Caldo assurdo e allenamenti: come sto cambiando dieta e routine dopo il trasloco!

Anushku

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti! O forse no, magari solo un "ehi, raga" perché fa troppo caldo per i convenevoli! Insomma, mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena tipo colla, e sto cercando di non mollare con gli allenamenti di forza. Prima facevo tutto all’aperto, ma ora? Col cavolo, sudo già solo a respirare!
Sto provando a cambiare un po’ la routine: pesi al mattino presto, quando l’aria è ancora umana, e sessioni più corte ma intense, perché dopo 20 minuti mi sento una fontana. La dieta è un altro casino: con ‘sto caldo non ho voglia di cucinare robe pesanti, quindi via libera a insalate con tonno, ceci, un filo d’olio e basta. Però sto aumentando l’acqua come se fossi un cammello, altrimenti crollo.
Voi come fate a non sciogliervi? Qualche trucco per non morire sollevando un bilanciere con 30 gradi all’ombra? Datemi una mano, che qua mi sto adattando a fatica!
 
Ehi, raga, capisco benissimo quel senso di scioglimento continuo, sembra di vivere in una sauna perenne! Il tuo trasloco in zona umida mi ricorda certe tappe dei miei viaggi, tipo quando ero in Thailandia e l’aria ti soffocava già alle 7 del mattino. La tua idea di spostare i pesi all’alba mi sembra azzeccatissima, è proprio quello che faccio anch’io quando sono in giro: meglio sudare con un po’ di fresco che crollare a metà giornata. Sessioni corte e intense? Perfetto, in viaggio spesso mi arrangio con circuiti veloci in camera d’albergo – tipo squat con una bottiglia d’acqua bella piena o flessioni – e funziona.

Sulla dieta, ti capisco proprio: il caldo ti leva ogni voglia di fornelli. Le insalate con tonno e ceci sono un classico anche per me, facili da buttare insieme ovunque ti trovi, magari con un po’ di limone per dare sapore senza appesantire. Io punto tanto su cose fresche e leggere quando sono in trasferta: yogurt greco con frutta, qualche noce per tirare avanti, e se ho una cucina decente mi sbizzarrisco con del pesce veloce da grigliare – tipo sgombro, che è pure pieno di roba buona per i muscoli. L’acqua poi è sacra, hai ragione, io mi porto sempre dietro una borraccia da litro e mezzo, sennò dopo un allenamento mi sento un deserto.

Per non morire col bilanciere, un trucco che uso è tenere una salvietta bagnata vicino – la metto sul collo tra una serie e l’altra, aiuta a non sentirmi un pollo al forno. E se proprio il caldo è assassino, provo a spostarmi su esercizi a corpo libero in una stanza con ventilatore o aria condizionata, giusto per non rinunciare del tutto. Tu come te la cavi con l’umidità? Fammi sapere se provi qualcosa di nuovo, che anch’io sono sempre a caccia di idee per non mollare in viaggio!
 
Ehilà, capisco perfettamente quella sensazione di essere un gelato che si scioglie senza sosta, il caldo umido è una bestia! Il tuo trasloco mi fa pensare a quando ho girato per il sud-est asiatico, con quell’aria pesante che ti schiaccia già all’alba. Spostare i pesi al mattino presto è una mossa da maestro, la faccio anch’io: ti svegli, ti muovi col fresco e ti senti già avanti rispetto al mondo. Sessioni brevi e toste sono il mio mantra, soprattutto quando sono in giro – non serve chissà che, basta il tuo corpo e un po’ di creatività. Tipo, hai mai provato plank con una gamba sollevata o burpee a ritmo serrato? Ti fanno sudare bene senza perdere ore.

Sulla dieta, il caldo è un sabotatore, altroché. I fornelli? Nemmeno a parlarne, meglio roba che si prepara in due minuti e ti tiene leggero. Le tue insalate con tonno e ceci sono una base solida, io ci aggiungo sempre un filo d’olio extravergine e qualche spezia per non annoiarmi – magari curcuma o pepe nero, che fanno pure bene. Quando sono in viaggio, vivo di cose fresche: yogurt greco con mirtilli o una manciata di mandorle, oppure un frullato con proteine in polvere se ho un frullatore sottomano. Il pesce è il mio asso nella manica: una bella fetta di salmone o merluzzo buttata sulla piastra per cinque minuti, un po’ di erbe aromatiche e via, hai un pasto da re senza morire di caldo in cucina. E l’acqua, beh, è la mia religione: minimo due litri al giorno, sempre in una borraccia che riempio ovunque vada, sennò dopo un allenamento mi ritrovo con la gola che sembra carta vetrata.

