Mangiare bene con l'ipotiroidismo: come bilanciare dieta e ormoni in giro per il mondo

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Jenoir

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse buongiorno da qualche angolo del mondo! Vivo con l’ipotiroidismo e, credetemi, trovare l’equilibrio tra dieta e ormoni è un viaggio continuo. Lavoro con il mio endocrinologo per aggiustare le dosi e sto imparando a gestire i pasti senza esagerare, soprattutto quando viaggio – dal sushi a Tokyo alla pasta qui in Italia, tutto con moderazione. Qualcuno ha trucchi per non cedere alle tentazioni globali?
 
Ehi, buongiorno o buon tutto da qualche parte nel mondo! Ti capisco benissimo, anch’io sono nel club dell’ipotiroidismo e del “piano piano si arriva lontano”. Complimenti per il tuo viaggio, sembra proprio una bella avventura tra sushi e pasta! Io perdo tipo 1 kg al mese, una tartaruga della situazione, ma non mollo. Trovare l’equilibrio è una sfida, vero? Tra ormoni ballerini e la voglia di un bel piatto di carbonara, ci vuole forza! Un trucco che uso quando viaggio o sono tentata? Mi porto dietro qualche snack sano, tipo mandorle o una barretta proteica fatta in casa – così non cedo al primo profumo di pizza o tempura. E poi, cerco di godermi i sapori locali, ma con porzioni piccole, tipo assaggi da turista curiosa. Tu come fai con le dosi del farmaco quando cambi fuso orario? Io sto ancora imparando, a volte mi sento un po’ un disastro, ma vedere quel chiletto in meno mi dà la carica. Dai, raccontami di più delle tue strategie, mi serve ispirazione! Forza, siamo sulla strada giusta, anche se a passo di lumaca!
 
Ciao a tutti, o forse buongiorno da qualche angolo del mondo! Vivo con l’ipotiroidismo e, credetemi, trovare l’equilibrio tra dieta e ormoni è un viaggio continuo. Lavoro con il mio endocrinologo per aggiustare le dosi e sto imparando a gestire i pasti senza esagerare, soprattutto quando viaggio – dal sushi a Tokyo alla pasta qui in Italia, tutto con moderazione. Qualcuno ha trucchi per non cedere alle tentazioni globali?
Ehi, buongiorno o buon tutto, dipende da dove sei sintonizzato oggi! Capisco benissimo quel viaggio infinito con l’ipotiroidismo – anch’io sto sempre a fare i conti con ormoni e bilancia, soprattutto quando il mondo ti lancia sushi o carbonara in faccia. Io, che adoro spadellare, ho un trucco: trasformo le tentazioni in qualcosa di mio. Tipo, a Tokyo ho provato a fare il sushi con meno riso e più alga, oppure qui la pasta la faccio integrale con un sugo leggero di pomodoro fresco e basilico – sazia senza pesare. Quando viaggio, mi porto dietro spezie o qualche snack sano fatto in casa, così non mi butto sul primo croissant che vedo. Tu come te la cavi? Dai, sputa il rospo, qualche segreto ce l’avrai!
 
Ciao a tutti, o forse buongiorno da qualche angolo del mondo! Vivo con l’ipotiroidismo e, credetemi, trovare l’equilibrio tra dieta e ormoni è un viaggio continuo. Lavoro con il mio endocrinologo per aggiustare le dosi e sto imparando a gestire i pasti senza esagerare, soprattutto quando viaggio – dal sushi a Tokyo alla pasta qui in Italia, tutto con moderazione. Qualcuno ha trucchi per non cedere alle tentazioni globali?
Ehi, buongiorno o magari buon tramonto, chissà dove sei ora! Capisco benissimo il tuo viaggio con l’ipotiroidismo, è proprio una sfida continua, no? Io sono un fanatico dei lunghi trekking e ti dico: niente batte una bella camminata di giorni tra le montagne per tenere tutto in equilibrio. Non solo ti aiuta a bruciare calorie senza nemmeno accorgertene, ma ti dà anche quella resistenza che poi torna utile ovunque. Quando sono in giro per la natura, mi porto dietro cose semplici – mandorle, frutta secca, un po’ di pane integrale – così evito di cedere a schifezze. Certo, non è sushi o pasta fresca, ma mi tiene in pista. Il trucco per me è pianificare: prima di partire, penso a cosa mangerò ogni giorno, tipo un mini-piano settimanale, e mi godo il viaggio senza stress. Tu come fai a resistere quando sei in giro per il mondo?
 
