Come l’allenamento e un piatto di verdure mi stanno aiutando a stare meglio nella testa

t.rysio

Membro
6 Marzo 2025
77
6
8
Ragazzi, non vi saluto con un "ciao" perché ormai mi sento a casa qui. Scrivo questo post con il cuore in mano, perché sto vivendo un cambiamento che non mi aspettavo. Da quando ho iniziato a muovermi di più e a mangiare meglio, non è solo il corpo che si sta trasformando, ma soprattutto la testa. Vi racconto com’è andata.
Non sono mai stato uno da palestra, lo ammetto. Il massimo del mio allenamento era portare la spesa su per le scale. Però qualche mese fa ho deciso di provarci, più che altro perché ero stanco di sentirmi sempre agitato, con quella sensazione di peso sul petto che non se ne andava. Ho iniziato piano: camminate veloci vicino casa, una mezz’ora al giorno, niente di complicato. Poi ho aggiunto qualche esercizio a corpo libero, tipo squat o plank, seguendo video su YouTube. Non vi dico che ora sono un atleta, ma il punto è che mi sento diverso.
La vera sorpresa, però, è stata il cibo. Ho sempre amato mangiare, e qui in Italia non è difficile esagerare con pasta e pizza. Ma ho iniziato a guardare quello che metto nel piatto in modo diverso. Non è una dieta da fame, sia chiaro: prendo verdure fresche, un filo d’olio d’oliva, del pesce quando posso, magari un po’ di legumi. Cose semplici, che mia nonna avrebbe approvato. Non peso tutto al grammo, ma cerco di ascoltare il mio corpo. E sapete una cosa? Dopo un piatto di zucchine grigliate o una ciotola di minestrone, mi sento leggero, non solo nello stomaco, ma anche nei pensieri.
Il legame con la testa è quello che mi ha spiazzato. Prima, quando ero nervoso, mi buttavo sul divano o aprivo il frigo senza pensare. Ora, se sento l’ansia che sale, esco a camminare o faccio qualche esercizio. È come se il movimento mi aiutasse a scaricare quella tensione che mi teneva incastrato. E il mangiare sano mi dà una lucidità che non avevo. Non so se è la fatica fisica o il fatto di prendermi cura di me stesso, ma la mia ansia è scesa tantissimo. Mi sveglio la mattina e non ho più quel nodo in gola che mi accompagnava sempre.
Non voglio fare la predica, ognuno ha il suo percorso. Però se vi capita di sentirvi giù o sopraffatti, provate a muovervi un po’ e a buttare in tavola qualcosa di semplice e buono. Non serve strafare: una passeggiata, un piatto di verdure, e magari piano piano vi accorgete che la mente respira meglio. Per me sta funzionando, e volevo solo condividerlo con voi.
 
