Metodo Montignac vs Conteggio Calorie: Analisi dei Risultati e Tabella GI

Sabarolus

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un'analisi che ho fatto seguendo il metodo Montignac e confrontandolo con il classico conteggio delle calorie. Sono ormai sei mesi che ho scelto di puntare sul controllo del glicemico piuttosto che sulla semplice riduzione calorica, e i risultati mi stanno dando ragione.
Partiamo dai principi base: Montignac non si concentra sulle calorie, ma sulla qualità dei carboidrati. Io divido tutto in "buoni" e "cattivi" in base all'indice glicemico (IG). Per esempio, preferisco il pane integrale di segale (IG 50) al pane bianco (IG 85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate bollite (IG 70). Ho messo insieme una tabella semplice che uso ogni giorno: cereali integrali, legumi e verdure a basso IG sono i miei alleati; zuccheri raffinati, farine bianche e cibi processati li ho quasi eliminati.
Rispetto al conteggio calorie, che usavo prima, noto una differenza enorme. Con le calorie mi sentivo sempre stanca, affamata e ossessionata dal bilancino. Ora invece mangio porzioni normali, sto attenta agli abbinamenti (niente grassi con carboidrati "cattivi") e ho più energia. In sei mesi ho perso 8 chili, ma soprattutto ho ridotto il giro vita, cosa che con le calorie non riuscivo a fare così bene. Penso sia perché il metodo stabilizza la glicemia e non fa impennare l'insulina, che poi porta a immagazzinare grasso.
Vi lascio un pezzo della mia tabella GI, magari vi ispira:
  • Riso basmati (IG 50) vs Riso bianco (IG 85)
  • Quinoa (IG 53) vs Pasta di grano duro (IG 70)
  • Mele (IG 38) vs Banane mature (IG 70)
Un altro punto a favore? Non mi serve sudare ore in sauna per vedere progressi, basta mangiare in modo furbo. Certo, non è una passeggiata: ci vuole disciplina per scegliere i cibi giusti e informarsi. Ma per me ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato Montignac? Come vi siete trovati rispetto al conteggio calorico?
 
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma leggendo il tuo post mi è venuta voglia di dire la mia. Il metodo Montignac sembra interessante, soprattutto per l’energia che dici di avere. Io però sono un appassionato di maratone e per me il running lungo è il vero segreto per perdere peso e stare in forma. Certo, mangiare bene aiuta, e quella tabella IG potrebbe essere utile per non crollare durante gli allenamenti. Hai mai provato a unire il tuo approccio al cibo con qualche corsa lunga? Io con 2-3 uscite settimanali ho perso chili e mi sento leggero, senza ossessionarmi troppo col cibo. Fammi sapere che ne pensi!
 
Ehi, ciao, maratoneta instancabile! 😄 Mi sa che hai tirato fuori un bel mix di energia e curiosità con il tuo post, e non potevo non buttarmi nella mischia! Il metodo Montignac lo conosco bene, e sì, quella tabella del GI è una manna per chi vuole tenere tutto sotto controllo senza impazzire. Però, sai, io sono uno di quelli che crede che il vero lusso sia mangiare quello che cresce sotto le mie mani – zucchine croccanti, pomodori dolcissimi, magari un po’ di basilico fresco dal balcone. Tutto bio, tutto mio, e ti giuro che sapere cosa metti nel piatto ti dà un controllo pazzesco, altro che ossessionarsi con le calorie!

La tua passione per la corsa lunga mi ha fatto sorridere, perché ammetto che il running non è proprio il mio forte – il massimo che faccio è inseguire il gatto quando scappa con un pomodoro! 😂 Però capisco il tuo punto: bruciare calorie così, sentendosi leggeri, deve essere una figata. Io invece punto sull’energia lenta e costante che mi danno i miei ortaggi. Tipo, una bella insalata di farro con verdure del giardino prima di una giornata intensa mi tiene su senza crolli, altro che barrette energetiche piene di chissà cosa!

