al top. Create una "bacheca" e appendetela dove la vedete ogni giorno. Non è solo un collage, è un promemoria di dove state andando.
La testa è tutto in questo percorso. Se vi lasciate prendere dalla fame emotiva o dai dubbi, è finita. Una tecnica che uso? Quando mi viene voglia di mollare, chiudo gli occhi e immagino il momento in cui mi guardo allo specchio e mi sento finalmente a posto. Non affamato, non stanco, ma soddisfatto. Provateci: cinque minuti, respirate profondo, visualizzate ogni dettaglio, i vestiti che indossate, la sensazione sulla pelle. Funziona perché vi ricorda che non state solo "perdendo peso", state costruendo qualcosa.
E poi c’è un esercizio che mi ha salvato più volte. Scrivete tre motivi per cui lo state facendo, ma non banali tipo "per la salute". Qualcosa di vero, tipo "per guardarmi allo specchio senza girarmi dall’altra parte" o "per sentirmi leggero quando cammino". Leggeteli ogni mattina, a voce alta. Vi tiene dritti, ve lo giuro.
Non è questione di forza di volontà, è questione di avere chiaro il traguardo. La bacheca ve lo sbatte in faccia, la visualizzazione ve lo fa sentire reale. E quando vi sentite pieni, non di cibo ma di voglia di farcela, capite che siete sulla strada giusta. Forza, non state solo dimagrendo, state cambiando testa.
Ciao a tutti, o forse “ehi, eccomi qua” 😊. Mi piace un sacco l’idea della bacheca, sai? Io ci provo, anche se con le forbici sono un disastro… Vivo da poco in un posto caldissimo e umido, tipo che esci e ti senti già stanco prima di iniziare. All’inizio mi buttava giù, non avevo voglia di niente, figuriamoci di mettermi a tagliare riviste. Però mi sono detta: “Dai, proviamo”. Ho ritagliato foto di corpi forti, non perfetti, ma che mi danno quella sensazione di “posso farcela”. Ci ho messo una mia foto di un giorno in cui ridevo al mare, leggera, senza pensieri. Ora sta sopra il tavolo dove mangio, e mi ricorda che non è solo questione di peso, ma di sentirmi così.

La visualizzazione che dici mi piace, la sto provando. Qui sudo già tanto, quindi immagino di guardarmi allo specchio con una camicia fresca, che mi sta bene, senza sentirmi appiccicosa. È strano, ma aiuta. Tipo ieri, dopo una giornata pesante, volevo mollare e mangiare schifezze, ma ho chiuso gli occhi, respirato e pensato a quel momento. Non so, mi ha calmato.

I tre motivi li ho scritti: “per non sentirmi goffa quando corro”, “per infilarmi i jeans senza trattenere il fiato” e “per guardarmi senza abbassare gli occhi”. Li leggo piano, al mattino, mentre il caldo già entra dalla finestra. Non è facile adattarsi, sapete? Qui le cene devono essere leggere, niente roba pesante, sennò non dormo. Sto scoprendo insalate fresche con poco condimento, magari del pesce, che mi tengono sazia senza appesantirmi. La bacheca mi guarda mentre cucino, e mi dico: “Ok, ci siamo”. Grazie per l’idea, davvero, mi sta dando una spinta 😊.
 
Ehi, salve a voi, o forse solo un “rieccomi” buttato lì. Questa cosa della bacheca mi ha preso, lo ammetto. Vivo in un posto dove l’afa ti schiaccia, un’umidità che ti fa sentire il corpo pesante ancora prima di muoverti. All’inizio mi sembrava impossibile anche solo pensare di mettermi lì con forbici e riviste, ero già sfinita. Ma poi ho ceduto, ho detto “proviamo, che ho da perdere?”. Ho strappato pagine con corpi normali, non da copertina, ma che mi urlano “forza, puoi essere così”. Ci ho attaccato una foto mia di un giorno lontano, camminavo su un sentiero in collina, il fiatone c’era ma mi sentivo viva. Ora quel collage sta appeso vicino alla cucina, mi fissa mentre preparo i miei brodi di verdure, e mi ricorda che non è solo una bilancia da far scendere, ma una me che voglio ritrovare.

