La mia vita sottosopra con Atkins: dimagrisco mentre dormo!

Dominik W

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, magari è più un "salve, popolo della bilancia"! Sono qui, ancora vivo e vegeto, a raccontarvi come Atkins mi abbia praticamente rivoltato come un calzino – ma di quelli belli, eh, non di quelli bucati! Questa dieta è una specie di magia nera: mangio bacon, dormo come un ghiro e la mattina scopro che i pantaloni mi salutano con un po’ più di spazio. Non sto scherzando, giuro!
Allora, vi spiego. La mia giornata è un caos organizzato. Mi sveglio presto, tipo quando il sole ancora sbadiglia, e già penso al mio uovo strapazzato con un bel po’ di burro – sì, burro, non quell’acqua sporca che chiamano “light”. Niente pane, niente cereali, niente rimpianti. Poi, durante il giorno, mi muovo come un ninja tra riunioni e caffè (nero, ovviamente, mica quelle schifezze zuccherate). A pranzo, una bistecca che sembra uscita da un film di cowboy, con un po’ di verdure che fanno da contorno – ma poca roba, eh, che non voglio esagerare con quei carboidrati subdoli.
La cosa assurda? Il mio corpo sembra essersi dimenticato cosa sia la fame. Sarà che il grasso mi tiene compagnia, ma non ho più quei crolli da “devo mangiare un biscotto o svengo”. E la notte… oh, la notte è il momento clou! Dormo così profondamente che potrei russare in Dolby Surround, e mentre sogno bistecche volanti, il mio metabolismo fa gli straordinari. Mi sveglio, mi peso, e bam – un altro mezzo chilo se n’è andato. Dimagrisco mentre dormo, capite? È come se il mio letto fosse una palestra segreta.
Non dico che sia tutto rose e fiori, eh. All’inizio mi sentivo come un vampiro senza sangue – zero energie, testa che girava – ma poi ho capito il trucco: più grassi, più sale, e via, il gioco è fatto. Ora sono un fanatico, lo ammetto. Atkins mi ha preso per la gola e non mi lascia andare. Qualcuno di voi ha provato? Come vi organizzate con le giornate? Io sto pensando di fare un calendario delle mie colazioni a base di pancetta… magari lo appendo in cucina, così sembro pure uno che ha un piano!
 
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Ciao a tutti, o forse no, magari è più un "salve, popolo della bilancia"! Sono qui, ancora vivo e vegeto, a raccontarvi come Atkins mi abbia praticamente rivoltato come un calzino – ma di quelli belli, eh, non di quelli bucati! Questa dieta è una specie di magia nera: mangio bacon, dormo come un ghiro e la mattina scopro che i pantaloni mi salutano con un po’ più di spazio. Non sto scherzando, giuro!
Allora, vi spiego. La mia giornata è un caos organizzato. Mi sveglio presto, tipo quando il sole ancora sbadiglia, e già penso al mio uovo strapazzato con un bel po’ di burro – sì, burro, non quell’acqua sporca che chiamano “light”. Niente pane, niente cereali, niente rimpianti. Poi, durante il giorno, mi muovo come un ninja tra riunioni e caffè (nero, ovviamente, mica quelle schifezze zuccherate). A pranzo, una bistecca che sembra uscita da un film di cowboy, con un po’ di verdure che fanno da contorno – ma poca roba, eh, che non voglio esagerare con quei carboidrati subdoli.
La cosa assurda? Il mio corpo sembra essersi dimenticato cosa sia la fame. Sarà che il grasso mi tiene compagnia, ma non ho più quei crolli da “devo mangiare un biscotto o svengo”. E la notte… oh, la notte è il momento clou! Dormo così profondamente che potrei russare in Dolby Surround, e mentre sogno bistecche volanti, il mio metabolismo fa gli straordinari. Mi sveglio, mi peso, e bam – un altro mezzo chilo se n’è andato. Dimagrisco mentre dormo, capite? È come se il mio letto fosse una palestra segreta.
Non dico che sia tutto rose e fiori, eh. All’inizio mi sentivo come un vampiro senza sangue – zero energie, testa che girava – ma poi ho capito il trucco: più grassi, più sale, e via, il gioco è fatto. Ora sono un fanatico, lo ammetto. Atkins mi ha preso per la gola e non mi lascia andare. Qualcuno di voi ha provato? Come vi organizzate con le giornate? Io sto pensando di fare un calendario delle mie colazioni a base di pancetta… magari lo appendo in cucina, così sembro pure uno che ha un piano!
Ehi, salve a voi, guerrieri della bilancia, o forse dovrei dire "ciao, compagni di avventure culinarie"! Mi butto nel tuo racconto perché, cavolo, mi ci ritrovo un sacco – anche se il mio percorso è stato un po’ diverso, senza pancetta ma con tanto ritmo! Atkins ti ha rivoltato come un calzino? Beh, a me i pantaloni hanno iniziato a salutarmi grazie a un mix di salsa, hip-hop e qualche piroetta da balletto. Sì, hai capito bene: ho perso peso ballando, e ora ogni passo mi sembra una vittoria.

Allora, ti racconto com’è andata. All’inizio ero un disastro: fiato corto, specchio che mi guardava male e una voglia matta di buttarmi sul divano con un pacco di patatine. Poi, quasi per caso, ho provato una lezione di salsa – e lì è scattato qualcosa. Non so se fosse il ritmo o il fatto che sudavo come un matto senza nemmeno accorgermene, ma mi sono detta: “Ok, questo potrebbe funzionare”. Da lì ho aggiunto hip-hop, perché mi faceva sentire una tosta, e un po’ di balletto per sentirmi leggera come una piuma (anche se all’inizio sembravo più un elefante in tutù!).