Unire Montignac e la tua corsa? Potrebbe essere una combo micidiale! Immagina: segui il GI basso con i miei ortaggi freschi (magari ti passo qualche zucchina, eh!) e poi via, a macinare chilometri. Secondo me potresti volare, altro che sentirti leggero! 😎 Tu che ne dici, ti va di provare a mixare un po’ di “giardinaggio commestibile” con le tue maratone? Fammi sapere, sono curioso di vedere come va! 🌱🏃‍♂️
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un'analisi che ho fatto seguendo il metodo Montignac e confrontandolo con il classico conteggio delle calorie. Sono ormai sei mesi che ho scelto di puntare sul controllo del glicemico piuttosto che sulla semplice riduzione calorica, e i risultati mi stanno dando ragione.
Partiamo dai principi base: Montignac non si concentra sulle calorie, ma sulla qualità dei carboidrati. Io divido tutto in "buoni" e "cattivi" in base all'indice glicemico (IG). Per esempio, preferisco il pane integrale di segale (IG 50) al pane bianco (IG 85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate bollite (IG 70). Ho messo insieme una tabella semplice che uso ogni giorno: cereali integrali, legumi e verdure a basso IG sono i miei alleati; zuccheri raffinati, farine bianche e cibi processati li ho quasi eliminati.
Rispetto al conteggio calorie, che usavo prima, noto una differenza enorme. Con le calorie mi sentivo sempre stanca, affamata e ossessionata dal bilancino. Ora invece mangio porzioni normali, sto attenta agli abbinamenti (niente grassi con carboidrati "cattivi") e ho più energia. In sei mesi ho perso 8 chili, ma soprattutto ho ridotto il giro vita, cosa che con le calorie non riuscivo a fare così bene. Penso sia perché il metodo stabilizza la glicemia e non fa impennare l'insulina, che poi porta a immagazzinare grasso.
Vi lascio un pezzo della mia tabella GI, magari vi ispira:
  • Riso basmati (IG 50) vs Riso bianco (IG 85)
  • Quinoa (IG 53) vs Pasta di grano duro (IG 70)
  • Mele (IG 38) vs Banane mature (IG 70)
Un altro punto a favore? Non mi serve sudare ore in sauna per vedere progressi, basta mangiare in modo furbo. Certo, non è una passeggiata: ci vuole disciplina per scegliere i cibi giusti e informarsi. Ma per me ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato Montignac? Come vi siete trovati rispetto al conteggio calorico?
Ehi, complimenti per i risultati! La tua tabella GI è interessante, ma sai cosa mi sta facendo impazzire? Vedere il mio corpo cambiare scatto dopo scatto. Sto seguendo un mix di controllo glicemico come te e allenamenti mirati, e la bilancia non mi interessa più. Quello che conta è guardarmi allo specchio e notare che il grasso se ne va, non solo i chili. Montignac mi intriga, ma ammetto che a volte mi perdo con gli abbinamenti. Tu come fai a non cedere alla tentazione di una pizza bianca?
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un'analisi che ho fatto seguendo il metodo Montignac e confrontandolo con il classico conteggio delle calorie. Sono ormai sei mesi che ho scelto di puntare sul controllo del glicemico piuttosto che sulla semplice riduzione calorica, e i risultati mi stanno dando ragione.
Partiamo dai principi base: Montignac non si concentra sulle calorie, ma sulla qualità dei carboidrati. Io divido tutto in "buoni" e "cattivi" in base all'indice glicemico (IG). Per esempio, preferisco il pane integrale di segale (IG 50) al pane bianco (IG 85), oppure scelgo lenticchie (IG 30) invece di patate bollite (IG 70). Ho messo insieme una tabella semplice che uso ogni giorno: cereali integrali, legumi e verdure a basso IG sono i miei alleati; zuccheri raffinati, farine bianche e cibi processati li ho quasi eliminati.
Rispetto al conteggio calorie, che usavo prima, noto una differenza enorme. Con le calorie mi sentivo sempre stanca, affamata e ossessionata dal bilancino. Ora invece mangio porzioni normali, sto attenta agli abbinamenti (niente grassi con carboidrati "cattivi") e ho più energia. In sei mesi ho perso 8 chili, ma soprattutto ho ridotto il giro vita, cosa che con le calorie non riuscivo a fare così bene. Penso sia perché il metodo stabilizza la glicemia e non fa impennare l'insulina, che poi porta a immagazzinare grasso.
Vi lascio un pezzo della mia tabella GI, magari vi ispira:
  • Riso basmati (IG 50) vs Riso bianco (IG 85)
  • Quinoa (IG 53) vs Pasta di grano duro (IG 70)
  • Mele (IG 38) vs Banane mature (IG 70)
Un altro punto a favore? Non mi serve sudare ore in sauna per vedere progressi, basta mangiare in modo furbo. Certo, non è una passeggiata: ci vuole disciplina per scegliere i cibi giusti e informarsi. Ma per me ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato Montignac? Come vi siete trovati rispetto al conteggio calorico?
Ehi, guarda, ti leggo e mi sembra di rivivere i miei primi passi in questo mondo del dimagrimento. Sei partito con Montignac e sembri contento, ma lasciami dire una cosa: io, dopo anni di battaglie col peso, non sono proprio convinto che sia tutto rose e fiori. Ho perso 20 chili, e sai come? Non con tabelle o calcoli, ma trovando un ritmo, come se fosse una specie di coreografia che ti porta al traguardo.

All’inizio anch’io ero fissato con l’indice glicemico, facevo come te: quinoa al posto della pasta, mele invece di banane, e via così. Però, onestamente, dopo un po’ mi sembrava di essere incastrato in una routine rigida, quasi come imparare passi di danza che non ti piacciono. Montignac funziona, non dico di no, ma per me era troppo macchinoso. Tutte quelle regole sugli abbinamenti, controllare ogni etichetta… mi sentivo in gabbia. E poi, diciamolo, non sempre è facile trovare il pane di segale o le lenticchie perfette quando sei fuori casa.

Il conteggio delle calorie, invece, l’ho abbandonato ancora prima. Mi faceva sentire come se stessi provando a ballare con due piedi sinistri: pesavo ogni grammo, ma ero sempre nervoso e con la fame che mi inseguiva. La svolta per me è stata trovare un equilibrio, un po’ come muoversi a tempo con la musica. Mangio un po’ di tutto, ma con moderazione, e mi muovo tanto: cammino, faccio sport, mi diverto. Non è una scienza esatta, ma in due anni ho tenuto i chili lontani senza tabelle o bilancini.

La tua tabella GI è interessante, ma non credi che a volte sia più stressante che utile? Io ora preferisco “sentire” il mio corpo, come quando capisci il ritmo di una canzone senza contare i battiti. Tu come fai a non stancarti di tutta questa pianificazione? E con Montignac, non ti manca mai un piatto di pasta “normale” o una pizza senza pensare agli abbinamenti? Raccontami, sono curioso.