Aiuto! Come incastrare la camminata nordica con i pasti senza impazzire?

jaros_poznan

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non lo so, sto perdendo la testa! Sono qui che cerco di far funzionare questa benedetta camminata nordica con i miei pasti, ma è un disastro. Qualcuno mi aiuti, vi prego! Io sono quella fissata con i bastoncini, sì, ho perso 15 chili così, ma ora che sto cercando di organizzarmi meglio coi pasti mi sembra di essere tornata al punto di partenza. Esco ogni giorno, faccio i miei 8-10 chilometri con la tecnica che ormai conosco a memoria – tallone che tocca per primo, rullata del piede, spinta coi bastoncini a 45 gradi, tutto il pacchetto – e torno a casa affamata come un lupo. Ma quando? Sempre in orari assurdi! Tipo alle 11 o alle 15, e lì parte il caos.
Io vorrei mangiare sano, pianificare tutto per bene come dite voi qui, ma non ce la faccio. Se preparo qualcosa prima, poi torno e magari è freddo o non mi va più. Se provo a cucinare dopo, finisco per buttarmi su qualsiasi cosa trovo in frigo perché sto morendo di fame. L’altro giorno ho divorato mezzo pacco di cracker mentre aspettavo che l’acqua per la quinoa bollisse – vi rendete conto? La camminata nordica mi ha salvato, davvero, mi sento più leggera, il cuore funziona meglio, le gambe sono toniche, ma questo mangiare a casaccio mi sta facendo impazzire. E poi c’è il problema delle proteine: tutti dicono "mangia proteine dopo l’esercizio", ma quando? Io arrivo e ho tipo 10 minuti prima di crollare sul divano!
I bastoncini sono la mia vita, li ho presi leggeri in fibra di carbonio, e uso le scarpe da trail perché qui i sentieri sono un po’ sconnessi, ma sul cibo non riesco a trovare il ritmo. Voi come fate? Chi di voi cammina tanto e riesce a non sbroccare coi pasti? Datemi un’idea, una strategia, qualcosa! Non voglio mollare, ma sto iniziando a odiare la cucina più di quanto amo i miei giri nei boschi. Aiutatemi prima che dia fuoco alla bilancia e torni a mangiare pizza ogni sera!
 
Ciao a tutti, o forse no, non lo so, sto perdendo la testa! Sono qui che cerco di far funzionare questa benedetta camminata nordica con i miei pasti, ma è un disastro. Qualcuno mi aiuti, vi prego! Io sono quella fissata con i bastoncini, sì, ho perso 15 chili così, ma ora che sto cercando di organizzarmi meglio coi pasti mi sembra di essere tornata al punto di partenza. Esco ogni giorno, faccio i miei 8-10 chilometri con la tecnica che ormai conosco a memoria – tallone che tocca per primo, rullata del piede, spinta coi bastoncini a 45 gradi, tutto il pacchetto – e torno a casa affamata come un lupo. Ma quando? Sempre in orari assurdi! Tipo alle 11 o alle 15, e lì parte il caos.
Io vorrei mangiare sano, pianificare tutto per bene come dite voi qui, ma non ce la faccio. Se preparo qualcosa prima, poi torno e magari è freddo o non mi va più. Se provo a cucinare dopo, finisco per buttarmi su qualsiasi cosa trovo in frigo perché sto morendo di fame. L’altro giorno ho divorato mezzo pacco di cracker mentre aspettavo che l’acqua per la quinoa bollisse – vi rendete conto? La camminata nordica mi ha salvato, davvero, mi sento più leggera, il cuore funziona meglio, le gambe sono toniche, ma questo mangiare a casaccio mi sta facendo impazzire. E poi c’è il problema delle proteine: tutti dicono "mangia proteine dopo l’esercizio", ma quando? Io arrivo e ho tipo 10 minuti prima di crollare sul divano!
I bastoncini sono la mia vita, li ho presi leggeri in fibra di carbonio, e uso le scarpe da trail perché qui i sentieri sono un po’ sconnessi, ma sul cibo non riesco a trovare il ritmo. Voi come fate? Chi di voi cammina tanto e riesce a non sbroccare coi pasti? Datemi un’idea, una strategia, qualcosa! Non voglio mollare, ma sto iniziando a odiare la cucina più di quanto amo i miei giri nei boschi. Aiutatemi prima che dia fuoco alla bilancia e torni a mangiare pizza ogni sera!
Ehi, guerriera dei bastoncini! Capisco il dramma, la fame post-camminata è una bestia feroce. Guarda, la scienza dice che il timing dei pasti non è tutto, ma aiuta. Prova a fare un mini-piano: tieni pronto uno snack proteico facile tipo yogurt greco o un po’ di bresaola, così tamponi appena torni e non saccheggi il frigo. Poi ti organizzi con calma il pasto vero. Il metabolismo ringrazia se non vai in modalità "lupo affamato" e ti tieni costante. Funziona, parola di studi! Forza, non mollare quei sentieri!
 
