Passeggiate serali: un momento di pace per me e per il mio percorso

6 Marzo 2025
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Buonasera a tutti,
stasera voglio raccontarvi della mia passeggiata di ieri, che è stata davvero speciale. Sono uscito poco prima del tramonto, quando il cielo aveva quelle sfumature arancioni che ti fanno dimenticare ogni preoccupazione. Ho scelto un percorso un po’ diverso dal solito: invece di girare intorno al parco vicino casa, ho deciso di esplorare una stradina che porta verso il fiume. Non so, sentivo il bisogno di cambiare, di vedere qualcosa di nuovo.
Camminare in quel silenzio, con solo il rumore dell’acqua e qualche uccellino in lontananza, mi ha fatto sentire… leggero. Non parlo solo del peso, ma proprio di una leggerezza dentro. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare andare i pensieri pesanti della giornata. Ho camminato per circa 5 chilometri, forse di più, e quando sono tornato a casa mi sono accorto che non avevo controllato il telefono neanche una volta. Per me, che di solito sono sempre lì a guardare notifiche, è stata una piccola vittoria.
Sul fronte del peso, sto vedendo progressi lenti ma costanti. Non mi peso tutti i giorni, però la cintura che prima chiudevo a fatica ora è più comoda, e questo mi dà una bella spinta per continuare. Non è solo il numero sulla bilancia, sapete? È il sentirmi più energico, più in pace con me stesso. Certo, ci sono giorni in cui la voglia di uscire non c’è, magari perché piove o perché sono stanco. Però mi dico sempre: “Anche solo 20 minuti, vai”. E alla fine, quei 20 minuti diventano un’ora, e torno a casa soddisfatto.
Mi piace condividere queste cose con voi perché so che ognuno qui ha i suoi ostacoli, ma anche i suoi momenti di gioia in questo percorso. Se avete qualche percorso speciale per le vostre passeggiate, raccontatemelo! Magari mi ispiro per la prossima uscita.
A presto!
 
Buonasera a tutti,
stasera voglio raccontarvi della mia passeggiata di ieri, che è stata davvero speciale. Sono uscito poco prima del tramonto, quando il cielo aveva quelle sfumature arancioni che ti fanno dimenticare ogni preoccupazione. Ho scelto un percorso un po’ diverso dal solito: invece di girare intorno al parco vicino casa, ho deciso di esplorare una stradina che porta verso il fiume. Non so, sentivo il bisogno di cambiare, di vedere qualcosa di nuovo.
Camminare in quel silenzio, con solo il rumore dell’acqua e qualche uccellino in lontananza, mi ha fatto sentire… leggero. Non parlo solo del peso, ma proprio di una leggerezza dentro. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare andare i pensieri pesanti della giornata. Ho camminato per circa 5 chilometri, forse di più, e quando sono tornato a casa mi sono accorto che non avevo controllato il telefono neanche una volta. Per me, che di solito sono sempre lì a guardare notifiche, è stata una piccola vittoria.
Sul fronte del peso, sto vedendo progressi lenti ma costanti. Non mi peso tutti i giorni, però la cintura che prima chiudevo a fatica ora è più comoda, e questo mi dà una bella spinta per continuare. Non è solo il numero sulla bilancia, sapete? È il sentirmi più energico, più in pace con me stesso. Certo, ci sono giorni in cui la voglia di uscire non c’è, magari perché piove o perché sono stanco. Però mi dico sempre: “Anche solo 20 minuti, vai”. E alla fine, quei 20 minuti diventano un’ora, e torno a casa soddisfatto.
Mi piace condividere queste cose con voi perché so che ognuno qui ha i suoi ostacoli, ma anche i suoi momenti di gioia in questo percorso. Se avete qualche percorso speciale per le vostre passeggiate, raccontatemelo! Magari mi ispiro per la prossima uscita.
A presto!
Ehi, che bello leggere della tua passeggiata!

