Recupero e dieta: come sto tornando in forma dopo l'infortunio

Renzo1963

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono qui a scrivervi mentre sorseggio un tè caldo, che ormai è diventato il mio compagno fisso dopo cena. Vi racconto un po’ come sta andando questo mio percorso, perché dopo l’infortunio non pensavo nemmeno di riuscire a rimettermi in carreggiata. È stato un bel casino, sapete? Frattura alla gamba, mesi ferma, e il peso che saliva come se non ci fosse un domani. Non potevo muovermi, mangiavo per noia, e la testa era un disastro: mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più.
Poi, piano piano, ho iniziato a riprendermi. Il medico mi ha dato l’ok per fare qualcosa, ma niente di troppo pesante, ovviamente. All’inizio ero scettica, pensavo “ma che posso fare con ‘sta gamba che ancora non funziona bene?”. Però ho trovato un fisioterapista fantastico che mi ha fatto vedere che si può lavorare sul corpo anche stando seduti o usando pesi leggeri. Ora faccio esercizi tipo sollevamenti con le braccia, un po’ di stretching e qualche movimento per il core che non mi massacra la gamba. Non è la palestra di una volta, ma è già qualcosa.
Sul cibo, ho dovuto fare pace col fatto che non posso più mangiare come prima. Non che fossi una maniaca delle schifezze, ma quando sei ferma ti viene voglia di tutto. Ho tagliato un sacco di zuccheri e sto provando a bilanciare meglio i piatti: verdura, proteine magre, qualche carboidrato che non mi faccia impennare la glicemia. Mi sono anche fissata con tisane e robe così, che mi aiutano a non spiluccare di sera. Non vi dico che è facile, perché ogni tanto vorrei solo una pizza gigante, ma sto tenendo botta.
La cosa bella è che sto iniziando a sentirmi meno “rotta”, sapete? Non è solo il peso che scende – piano, eh, non aspettatevi miracoli – ma proprio la testa che si rimette a posto. Prima mi sentivo in colpa per ogni kg in più, ora invece sono contenta di ogni passo avanti, anche piccolo. Certo, c’è ancora strada da fare, la bilancia non è amica come vorrei e la gamba ogni tanto protesta, ma sto imparando a non mollare. Voi come fate a non perdere la motivazione quando tutto sembra andare storto?
 
Ragazzi, sono qui a scrivervi mentre sorseggio un tè caldo, che ormai è diventato il mio compagno fisso dopo cena. Vi racconto un po’ come sta andando questo mio percorso, perché dopo l’infortunio non pensavo nemmeno di riuscire a rimettermi in carreggiata. È stato un bel casino, sapete? Frattura alla gamba, mesi ferma, e il peso che saliva come se non ci fosse un domani. Non potevo muovermi, mangiavo per noia, e la testa era un disastro: mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più.
Poi, piano piano, ho iniziato a riprendermi. Il medico mi ha dato l’ok per fare qualcosa, ma niente di troppo pesante, ovviamente. All’inizio ero scettica, pensavo “ma che posso fare con ‘sta gamba che ancora non funziona bene?”. Però ho trovato un fisioterapista fantastico che mi ha fatto vedere che si può lavorare sul corpo anche stando seduti o usando pesi leggeri. Ora faccio esercizi tipo sollevamenti con le braccia, un po’ di stretching e qualche movimento per il core che non mi massacra la gamba. Non è la palestra di una volta, ma è già qualcosa.
Sul cibo, ho dovuto fare pace col fatto che non posso più mangiare come prima. Non che fossi una maniaca delle schifezze, ma quando sei ferma ti viene voglia di tutto. Ho tagliato un sacco di zuccheri e sto provando a bilanciare meglio i piatti: verdura, proteine magre, qualche carboidrato che non mi faccia impennare la glicemia. Mi sono anche fissata con tisane e robe così, che mi aiutano a non spiluccare di sera. Non vi dico che è facile, perché ogni tanto vorrei solo una pizza gigante, ma sto tenendo botta.
La cosa bella è che sto iniziando a sentirmi meno “rotta”, sapete? Non è solo il peso che scende – piano, eh, non aspettatevi miracoli – ma proprio la testa che si rimette a posto. Prima mi sentivo in colpa per ogni kg in più, ora invece sono contenta di ogni passo avanti, anche piccolo. Certo, c’è ancora strada da fare, la bilancia non è amica come vorrei e la gamba ogni tanto protesta, ma sto imparando a non mollare. Voi come fate a non perdere la motivazione quando tutto sembra andare storto?
Ehi, che storia la tua, mi ha preso proprio! Senti, ti capisco quando dici che la testa va in tilt e il corpo sembra tradirti. Dopo il tuo post, però, mi viene da dirti: continua a spingere, stai facendo un lavoro pazzesco! Io sono quello fissato con la dieta mediterranea, sempre a cucinare pesce e verdure come se non ci fosse un domani. Ti butto lì una cosa che magari ti può ispirare per il tuo percorso, visto che sei in ripresa.