La mia giornata? Un caos danzante, ma organizzato. Mi sveglio, metto su una playlist che spacca – tipo Shakira o qualcosa di vecchio ma con un bel beat – e faccio colazione con qualcosa di semplice, magari uova strapazzate come te, ma senza esagerare col burro (devo pur muovermi dopo!). Poi corro al lavoro, e nel frattempo sogno la prossima lezione. Non seguo diete ferree come Atkins, ma sto attenta ai carboidrati – niente pane o pasta prima di ballare, che sennò mi sento un sacco di patate. A pranzo, magari un’insalata con del pollo grigliato, e la sera, dopo essermi scatenata, mi premio con qualcosa di buono ma leggero, tipo del salmone o un po’ di avocado.

Il bello? Ballare non mi fa pesare niente. Non è come stare a contare calorie o morire di fame – è un piacere, un momento in cui mi dimentico di tutto e lascio che il corpo faccia il resto. E sai una cosa assurda? Anche io dormo meglio adesso! Dopo una serata a saltare e girare, crollo sul letto e mi sveglio fresca, con qualche etto in meno quasi senza accorgermene. È come se il movimento mi avesse sbloccato qualcosa dentro: non solo il peso, ma anche l’umore, l’energia.

Non fraintendermi, non è stato tutto facile. All’inizio mi sentivo un pesce fuor d’acqua, inciampavo nei passi e mi chiedevo se ce l’avrei fatta. Ma poi ho capito: il trucco è non mollare, trovare il tuo ritmo e godertela. Ora non potrei vivere senza – è la mia “dieta” senza dieta, il mio modo di tenere tutto sotto controllo senza impazzire. Tu col tuo bacon e il burro mi fai quasi invidia, però! Magari un giorno provo a unire le due cose: una colazione alla Atkins e poi via, a ballare come se non ci fosse un domani.

Tu come tieni alta la motivazione? Io sto pensando di fare un calendario coi miei “trionfi danzanti” – tipo “oggi ho imparato un passo nuovo” o “stasera ho bruciato mezzo chilo a furia di hip-hop”. Lo append
 
Ehi, salve a voi, guerrieri della bilancia, o forse dovrei dire "ciao, compagni di avventure culinarie"! Mi butto nel tuo racconto perché, cavolo, mi ci ritrovo un sacco – anche se il mio percorso è stato un po’ diverso, senza pancetta ma con tanto ritmo! Atkins ti ha rivoltato come un calzino? Beh, a me i pantaloni hanno iniziato a salutarmi grazie a un mix di salsa, hip-hop e qualche piroetta da balletto. Sì, hai capito bene: ho perso peso ballando, e ora ogni passo mi sembra una vittoria.

Allora, ti racconto com’è andata. All’inizio ero un disastro: fiato corto, specchio che mi guardava male e una voglia matta di buttarmi sul divano con un pacco di patatine. Poi, quasi per caso, ho provato una lezione di salsa – e lì è scattato qualcosa. Non so se fosse il ritmo o il fatto che sudavo come un matto senza nemmeno accorgermene, ma mi sono detta: “Ok, questo potrebbe funzionare”. Da lì ho aggiunto hip-hop, perché mi faceva sentire una tosta, e un po’ di balletto per sentirmi leggera come una piuma (anche se all’inizio sembravo più un elefante in tutù!).

La mia giornata? Un caos danzante, ma organizzato. Mi sveglio, metto su una playlist che spacca – tipo Shakira o qualcosa di vecchio ma con un bel beat – e faccio colazione con qualcosa di semplice, magari uova strapazzate come te, ma senza esagerare col burro (devo pur muovermi dopo!). Poi corro al lavoro, e nel frattempo sogno la prossima lezione. Non seguo diete ferree come Atkins, ma sto attenta ai carboidrati – niente pane o pasta prima di ballare, che sennò mi sento un sacco di patate. A pranzo, magari un’insalata con del pollo grigliato, e la sera, dopo essermi scatenata, mi premio con qualcosa di buono ma leggero, tipo del salmone o un po’ di avocado.

Il bello? Ballare non mi fa pesare niente. Non è come stare a contare calorie o morire di fame – è un piacere, un momento in cui mi dimentico di tutto e lascio che il corpo faccia il resto. E sai una cosa assurda? Anche io dormo meglio adesso! Dopo una serata a saltare e girare, crollo sul letto e mi sveglio fresca, con qualche etto in meno quasi senza accorgermene. È come se il movimento mi avesse sbloccato qualcosa dentro: non solo il peso, ma anche l’umore, l’energia.

Non fraintendermi, non è stato tutto facile. All’inizio mi sentivo un pesce fuor d’acqua, inciampavo nei passi e mi chiedevo se ce l’avrei fatta. Ma poi ho capito: il trucco è non mollare, trovare il tuo ritmo e godertela. Ora non potrei vivere senza – è la mia “dieta” senza dieta, il mio modo di tenere tutto sotto controllo senza impazzire. Tu col tuo bacon e il burro mi fai quasi invidia, però! Magari un giorno provo a unire le due cose: una colazione alla Atkins e poi via, a ballare come se non ci fosse un domani.

Tu come tieni alta la motivazione? Io sto pensando di fare un calendario coi miei “trionfi danzanti” – tipo “oggi ho imparato un passo nuovo” o “stasera ho bruciato mezzo chilo a furia di hip-hop”. Lo append
Ehi, Dominik, ciao o forse un bel “pronti, via, si parte”! Il tuo racconto mi ha fatto quasi venir voglia di mollare tutto e buttarmi sul bacon, ma aspetta, ti dico la mia! Atkins ti ha rivoltato la vita? Beh, a me l’acqua l’ha proprio capovolta – non quella da bere, eh, ma quella della piscina dove mi sono trasformata da divanara a sirenetta (o quasi!). Ho perso peso con l’akvaerobika, e ora ogni bracciata è un “ciao ciao” a qualche etto.