Mi hai fatto venire in mente le mie uscite serali qui, anche se il contesto è un po’ diverso. Sono arrivato da poco in una zona dove l’umidità è pazzesca, tipo che dopo cinque minuti fuori sembro uscito dalla doccia. All’inizio mi pesava, non ero abituato, e trovavo scuse per restare in casa. Poi ho deciso di adattarmi, perché mollare il mio percorso non era un’opzione.

Ora faccio passeggiate veloci verso sera, quando l’aria è un po’ più fresca, e sto provando a inserire qualche scatto di intensità, tipo un minuto di camminata super rapida alternata a un ritmo normale. Mi aiuta a bruciare di più e a sentirmi meno “appiccicoso” con questo clima. Ho trovato un parco con un sentiero che gira intorno a un laghetto, niente di speciale, ma il rumore dell’acqua mi rilassa, un po’ come il tuo fiume.

Per la dieta, sto cercando di bere tantissimo, perché con questa umidità il corpo lo chiede. Mangio più cose fresche, tipo insalate con proteine, per non appesantirmi. I progressi? Lenti, ma ci sono. La bilancia non si muove tanto, ma i jeans sono più comodi, e questo mi basta per andare avanti.

Il tuo racconto mi ha dato voglia di provare un percorso nuovo, magari stasera cambio strada. Se hai qualche trucco per restare motivato quando il clima non aiuta, fammi sapere!

Ci si legge presto!
 
Buonasera a tutti,
stasera voglio raccontarvi della mia passeggiata di ieri, che è stata davvero speciale. Sono uscito poco prima del tramonto, quando il cielo aveva quelle sfumature arancioni che ti fanno dimenticare ogni preoccupazione. Ho scelto un percorso un po’ diverso dal solito: invece di girare intorno al parco vicino casa, ho deciso di esplorare una stradina che porta verso il fiume. Non so, sentivo il bisogno di cambiare, di vedere qualcosa di nuovo.
Camminare in quel silenzio, con solo il rumore dell’acqua e qualche uccellino in lontananza, mi ha fatto sentire… leggero. Non parlo solo del peso, ma proprio di una leggerezza dentro. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare andare i pensieri pesanti della giornata. Ho camminato per circa 5 chilometri, forse di più, e quando sono tornato a casa mi sono accorto che non avevo controllato il telefono neanche una volta. Per me, che di solito sono sempre lì a guardare notifiche, è stata una piccola vittoria.
Sul fronte del peso, sto vedendo progressi lenti ma costanti. Non mi peso tutti i giorni, però la cintura che prima chiudevo a fatica ora è più comoda, e questo mi dà una bella spinta per continuare. Non è solo il numero sulla bilancia, sapete? È il sentirmi più energico, più in pace con me stesso. Certo, ci sono giorni in cui la voglia di uscire non c’è, magari perché piove o perché sono stanco. Però mi dico sempre: “Anche solo 20 minuti, vai”. E alla fine, quei 20 minuti diventano un’ora, e torno a casa soddisfatto.
Mi piace condividere queste cose con voi perché so che ognuno qui ha i suoi ostacoli, ma anche i suoi momenti di gioia in questo percorso. Se avete qualche percorso speciale per le vostre passeggiate, raccontatemelo! Magari mi ispiro per la prossima uscita.
A presto!
Ciao caro,

la tua passeggiata mi ha fatto quasi venire voglia di infilarmi le scarpe e uscire subito, anche se fuori è già buio! Quel cielo arancione, il rumore dell’acqua… sembra una di quelle scene che ti restano impresse, che ti fanno sentire vivo. Sai, leggendo il tuo post mi sono ritrovato a pensare a quanto anche per me le passeggiate serali siano diventate un momento sacro, un modo per chiudere la giornata e, in qualche modo, prepararmi a quella successiva.