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Ehi, buongiorno o magari buon tramonto, chissà dove sei ora! Capisco benissimo il tuo viaggio con l’ipotiroidismo, è proprio una sfida continua, no? Io sono un fanatico dei lunghi trekking e ti dico: niente batte una bella camminata di giorni tra le montagne per tenere tutto in equilibrio. Non solo ti aiuta a bruciare calorie senza nemmeno accorgertene, ma ti dà anche quella resistenza che poi torna utile ovunque. Quando sono in giro per la natura, mi porto dietro cose semplici – mandorle, frutta secca, un po’ di pane integrale – così evito di cedere a schifezze. Certo, non è sushi o pasta fresca, ma mi tiene in pista. Il trucco per me è pianificare: prima di partire, penso a cosa mangerò ogni giorno, tipo un mini-piano settimanale, e mi godo il viaggio senza stress. Tu come fai a resistere quando sei in giro per il mondo?
Ehi, ciao da qualche palestra sperduta! Capisco la lotta con l’ipotiroidismo, ma sai che ti dico? Io sono in piena preparazione per una gara di bodybuilding e la “sушка” è tutto: pollo, riso integrale e broccoli, anche d’inverno quando vorrei solo polenta! Per non cedere in viaggio, mi porto shaker con proteine e noci. Il segreto? Misuro tutto prima e non sgamo, così gli ormoni stanno al loro posto. Tu come tieni duro lontano da casa?
 
Ehi, salve dal buco nero della mia cucina! L’ipotiroidismo è una bestia, vero? Ti capisco, Antoniusz, con quel tuo trekking e la “sушка” da bodybuilder – io invece sono qui, a combattere con il portafoglio vuoto e un metabolismo che sembra ibernato. Altro che montagne o gare, la mia sfida è non svenire cercando di risparmiare su tutto! Camminare per ore? Lo faccio eccome, ma perché l’autobus costa troppo, haha. Però funziona: metto su un podcast e via, calorie bruciate senza spendere un euro.

In viaggio o no, il mio trucco è il caffè – nero, amaro, forte, tipo un pugno in faccia che mi sveglia e mi tiene lontana dai dolci. Altro che sushi o polenta, io vivo di avena – la compro a chili, la butto in acqua calda e ci aggiungo un po’ di cannella trovata in fondo alla dispensa. Tiene la fame a bada e non mi fa impazzire la tiroide. Poi, le uova: le bollisco a decine, costano poco e mi salvo la vita quando sono in giro. Le noci? Un sogno, troppo care, ma se trovo un pacco scontato me le tengo strette come oro.

Pianificare come fai tu è geniale, ma io improvviso: apro il frigo e sfido me stessa a fare qualcosa con quello che c’è. Tipo ieri, patate vecchie e un po’ di spinaci surgelati – non vincerà MasterChef, ma gli ormoni non si lamentano. Resistere in viaggio? Porto un thermos di quel caffè nero che sa di catrame e mi dico “no, non comprerai quella brioche”. È una guerra, ma la vinco un giorno alla volta. Tu come fai a non crollare con tutta quella disciplina da atleta? Io ti ammiro, ma qui si sopravvive con due spicci e tanta forza di volontà!
 
Ciao a tutti, o forse buongiorno da qualche angolo del mondo! Vivo con l’ipotiroidismo e, credetemi, trovare l’equilibrio tra dieta e ormoni è un viaggio continuo. Lavoro con il mio endocrinologo per aggiustare le dosi e sto imparando a gestire i pasti senza esagerare, soprattutto quando viaggio – dal sushi a Tokyo alla pasta qui in Italia, tutto con moderazione. Qualcuno ha trucchi per non cedere alle tentazioni globali?
Ciao, o forse buonasera dal mio divano italiano! 😄 Ti capisco benissimo, anch’io sto iniziando questo viaggio con l’ipotiroidismo e il desiderio di sentirmi meglio nel mio corpo. Ammiro tantissimo la tua capacità di bilanciare tutto, soprattutto in viaggio – io per ora tremo al pensiero di resistere a un tiramisù! Un trucco che sto provando è portare sempre con me uno snack sano (tipo mandorle) per non cedere alle tentazioni. Tu come fai a dire “no” a un sushi o a una pasta al ragù?
 