Per non crollare sotto il bilanciere con quell’umidità assassina, io punto su trucchi pratici. La salvietta bagnata sul collo è un salvavita, te lo consiglio vivamente – tra una serie e l’altra ti dà quel brivido che ti rimette in pista. Oppure, se la stanza è un forno, passo a corpo libero: flessioni, squat, affondi, tutto a circuito, magari con un ventilatore che mi spara aria in faccia. L’importante è non mollare, anche quando l’afa ti urla di sdraiarti e basta. Tu con l’umidità come reggi? Io ho imparato a farci pace, ma ogni tanto mi invento qualcosa di nuovo – tipo allenarmi all’ombra di un parco all’alba o fare stretching serio la sera per sciogliere i muscoli senza sudare come un matto. Se provi qualche idea geniale per non lasciarti abbattere dal clima, fammi un fischio, che pure io sono sempre a caccia di strategie per restare in carreggiata!
 
Ehi, ciao a tutti! O forse no, magari solo un "ehi, raga" perché fa troppo caldo per i convenevoli! Insomma, mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena tipo colla, e sto cercando di non mollare con gli allenamenti di forza. Prima facevo tutto all’aperto, ma ora? Col cavolo, sudo già solo a respirare!
Sto provando a cambiare un po’ la routine: pesi al mattino presto, quando l’aria è ancora umana, e sessioni più corte ma intense, perché dopo 20 minuti mi sento una fontana. La dieta è un altro casino: con ‘sto caldo non ho voglia di cucinare robe pesanti, quindi via libera a insalate con tonno, ceci, un filo d’olio e basta. Però sto aumentando l’acqua come se fossi un cammello, altrimenti crollo.
Voi come fate a non sciogliervi? Qualche trucco per non morire sollevando un bilanciere con 30 gradi all’ombra? Datemi una mano, che qua mi sto adattando a fatica!
Ehi, raga, qua si suda pure a stare fermi, figuriamoci a muoversi! Io ti capisco proprio, il caldo è una bestia. Ti racconto la mia: qualche anno fa ero riuscito a buttare giù un bel po’ di chili, tutto contento, mi sentivo un fenomeno. Allenamenti, dieta, il pacchetto completo. Poi, tra traslochi, stress e un po’ di “ma sì, un gelato non mi ammazza”, sono tornato al punto di partenza. Un disastro, credimi, e ora sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma con ‘sta umidità sembra una mission impossible!

Il tuo piano coi pesi al mattino presto mi piace, anch’io sto provando a fare qualcosa tipo sessioni brevi ma toste, perché dopo un po’ mi sciolgo come un ghiacciolo. La tua idea di insalate semplici è perfetta, io ci aggiungo qualche fettina di avocado o un po’ di feta per non annoiarmi. Però ti dico, a volte cedo e mi sparo un frullato fresco con frutta e proteine, che almeno mi rinfresca e mi tiene in pista.

Trucco per non morire col bilanciere? Io mi porto un ventilatore vicino, giuro, sembra scemo ma aiuta! E tanta acqua, come dici tu, che sennò ciao. Dai, tieni duro, che ce la facciamo a non mollare stavolta! 💪 Tu come ti senti con ‘sta nuova routine?
 
Ehi, ciao a tutti! O forse no, magari solo un "ehi, raga" perché fa troppo caldo per i convenevoli! Insomma, mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena tipo colla, e sto cercando di non mollare con gli allenamenti di forza. Prima facevo tutto all’aperto, ma ora? Col cavolo, sudo già solo a respirare!
Sto provando a cambiare un po’ la routine: pesi al mattino presto, quando l’aria è ancora umana, e sessioni più corte ma intense, perché dopo 20 minuti mi sento una fontana. La dieta è un altro casino: con ‘sto caldo non ho voglia di cucinare robe pesanti, quindi via libera a insalate con tonno, ceci, un filo d’olio e basta. Però sto aumentando l’acqua come se fossi un cammello, altrimenti crollo.
Voi come fate a non sciogliervi? Qualche trucco per non morire sollevando un bilanciere con 30 gradi all’ombra? Datemi una mano, che qua mi sto adattando a fatica!
Ehi, raga, qua si schiatta, altro che saluti da galateo! Il caldo è una bestia, ti giuro, pure io che sono uno che prova tutto sto sudando l’anima a stargli dietro. Capisco il tuo trasloco in zona umida, sembra di vivere in una sauna rotta, e pure io ho dovuto stravolgere tutto per non crollare. Allenamenti di forza con ‘sto clima? Un incubo. Prima pure io facevo robe all’aperto, ma ora mi alzo all’alba come un monaco per spostare i pesi quando ancora non sembra di respirare zuppa. Sessioni corte, sì, hai ragione, oltre i 20 minuti è da pazzi, ti trasformi in un lago e addio energia.