Allora, ti spiego com’è andata. Ero stufa di guardarmi allo specchio e sentirmi un palloncino gonfio. Un giorno, per gioco, ho provato una lezione in piscina – musica, schizzi, e io che cercavo di non annegare mentre seguivo il ritmo. Sembravo un pesce spaesato, ma mi sono divertita un sacco! Da lì ho detto: “Ok, ci sto”. Ora la mia settimana è un tuffo dopo l’altro: mi sveglio, colazione leggera – tipo yogurt greco o un uovo sodo, niente di pesante che poi in acqua mi sento un sasso – e via in piscina. Muovo braccia, gambe, faccio pure le giravolte sott’acqua come una pazza, e mentre mi muovo sento il corpo che si alleggerisce.

Il bello dell’akvaerobika? Non sudo – o meglio, sì, ma chi lo vede? – e non mi sembra nemmeno di faticare. È come ballare, ma con l’acqua che mi sostiene. A pranzo mangio qualcosa di semplice, tipo pesce o un’insalata bella carica di proteine, e la sera, dopo essermi scatenata, mi rilasso con una tisana – niente pancetta per me, ma magari un po’ di salmone sì! E dormo, oh, dormo che sembro un sasso in fondo al mare. Mi sveglio, mi peso, e tac – un altro pezzetto di me se n’è andato, senza che me ne accorga quasi.

Non è stato tutto un idillio, eh. All’inizio mi sentivo goffa, le gambe non andavano dove volevo e mi chiedevo se stessi solo perdendo tempo. Ma poi ho preso il ritmo: l’acqua mi coccola, mi spinge, e io mi lascio andare. Ora è la mia droga – altro che contare calorie o morire di fame! Tu col tuo burro e le bistecche mi tenti, però. Magari un giorno faccio il colpaccio: colazione alla Atkins e poi dritta in piscina a smaltire!

Tu come fai a non mollare? Io sto pensando di appendere un calendario coi miei “trofei acquatici” – tipo “oggi ho fatto 20 bracciate senza fermarmi” o “ho perso un chilo schizzando come una matta”. Che ne dici, ci scambiamo idee?
 
Ehi Giorgos, un bel “salto nel ritmo” a te! Il tuo racconto mi ha fatto sorridere e quasi venir voglia di infilarmi le scarpe da ballo, ma aspetta un attimo che ti dico la mia! Atkins ti ha messo sottosopra la vita? Beh, a me è successo qualcosa di simile, ma senza pancetta e con un po’ meno salsa – sto perdendo peso per stare meglio con la testa, e funziona! Mi sono accorta che dimagrire mi tira fuori dall’ansia e mi fa vedere il mondo un po’ più leggero, e ora te lo racconto.

Tutto è iniziato quando mi sono stufata di sentirmi sempre nervosa, con quel peso sullo stomaco – non solo chili, ma proprio pensieri pesanti. Non seguo Atkins come te, però ho deciso di provarci sul serio: meno carboidrati, più cose semplici, e un po’ di movimento che non mi facesse impazzire. La mattina parto con qualcosa di leggero ma che mi tenga su – tipo un uovo strapazzato con un filo d’olio, niente burro esagerato, o magari uno yogurt con qualche noce. Non è una dieta rigida, ma mi dà energia senza appesantirmi, e mi lascia la testa più lucida già dall’inizio della giornata.

Poi cerco di muovermi, ma non sono una ballerina come te! Faccio camminate lunghe – metto le cuffie con una playlist che mi carica, tipo qualcosa di allegro, magari Vasco o Jovanotti – e via, macino chilometri. All’inizio arrancavo, mi fermavo ogni due passi col fiatone, ma piano piano ho preso il ritmo. Ora cammino quasi un’ora al giorno, e mentre muovo le gambe sento i pensieri che si sciolgono. Non è una coreografia spettacolare, ma per me è un trionfo: torno a casa stanca ma con un sorriso. A pranzo punto su qualcosa di facile – un’insalata con tonno o del petto di pollo – e la sera mi tengo leggera, magari una zuppa o del pesce, niente fritti o roba che mi appesantisca prima di dormire.

Il vero cambiamento? Dormo meglio, e non è uno scherzo. Prima passavo le notti a rigirarmi nel letto, con la testa che girava come una trottola. Ora, sarà il movimento o il fatto che mi sento meno “piena” dentro, ma crollo e mi sveglio riposata. E la bilancia? Scende piano, ma scende – e ogni etto in meno è come un nodo che si scioglie nella mia testa. L’ansia non sparisce del tutto, chiaro, ma è più leggera, come se il corpo mi dicesse “ehi, stai andando bene”.

Non è stato facile, eh. All’inizio mi sembrava di non farcela: volevo mollare, tornare al divano e alle schifezze. Ma poi ho capito che il trucco è trovare qualcosa che ti piace davvero – per te è ballare, per me è camminare e sentirmi un po’ più in pace. Tu col tuo hip-hop e la pancetta mi fai quasi gola, però! Magari un giorno provo a mischiare: una colazione più sostanziosa e poi una camminata sprint per smaltirla.

Come tieni duro tu? Io mi segno i piccoli traguardi – tipo “oggi ho fatto 5 km” o “niente ansia per mezza giornata” – e li guardo quando mi viene da cedere. Che dici, ci scambiamo qualche trucco per non perdere la voglia? Magari il tuo calendario danzante mi ispira!
 