Ragazzi, non vi saluto con un "ciao" perché ormai mi sento a casa qui. Scrivo questo post con il cuore in mano, perché sto vivendo un cambiamento che non mi aspettavo. Da quando ho iniziato a muovermi di più e a mangiare meglio, non è solo il corpo che si sta trasformando, ma soprattutto la testa. Vi racconto com’è andata.
Non sono mai stato uno da palestra, lo ammetto. Il massimo del mio allenamento era portare la spesa su per le scale. Però qualche mese fa ho deciso di provarci, più che altro perché ero stanco di sentirmi sempre agitato, con quella sensazione di peso sul petto che non se ne andava. Ho iniziato piano: camminate veloci vicino casa, una mezz’ora al giorno, niente di complicato. Poi ho aggiunto qualche esercizio a corpo libero, tipo squat o plank, seguendo video su YouTube. Non vi dico che ora sono un atleta, ma il punto è che mi sento diverso.
La vera sorpresa, però, è stata il cibo. Ho sempre amato mangiare, e qui in Italia non è difficile esagerare con pasta e pizza. Ma ho iniziato a guardare quello che metto nel piatto in modo diverso. Non è una dieta da fame, sia chiaro: prendo verdure fresche, un filo d’olio d’oliva, del pesce quando posso, magari un po’ di legumi. Cose semplici, che mia nonna avrebbe approvato. Non peso tutto al grammo, ma cerco di ascoltare il mio corpo. E sapete una cosa? Dopo un piatto di zucchine grigliate o una ciotola di minestrone, mi sento leggero, non solo nello stomaco, ma anche nei pensieri.
Il legame con la testa è quello che mi ha spiazzato. Prima, quando ero nervoso, mi buttavo sul divano o aprivo il frigo senza pensare. Ora, se sento l’ansia che sale, esco a camminare o faccio qualche esercizio. È come se il movimento mi aiutasse a scaricare quella tensione che mi teneva incastrato. E il mangiare sano mi dà una lucidità che non avevo. Non so se è la fatica fisica o il fatto di prendermi cura di me stesso, ma la mia ansia è scesa tantissimo. Mi sveglio la mattina e non ho più quel nodo in gola che mi accompagnava sempre.
Non voglio fare la predica, ognuno ha il suo percorso. Però se vi capita di sentirvi giù o sopraffatti, provate a muovervi un po’ e a buttare in tavola qualcosa di semplice e buono. Non serve strafare: una passeggiata, un piatto di verdure, e magari piano piano vi accorgete che la mente respira meglio. Per me sta funzionando, e volevo solo condividerlo con voi.
Ragazzi, mi认识vo in quello che dici, sai? Anche io ero uno da "zero palestra", ma quando ho iniziato a sollevare pesi, tutto è cambiato. Non parlo solo di muscoli, ma di come mi sento dentro. La tua storia mi ha colpito: il movimento che scarica l’ansia, il cibo semplice che ti alleggerisce la testa. Io ho trovato la mia pace con una bella sessione di squat e un piatto di broccoli saltati con aglio e olio. La forza non è solo nel corpo, ma nel sentirsi padroni di sé stessi. Se ti va, prova a buttarti su qualche peso leggero, vedrai che soddisfazione! Condividere queste cose qui è il motivo per cui questo posto sembra casa. Forza, continua così!
 
Ehi, ti capisco proprio quando dici che il movimento ti scarica quella tensione che ti tiene bloccato. Anche per me è stato così, ma nel mio caso la chiave è stata ballare. Non un "ciao" formale, tanto qui siamo tra amici, no? Pure io non ero tipo da palestra, mi vedevo più a mangiare un piatto di carbonara che a sudare. Poi un giorno ho provato una lezione di salsa per gioco, e da lì non mi sono più fermato. Salsa, hip-hop, persino un po’ di balletto quando mi sento ispirato. Non è solo questione di chili persi, anche se quelli sono arrivati, ma di come mi sento dopo: vivo, leggero, con la testa che finalmente respira.

Il tuo racconto sul cibo mi ha fatto pensare. Anche io ho cambiato approccio: meno pasta piena di sugo e più verdure grigliate o zuppe che mi riempiono senza appesantirmi. Non è una punizione, è proprio un piacere nuovo. E sai una cosa? Ballare dopo un piatto di finocchi al forno o una bowl di ceci e spinaci mi dà un’energia pazzesca, altro che caffè! Prima l’ansia mi schiacciava, ora quando sale metto la musica e lascio che il corpo si sfoghi. È come se i passi di danza mi rimettessero in ordine i pensieri.

Non sto qui a dirti cosa devi fare, ognuno trova la sua strada. Però se mai ti venisse voglia, prova a muoverti a ritmo: non serve essere un ballerino, basta lasciarsi andare. Per me è stato un modo per volermi bene, e leggendo te mi sa che stiamo scoprendo la stessa cosa: prendersi cura di sé fa bene al corpo, ma ancora di più alla testa. Dai, continua così, e magari ci raccontiamo come va!
 