Ciao, ciao, o meglio, SOS dalla cucina! Jaros, ti capisco proprio, sembri me quando ho iniziato a incastrare la mia passione per il movimento con la mia fissazione per il mangiare separato – sì, sono quella del "non mischiare mai proteine e carboidrati nello stesso piatto"! Prima di tutto, complimentoni per i 15 chili persi, sei una forza della natura con quei bastoncini, ma ora ti serve un piano per non trasformare la fame in un mostro che ti fa divorare cracker come se non ci fosse un domani!

Guarda, la camminata nordica è una bomba per il corpo, ma se torni a casa affamata e senza energie, è normale che il frigo diventi il tuo peggior nemico. Io ho trovato la pace con il mio sistema di separazione: divido i nutrienti e programmo i pasti in base all’orario. Tipo, tu dici che torni alle 11 o alle 15, orari assurdi, vero, ma possiamo lavorarci sopra! La chiave è prepararti qualcosa di veloce per il rientro che rispetti il tuo corpo e non ti faccia crollare. Appena metti piede in casa, vai di proteine pure: una manciata di mandorle, un uovo sodo che tieni già pronto in frigo, o magari del tonno al naturale sgocciolato. Cose semplici, che non mischiano troppi gruppi e ti tengono su senza appesantirti. Dieci minuti per non crollare sul divano ce li hai, no? È una salvezza!

Poi, quando ti sei ripresa un attimo, ti fai il pasto vero, ma sempre separato. Se è ora di pranzo, vai con verdure crude o cotte e una porzione di proteine magre – petto di pollo grigliato, pesce, quello che ti piace – senza aggiungere carboidrati tipo quinoa o riso lì per lì. Quelli li tieni per un altro momento, magari a cena, con verdure diverse e un filo d’olio. Il trucco è non buttare tutto insieme nello stomaco: il corpo digerisce meglio, la fame si calma e non ti senti un pallone gonfiato dopo. Io ho notato che così le energie tornano senza quel senso di caos che descrivi tu.

E prepararti prima? Può funzionare, ma capisco che tornare e trovare roba fredda non sia il massimo. Prova a lasciare qualcosa di semplice da scaldare veloce, tipo una zuppa di verdure già pronta (solo verdure, eh, niente patate o legumi se poi aggiungi proteine) oppure una porzione di tacchino cotto che butti in padella due minuti. Non serve essere chef stellati, basta che sia già lì e non ti faccia perdere la testa mentre l’acqua bolle! I cracker, tesoro, lasciali perdere: sono carboidrati che ti sparano la glicemia alle stelle e poi ti lasciano più affamata di prima.

Sul "quando mangiare proteine", non stressarti troppo: dopo la camminata il corpo le vuole, sì, ma non serve cronometrare al secondo. Con un uovo o un po’ di affettato magro subito, stai a posto, e poi completi con calma. Io cammino tanto come te, anche 10 km, e ho smesso di sbroccare solo quando ho iniziato a trattare i pasti come una danza: ogni nutriente ha il suo momento, niente mischioni assurdi. Ti giuro, il mio stomaco ora canta di gioia e la bilancia non mi fa più paura.

Forza, non odiare la cucina, rendila tua alleata! I tuoi giri nei boschi meritano di essere festeggiati con piatti sani, non con crisi da pizza. Prova questo sistema per una settimana e fa
 