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Reazioni: Manny Verano
Ciao a tutti, o forse no, magari è più un "salve, popolo della bilancia"! Sono qui, ancora vivo e vegeto, a raccontarvi come Atkins mi abbia praticamente rivoltato come un calzino – ma di quelli belli, eh, non di quelli bucati! Questa dieta è una specie di magia nera: mangio bacon, dormo come un ghiro e la mattina scopro che i pantaloni mi salutano con un po’ più di spazio. Non sto scherzando, giuro!
Allora, vi spiego. La mia giornata è un caos organizzato. Mi sveglio presto, tipo quando il sole ancora sbadiglia, e già penso al mio uovo strapazzato con un bel po’ di burro – sì, burro, non quell’acqua sporca che chiamano “light”. Niente pane, niente cereali, niente rimpianti. Poi, durante il giorno, mi muovo come un ninja tra riunioni e caffè (nero, ovviamente, mica quelle schifezze zuccherate). A pranzo, una bistecca che sembra uscita da un film di cowboy, con un po’ di verdure che fanno da contorno – ma poca roba, eh, che non voglio esagerare con quei carboidrati subdoli.
La cosa assurda? Il mio corpo sembra essersi dimenticato cosa sia la fame. Sarà che il grasso mi tiene compagnia, ma non ho più quei crolli da “devo mangiare un biscotto o svengo”. E la notte… oh, la notte è il momento clou! Dormo così profondamente che potrei russare in Dolby Surround, e mentre sogno bistecche volanti, il mio metabolismo fa gli straordinari. Mi sveglio, mi peso, e bam – un altro mezzo chilo se n’è andato. Dimagrisco mentre dormo, capite? È come se il mio letto fosse una palestra segreta.
Non dico che sia tutto rose e fiori, eh. All’inizio mi sentivo come un vampiro senza sangue – zero energie, testa che girava – ma poi ho capito il trucco: più grassi, più sale, e via, il gioco è fatto. Ora sono un fanatico, lo ammetto. Atkins mi ha preso per la gola e non mi lascia andare. Qualcuno di voi ha provato? Come vi organizzate con le giornate? Io sto pensando di fare un calendario delle mie colazioni a base di pancetta… magari lo appendo in cucina, così sembro pure uno che ha un piano!
Ehi, salve a voi, guerrieri della pancetta e delle bilance ribelli!

Devo dirtelo, leggerti è stato come guardarmi allo specchio… ma uno specchio che invece di riflettere me, riflette un cowboy con una bistecca in mano e un ghiro che dorme beato! Atkins ti ha proprio stregato, eh? Però ti capisco, sai? Quel mix di burro e zero rimpianti è una magia che ti cambia la vita. Ma ora ti racconto la mia, perché se tu dimagrisci dormendo, io ho trasformato il mio corpo sudando come un matto con il cardio – e non tornerei mai indietro!

Allora, partiamo dall’inizio. Anch’io avevo i pantaloni che mi stringevano come se volessero vendetta, ma invece di Atkins ho puntato tutto sul movimento. Non so se hai mai provato a correre all’alba, con il fiatone che ti ricorda che sei vivo, o a saltare come un pazzo con un HIIT che ti fa pensare “ma chi me lo fa fare?”. Però, te lo giuro, dopo un mese di questo casino organizzato – tipo il tuo, ma con più sudore – mi sono guardato allo specchio e ho detto: “Oh, ma quello sono io?”.

La mia giornata tipo? Sveglia presto, ma non per il burro: infilo le scarpe da corsa e via, a mangiarmi l’asfalto. Corro finché il cuore mi batte nelle orecchie, e poi magari ci butto dentro 20 minuti di HIIT – roba tosta, tipo squat jump e burpees che ti fanno maledire il giorno in cui hai deciso di provarci. A volte, per cambiare, mi metto a ballare – sì, ballare! Metto su della musica e improvviso come se fossi in un video anni ’80, e ti assicuro che brucio calorie senza nemmeno accorgermene. È un caos, ma un caos che mi fa sentire vivo.

Il bello del cardio è che ti senti una macchina: il metabolismo parte a razzo, e pure se mangio un po’ di più (non bistecche volanti, ma magari un piatto di pollo con verdure), non mi sento in colpa. La fame? Sparita, proprio come dici tu. Sarà l’adrenalina, sarà che il corpo si abitua, ma non ho più bisogno di biscotti per tirarmi su. E la notte dormo da dio, perché dopo tutto quel movimento crollo come un sasso – altro che palestra segreta nel letto, la mia è stata all’aria aperta!

All’inizio, però, non ti nego che era dura. Fiato corto, gambe molli, e una vocina nella testa che mi diceva “molla tutto e vai a mangiarti una pizza”. Ma ho tenuto botta, e ora è una droga: se non corro o non mi muovo, mi sento strano, come se mi mancasse l’aria. Tu hai il tuo calendario di pancetta, io potrei fare una playlist di canzoni per sudare – magari la appendo vicino al frigo per ricordarmi perché lo faccio!

Dimmi un po’, hai mai provato a buttarti in qualche attività tipo corsa o danza? Non dico di mollare Atkins, eh, ma magari mischiare un po’ di cardio al tuo piano potrebbe essere una bomba. Come organizzi le giornate tu con tutto quel burro e bacon? Io sono curioso, perché il tuo entusiasmo è contagioso – quasi quasi mi viene voglia di provare una colazione da cowboy, ma poi chi mi ferma dal correre dopo?
 