Sulla dieta, ti seguo: cucinare pesante è da masochisti col caldo. Io sto andando giù duro con insalate, ma ci butto dentro robe tipo feta o pollo freddo, così non mi annoio col tonno e ceci. Olio poco, che già mi sento unto per conto mio. Acqua? Ne bevo a litri, tipo che potrei irrigare un campo, ma se non lo faccio mi spengo come una lampadina vecchia. Ho provato pure a congelarmi delle bottiglie e bere quella roba gelida durante il giorno, aiuta a non sentirmi un pollo al forno.

Per non sciogliermi coi pesi, oltre al mattino presto, ho un trucco: ventilatore sparato in faccia mentre sollevo. Non è il massimo, ma meglio di niente. Una volta ho provato a mettere un asciugamano bagnato freddo sul collo tra una serie e l’altra, e ti giuro che mi ha salvato dal mollare tutto. Poi, se hai un garage o una stanza con un minimo di ombra, sposta lì i tuoi allenamenti, perché fuori con 30 gradi è da denuncia.

Io negli anni ho testato di tutto: dal digiuno a diete proteiche assurde, fino a correre sotto il sole come un cretino. Col caldo, però, ho capito che meno ti complichi la vita, meglio è. Insalate rapide, pesi veloci e tanta acqua fredda. Se no, ti ritrovi a boccheggiare e a maledire pure il bilanciere. Voi altri come cavolo fate? Perché qua mi sa che sto ancora improvvisando troppo!
 
Ehi, raga, qua si schiatta, altro che saluti da galateo! Il caldo è una bestia, ti giuro, pure io che sono uno che prova tutto sto sudando l’anima a stargli dietro. Capisco il tuo trasloco in zona umida, sembra di vivere in una sauna rotta, e pure io ho dovuto stravolgere tutto per non crollare. Allenamenti di forza con ‘sto clima? Un incubo. Prima pure io facevo robe all’aperto, ma ora mi alzo all’alba come un monaco per spostare i pesi quando ancora non sembra di respirare zuppa. Sessioni corte, sì, hai ragione, oltre i 20 minuti è da pazzi, ti trasformi in un lago e addio energia.

Sulla dieta, ti seguo: cucinare pesante è da masochisti col caldo. Io sto andando giù duro con insalate, ma ci butto dentro robe tipo feta o pollo freddo, così non mi annoio col tonno e ceci. Olio poco, che già mi sento unto per conto mio. Acqua? Ne bevo a litri, tipo che potrei irrigare un campo, ma se non lo faccio mi spengo come una lampadina vecchia. Ho provato pure a congelarmi delle bottiglie e bere quella roba gelida durante il giorno, aiuta a non sentirmi un pollo al forno.

Per non sciogliermi coi pesi, oltre al mattino presto, ho un trucco: ventilatore sparato in faccia mentre sollevo. Non è il massimo, ma meglio di niente. Una volta ho provato a mettere un asciugamano bagnato freddo sul collo tra una serie e l’altra, e ti giuro che mi ha salvato dal mollare tutto. Poi, se hai un garage o una stanza con un minimo di ombra, sposta lì i tuoi allenamenti, perché fuori con 30 gradi è da denuncia.

Io negli anni ho testato di tutto: dal digiuno a diete proteiche assurde, fino a correre sotto il sole come un cretino. Col caldo, però, ho capito che meno ti complichi la vita, meglio è. Insalate rapide, pesi veloci e tanta acqua fredda. Se no, ti ritrovi a boccheggiare e a maledire pure il bilanciere. Voi altri come cavolo fate? Perché qua mi sa che sto ancora improvvisando troppo!
Ehi Anushku, che situazione da sauna perenne mi racconti! Il caldo è una roba che ti sfianca solo a pensarci, figurati a sollevare pesi. Ti capisco alla grande, pure io quando l’estate colpisce mi sento come se stessi allenandomi dentro un forno. Il trasloco in una zona umida poi… mamma mia, sembra una prova di resistenza! Però dai, stai tenendo botta, e già solo per questo meriti un applauso.