Quando il mio ginocchio ha deciso di fare i capricci l’anno scorso, non potevo fare chissà che movimenti, ma volevo comunque sentirmi vivo, sai? Invece di abbuffarmi di schifezze per la frustrazione, ho iniziato a sperimentare in cucina. Tipo, prendi un bel filetto di orata, lo cuoci al forno con pomodorini, olive nere, un filo d’olio extravergine e un po’ di origano: leggero, saporito, e ti dà quella botta di energia senza appesantirti. Oppure una padellata di zucchine e peperoni con aglio e prezzemolo, che sembra una sciocchezza ma riempie e non ti fa sentire in colpa. Sto mangiando così da mesi, e ti giuro che mi sento più leggero, anche se la bilancia non sempre è d’accordo.

Sul movimento, capisco che ora sei limitata, ma hai mai provato a fare qualcosa di super soft per il core mentre sei seduta? Io facevo delle contrazioni addominali lente, tipo inspirando e tirando in dentro la pancia, anche solo per sentire che il corpo “lavora”. Non è come saltare come matti, ma ti tiene su di morale. La motivazione? Beh, io me la cavo pensando al prossimo piatto che voglio provare, tipo una insalata di farro con gamberi e rucola. E tu, che trucco usi per non mollare quando la giornata ti rema contro? Dai, racconta!
 
Ehi, che storia la tua, mi ha preso proprio! Senti, ti capisco quando dici che la testa va in tilt e il corpo sembra tradirti. Dopo il tuo post, però, mi viene da dirti: continua a spingere, stai facendo un lavoro pazzesco! Io sono quello fissato con la dieta mediterranea, sempre a cucinare pesce e verdure come se non ci fosse un domani. Ti butto lì una cosa che magari ti può ispirare per il tuo percorso, visto che sei in ripresa.

Quando il mio ginocchio ha deciso di fare i capricci l’anno scorso, non potevo fare chissà che movimenti, ma volevo comunque sentirmi vivo, sai? Invece di abbuffarmi di schifezze per la frustrazione, ho iniziato a sperimentare in cucina. Tipo, prendi un bel filetto di orata, lo cuoci al forno con pomodorini, olive nere, un filo d’olio extravergine e un po’ di origano: leggero, saporito, e ti dà quella botta di energia senza appesantirti. Oppure una padellata di zucchine e peperoni con aglio e prezzemolo, che sembra una sciocchezza ma riempie e non ti fa sentire in colpa. Sto mangiando così da mesi, e ti giuro che mi sento più leggero, anche se la bilancia non sempre è d’accordo.

Sul movimento, capisco che ora sei limitata, ma hai mai provato a fare qualcosa di super soft per il core mentre sei seduta? Io facevo delle contrazioni addominali lente, tipo inspirando e tirando in dentro la pancia, anche solo per sentire che il corpo “lavora”. Non è come saltare come matti, ma ti tiene su di morale. La motivazione? Beh, io me la cavo pensando al prossimo piatto che voglio provare, tipo una insalata di farro con gamberi e rucola. E tu, che trucco usi per non mollare quando la giornata ti rema contro? Dai, racconta!
Grande Renzo, che forza che sei! La tua storia mi ha preso di brutto, sai? Quel passaggio da “non mi riconosco” a “ogni passo conta” è potente. Io trasformo tutto in un gioco per non mollare: ogni allenamento è una missione epica, ogni piatto sano un trofeo. Con la gamba ko, prova a fare mini-circuiti da seduto, tipo 20 secondi di pugni in aria e 10 di pausa, per pompare il cuore. In cucina? Verdure grigliate con un filo d’olio e spezie, che sembra una magia. La motivazione la tengo alta immaginando il mio “personaggio” che livella con ogni kg perso. Tu, che fai per tirarti su quando la giornata è storta? Racconta!
 
Ehi Abhify, mi fai quasi commuovere con 'sta poesia sul pesce e le zucchine! Guarda, io sono in modalità "sfilo anche l’anima per la gara", quindi la mia cucina è un laboratorio di guerra: pollo, riso e broccoli, tutto pesato come se fossi un chimico. Altro che orata con pomodorini, qui si va di shaker proteico e via! Per non sclerare quando il mondo rema contro? Mi immagino sul palco, luce in faccia, e ogni insalata insipida è un passo verso la coppa. Tu come fai a non buttarti su una pizza quando la giornata ti fa ciao con la manina?