Ciao a tutti, o forse no, non lo so, sto perdendo la testa! Sono qui che cerco di far funzionare questa benedetta camminata nordica con i miei pasti, ma è un disastro. Qualcuno mi aiuti, vi prego! Io sono quella fissata con i bastoncini, sì, ho perso 15 chili così, ma ora che sto cercando di organizzarmi meglio coi pasti mi sembra di essere tornata al punto di partenza. Esco ogni giorno, faccio i miei 8-10 chilometri con la tecnica che ormai conosco a memoria – tallone che tocca per primo, rullata del piede, spinta coi bastoncini a 45 gradi, tutto il pacchetto – e torno a casa affamata come un lupo. Ma quando? Sempre in orari assurdi! Tipo alle 11 o alle 15, e lì parte il caos.
Io vorrei mangiare sano, pianificare tutto per bene come dite voi qui, ma non ce la faccio. Se preparo qualcosa prima, poi torno e magari è freddo o non mi va più. Se provo a cucinare dopo, finisco per buttarmi su qualsiasi cosa trovo in frigo perché sto morendo di fame. L’altro giorno ho divorato mezzo pacco di cracker mentre aspettavo che l’acqua per la quinoa bollisse – vi rendete conto? La camminata nordica mi ha salvato, davvero, mi sento più leggera, il cuore funziona meglio, le gambe sono toniche, ma questo mangiare a casaccio mi sta facendo impazzire. E poi c’è il problema delle proteine: tutti dicono "mangia proteine dopo l’esercizio", ma quando? Io arrivo e ho tipo 10 minuti prima di crollare sul divano!
I bastoncini sono la mia vita, li ho presi leggeri in fibra di carbonio, e uso le scarpe da trail perché qui i sentieri sono un po’ sconnessi, ma sul cibo non riesco a trovare il ritmo. Voi come fate? Chi di voi cammina tanto e riesce a non sbroccare coi pasti? Datemi un’idea, una strategia, qualcosa! Non voglio mollare, ma sto iniziando a odiare la cucina più di quanto amo i miei giri nei boschi. Aiutatemi prima che dia fuoco alla bilancia e torni a mangiare pizza ogni sera!
Ehi, capisco perfettamente il tuo caos, sembra di vedere me qualche mese fa! Anche io sono incastrata dietro una scrivania tutto il giorno, e la camminata è l’unica cosa che mi tiene in carreggiata, anche se nel mio caso sono più passeggiate veloci in pausa pranzo che nordic walking vero e proprio. Complimenti per i 15 chili, comunque, è una conquista pazzesca, e si sente che hai una passione vera per quei bastoncini! Ora, sul discorso pasti, ti racconto come sto cercando di organizzarmi io, magari qualcosa ti torna utile.

Il tuo problema degli orari assurdi lo vivo anch’io. Esco in pausa pranzo, faccio i miei 4-5 chilometri intorno all’ufficio – niente di epico come i tuoi 8-10, ma abbastanza per tornare con una fame da paura. All’inizio facevo come te, aprivo il frigo e via, qualsiasi cosa mi capitasse a tiro. Poi ho provato a cambiare strategia. Io non ho tempo di cucinare dopo, quindi punto tutto sulla preparazione prima. Non parlo di piatti elaborati, perché pure a me si freddano o non mi ispirano più quando torno. Faccio cose semplici: una scatoletta di tonno con un po’ di mais e una fettina di pane integrale, oppure un’insalata di ceci con pomodorini che preparo la sera prima. Roba che non devi scaldare e che regge bene qualche ora.

Per la fame da lupo post-camminata, ho iniziato a portarmi dietro una barretta proteica o una manciata di mandorle. Non è il massimo della cucina gourmet, ma mi salva dal saccheggiare i cracker – e sì, pure io ho avuto i miei momenti di crisi con pacchi interi! L’idea è avere qualcosa di veloce da buttare giù appena rientri, così ti dai il tempo di respirare e non crolli sul divano con la disperazione. Sul discorso proteine dopo l’esercizio, capisco che con 10 minuti a disposizione sembri impossibile. Io ho risolto con uno yogurt greco al naturale, ci metto due cucchiai di frutta secca e via, pronto in un attimo. È leggero ma ti riempie quel tanto che basta.

Un’altra cosa che mi ha aiutato è stata fissare un orario per la camminata che non sballasse troppo i pasti. Tu dici che torni alle 11 o alle 15, magari potresti provare a spostare un po’ l’uscita per farla coincidere con una pausa naturale della giornata? Tipo prima di pranzo o nel tardo pomeriggio. Io esco alle 12:30, cammino, torno e mangio subito qualcosa di pronto. Non sarà la perfezione, ma almeno non mi ritrovo a cucinare mentre sto morendo di fame. Certo, tu coi tuoi chilometri hai bisogno di più energie, quindi magari potresti dividere: una camminata più corta a metà giornata e una più lunga quando hai tempo, così i pasti non diventano un rompicapo.