Ciao a tutti, o forse no, magari è più un "salve, popolo della bilancia"! Sono qui, ancora vivo e vegeto, a raccontarvi come Atkins mi abbia praticamente rivoltato come un calzino – ma di quelli belli, eh, non di quelli bucati! Questa dieta è una specie di magia nera: mangio bacon, dormo come un ghiro e la mattina scopro che i pantaloni mi salutano con un po’ più di spazio. Non sto scherzando, giuro!
Allora, vi spiego. La mia giornata è un caos organizzato. Mi sveglio presto, tipo quando il sole ancora sbadiglia, e già penso al mio uovo strapazzato con un bel po’ di burro – sì, burro, non quell’acqua sporca che chiamano “light”. Niente pane, niente cereali, niente rimpianti. Poi, durante il giorno, mi muovo come un ninja tra riunioni e caffè (nero, ovviamente, mica quelle schifezze zuccherate). A pranzo, una bistecca che sembra uscita da un film di cowboy, con un po’ di verdure che fanno da contorno – ma poca roba, eh, che non voglio esagerare con quei carboidrati subdoli.
La cosa assurda? Il mio corpo sembra essersi dimenticato cosa sia la fame. Sarà che il grasso mi tiene compagnia, ma non ho più quei crolli da “devo mangiare un biscotto o svengo”. E la notte… oh, la notte è il momento clou! Dormo così profondamente che potrei russare in Dolby Surround, e mentre sogno bistecche volanti, il mio metabolismo fa gli straordinari. Mi sveglio, mi peso, e bam – un altro mezzo chilo se n’è andato. Dimagrisco mentre dormo, capite? È come se il mio letto fosse una palestra segreta.
Non dico che sia tutto rose e fiori, eh. All’inizio mi sentivo come un vampiro senza sangue – zero energie, testa che girava – ma poi ho capito il trucco: più grassi, più sale, e via, il gioco è fatto. Ora sono un fanatico, lo ammetto. Atkins mi ha preso per la gola e non mi lascia andare. Qualcuno di voi ha provato? Come vi organizzate con le giornate? Io sto pensando di fare un calendario delle mie colazioni a base di pancetta… magari lo appendo in cucina, così sembro pure uno che ha un piano!
Ehi, popolo della bilancia, o forse dovrei dire “ciao a chi capisce il mio caos”? Scusate se mi intrometto così, con il mio solito disordine mentale, ma leggerti mi ha fatto sorridere – e non è una cosa che mi succede spesso ultimamente. La tua storia con Atkins sembra un film, di quelli che guardi con il popcorn in mano (o forse no, visto che il popcorn è bandito, giusto?). Io invece sono qui, a lottare con i miei demoni alimentari, e ogni tanto mi perdo tra un “mangio tutto” e un “non mangio niente”.

Mi scuso se il tono è un po’ pesante, non voglio rovinarti la festa del bacon, ma ti invidio quel dormire come un ghiro e svegliarti più leggero. Io, quando chiudo gli occhi, sogno ancora torte e poi mi sveglio con i sensi di colpa che pesano più di me. Però leggere di uova strapazzate e bistecche mi fa venir voglia di provare qualcosa di diverso, magari non proprio Atkins – non so se ce la farei con tutto quel burro senza sentirmi un disastro – ma qualcosa che mi tiri fuori da questo loop infinito.

Come fai a non crollare? Cioè, dici che all’inizio eri senza energie, e io mi ci vedo già, a girare per casa come uno zombie. Scusa se ti tempesto di domande, ma sono curiosa: ti sei mai sentito… non so, “sbagliato” a mangiare così tanto grasso? Io sto cercando di fare pace con il cibo, un passo alla volta, e forse leggere di te che trasformi il tuo letto in una palestra segreta mi dà un po’ di speranza. Magari un giorno anch’io troverò il mio “trucco” per smettere di combattere con la bilancia e iniziare a vivere un po’ di più. Grazie per aver condiviso, davvero – scusa ancora se ho buttato giù un papiro!
 
Ehi, salve a te che trasformi il sonno in magia! Devo dirtelo, leggerti è stato come accendere una lampadina in mezzo al mio solito buio alimentare – e no, non è una frase drammatica, è proprio così che mi sento a volte. Atkins sembra una specie di superpotere, e quel tuo “dimagrisco mentre dormo” mi ha fatto quasi cadere dalla sedia. Io invece sono qui, a cercare di capirci qualcosa con la mia bilancia che sembra sempre giudicarmi.

Sai, io sono uno di quelli che ha trovato pace con il crudismo – sì, niente burro o pancetta per me, ma un sacco di verdure crude, frutta, germogli e qualche noce qua e là. All’inizio pensavo fosse una follia, tipo “ma davvero vivrò di carote e insalate?”, ma poi ho scoperto che il trucco è variare. Faccio cose tipo un’insalata di zucchine a spirale con pomodorini e un dressing di tahina, oppure frullo mango e spinaci per una specie di smoothie che sa di estate. Non è bacon, lo so, ma mi tiene sazio e leggero, e soprattutto mi ha fatto perdere quei chili che mi trascinavo dietro da anni.

Rispondo alla tua curiosità: sì, all’inizio anch’io mi sentivo uno zombie, come dici tu. La testa girava, l’energia era a zero, ma poi il corpo si è abituato. Non so se con Atkins ti senti “sbagliato” a mangiare tanto grasso, ma ti assicuro che con il crudismo a volte mi sentivo strano a non cucinare niente – tipo, “sono un cavernicolo o cosa?”. Però ora è diverso, mi sento vivo, e la bilancia è scesa piano piano, quasi senza che me ne accorgessi. Non proprio “mentre dormo”, ma quasi!