Io per non mollare con gli allenamenti di forza in casa ho dovuto fare pace con l’idea di adattarmi al clima. Tipo te, punto tutto sul mattino presto: alle 6 l’aria è ancora decente, e riesco a fare qualcosa senza sentirmi una pozza d’acqua. Però non serve ammazzarsi con sessioni lunghe, sai? Ultimamente sto facendo circuiti di 15-20 minuti con robe semplici: piegamenti sulle braccia, squat con una bottiglia d’acqua bella piena come peso, e magari qualche plank per tenere tutto attivo. Non c’è bisogno di bilancieri enormi, basta usare quello che hai in casa. Tipo, hai presente quei pacchi di detersivo da 5 litri? Perfetti per fare dei curl o delle spinte, e non spendi un euro.

Sul ventilatore che dicevi, stra-concordo! Io ne ho uno piazzato strategicamente che mi spara aria mentre mi alleno in salotto. Non sarà una palestra figa, ma almeno non svengo. Un altro trucco che uso è tenere una bacinella con acqua fredda vicino: tra una serie e l’altra ci immergo i polsi per un po’. Non so se è scientifico o no, ma mi dà quella botta di freschezza che mi fa andare avanti. Se hai un balcone o un angolo all’ombra, prova a spostarti lì con un tappetino, anche solo per fare stretching o esercizi a corpo libero. Fuori è un forno, ma un minimo di corrente d’aria cambia la vita.

Sulla dieta, la tua idea delle insalate è oro colato. Io ci aggiungo sempre qualcosa di croccante, tipo cetrioli o ravanelli, e magari un po’ di yogurt magro come condimento per cambiare dal solito olio. Cucinare? Zero voglia. Però mi sono accorto che se tengo in frigo delle verdure già tagliate, tipo carote o peperoni, me le sgranocchio senza nemmeno pensarci. E acqua, sì, come te: bevo come se non ci fosse un domani. A volte ci metto una fettina di limone, così mi sembra meno noioso.

Il caldo ti costringe a essere creativo, no? Io una volta ho provato a fare allenamenti serali, ma dopo due giorni ho capito che non faceva per me: troppo stanco e troppo appiccicoso. Meglio poco ma fatto bene, e casa è il posto perfetto per non avere scuse. Tu continua così, che stai già trovando il tuo ritmo. E se ogni tanto ti sembra di improvvisare troppo, tranquillo: è così che si scoprono le cose che funzionano davvero. Forza, che il bilanciere non vince!
 
Ehi, ciao a tutti! O forse no, magari solo un "ehi, raga" perché fa troppo caldo per i convenevoli! Insomma, mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena tipo colla, e sto cercando di non mollare con gli allenamenti di forza. Prima facevo tutto all’aperto, ma ora? Col cavolo, sudo già solo a respirare!
Sto provando a cambiare un po’ la routine: pesi al mattino presto, quando l’aria è ancora umana, e sessioni più corte ma intense, perché dopo 20 minuti mi sento una fontana. La dieta è un altro casino: con ‘sto caldo non ho voglia di cucinare robe pesanti, quindi via libera a insalate con tonno, ceci, un filo d’olio e basta. Però sto aumentando l’acqua come se fossi un cammello, altrimenti crollo.
Voi come fate a non sciogliervi? Qualche trucco per non morire sollevando un bilanciere con 30 gradi all’ombra? Datemi una mano, che qua mi sto adattando a fatica!
 
Ehi, ciao a tutti! O forse no, magari solo un "ehi, raga" perché fa troppo caldo per i convenevoli! Insomma, mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena tipo colla, e sto cercando di non mollare con gli allenamenti di forza. Prima facevo tutto all’aperto, ma ora? Col cavolo, sudo già solo a respirare!
Sto provando a cambiare un po’ la routine: pesi al mattino presto, quando l’aria è ancora umana, e sessioni più corte ma intense, perché dopo 20 minuti mi sento una fontana. La dieta è un altro casino: con ‘sto caldo non ho voglia di cucinare robe pesanti, quindi via libera a insalate con tonno, ceci, un filo d’olio e basta. Però sto aumentando l’acqua come se fossi un cammello, altrimenti crollo.
Voi come fate a non sciogliervi? Qualche trucco per non morire sollevando un bilanciere con 30 gradi all’ombra? Datemi una mano, che qua mi sto adattando a fatica!
 