La visualizzazione che racconti mi ha colpita, la sto facendo a modo mio. Qui il caldo ti soffoca, quindi mi immagino dopo una camminata leggera, con la pelle fresca nonostante tutto, una maglia larga che mi cade bene addosso, niente che tira o stringe. Ieri sera ero a un passo dal crollare, dalla voglia di aprire il frigo e lasciar perdere. Invece mi sono fermata, ho chiuso gli occhi, respirato quell’aria densa e mi sono vista lì, soddisfatta, non affamata, solo in pace. È stato come un reset, un modo per non buttare tutto all’aria.

Ho scritto i miei tre motivi, ci ho messo l’anima: “per camminare senza sentirmi un peso che si trascina”, “per guardarmi allo specchio e non voltarmi subito”, “per sentirmi leggera, non solo fuori ma dentro”. Li rileggo al mattino, con la voce che trema un po’, mentre il sole già brucia fuori. Qui non puoi appesantirti, il corpo lo rifiuta. Vivo di zuppe leggere, zucchine, carote, un filo d’olio, a volte ci butto dentro un po’ di ceci per non crollare. Non è fame, è controllo, ma fatto con la testa. La bacheca mi guarda mentre mescolo il brodo, e mi dico: “Non stai solo cucinando, stai costruendo”. Grazie, sul serio, mi hai dato un appiglio in questo caos.
 
Ragazzi, oggi voglio spingervi a fare un passo concreto: prendete forbici, colla e qualche rivista vecchia. Ritagliate immagini che vi ispirano, corpi che vi fanno dire "ecco, questo è quello che voglio". Non pensate troppo, seguite l’istinto. Metteteci anche una foto vostra, magari di un momento in cui vi sentivate al top. Create una "bacheca" e appendetela dove la vedete ogni giorno. Non è solo un collage, è un promemoria di dove state andando.
La testa è tutto in questo percorso. Se vi lasciate prendere dalla fame emotiva o dai dubbi, è finita. Una tecnica che uso? Quando mi viene voglia di mollare, chiudo gli occhi e immagino il momento in cui mi guardo allo specchio e mi sento finalmente a posto. Non affamato, non stanco, ma soddisfatto. Provateci: cinque minuti, respirate profondo, visualizzate ogni dettaglio, i vestiti che indossate, la sensazione sulla pelle. Funziona perché vi ricorda che non state solo "perdendo peso", state costruendo qualcosa.
E poi c’è un esercizio che mi ha salvato più volte. Scrivete tre motivi per cui lo state facendo, ma non banali tipo "per la salute". Qualcosa di vero, tipo "per guardarmi allo specchio senza girarmi dall’altra parte" o "per sentirmi leggero quando cammino". Leggeteli ogni mattina, a voce alta. Vi tiene dritti, ve lo giuro.
Non è questione di forza di volontà, è questione di avere chiaro il traguardo. La bacheca ve lo sbatte in faccia, la visualizzazione ve lo fa sentire reale. E quando vi sentite pieni, non di cibo ma di voglia di farcela, capite che siete sulla strada giusta. Forza, non state solo dimagrendo, state cambiando testa.
Ciao a tutti, mi inserisco nel discorso perché quello che hai scritto mi ha colpita davvero. L’idea della bacheca è geniale, la sto già immaginando appesa in camera mia, con ritagli di corpi che mi spingono a tirare avanti. Io sono arrivata qui da poco, traslocata in un posto dove l’umidità ti si attacca addosso come una seconda pelle. All’inizio pensavo fosse una scusa perfetta per mollare: troppo caldo per allenarmi, troppo appiccicoso per avere voglia di cucinare qualcosa di sano. Ma poi ho capito che dovevo smetterla di lamentarmi e adattarmi, sennò rischiavo di buttare tutto all’aria.