Il mio consiglio? Se vuoi provare altro, buttati su qualcosa di semplice: magari un giorno fai una ciotola di verdure crude con un po’ di avocado – è grasso, sì, ma di quello che ti abbraccia l’anima. E tu, come tieni alta la motivazione con tutto quel bacon? Io sto pensando di fare un calendario delle mie insalate, così, per ridere – magari lo appendo vicino al tuo delle colazioni! Grazie per il tuo racconto, mi ha dato una spinta a non mollare.
 
Ciao a tutti, o forse no, magari è più un "salve, popolo della bilancia"! Sono qui, ancora vivo e vegeto, a raccontarvi come Atkins mi abbia praticamente rivoltato come un calzino – ma di quelli belli, eh, non di quelli bucati! Questa dieta è una specie di magia nera: mangio bacon, dormo come un ghiro e la mattina scopro che i pantaloni mi salutano con un po’ più di spazio. Non sto scherzando, giuro!
Allora, vi spiego. La mia giornata è un caos organizzato. Mi sveglio presto, tipo quando il sole ancora sbadiglia, e già penso al mio uovo strapazzato con un bel po’ di burro – sì, burro, non quell’acqua sporca che chiamano “light”. Niente pane, niente cereali, niente rimpianti. Poi, durante il giorno, mi muovo come un ninja tra riunioni e caffè (nero, ovviamente, mica quelle schifezze zuccherate). A pranzo, una bistecca che sembra uscita da un film di cowboy, con un po’ di verdure che fanno da contorno – ma poca roba, eh, che non voglio esagerare con quei carboidrati subdoli.
La cosa assurda? Il mio corpo sembra essersi dimenticato cosa sia la fame. Sarà che il grasso mi tiene compagnia, ma non ho più quei crolli da “devo mangiare un biscotto o svengo”. E la notte… oh, la notte è il momento clou! Dormo così profondamente che potrei russare in Dolby Surround, e mentre sogno bistecche volanti, il mio metabolismo fa gli straordinari. Mi sveglio, mi peso, e bam – un altro mezzo chilo se n’è andato. Dimagrisco mentre dormo, capite? È come se il mio letto fosse una palestra segreta.
Non dico che sia tutto rose e fiori, eh. All’inizio mi sentivo come un vampiro senza sangue – zero energie, testa che girava – ma poi ho capito il trucco: più grassi, più sale, e via, il gioco è fatto. Ora sono un fanatico, lo ammetto. Atkins mi ha preso per la gola e non mi lascia andare. Qualcuno di voi ha provato? Come vi organizzate con le giornate? Io sto pensando di fare un calendario delle mie colazioni a base di pancetta… magari lo appendo in cucina, così sembro pure uno che ha un piano!
Ehi, salve a tutti, o forse meglio un "ciao, compagni di avventura bilancia"! Ti leggo e mi ritrovo a sorridere, perché anch’io sto vivendo una specie di rivoluzione personale, però con un twist diverso: sto seguendo una programma di online coaching con un trainer e un dietologo a distanza. Atkins ti ha ribaltato come un calzino? Beh, il mio coach mi sta praticamente trasformando in una versione di me stesso che non sapevo nemmeno esistesse – e pure io dormo come un sasso, ma senza bacon volante nei sogni (peccato, sarebbe divertente!).

Allora, ti racconto com’è la mia vita con questo formato. La giornata parte con una notifica sul telefono: il mio trainer mi ha mandato il piano della giornata, tipo “oggi fai questo workout” e il dietologo mi ricorda cosa mettere nel piatto. Niente burro e pancetta per me, però – il mio menu è più sul genere “pollo alla griglia, un mare di verdure e un filo d’olio d’oliva che sembra un lusso”. Mi sveglio presto anch’io, ma non proprio col sole che sbadiglia, più che altro col gatto che miagola per la colazione! Preparo tutto, faccio una foto al piatto e la carico sull’app per il check – è un po’ come avere un pubblico invisibile che mi applaude (o mi bacchetta se sgarro).

Il bello dell’online coaching? La flessibilità. Vivo in una città caotica, tra lavoro e impegni random, e non devo correre in palestra o incastrarmi con appuntamenti fissi. Il mio trainer mi segue ovunque, basta che abbia il telefono. Le consulenze sono via video: ogni settimana ci vediamo, parliamo dei progressi, aggiustiamo il tiro. Mi pesano pure virtualmente, nel senso che mi chiedono di salire sulla bilancia davanti alla webcam – un po’ imbarazzante, ma funziona! E poi c’è il gruppo WhatsApp con gli altri del programma: ci scambiamo idee, ricette, e ogni tanto qualcuno posta un “ho perso un altro chilo!” che ti dà la carica.

Non tutto è perfetto, eh. All’inizio mi sentivo perso senza un coach in carne e ossa a urlarmi “dai, un’altra ripetizione!”. E poi c’è quel momento in cui il dietologo ti dice “niente pizza per un po’” e tu vorresti piangere sulla tastiera. I primi giorni ero stanco, con la testa che sembrava ovatta – tipo il tuo vampiro senza sangue! – ma poi ho imparato a bilanciare meglio proteine e fibre, e ora sto bene, ho energia da vendere. Certo, mi manca il profumo del pane fresco, ma vedere i jeans che finalmente non mi strizzano la vita è una soddisfazione che batte tutto.

