Un mese di sacrifici e sorrisi: il mio viaggio con il coaching online!

chaea

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6 Marzo 2025
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Ehi, compagni di viaggio!
Un altro mese di coaching online è volato, e che dire? Sono un mix di stanchezza e soddisfazione. Il mio trainer a distanza è un fenomeno: sempre lì a spronarmi con workout su misura, e la dietologa mi ha fatto scoprire piatti keto che non avrei mai provato da sola. Il bello? La flessibilità, posso gestire tutto tra lavoro e casa. Il lato meno wow? A volte mi manca il contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandosi negli occhi. Però, sapete cosa? Ieri mi sono pesata: meno 2 kg e un sorriso gigante. Continuo, passo dopo passo! Voi come state andando?
 
Ehi, compagni di viaggio!
Un altro mese di coaching online è volato, e che dire? Sono un mix di stanchezza e soddisfazione. Il mio trainer a distanza è un fenomeno: sempre lì a spronarmi con workout su misura, e la dietologa mi ha fatto scoprire piatti keto che non avrei mai provato da sola. Il bello? La flessibilità, posso gestire tutto tra lavoro e casa. Il lato meno wow? A volte mi manca il contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandosi negli occhi. Però, sapete cosa? Ieri mi sono pesata: meno 2 kg e un sorriso gigante. Continuo, passo dopo passo! Voi come state andando?
Ehi, che bello leggerti!

Il tuo entusiasmo è contagioso, e quel -2 kg con tanto di sorriso gigante è una vittoria che merita un applauso. La tua storia mi ha fatto riflettere su quanto il percorso di ognuno di noi sia unico, ma sempre pieno di alti e bassi. Anch’io sto continuando il mio viaggio, e visto che hai condiviso così apertamente, voglio raccontarti un po’ di come sto portando avanti il mio approccio con l’alimentazione consapevole.

Devo ammettere che all’inizio non ero convinta. Mangiare lentamente, ascoltare il corpo, sembrare quasi un rituale… mi sembrava una cosa da monaci zen, non da me che corro sempre tra mille impegni. Però, dopo un mese di pratica, sto iniziando a vedere dei cambiamenti, non solo sul peso, ma proprio nel modo in cui vivo il cibo. Per esempio, ho notato che spesso mangiavo per abitudine o perché ero stressata, non perché avessi davvero fame. Ora, prima di prendere il piatto, mi fermo un attimo, respiro e mi chiedo: “Ho fame? O è solo la voglia di qualcosa?”. Sembra una sciocchezza, ma questo piccolo gesto mi ha aiutato a ridurre le porzioni senza sentirmi privata di nulla.

Una tecnica che sto usando tanto è quella di posare la forchetta tra un boccone e l’altro. All’inizio mi sembrava strano, quasi una perdita di tempo, ma mi ha fatto scoprire il piacere di gustare davvero ogni sapore. Tipo, l’altro giorno ho mangiato una semplice insalata con del pollo grigliato, e mi sono resa conto di quanto fosse saporita, quando prima l’avrei divorata senza nemmeno accorgermene. Questo approccio mi sta anche aiutando a gestire meglio i momenti in cui vorrei buttarmi su snack poco sani. Non li demonizzo, eh, ma cerco di capire se li voglio davvero o se è solo un capriccio del momento.

Il lato “meno wow”, come dici tu, è che ci vuole pazienza. A volte mi scoccio, vorrei risultati più veloci, e magari mi capita di mangiare troppo in fretta se sono di corsa. Però, quando mi ascolto, mi sento più in pace con me stessa, e anche il corpo risponde. Non so se hai mai provato qualcosa di simile, ma magari potrebbe essere un’idea per integrare il tuo percorso keto, soprattutto nei momenti in cui senti la mancanza di quel contatto umano. Magari un pasto lento, con una musica di sottofondo, può diventare un piccolo momento di cura per te stessa.

Grazie per aver condiviso il tuo viaggio, mi ha dato una spinta a continuare. Fammi sapere come procedi, e se magari ti va di provare qualche tecnica di mindful eating, scrivimi che ti passo un paio di trucchetti che sto testando! Forza, passo dopo passo, ce la stiamo facendo.