Non so se hai mai provato a coinvolgere la cucina nei tuoi giorni meno frenetici. Io la domenica mi metto lì e preparo due o tre cose base per la settimana: una teglia di verdure al forno, del pollo grigliato, un po’ di riso integrale. Poi durante i giorni lavorativi assemblo tutto al volo. Non è il top della creatività, ma mi evita di odiare i fornelli come stai rischiando tu – e credimi, ci sono passata! La tua passione per la camminata nordica è troppo bella per lasciarla rovinare dal caos in cucina. Magari prova a partire da piccole cose, tipo tenere sempre qualcosa di pronto per i tuoi rientri, e vedi come va. Fammi sapere se trovi il ritmo, io tifo per te e per i tuoi bastoncini in fibra di carbonio!
 
Ehi, jaros_poznan, ascoltami bene perché qua stiamo messi male! 😂 Ti capisco, sai? Corri coi tuoi bastoncini come una forsennata, 8-10 chilometri al giorno – e cavolo, 15 chili persi non sono mica bruscolini! – ma poi ti pianti su ‘sta storia dei pasti e sembri un disastro ambulante. Basta, ora ti metto in riga io, che non ne posso più di leggere ‘ste crisi esistenziali da cracker sbranati mentre la quinoa bolle! 😡

Prima cosa: svegliati, non puoi tornare a casa affamata come un lupo e pensare di improvvisare! La camminata nordica ti sta salvando il culo – cuore, gambe, tutto – ma se continui a mangiare a casaccio, altro che pizza ogni sera, ti ritrovi a odiare pure i boschi! Preparati qualcosa prima, punto. Non mi venire a dire “si fredda” o “non mi va più”, perché qua non stiamo giocando a MasterChef. Vai di roba semplice: un’insalata con ceci, pomodori e un filo d’olio, o una scatoletta di sgombro con una fetta di pane scuro. Tieni tutto in frigo, pronto per quando rientri, così non ti parte l’embolo e non saccheggi mezzo supermercato.

Poi, ‘sta fame assassina appena torni? Risolvila, subito! Portati dietro qualcosa da sgranocchiare mentre sei ancora in giro coi bastoncini – una manciata di noci, una barretta decente, non quelle schifezze piene di zucchero. Ti tappi il buco, arrivi a casa viva e non ti ritrovi a fissare il frigo come una pazza. Le proteine, che tutti ti sbattono in faccia come un mantra? Smetti di complicarti la vita! Uno yogurt greco con un po’ di semi o frutta secca ce la fai a buttarlo giù in 10 minuti, no? Basta scuse, che sembri lì a morire sul divano per niente! 💪

E gli orari, santo cielo, sistemali! Tornare alle 11 o alle 15 è un casino, lo vedo anch’io che cammini come una matta per sentieri sconnessi – gran belle scarpe da trail, comunque! – ma se non dai un ritmo alla giornata, è finita. Prova a incastrare la camminata prima di un pasto fisso: esci verso le 11:30, rientri e mangi a mezzogiorno, oppure fai il giro grosso nel tardo pomeriggio e cena dopo. Non puoi andare avanti a casaccio, che poi ti ritrovi a odiare la cucina più dei tuoi bastoncini leggeri in fibra di carbonio – e quelli sì che sono una figata! 😉

Io faccio così: la sera prima mi preparo due cose veloci – tipo verdure grigliate e un pezzo di tacchino – e quando torno dalla mia camminata (ok, non sono i tuoi 10 chilometri, ma i miei 6 me li sparo!) ho tutto lì, pronto. La domenica, se ho voglia, faccio una teglia di roba che dura qualche giorno. Non è ‘sta gran scienza, ma funziona. Tu devi solo smetterla di correre come una pazza e poi crollare senza un piano. Tieni duro coi bastoncini, che sei un fenomeno, ma dai una regolata ai pasti o ti giuro che la bilancia la brucio io per te! 🔥 Fammi sapere se ce la fai, che qua stiamo tutti aspettando di vederti vincere pure ‘sta battaglia col cibo!
 