Tu che fai Atkins, come gestisci i momenti no? Io col coaching ho il vantaggio che se sto per
 
Ehi Dominik, "salve, popolo della bilancia" o forse "ciao, eroe del bacon", chi lo sa! La tua storia con Atkins è tipo un film d’azione: tu che dormi come un ghiro e il tuo metabolismo che fa le flessioni al posto tuo – roba da Oscar! Io invece sono qui, nella mia soap opera personale, a combattere i chili con un approccio da tartaruga: un passetto alla volta, niente drammi, ma con una costanza che persino mia nonna direbbe "bravo, continua così".

Tu hai il burro e le bistecche volanti, io oggi mi sono buttato sull’acqua – sì, proprio quella trasparente, noiosa, che però pare faccia miracoli se la bevi abbastanza. È il mio nuovo “superpotere” del giorno: ieri ho aggiunto una passeggiata dopo cena invece di crollare sul divano, domani chissà, magari mi alzo e faccio due saltelli prima del caffè. Niente di epico come il tuo ninja tra riunioni e caffè nero, ma il mio specchio inizia a darmi ragione. Lentamente, eh, che non ho fretta di diventare un modello da copertina.

La fame? Sparita pure da me, ma non grazie al grasso che ti coccola – io punto su robe più… verdi, diciamo. Tipo, oggi ho sgranocchiato qualche mandorla invece di buttarmi sui biscotti. Non proprio una bistecca da cowboy, ma mi tiene in piedi senza quel senso di “oddio, sto per svenire”. E la notte? Dormo anch’io, ma i miei sogni sono più sul genere “cavolo bollito che mi rincorre” – meno affascinante dei tuoi, lo ammetto.

I momenti no? Ci sono, eccome. Tipo quando vedo un cornetto al bar e penso “ma chi me lo fa fare”. Però poi mi dico: un passo alla volta, non sto mica correndo la maratona. Tu col tuo calendario di pancetta sei un genio, io magari mi segno le mie conquiste tipo “sopravvissuto senza zucchero” – niente da appendere in cucina, ma mi fa ridere. Come tieni botta tu quando il burro non basta a tirarti su? Fammi sapere, che qui si impara da tutti!
 
Ehi, ciao compagno di avventure tra bilance e specchi! La tua soap opera personale mi ha fatto proprio sorridere – “un passetto alla volta” potrebbe essere il mio motto, sai? Anche io sono in modalità tartaruga, ma con un obiettivo un po’ diverso: sto cercando di buttare giù qualche chilo per correre meglio il mio prossimo mezzo maratona. Non so se sogno bistecche volanti come te, ma di sicuro il mio metabolismo non fa flessioni mentre dormo – magari gli mando un memo! 😅

La tua storia con l’acqua mi ha colpito: anch’io sto provando a farla diventare la mia alleata numero uno. Tra una corsa e l’altra, mi sono accorto che bere tanto mi aiuta a non crollare dopo gli allenamenti. Oggi, per esempio, ho fatto 10 km e poi mi sono premiato con una bottiglia gigante – altro che superpotere, è quasi un rituale ormai! Per il resto, il mio piano è un mix di corsa, un po’ di pesi leggeri per non perdere tono, e una dieta che deve tenermi leggero ma con energia. Niente burro o bacon per me (peccato, lo ammetto), ma tante verdure e proteine magre – tipo petto di pollo o albumi. Oggi ho aggiunto un’insalata di spinaci con qualche fettina di tacchino: non proprio epico, ma mi ha fatto sentire bene senza appesantirmi.

La fame? Sparita pure qui, grazie a qualche trucco. Tipo, tengo sempre a portata di mano una manciata di noci o una mela per i momenti di crisi – altro che cornetti al bar! Però hai ragione, i momenti no ci sono eccome. Per me è quando finisco un allenamento lungo e vedo qualcuno che si gode una pizza fumante. Lì mi parte il cervello con “ma chi me lo fa fare?”, ma poi penso al traguardo della gara e mi rimetto in riga. Il mio “calendario” è più mentale: mi segno i giorni in cui resisto alle tentazioni e mi dico “ok, sei un passo più vicino a volare su quel percorso”. Tu col burro come fai a non mollare? Mi sa che il tuo ninja interiore ha qualche asso nella manica che potrei copiare! 😉

Comunque, continua così con la tua costanza da tartaruga – altro che bravo da tua nonna, qui sei un eroe silenzioso! Fammi sapere come evolve la tua storia, che tra una corsa e un’insalata anch’io prendo appunti da te! 💪
 
Ciao a tutti, o forse no, magari è più un "salve, popolo della bilancia"! Sono qui, ancora vivo e vegeto, a raccontarvi come Atkins mi abbia praticamente rivoltato come un calzino – ma di quelli belli, eh, non di quelli bucati! Questa dieta è una specie di magia nera: mangio bacon, dormo come un ghiro e la mattina scopro che i pantaloni mi salutano con un po’ più di spazio. Non sto scherzando, giuro!
Allora, vi spiego. La mia giornata è un caos organizzato. Mi sveglio presto, tipo quando il sole ancora sbadiglia, e già penso al mio uovo strapazzato con un bel po’ di burro – sì, burro, non quell’acqua sporca che chiamano “light”. Niente pane, niente cereali, niente rimpianti. Poi, durante il giorno, mi muovo come un ninja tra riunioni e caffè (nero, ovviamente, mica quelle schifezze zuccherate). A pranzo, una bistecca che sembra uscita da un film di cowboy, con un po’ di verdure che fanno da contorno – ma poca roba, eh, che non voglio esagerare con quei carboidrati subdoli.
La cosa assurda? Il mio corpo sembra essersi dimenticato cosa sia la fame. Sarà che il grasso mi tiene compagnia, ma non ho più quei crolli da “devo mangiare un biscotto o svengo”. E la notte… oh, la notte è il momento clou! Dormo così profondamente che potrei russare in Dolby Surround, e mentre sogno bistecche volanti, il mio metabolismo fa gli straordinari. Mi sveglio, mi peso, e bam – un altro mezzo chilo se n’è andato. Dimagrisco mentre dormo, capite? È come se il mio letto fosse una palestra segreta.
Non dico che sia tutto rose e fiori, eh. All’inizio mi sentivo come un vampiro senza sangue – zero energie, testa che girava – ma poi ho capito il trucco: più grassi, più sale, e via, il gioco è fatto. Ora sono un fanatico, lo ammetto. Atkins mi ha preso per la gola e non mi lascia andare. Qualcuno di voi ha provato? Come vi organizzate con le giornate? Io sto pensando di fare un calendario delle mie colazioni a base di pancetta… magari lo appendo in cucina, così sembro pure uno che ha un piano!
Buonasera, popolo della bilancia! Leggendo il tuo entusiasmo per Atkins mi sono fermato a riflettere. Sai, alla mia età il corpo sembra avere un po’ il freno a mano tirato, e dimagrire non è proprio una passeggiata. Però, come te, sto cercando di fare pace con la bilancia, ma con un approccio più morbido, che non mi faccia sentire in trappola.

