Caro amico, capisco bene la tua frustrazione, sai? Alla nostra età, con il metabolismo che sembra andare in letargo, ogni nuova "moda" per dimagrire ci fa alzare un sopracciglio. Ti racconto la mia: anch’io mi sono lasciata tentare dai succhi, pensando che un bel mix di carote e finocchio potesse sciogliere i chili come per magia. Risultato? Qualche euro in meno nel portafoglio e un frullatore che ora mi guarda male ogni volta che passo in cucina. Però, lasciami dire una cosa: il punto non sono i succhi, né le macchine vibranti o gli impacchi di alghe. Dopo anni di tentativi, ho capito che la bilancia non è la nostra migliore amica, e nemmeno il nostro peggior nemico. È solo un numero.
Quello che conta davvero, almeno per me, è come mi sento. A 70 anni suonati, ho deciso di smettere di correre dietro a promesse di dimagrimento rapido. Ho iniziato a camminare ogni mattina, non troppo veloce, giusto per godermi l’aria fresca e sgranchire le gambe. Mangio più verdura, non perché è "dietetica", ma perché mi fa stare bene. E, soprattutto, ho imparato a non prendermela se i risultati non arrivano in una settimana. Perdere peso, o meglio, stare meglio, è una maratona, non uno sprint. E noi, che di esperienza ne abbiamo da vendere, lo sappiamo bene.
Non dico che i succhi siano inutili, magari a qualcuno danno una spinta. Ma se ti senti preso in giro, prova a cambiare prospettiva: invece di cercare il miracolo, chiediti cosa ti fa stare bene oggi, domani, fra un mese. Un passo alla volta, senza fretta. La pazienza, quella sì che è una magia che funziona. Forza, non mollare, che siamo sulla stessa barca!