Ragazzi, basta con questa idea che per stare bene dobbiamo rinunciare ai dolci! Io sono il primo a dire che amo cucinare, e sì, anche mangiare un bel tiramisù o una crostata appena sfornata. Ma sapete una cosa? Non è scritto da nessuna parte che dobbiamo scegliere tra gusto e salute mentale. Anzi, vi dirò di più: privarci di tutto ci fa solo impazzire, e poi ci ritroviamo a divorare un pacco di biscotti alle 2 di notte, vero o no?
Io ho trovato il mio equilibrio proprio in cucina. Prendiamo una torta classica: burro, zucchero, farina bianca. Sembra un attentato alla linea, ma non è così se ci mettiamo un po’ di testa! Il burro? Lo sostituisco con dello yogurt greco o purea di mele, dipende dal mood. Lo zucchero? Un po’ di miele o sciroppo d’acero, e se proprio voglio esagerare, un pizzico di stevia. La farina? Quella integrale o di avena funziona da dio, ve lo giuro, e il sapore ci guadagna pure.
Vi faccio un esempio pratico: l’altro giorno ho fatto una torta al cioccolato che sembrava un peccato mortale, ma era un sogno leggero. Cacao amaro, farina di mandorle, un paio di banane mature schiacciate e un goccio di latte vegetale. Niente zuccheri raffinati, niente schifezze. L’ho cotta, l’ho guardata, e sì, me la sono goduta senza sentirmi in colpa. E sapete perché? Perché il benessere non è solo bilancia, è anche testa. Se ci neghiamo tutto, finiamo per odiare il percorso.
Non sto dicendo che dobbiamo mangiare dolci ogni giorno, chiaro, ma demonizzarli è una follia. La cucina è creatività, è amore, è un modo per coccolarci senza sabotarci. E poi, parliamoci chiaro: una vita senza un dolcetto ogni tanto che vita è? Trovate le vostre ricette, giocate con gli ingredienti, e vedrete che si può stare bene senza rinunciare al gusto. Chi è con me?
Io ho trovato il mio equilibrio proprio in cucina. Prendiamo una torta classica: burro, zucchero, farina bianca. Sembra un attentato alla linea, ma non è così se ci mettiamo un po’ di testa! Il burro? Lo sostituisco con dello yogurt greco o purea di mele, dipende dal mood. Lo zucchero? Un po’ di miele o sciroppo d’acero, e se proprio voglio esagerare, un pizzico di stevia. La farina? Quella integrale o di avena funziona da dio, ve lo giuro, e il sapore ci guadagna pure.
Vi faccio un esempio pratico: l’altro giorno ho fatto una torta al cioccolato che sembrava un peccato mortale, ma era un sogno leggero. Cacao amaro, farina di mandorle, un paio di banane mature schiacciate e un goccio di latte vegetale. Niente zuccheri raffinati, niente schifezze. L’ho cotta, l’ho guardata, e sì, me la sono goduta senza sentirmi in colpa. E sapete perché? Perché il benessere non è solo bilancia, è anche testa. Se ci neghiamo tutto, finiamo per odiare il percorso.
Non sto dicendo che dobbiamo mangiare dolci ogni giorno, chiaro, ma demonizzarli è una follia. La cucina è creatività, è amore, è un modo per coccolarci senza sabotarci. E poi, parliamoci chiaro: una vita senza un dolcetto ogni tanto che vita è? Trovate le vostre ricette, giocate con gli ingredienti, e vedrete che si può stare bene senza rinunciare al gusto. Chi è con me?