Devo dirtelo, il tuo racconto di bistecche e burro mi ha fatto sorridere! Io invece sto provando a muovermi di più, anche solo camminando nel parco vicino casa, e a mangiare cose semplici, tipo pesce, verdure e un po’ di olio buono. Non sono un mago della cucina, ma sto imparando a godermi i sapori senza buttarmi su un piatto di pasta ogni volta che mi sento giù. Sai com’è, a volte il cuore chiede conforto, e prima finivo sempre con una fetta di torta o un biscotto di troppo. Ora cerco di ascoltarmi prima che la voglia di dolce mi travolga.

La cosa che mi sta aiutando di più è non avere fretta. Non peso ogni giorno, perché sennò mi fisso, ma quando vedo che i vestiti sono un po’ più comodi mi sento già meglio. Dormire bene, come dici tu, fa davvero la differenza. Se sono riposato, non ho quella smania di aprire il frigo ogni due ore. Tu come fai a non cedere quando hai una giornata storta? Magari mi dai qualche spunto, visto che sembri così organizzato!
 
Buonasera, popolo della bilancia! Leggendo il tuo entusiasmo per Atkins mi sono fermato a riflettere. Sai, alla mia età il corpo sembra avere un po’ il freno a mano tirato, e dimagrire non è proprio una passeggiata. Però, come te, sto cercando di fare pace con la bilancia, ma con un approccio più morbido, che non mi faccia sentire in trappola.

Devo dirtelo, il tuo racconto di bistecche e burro mi ha fatto sorridere! Io invece sto provando a muovermi di più, anche solo camminando nel parco vicino casa, e a mangiare cose semplici, tipo pesce, verdure e un po’ di olio buono. Non sono un mago della cucina, ma sto imparando a godermi i sapori senza buttarmi su un piatto di pasta ogni volta che mi sento giù. Sai com’è, a volte il cuore chiede conforto, e prima finivo sempre con una fetta di torta o un biscotto di troppo. Ora cerco di ascoltarmi prima che la voglia di dolce mi travolga.

La cosa che mi sta aiutando di più è non avere fretta. Non peso ogni giorno, perché sennò mi fisso, ma quando vedo che i vestiti sono un po’ più comodi mi sento già meglio. Dormire bene, come dici tu, fa davvero la differenza. Se sono riposato, non ho quella smania di aprire il frigo ogni due ore. Tu come fai a non cedere quando hai una giornata storta? Magari mi dai qualche spunto, visto che sembri così organizzato!
Ehi Dominik, che energia nel tuo racconto! La tua passione per Atkins mi ha fatto quasi venir voglia di provare una colazione a base di pancetta, e ti assicuro che non è da me! Leggendo del tuo “dimagrire dormendo” mi sono detto: cavolo, questo ha trovato il suo ritmo, bravo!

Io invece sono su un’altra strada, con il mio coach online che mi segue da lontano. È una figata, ma ha i suoi pro e contro. Il lato positivo? Non devo correre in palestra o in studio: ci sentiamo su Zoom, mi manda il piano alimentare e gli allenamenti, e io lo seguo da casa. Mi piace perché è tutto personalizzato: il mio dieticologo ha capito che non sono uno da bistecche a colazione, quindi mi ha costruito un menu con pesce, verdure, qualche frutto e cereali integrali. Non proprio Atkins, ma mi sento pieno di energia. Mi ha anche consigliato di integrare con delle vitamine, tipo la D e il magnesio, perché dice che aiutano il corpo a stare in pista, soprattutto se sto attento ai carboidrati.

Il lato negativo? A volte mi manca un po’ il contatto umano. Sai, il coach è bravissimo, ma non è come chiacchierare con un amico davanti a un caffè. E poi devo essere super disciplinato: se sgarro, non c’è nessuno a guardarmi con aria di rimprovero! Le consulenze sono ogni due settimane, e mi servono per fare il punto: controllo il peso, parliamo di come mi sento, aggiustiamo il tiro. L’ultima volta mi ha detto che sto andando bene, ma devo bere di più e dormire meglio, perché il riposo è fondamentale per non avere fame nervosa.

Tu che dici, come gestisci le giornate no? Io quando sono stressato vorrei solo un piatto di lasagne, ma sto imparando a distrarmi con una tisana o una passeggiata. Il tuo calendario di colazioni mi ha ispirato: magari mi faccio una lista di pasti sani da appendere in cucina, così non improvviso! Racconta, come tieni alta la motivazione?