Io sono un grande fan della dieta mediterranea, come forse avrai notato dai miei post pieni di pesce e verdure. Ultimamente sto cercando di abbinarla a un po’ di attenzione ai ritmi del mangiare, tipo dando al mio corpo delle pause più lunghe tra un pasto e l’altro. Non è proprio un digiuno vero e proprio, ma più un ascolto del mio corpo, capisci? E le passeggiate serali sono perfette per questo: mentre cammino, sento che il mio corpo si “resetta”. Non so se è il movimento, l’aria fresca o il fatto di essere solo con i miei pensieri, ma mi aiuta a non pensare al cibo e a godermi il momento.

Ieri, per esempio, ho fatto un giro vicino al mare. Abito non proprio sulla costa, ma a una ventina di minuti c’è una passeggiata lungomare che adoro. Ho portato con me una bottiglietta d’acqua e ho camminato piano, guardando le onde e le luci delle barche in lontananza. Dopo circa un’ora, mi sono fermato su una panchina e ho pensato a quanto sia cambiato il mio rapporto con il cibo e con me stesso da quando ho iniziato questo percorso. Prima, magari, dopo una giornata pesante, mi sarei buttato su un pacco di patatine. Ora, invece, una passeggiata e una cena leggera con del salmone grigliato, un’insalata di pomodori e un filo d’olio d’oliva mi fanno sentire soddisfatto e in pace.

A proposito, ti lascio una ricettina veloce che ho provato l’altro giorno, perfetta per quando torno dalle mie camminate e voglio qualcosa di nutriente ma non pesante: prendi un filetto di orata, lo cuoci al forno con un po’ di limone, aglio e rosmarino, e lo servi con un contorno di zucchine grigliate condite con olio extravergine e un pizzico di sale. È semplice, ma ti assicuro che sembra un piatto da ristorante!

Il tuo racconto della cintura che ora ti sta più comoda mi ha fatto sorridere: sono quei piccoli segnali che valgono più di qualsiasi numero sulla bilancia, vero? Per i giorni in cui la motivazione scarseggia, io mi ripeto una frase che ho letto da qualche parte: “Non devi essere perfetto, devi solo essere costante”. E così, anche quando piove, mi metto un cappello e faccio almeno un giretto breve.

Se ti va, prova a fare una passeggiata vicino a un posto con dell’acqua, come il tuo fiume. Io trovo che il suono dell’acqua abbia qualcosa di magico, quasi ipnotico. Fammi sapere se hai qualche altro percorso da consigliarmi o se provi la ricetta dell’orata!

Un abbraccio e continua così!
 
Buonasera a tutti,
stasera voglio raccontarvi della mia passeggiata di ieri, che è stata davvero speciale. Sono uscito poco prima del tramonto, quando il cielo aveva quelle sfumature arancioni che ti fanno dimenticare ogni preoccupazione. Ho scelto un percorso un po’ diverso dal solito: invece di girare intorno al parco vicino casa, ho deciso di esplorare una stradina che porta verso il fiume. Non so, sentivo il bisogno di cambiare, di vedere qualcosa di nuovo.
Camminare in quel silenzio, con solo il rumore dell’acqua e qualche uccellino in lontananza, mi ha fatto sentire… leggero. Non parlo solo del peso, ma proprio di una leggerezza dentro. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare andare i pensieri pesanti della giornata. Ho camminato per circa 5 chilometri, forse di più, e quando sono tornato a casa mi sono accorto che non avevo controllato il telefono neanche una volta. Per me, che di solito sono sempre lì a guardare notifiche, è stata una piccola vittoria.
Sul fronte del peso, sto vedendo progressi lenti ma costanti. Non mi peso tutti i giorni, però la cintura che prima chiudevo a fatica ora è più comoda, e questo mi dà una bella spinta per continuare. Non è solo il numero sulla bilancia, sapete? È il sentirmi più energico, più in pace con me stesso. Certo, ci sono giorni in cui la voglia di uscire non c’è, magari perché piove o perché sono stanco. Però mi dico sempre: “Anche solo 20 minuti, vai”. E alla fine, quei 20 minuti diventano un’ora, e torno a casa soddisfatto.
Mi piace condividere queste cose con voi perché so che ognuno qui ha i suoi ostacoli, ma anche i suoi momenti di gioia in questo percorso. Se avete qualche percorso speciale per le vostre passeggiate, raccontatemelo! Magari mi ispiro per la prossima uscita.
A presto!
Ciao a tutti,