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Ehi, un saluto da chi sta ancora cercando di capire come funziona questo corpo con l’ipotiroidismo! Devo dirtelo, Jenoir, il tuo approccio mi colpisce: viaggi, sushi, pasta, e riesci comunque a non perdere il controllo. Io invece sono qui, a fissare il mio piatto di verdure e a chiedermi perché il metabolismo sembra sempre in vacanza. Anch’io sono vegana, quindi la mia lotta è doppia: voglio dimagrire, ma senza tradire i miei principi. Niente sushi con salmone per me, ma il richiamo di una ciotola di ramen super condita a Tokyo o di una carbonara vegetale qui in Italia è sempre in agguato.

Il tuo “moderazione” mi ispira, ma ammetto che per me è più facile a dirsi che a farsi. Ho scoperto che pianificare è l’unica cosa che mi salva. Quando so che sto per uscire o viaggiare, mi preparo delle cose semplici: una zuppa di lenticchie da portarmi dietro, fredda va benissimo, o un’insalata di ceci con limone e prezzemolo che mi riempie senza appesantirmi. Non sarà il sushi che sogni tu, ma almeno non mi ritrovo a fissare il menu di un ristorante con la bava alla bocca. Le mandorle che dici tu le tengo sempre in borsa, ma a volte mi serve qualcosa di più sostanzioso per non crollare.

Un trucco che sto testando ultimamente è bere un bicchiere d’acqua con un cucchiaino di semi di chia prima di mangiare. Riempie lo stomaco e mi aiuta a non buttarmi su porzioni enormi di hummus e pane, che è il mio punto debole. Però, dimmi la verità: come fai tu con la pasta? Io la guardo e già mi sento il jeans più stretto. Forse è questione di abitudine, ma per ora sto cercando di sostituirla con degli spaghetti di zucchine – non è la stessa cosa, lo so, però mi dà l’illusione di non rinunciare del tutto. Il mio obiettivo non è solo perdere qualche chilo, ma farlo senza sentirmi punita ogni giorno. Tu hai qualche ricetta segreta per non cedere a quelle tentazioni globali che nomini? Perché io, tra il profumo di un curry thai e una focaccia appena sfornata, sto ancora imparando a dire “no” senza rimpianti.
 
Ciao da un altro viaggiatore nella giungla dell’ipotiroidismo! Devo dire che capisco benissimo quel senso di “metabolismo in vacanza” che descrivi, è come se il nostro corpo avesse deciso di prendersi una pausa senza avvisarci. Essere vegana con questa condizione è davvero una sfida doppia, ma mi piace il tuo spirito: non ti arrendi e cerchi soluzioni che rispettino i tuoi valori. Questo è già un bel punto di forza!

La tua idea di pianificare mi colpisce, perché è una strategia che la scienza appoggia in pieno. Gli studi sul controllo delle porzioni e sull’autoregolazione mostrano che avere un piano pronto riduce tantissimo il rischio di cedere alle tentazioni. Le tue zuppe di lenticchie e insalate di ceci sono perfette: fibre e proteine che tengono a bada la fame e stabilizzano la glicemia, un aspetto chiave con l’ipotiroidismo. Il trucco dei semi di chia nell’acqua è geniale, tra l’altro. Non solo riempie, ma i grassi omega-3 e le fibre aiutano a sostenere il metabolismo, anche se il nostro TSH non collabora sempre.

Sulla pasta, ti capisco al 100%. È un amore difficile da gestire, soprattutto in Italia! Io ho trovato un compromesso che magari potrebbe ispirarti: uso spesso la pasta integrale di legumi, tipo quella di lenticchie rosse o ceci. Ha un carico di fibre e proteine più alto rispetto alla pasta normale, e il suo indice glicemico più basso evita quei picchi che fanno accumulare peso. Non è proprio una carbonara, ma con un buon sugo di pomodoro fresco e un pizzico di lievito alimentare per quel tocco “formaggioso” vegano, mi soddisfa senza sensi di colpa. Se la provi, fammi sapere cosa ne pensi!

Per le tentazioni globali, tipo curry o focaccia, il mio segreto è non dire “no” del tutto, ma trasformare. Ad esempio, un curry thai lo faccio in casa con latte di cocco light, tante verdure e tofu: saporito, ma più gentile con la bilancia. La focaccia? Sto sperimentando versioni con farina di mandorle o ceci, meno carboidrati semplici e più gusto. Non è la stessa cosa, certo, ma mi dà quel senso di abbondanza senza farmi sentire in lotta col mio corpo.