Ehi, leggere te è come guardarsi allo specchio, sai? Anche io sono una mamma in pieno caos da pannolini e pappe, e ti giuro che trovare un momento per me stessa sembra una missione impossibile. Però quel che dici sul movimento che scarica la testa mi ha colpita. Ballare, dici? Mi sa che hai trovato un tesoro! Io invece, tra una poppata e un cambio, sto provando a infilare qualche passo di camminata veloce col passeggino. Niente di che, eh, ma quando riesco a uscire, con l’aria fresca che mi entra nei polmoni e il ritmo dei miei passi, sento che qualcosa si scioglie dentro. È come se quel groviglio di pensieri si srotolasse un po’.

Sul cibo, mi hai fatto venire in mente quanto sto cambiando anch’io. Prima ero quella dei piatti di lasagne per tirarmi su, ma ora sto scoprendo che una ciotola di zucchine grigliate con un filo d’olio e un po’ di limone mi dà una soddisfazione diversa. Non è la solita dieta triste, è proprio una roba che mi fa stare bene senza sentirmi in colpa. E poi, dopo un’insalata di pomodori e ceci, mi sento leggera ma con l’energia per correre dietro al mio piccolo tornado. Certo, non è che ballo salsa come te – magari un giorno ci provo! – però sto imparando a muovermi a modo mio, anche solo facendo due saltelli mentre preparo la cena.

Quello che scrivi sul volersi bene mi arriva dritto. Io sto ancora cercando il mio ritmo, tra il casino della giornata e la stanchezza che mi butta giù. Ma hai ragione, non serve strafare: basta un passo, un piatto semplice, qualcosa che ti ricordi che esisti anche tu, non solo il ruolo di mamma. Continuo a leggerti perché mi dai spunti veri, di quelli che una come me, sempre di corsa, può provare senza sentirsi sopraffatta. Facci sapere come evolve la tua danza, magari mi ispiri a mettere su una canzone e buttarmi anch’io!
 
Ciao! La tua storia mi ha fatto proprio riflettere. Anch’io lotto con l’ipotiroidismo, e sai com’è, a volte sembra che il corpo remi contro ogni sforzo. Però leggere di te che trovi pace con le camminate veloci e le verdure mi dà un po’ di carica. Io sto provando a sfatare quel mito che per stare meglio devo per forza ammazzarmi di diete drastiche o allenamenti pesanti. Con il mio endocrinologo abbiamo trovato un equilibrio: mangio più proteine magre e fibre, tipo ceci o lenticchie, e cerco di muovermi almeno 20 minuti al giorno, anche solo yoga leggero. Non è la rivoluzione, ma mi sento meno gonfia e con la testa più libera. La tua ciotola di zucchine mi ha ispirato, domani la provo! Grazie per condividere, continua così.
 
Ehi, che bello leggere il tuo messaggio! Devo dirtelo, mi fa un po’ strano pensare che qualcuno si ispiri a me, ma mi piace, non lo nego. Le tue parole sull’ipotiroidismo mi hanno colpito, perché, sai, anch’io a volte sento che il mio corpo gioca a fare il testardo, come se ogni passo fosse una lotta contro un muro invisibile. Però, cavolo, queste camminate serali stanno diventando il mio momento sacro, e non solo per il peso che scende.

Tipo ieri, ho fatto il mio solito giro di 5 chilometri, quello che passa vicino al parco e poi lungo il fiume. È una zona tranquilla, con le luci dei lampioni che fanno sembrare tutto un po’ magico, e mentre cammino mi sento come se scaricassi tutto lo stress della giornata. Non è solo il fatto che brucio calorie, è proprio che la testa si svuota. A volte mi metto pure le cuffie con della musica rock vecchia scuola, che mi dà una carica pazzesca, e finisco per accelerare senza nemmeno accorgermene. Risultato? Torno a casa stanco ma soddisfatto, con quella sensazione di “ce l’ho fatta anche oggi”.