il tuo racconto mi ha davvero colpito, sai? Quella sensazione di leggerezza che descrivi, con il cielo arancione e il rumore del fiume, è proprio il tipo di magia che cerco anch’io nelle mie camminate. Mi ha fatto ripensare a quanto il movimento, anche solo una passeggiata, possa fare tanto per il corpo e per la testa. E visto che qui parliamo di percorsi di benessere, voglio condividere un po’ della mia esperienza con i “cheat meals”, che per me sono diventati un alleato in questo viaggio di perdita di peso, soprattutto per mantenere l’equilibrio mentale e non sentirmi in gabbia con la dieta.

Io seguo una strategia che prevede un pasto “di carico” una volta a settimana, quello che in tanti chiamano cheat meal. Non è una scusa per abbuffarmi senza senso, ma un momento in cui mi concedo qualcosa che amo, tipo una pizza fatta come si deve o un dolce che mi fa sorridere solo a pensarci. All’inizio ero scettico, pensavo che un pasto così potesse rallentare i miei progressi o farmi perdere il controllo. Invece, con il tempo ho capito che mi aiuta a non vedere la dieta come una punizione, ma come un percorso sostenibile.

Dal punto di vista del metabolismo, il cheat meal sembra dare una piccola “scossa”. Quando sei in deficit calorico per tanto tempo, il corpo può adattarsi e rallentare un po’ il metabolismo per risparmiare energia. Un pasto più abbondante, con più carboidrati o calorie, può aiutare a segnalare al corpo che non c’è “carestia”, e questo a volte dà una spinta per continuare a bruciare calorie in modo più efficiente. Non è una cosa drastica, ma nel mio caso ho notato che dopo il cheat meal mi sento più energico per un paio di giorni, e i miei allenamenti (o anche solo le camminate, come le tue) rendono meglio.

Ma il vero beneficio, per me, è psicologico. Sapere che una volta a settimana posso mangiare qualcosa di speciale mi toglie quella sensazione di privazione che a volte mi faceva cedere in passato. È come se il cheat meal fosse una ricompensa programmata, un momento per godermi il cibo senza sensi di colpa. E, proprio come la tua passeggiata, mi aiuta a ritrovare quella leggerezza mentale. Dopo quel pasto, torno alla mia routine con più voglia e determinazione. Certo, ci vuole disciplina: non deve diventare un “cheat day” o una scusa per esagerare, ma con un po’ di pratica si trova il giusto equilibrio.

Leggendo della tua passeggiata, mi è venuta voglia di provare un percorso nuovo anch’io. Di solito cammino in un parco vicino casa, ma ora che ci penso, c’è un sentiero in collina a una ventina di minuti da me che potrebbe essere perfetto per una serata tranquilla. Magari ci porto un thermos di caffè (adoro il caffè, anche se non proprio quello verde di cui si parla tanto!) e mi godo il panorama. Tu hai ragione: cambiare scenario fa bene, ti fa sentire vivo.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato una bella ispirazione. Se qualcuno di voi usa i cheat meals o ha qualche trucco per rendere il percorso più leggero (non solo in senso fisico), raccontate! Sono curioso di sapere come vi organizzate.

Ci si legge presto!
 
Ciao a tutti,

il tuo racconto mi ha davvero colpito, sai? Quella sensazione di leggerezza che descrivi, con il cielo arancione e il rumore del fiume, è proprio il tipo di magia che cerco anch’io nelle mie camminate. Mi ha fatto ripensare a quanto il movimento, anche solo una passeggiata, possa fare tanto per il corpo e per la testa. E visto che qui parliamo di percorsi di benessere, voglio condividere un po’ della mia esperienza con i “cheat meals”, che per me sono diventati un alleato in questo viaggio di perdita di peso, soprattutto per mantenere l’equilibrio mentale e non sentirmi in gabbia con la dieta.