La tua tecnica di visualizzazione mi piace un sacco, la provo stasera stessa. Qui, con questo clima, mi capita spesso di sentirmi pesante, non solo per i chili ma proprio per l’aria che sembra pesare. Chiudo gli occhi e mi vedo con una camicia leggera, che mi scivola addosso senza stringere, mentre cammino senza sudare come un matto. È una cosa piccola, ma mi dà la carica. Sul discorso dei tre motivi, ci ho pensato oggi mentre preparavo un’insalata – perché qui o mangi fresco o ti sciogli. Ne ho trovato uno che mi ha fatto quasi ridere da sola: “Voglio indossare un costume senza sentirmi un pesce lesso spiaggiato”. È vero, è mio, e leggerlo domani mattina mi farà partire col piede giusto.

Sulla bacheca, sto già pensando a come farla. Ho una foto di un’estate di qualche anno fa, ero in forma e ricordo ancora quanto mi sentivo bene a muovermi senza fatica. La metto al centro, circondata da immagini di gente che corre sotto il sole – perché qui è quello che sogno, resistere al caldo senza crollare. Il clima mi sta mettendo alla prova, ma hai ragione: non è solo questione di forza, è avere chiaro dove voglio arrivare. Io la dieta la sto cambiando piano piano, più acqua, più verdure crude, meno roba pesante che mi fa sentire un forno acceso. Gli allenamenti li ho spostati all’alba, quando l’aria è ancora respirabile, e sto scoprendo che mi piace pure.

Non so se capita anche a voi, ma a volte mi sembra che il tempo qui mi remi contro. Però leggendo il tuo post mi è scattato qualcosa: non sto solo lottando coi chili, sto imparando a vivere in questo posto assurdo. La bacheca me lo ricorderà ogni giorno, e la visualizzazione mi terrà la testa a posto. Grazie per il consiglio, mi sa che mi hai dato una bella spinta per non cedere!
 
Ragazzi, oggi voglio spingervi a fare un passo concreto: prendete forbici, colla e qualche rivista vecchia. Ritagliate immagini che vi ispirano, corpi che vi fanno dire "ecco, questo è quello che voglio". Non pensate troppo, seguite l’istinto. Metteteci anche una foto vostra, magari di un momento in cui vi sentivate al top. Create una "bacheca" e appendetela dove la vedete ogni giorno. Non è solo un collage, è un promemoria di dove state andando.
La testa è tutto in questo percorso. Se vi lasciate prendere dalla fame emotiva o dai dubbi, è finita. Una tecnica che uso? Quando mi viene voglia di mollare, chiudo gli occhi e immagino il momento in cui mi guardo allo specchio e mi sento finalmente a posto. Non affamato, non stanco, ma soddisfatto. Provateci: cinque minuti, respirate profondo, visualizzate ogni dettaglio, i vestiti che indossate, la sensazione sulla pelle. Funziona perché vi ricorda che non state solo "perdendo peso", state costruendo qualcosa.
E poi c’è un esercizio che mi ha salvato più volte. Scrivete tre motivi per cui lo state facendo, ma non banali tipo "per la salute". Qualcosa di vero, tipo "per guardarmi allo specchio senza girarmi dall’altra parte" o "per sentirmi leggero quando cammino". Leggeteli ogni mattina, a voce alta. Vi tiene dritti, ve lo giuro.
Non è questione di forza di volontà, è questione di avere chiaro il traguardo. La bacheca ve lo sbatte in faccia, la visualizzazione ve lo fa sentire reale. E quando vi sentite pieni, non di cibo ma di voglia di farcela, capite che siete sulla strada giusta. Forza, non state solo dimagrendo, state cambiando testa.
No response.
 
Ehi, P O'Hanraha, il tuo post mi ha proprio colpito! La storia della bacheca e della visualizzazione è potente, grazie per averla condivisa. Io sono fermo da settimane sullo stesso peso, un classico plateau che mi sta facendo impazzire, e credo che il tuo consiglio possa davvero fare la differenza.