Ehi, ciao a tutti! O forse no, magari solo un "ehi, raga" perché fa troppo caldo per i convenevoli! Insomma, mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità ti appiccica la maglietta alla schiena tipo colla, e sto cercando di non mollare con gli allenamenti di forza. Prima facevo tutto all’aperto, ma ora? Col cavolo, sudo già solo a respirare!
Sto provando a cambiare un po’ la routine: pesi al mattino presto, quando l’aria è ancora umana, e sessioni più corte ma intense, perché dopo 20 minuti mi sento una fontana. La dieta è un altro casino: con ‘sto caldo non ho voglia di cucinare robe pesanti, quindi via libera a insalate con tonno, ceci, un filo d’olio e basta. Però sto aumentando l’acqua come se fossi un cammello, altrimenti crollo.
Voi come fate a non sciogliervi? Qualche trucco per non morire sollevando un bilanciere con 30 gradi all’ombra? Datemi una mano, che qua mi sto adattando a fatica!
Ehi, raga, mi butto nel tuo thread perché il tuo post mi ha fatto proprio pensare! Quel caldo che ti scioglie come un gelato mi ricorda casa mia d’estate, e credimi, capisco la lotta con dieta e allenamenti. Voglio raccontarti la mia storia, magari ti strappo un sorriso amaro o almeno ti faccio sentire meno solo in questo casino.

Un paio di anni fa ero in fissa con il fitness: palestra, dieta precisa, contavo pure i grammi di riso. Ero riuscito a perdere 15 chili, mi sentivo un leone. Foto prima e dopo, complimenti da tutti, il pacchetto completo. Ma poi, sai com’è, la vita ti frega. Cambio lavoro, stress, serate con amici dove dicevo “vabbè, un piatto di carbonara non mi uccide”. E invece, piano piano, i chili sono tornati. Non 15, per fortuna, ma 10 sì, e mi guardo allo specchio pensando: “Ma come cavolo ho fatto a tornare qui?”. È stata dura ammetterlo, soprattutto perché mi sentivo in colpa, come se avessi fallito.

Il punto è che ho capito una cosa: riprendere peso non è la fine del mondo, ma mollare sì. Quindi ora sto cercando di rimettermi in carreggiata, e il tuo post sul caldo e la dieta mi ha fatto riflettere su come sto affrontando ‘sta cosa. Tipo, il caldo mi uccide, come te, e la voglia di cucinare è sottozero. Però sto provando a organizzarmi meglio, soprattutto con i pasti serali, che erano il mio punto debole. Prima, la sera, mi buttavo su snack o robe pesanti perché “tanto ormai la giornata è andata”. Errore madornale. Finivo per sentirmi gonfio e il giorno dopo ero uno straccio.

Adesso sto cercando di tenere la cena leggera, soprattutto con ‘sto caldo: verdure grigliate, magari un po’ di pesce o una fettina di tacchino, niente di complicato. E cerco di mangiare almeno un paio d’ore prima di andare a letto, perché ho notato che se mangio tardi mi sveglio con zero energia per allenarmi. Non sono un nutrizionista, eh, ma ‘sta cosa mi sta aiutando. Per gli allenamenti, ti do ragione: mattino presto è l’unica. Io sto provando a fare sessioni di 30-40 minuti, pesi ma anche un po’ di corpo libero, così non mi annoio e non svengo dal caldo.

Il mio consiglio, se me lo permetti, è di non strafare subito. Io all’inizio volevo tornare al mio “vecchio me” in due settimane, e mi sono solo incasinato. Piccoli passi, tipo bere come un cammello (grande, fai benissimo!) e magari pianificare i pasti il giorno prima, che con ‘sto caldo aiuta a non cedere alla tentazione di un gelato come cena. E poi, non so te, ma a me parlare con gente che ci sta provando come me dà una spinta. Tipo, leggerti mi ha fatto venir voglia di non mollare.

Tu come gestisci le cene con ‘sto caldo? E soprattutto, come fai a non cedere alla voglia di abbuffarti di roba fresca ma magari poco sana tipo gelati o birre ghiacciate? Raccontami, che magari rubo qualche idea! E niente, tieni duro, che anche se sudiamo come fontane, ce la possiamo fare.
 