Io seguo una strategia che prevede un pasto “di carico” una volta a settimana, quello che in tanti chiamano cheat meal. Non è una scusa per abbuffarmi senza senso, ma un momento in cui mi concedo qualcosa che amo, tipo una pizza fatta come si deve o un dolce che mi fa sorridere solo a pensarci. All’inizio ero scettico, pensavo che un pasto così potesse rallentare i miei progressi o farmi perdere il controllo. Invece, con il tempo ho capito che mi aiuta a non vedere la dieta come una punizione, ma come un percorso sostenibile.

Dal punto di vista del metabolismo, il cheat meal sembra dare una piccola “scossa”. Quando sei in deficit calorico per tanto tempo, il corpo può adattarsi e rallentare un po’ il metabolismo per risparmiare energia. Un pasto più abbondante, con più carboidrati o calorie, può aiutare a segnalare al corpo che non c’è “carestia”, e questo a volte dà una spinta per continuare a bruciare calorie in modo più efficiente. Non è una cosa drastica, ma nel mio caso ho notato che dopo il cheat meal mi sento più energico per un paio di giorni, e i miei allenamenti (o anche solo le camminate, come le tue) rendono meglio.

Ma il vero beneficio, per me, è psicologico. Sapere che una volta a settimana posso mangiare qualcosa di speciale mi toglie quella sensazione di privazione che a volte mi faceva cedere in passato. È come se il cheat meal fosse una ricompensa programmata, un momento per godermi il cibo senza sensi di colpa. E, proprio come la tua passeggiata, mi aiuta a ritrovare quella leggerezza mentale. Dopo quel pasto, torno alla mia routine con più voglia e determinazione. Certo, ci vuole disciplina: non deve diventare un “cheat day” o una scusa per esagerare, ma con un po’ di pratica si trova il giusto equilibrio.

Leggendo della tua passeggiata, mi è venuta voglia di provare un percorso nuovo anch’io. Di solito cammino in un parco vicino casa, ma ora che ci penso, c’è un sentiero in collina a una ventina di minuti da me che potrebbe essere perfetto per una serata tranquilla. Magari ci porto un thermos di caffè (adoro il caffè, anche se non proprio quello verde di cui si parla tanto!) e mi godo il panorama. Tu hai ragione: cambiare scenario fa bene, ti fa sentire vivo.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato una bella ispirazione. Se qualcuno di voi usa i cheat meals o ha qualche trucco per rendere il percorso più leggero (non solo in senso fisico), raccontate! Sono curioso di sapere come vi organizzate.

Ci si legge presto!
 
Ehi Chrisyd,

la tua storia sui cheat meals mi ha fatto proprio riflettere! Concordo al cento per cento sul fatto che quel pasto “speciale” settimanale possa essere un salvavita, soprattutto per la testa. Anche io uso una strategia simile, con un pasto di carico ogni sette giorni, e ti capisco quando dici che è come una ricompensa che ti fa andare avanti senza sentirti in trappola. Sul metabolismo, pure io ho notato quella spinta in più nei giorni dopo, come se il corpo dicesse “ok, ci siamo, continuiamo a lavorare”.

Però sai una cosa che sto provando ultimamente per bilanciare il tutto? Le zuppe. Non quelle tristi, eh, ma piatti belli saporiti, con verdure di stagione, un po’ di legumi o magari un tocco di spezie. Sono perfette per i giorni “normali” della settimana, ti riempiono senza appesantire e in qualche modo mi fanno sentire in pace, un po’ come la tua passeggiata al tramonto. È un modo per coccolarmi senza sgarrare, e mi aiuta a godermi ancora di più il mio cheat meal senza sensi di colpa.

Il tuo racconto del sentiero in collina mi ha messo curiosità. Quasi quasi provo a cambiare anche io il mio solito giro al parco e mi avventuro da qualche parte con un bel panorama. Grazie per lo spunto, continua a raccontarci!