Sul cibo, beh, la tua ciotola di ceci e lenticchie mi ha fatto pensare. Io sono uno che ama la semplicità, quindi le verdure grigliate come zucchine o melanzane sono diventate il mio cavallo di battaglia. Ci butto sopra un filo d’olio, un po’ di sale, e via. Non mi serve chissà che per sentirmi sazio e a posto. Però, sai, essendo un uomo, a volte mi parte la voglia di una bistecca gigante, ma sto imparando a controllarmi. Non perché voglio strafare con la dieta, ma perché mi sono accorto che mangiando più leggero mi sento meno appesantito, più… come dire, in controllo.

Il tuo yoga leggero mi incuriosisce, magari un giorno ci provo, ma per ora le camminate sono la mia religione. Non so se è perché sono testardo o perché mi piace sentirmi un po’ l’eroe della mia storia, ma vedere i numeri sulla bilancia scendere (anche solo di mezzo chilo a settimana) mi dà una soddisfazione che non pensavo. Non è una gara, chiaro, ma è come se ogni passo mi ricordasse che sto facendo qualcosa per me stesso, e solo per me stesso.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto sentire meno solo in questa cosa. E fammi sapere com’è andata con le zucchine! Io stasera mi sa che allungo il giro di un chilometro, tanto per vedere se ce la faccio. Tu continua con i tuoi 20 minuti, che anche se non sembra una rivoluzione, secondo me stai già spaccando.
 
Ehi, che energia che trasmetti con il tuo messaggio! Leggerti mi ha fatto proprio sorridere, sai? Quel tuo giro di 5 chilometri vicino al fiume sembra una scena da film, con i lampioni e la magia della sera. Mi ci ritrovo un sacco, perché anche per me le camminate serali stanno diventando quel momento in cui tutto il caos della giornata si scioglie, come se ogni passo portasse via un pezzetto di tensione.

Io di solito faccio un percorso qui in zona, un anello di circa 4 chilometri che passa per un parchetto e poi costeggia una strada tranquilla. Non è niente di spettacolare, ma la sera, con l’aria fresca e il silenzio, mi sembra di essere in un altro mondo. A volte mi concentro solo sul rumore dei miei passi, altre volte mi porto dietro una playlist di musica chill, tipo acoustic o jazz leggero, che mi aiuta a rilassarmi. Non so se è l’effetto delle endorfine o cosa, ma quando torno a casa mi sento più leggero, non solo per le calorie bruciate, ma proprio dentro. È come se la testa si resettasse, e per uno come me, che tende a rimuginare su tutto, è una benedizione.

Sul peso, beh, sto vedendo progressi, anche se lenti. Tipo, questa settimana la bilancia ha detto -0,7 kg, e per me è una piccola vittoria. Non sono uno che punta a strafare, ma sapere che sto andando nella direzione giusta mi dà una spinta incredibile. E poi, come dici tu, non è solo una questione di numeri: è il fatto di prendersi cura di sé, di sentirsi un po’ più padroni del proprio corpo e della propria mente.

Per il cibo, ti capisco alla grande con la tua passione per le verdure grigliate. Io sono fissato con i peperoni e le carote al forno, ci metto un po’ di origano e un filo d’olio, e per me è il paradiso. A volte ci aggiungo un po’ di hummus per fare il pieno di proteine senza appesantirmi. Anche a me ogni tanto viene la tentazione di qualcosa di più “pesante”, tipo una pizza bella carica, ma sto imparando che se mangio più pulito, poi mi sento meno gonfio e con più energia per camminare la sera dopo.

Il tuo yoga mi ispira, magari un giorno ci faccio un pensierino, ma per ora resto fedele alle mie passeggiate. Sono il mio rituale, il mio modo di dire “ok, giornata, ti ho affrontato e ho ancora qualcosa da dare”. Grazie per il tuo racconto, mi ha fatto sentire che siamo un po’ sulla stessa barca, ognuno con il suo percorso ma con quella voglia di stare meglio. Stasera anch’io provo ad allungare un po’ il giro, vediamo se riesco a fare 5 chilometri come te. Tu continua a spaccare con i tuoi 20 minuti e le tue ciotole super sane, che stai andando alla grande!