Ho provato di tutto: ho tagliato le calorie, aumentato l’allenamento, contato ogni grammo di cibo. All’inizio funzionava, ma ora la bilancia non si muove, e la testa inizia a giocare brutti scherzi. Sai, quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi “ma chi me lo fa fare?”. Però leggendo il tuo messaggio mi sono fermato a riflettere: forse sto troppo concentrato sui numeri e poco su quello che voglio davvero.

La tua idea della bacheca mi ha fatto scattare qualcosa. Non l’ho ancora fatta, ma oggi stesso prendo un po’ di riviste e ci provo. Non voglio solo ritagliare immagini di corpi perfetti, però. Voglio trovare foto che mi facciano sentire l’energia che cerco: qualcuno che corre con un sorriso, una persona che si allaccia una cintura con soddisfazione. E sì, ci metterò una mia foto, magari di quella vacanza in cui mi sentivo leggero e pieno di vita. La appendo in cucina, così ogni volta che apro il frigo me la trovo davanti.

Sulla visualizzazione, ammetto che all’inizio ero scettico. Cinque minuti a immaginare me stesso “al traguardo” mi sembrava una perdita di tempo. Ma ieri sera ho provato, seguendo il tuo consiglio. Ho chiuso gli occhi e ho pensato a come mi sentirò quando finalmente entrerò in quei jeans che ora non mi chiudono nemmeno. Ho immaginato la sensazione di camminare senza sentirmi appesantito, di guardarmi allo specchio e sorridere, non perché sono “perfetto”, ma perché sto bene con me stesso. Non so spiegartelo, ma dopo mi sentivo più carico, come se quel momento fosse davvero a portata di mano.

Per i tre motivi, ci ho pensato un po’. Non è stato facile scavare così a fondo, ma ecco i miei: voglio sentirmi a mio agio quando mi siedo senza dover aggiustare la maglietta per coprire la pancia; voglio fare una lunga camminata in montagna senza sentirmi morire a metà strada; voglio guardarmi negli occhi allo specchio e dire “ce l’hai fatta, non hai mollato”. Li ho scritti su un foglio e domani li leggo a voce alta, come dici tu.

Il tuo punto sulla testa è verissimo: il plateau non è solo una questione di corpo, è mentale. Sto capendo che non si tratta di “resistere” alla fame o di ammazzarmi in palestra, ma di costruire una versione di me che non ha bisogno di cibo per sentirsi a posto. La bacheca e la visualizzazione mi sembrano strumenti per tenere gli occhi puntati su quel traguardo, anche quando la bilancia mi rema contro.

Grazie per il boost, davvero. Se qualcuno di voi ha provato queste tecniche o ha altri trucchi per superare il plateau, scrivete! Io ci sto mettendo il cuore, e ogni spunto in più mi aiuta a non mollare. Forza, che stiamo costruendo qualcosa di grande, un passo alla volta.
 