Ehi Anushku, mi infilo nella tua discussione perché il tuo racconto mi ha colpito dritto al cuore. Quel caldo che ti fa sentire una pozza ambulante lo conosco fin troppo bene, e il tuo post mi ha fatto ripensare a come sto cercando di cavarmela anch’io in questo periodo. Non so, c’è qualcosa nel tuo modo di raccontare la fatica di adattarti che mi fa venir voglia di condividere un po’ della mia storia, magari con un pizzico di malinconia, ma anche con la speranza di trovare un punto in comune.

Sai, anch’io sono stato su quella giostra del “devo rimettermi in forma”. Anni fa ero ossessionato dalle diete: contavo calorie, pesavo ogni boccone, mi allenavo come se fossi in gara per le Olimpiadi. Risultato? Persi un bel po’ di chili, mi sentivo invincibile. Ma poi, come capita spesso, la vita ha deciso di giocare sporco. Stress, traslochi, giornate infinite, e quella sensazione di “vabbè, un biscotto non cambia niente” che si trasforma in una scatola intera mangiata a mezzanotte. Non so se ti è mai capitato, ma per me le notti sono sempre state il momento più pericoloso. Torni a casa stanco, apri il frigo, e invece di un’insalata ti ritrovi a fissare un pezzo di formaggio o un pacco di cracker come se fossero la risposta a tutti i tuoi problemi.

Il risultato è che, come te, mi sono ritrovato a guardarmi allo specchio e a chiedermi: “Come sono finito di nuovo qui?”. Non è tanto il peso in sé, ma quella sensazione di aver perso il controllo, di aver tradito me stesso. Però, sai cosa? Ultimamente sto cercando di smettere di punirmi. Ho letto un po’ di roba sull’approccio anti-dietetico, e anche se all’inizio mi sembrava una follia, ora mi sta aiutando a vedere le cose diversamente. Invece di impormi regole ferree tipo “niente carboidrati dopo le 18” o “solo insalata per una settimana”, sto provando ad ascoltare di più il mio corpo. Tipo, capire se ho davvero fame o se sto solo cercando di riempire un vuoto con uno spuntino notturno.

Con questo caldo, poi, è ancora più complicato. Come te, non ho nessuna voglia di accendere i fornelli, e il pensiero di un piatto caldo mi fa sudare solo a immaginarlo. Però sto cercando di rendere le cene un momento più consapevole, anche se è una lotta. Tipo, invece di buttarmi su qualcosa di veloce e poco sano a mezzanotte, provo a prepararmi qualcosa di semplice ma nutriente prima, magari quando il sole è tramontato e l’aria è un po’ meno soffocante. Una ciotola con pomodorini, mozzarella, un po’ di basilico e un filo d’olio mi salva la vita: è fresca, non mi appesantisce, e mi fa sentire meno in colpa se poi cedo a un quadratino di cioccolato. E soprattutto, cerco di mangiare lontano dal divano o dal letto, perché ho notato che se mangio mentre guardo una serie, finisco per svuotare il piatto senza nemmeno accorgermene.

Per gli allenamenti, ti capisco: il mattino presto è l’unico momento in cui non sembri di vivere in una sauna. Io sto provando a fare sessioni brevi, tipo 20-30 minuti di pesi o yoga, giusto per muovermi senza sentirmi morire. Ma la vera sfida, per me, è la testa. Sto lavorando tanto sulle mie abitudini, su quei momenti in cui mangio non per fame, ma per noia, stanchezza o chissà cos’altro. Non è facile, e ci sono giorni in cui mi sembra di non andare da nessuna parte. Però poi leggo post come il tuo, e mi ricordo che non sono solo, che siamo tutti qui a sudare (letteralmente) per trovare un equilibrio.

Il mio suggerimento, se posso, è di provare a essere gentile con te stesso. Non so se anche tu hai quei momenti in cui ti senti in colpa per una birra ghiacciata o un gelato, ma ti assicuro che non sono quelli a definirti. Magari prova a chiederti, la prossima volta che hai voglia di uno spuntino notturno, se è davvero fame o se c’è qualcos’altro che ti sta spingendo verso il frigo. E per le cene, se il caldo ti uccide, punta su robe fresche ma che ti saziano: io sto andando pazzo per le insalate con ceci o lenticchie, che mi tengono pieno senza farmi sentire un macigno.

Tu come gestisci quei momenti in cui il frigo ti chiama a tradimento? E con il caldo, riesci a resistere alla tentazione di un gelato come pasto? Raccontami, che magari mi dai qualche spunto per non cedere alla prossima crisi di mezzanotte. E niente, continua a combattere, che anche se questo caldo ci sta mettendo alla prova, insieme possiamo farcela.