La chiave, secondo me e quello che leggo nelle ricerche, è trovare il tuo equilibrio senza sentirti punita, come dici tu. L’ipotiroidismo rallenta il metabolismo basale, è vero, ma non è una condanna: uno studio recente su “Thyroid” ha mostrato che anche solo aumentare leggermente l’apporto di proteine magre e fibre può dare una spinta, soprattutto se abbinato a un sonno regolare. A proposito, dormi bene? Io ho notato che se salto le mie 7-8 ore, il giorno dopo il mio corpo trattiene tutto, come se volesse vendicarsi.

Continua con la tua energia, perché stai costruendo qualcosa di solido. Magari non è sushi o ramen, ma la tua insalata di ceci potrebbe diventare il mio prossimo pranzo da viaggio! Hai mai provato a speziarla con un po’ di curcuma o cumino? Potrebbe essere il tuo “twist globale” senza rimpianti. Fammi sapere come procedi, sono curiosa!
 
Ciao a tutti, o forse buongiorno da qualche angolo del mondo! Vivo con l’ipotiroidismo e, credetemi, trovare l’equilibrio tra dieta e ormoni è un viaggio continuo. Lavoro con il mio endocrinologo per aggiustare le dosi e sto imparando a gestire i pasti senza esagerare, soprattutto quando viaggio – dal sushi a Tokyo alla pasta qui in Italia, tutto con moderazione. Qualcuno ha trucchi per non cedere alle tentazioni globali?
Ehi, un saluto da qualche tavolo pieno di profumi! 😊 Capisco bene quel senso di viaggio infinito che descrivi, con l’ipotiroidismo a fare da compagno di strada. Anche io ho smesso di cercare la “dieta perfetta” – troppo stress, troppo controllo, e alla fine mi sentivo solo più stanca. Ora provo ad ascoltare di più il corpo, tipo: “Ok, sushi oggi? Va bene, ma magari non esagero con la soia che mi sballa un po’”. La pasta, beh, quella è un atto d’amore italiano, no? 🍝 Io direi di non vedere le tentazioni come nemici, ma come momenti da vivere con calma. Quando viaggio, mi aiuta fermarmi un attimo, respirare, chiedermi cosa voglio davvero – magari è un piatto locale, magari è solo una tisana calda. Tu che fai per non sentirti in colpa quando il mondo ti chiama con i suoi sapori?
 
Ehi, un saluto da qualche tavolo pieno di profumi! 😊 Capisco bene quel senso di viaggio infinito che descrivi, con l’ipotiroidismo a fare da compagno di strada. Anche io ho smesso di cercare la “dieta perfetta” – troppo stress, troppo controllo, e alla fine mi sentivo solo più stanca. Ora provo ad ascoltare di più il corpo, tipo: “Ok, sushi oggi? Va bene, ma magari non esagero con la soia che mi sballa un po’”. La pasta, beh, quella è un atto d’amore italiano, no? 🍝 Io direi di non vedere le tentazioni come nemici, ma come momenti da vivere con calma. Quando viaggio, mi aiuta fermarmi un attimo, respirare, chiedermi cosa voglio davvero – magari è un piatto locale, magari è solo una tisana calda. Tu che fai per non sentirti in colpa quando il mondo ti chiama con i suoi sapori?
Ehi, altro giro, altra corsa con ‘sto ipotiroidismo, vero? Io sono appena uscita da un periodo in ospedale, chili presi e morale sotto i piedi. Ora che provo a muovermi di nuovo, il cibo mi frega sempre – sushi, pasta, quello che sia. Altro che equilibrio, a volte mi sembra di combattere col vento. Tu parli di moderazione, ma quando sono stanca mi parte il nervoso e addio piani. Io sto provando a puntare su robe che mi saziano senza appesantire, tipo un brodo caldo o una verdura qualunque, così non mi incastro coi sensi di colpa. Tu come tieni botta coi sapori in giro per il mondo?
 
Ciao a tutti, o forse buongiorno da qualche angolo del mondo! Vivo con l’ipotiroidismo e, credetemi, trovare l’equilibrio tra dieta e ormoni è un viaggio continuo. Lavoro con il mio endocrinologo per aggiustare le dosi e sto imparando a gestire i pasti senza esagerare, soprattutto quando viaggio – dal sushi a Tokyo alla pasta qui in Italia, tutto con moderazione. Qualcuno ha trucchi per non cedere alle tentazioni globali?
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