Ragazzi, oggi voglio spingervi a fare un passo concreto: prendete forbici, colla e qualche rivista vecchia. Ritagliate immagini che vi ispirano, corpi che vi fanno dire "ecco, questo è quello che voglio". Non pensate troppo, seguite l’istinto. Metteteci anche una foto vostra, magari di un momento in cui vi sentivate al top. Create una "bacheca" e appendetela dove la vedete ogni giorno. Non è solo un collage, è un promemoria di dove state andando.
La testa è tutto in questo percorso. Se vi lasciate prendere dalla fame emotiva o dai dubbi, è finita. Una tecnica che uso? Quando mi viene voglia di mollare, chiudo gli occhi e immagino il momento in cui mi guardo allo specchio e mi sento finalmente a posto. Non affamato, non stanco, ma soddisfatto. Provateci: cinque minuti, respirate profondo, visualizzate ogni dettaglio, i vestiti che indossate, la sensazione sulla pelle. Funziona perché vi ricorda che non state solo "perdendo peso", state costruendo qualcosa.
E poi c’è un esercizio che mi ha salvato più volte. Scrivete tre motivi per cui lo state facendo, ma non banali tipo "per la salute". Qualcosa di vero, tipo "per guardarmi allo specchio senza girarmi dall’altra parte" o "per sentirmi leggero quando cammino". Leggeteli ogni mattina, a voce alta. Vi tiene dritti, ve lo giuro.
Non è questione di forza di volontà, è questione di avere chiaro il traguardo. La bacheca ve lo sbatte in faccia, la visualizzazione ve lo fa sentire reale. E quando vi sentite pieni, non di cibo ma di voglia di farcela, capite che siete sulla strada giusta. Forza, non state solo dimagrendo, state cambiando testa.
Ragazzi, grazie per il post, mi ha fatto riflettere un sacco. Sto preparando il mio corpo per il matrimonio, mancano sei mesi e voglio sentirmi al massimo quel giorno, non solo per le foto, ma per guardarmi allo specchio e sentirmi davvero me stessa, senza insicurezze. La tua idea della bacheca mi piace, ho già iniziato a ritagliare immagini di donne forti, non perfette, ma che trasmettono energia. Ci ho messo anche una mia foto di due anni fa, quando ero in vacanza e mi sentivo leggera, senza pensieri. È appesa in camera, la vedo ogni mattina e mi ricorda perché sto facendo tutto questo.

Il tuo consiglio sulla visualizzazione lo sto provando. Quando chiudo gli occhi, immagino di entrare nella sala del ricevimento con il mio vestito, che scivola perfetto, e il sorriso di mio fiancé che mi guarda come se fossi l’unica persona al mondo. Non è solo il corpo, è la sensazione di essere sicura, di non nascondermi dietro un angolo per paura di essere giudicata. Questo mi tiene focalizzata, soprattutto nei momenti in cui vorrei cedere a una fetta di torta.

Però voglio condividere quello che sto facendo, magari può essere utile. Oltre a mangiare più pulito, sto lavorando su una routine che mi aiuti a sentirmi bene dentro e fuori. Ogni mattina preparo un’acqua aromatizzata con limone, zenzero e un po’ di menta fresca. Non è la classica “pozione magica” da detox, ma mi dà una spinta: mi sento come se stessi trattando il mio corpo con cura, e questo mi motiva a continuare. Non bevo più bibite zuccherate, e queste acque mi aiutano a non sentirne la mancanza. Inoltre, ho iniziato a fare camminate veloci di 40 minuti, cinque volte a settimana. Non è una palestra hardcore, ma mi fa sudare e mi schiarisce la testa. La sera, invece, faccio 10 minuti di stretching con una playlist rilassante: mi aiuta a non sentirmi rigida e a dormire meglio.

I tre motivi di cui parli li ho scritti. Li leggo ogni giorno, come suggerisci. Il primo è: “Voglio sentirmi a mio agio nel mio corpo durante il matrimonio, senza pensare a come esco nelle foto”. Il secondo: “Voglio avere l’energia per ballare tutta la sera senza sentirmi appesantita”. Il terzo: “Voglio guardarmi allo specchio e sorridere, non perché sono perfetta, ma perché sono fiera di me”. Questi motivi mi tengono in carreggiata, soprattutto quando la bilancia non si muove come vorrei.

La tua frase sul cambiare testa mi ha colpita. Non è solo perdere chili, è costruire una versione di me che si sente forte, che non si lascia abbattere da un giorno no. La bacheca, la visualizzazione, i motivi scritti: tutto questo mi sta aiutando a tenere il focus. E poi, bere la mia acqua aromatizzata ogni mattina è diventato un piccolo rituale che mi ricorda che sto investendo su di me. Grazie per i tuoi spunti, mi stanno dando una marcia in più. Qualcun altro ha delle tecniche che lo aiutano a restare motivato? Io sono tutta orecchie!