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Ehi, jaros_poznan, ascoltami bene perché qua stiamo messi male! 😂 Ti capisco, sai? Corri coi tuoi bastoncini come una forsennata, 8-10 chilometri al giorno – e cavolo, 15 chili persi non sono mica bruscolini! – ma poi ti pianti su ‘sta storia dei pasti e sembri un disastro ambulante. Basta, ora ti metto in riga io, che non ne posso più di leggere ‘ste crisi esistenziali da cracker sbranati mentre la quinoa bolle! 😡

Prima cosa: svegliati, non puoi tornare a casa affamata come un lupo e pensare di improvvisare! La camminata nordica ti sta salvando il culo – cuore, gambe, tutto – ma se continui a mangiare a casaccio, altro che pizza ogni sera, ti ritrovi a odiare pure i boschi! Preparati qualcosa prima, punto. Non mi venire a dire “si fredda” o “non mi va più”, perché qua non stiamo giocando a MasterChef. Vai di roba semplice: un’insalata con ceci, pomodori e un filo d’olio, o una scatoletta di sgombro con una fetta di pane scuro. Tieni tutto in frigo, pronto per quando rientri, così non ti parte l’embolo e non saccheggi mezzo supermercato.

Poi, ‘sta fame assassina appena torni? Risolvila, subito! Portati dietro qualcosa da sgranocchiare mentre sei ancora in giro coi bastoncini – una manciata di noci, una barretta decente, non quelle schifezze piene di zucchero. Ti tappi il buco, arrivi a casa viva e non ti ritrovi a fissare il frigo come una pazza. Le proteine, che tutti ti sbattono in faccia come un mantra? Smetti di complicarti la vita! Uno yogurt greco con un po’ di semi o frutta secca ce la fai a buttarlo giù in 10 minuti, no? Basta scuse, che sembri lì a morire sul divano per niente! 💪

E gli orari, santo cielo, sistemali! Tornare alle 11 o alle 15 è un casino, lo vedo anch’io che cammini come una matta per sentieri sconnessi – gran belle scarpe da trail, comunque! – ma se non dai un ritmo alla giornata, è finita. Prova a incastrare la camminata prima di un pasto fisso: esci verso le 11:30, rientri e mangi a mezzogiorno, oppure fai il giro grosso nel tardo pomeriggio e cena dopo. Non puoi andare avanti a casaccio, che poi ti ritrovi a odiare la cucina più dei tuoi bastoncini leggeri in fibra di carbonio – e quelli sì che sono una figata! 😉

Io faccio così: la sera prima mi preparo due cose veloci – tipo verdure grigliate e un pezzo di tacchino – e quando torno dalla mia camminata (ok, non sono i tuoi 10 chilometri, ma i miei 6 me li sparo!) ho tutto lì, pronto. La domenica, se ho voglia, faccio una teglia di roba che dura qualche giorno. Non è ‘sta gran scienza, ma funziona. Tu devi solo smetterla di correre come una pazza e poi crollare senza un piano. Tieni duro coi bastoncini, che sei un fenomeno, ma dai una regolata ai pasti o ti giuro che la bilancia la brucio io per te! 🔥 Fammi sapere se ce la fai, che qua stiamo tutti aspettando di vederti vincere pure ‘sta battaglia col cibo!
Ehi, guarda, ti leggo e sembra di vedere me qualche mese fa, sempre a correre dietro alle emozioni e poi a sfogarmi sul frigo! Sul discorso camminata nordica, sei una macchina, ma coi pasti ti capisco: torni stanca, lo stress ti mangia viva e zac, finisci a sbranare qualsiasi cosa capiti a tiro. Io sto provando una cosa semplice: quando sento la testa che parte, mi fermo, respiro e mi chiedo "ok, ma cos’è che voglio davvero?". Nove volte su dieci non è cibo, è solo casino mentale. Prova a tenere un quadernetto dove scrivi due righe su come stai prima di aprire il frigo, magari ti aiuta a schiarirti. Non dico che risolvi tutto, ma è un passo. Fammi sapere se funziona, ok?
 
Ehi Tommy, mi sa che hai proprio centrato il punto! Sembra di guardarmi allo specchio quando torno dalle mie "avventure" coi massaggi drenanti e i bendaggi freddi – tutta pimpante, ma poi il frigo mi chiama come una sirena! Guarda, io sto provando un trucchetto: prima di uscire per la camminata o le mie follie cosmetiche, mi preparo una ciotolina con verdurine croccanti e un po’ di hummus. È lì che mi aspetta, fresca e pronta, e mi salva dal saccheggio selvaggio. Prova a lasciarti qualcosa di colorato e invitante da sbocconcellare appena rientri, tipo pomodorini o cetrioli con una spolverata di spezie. Non è MasterChef, ma ti tiene in pista! Fammi sapere se ti gira di testarlo.
 
Ciao a tutti, o forse no, non lo so, sto perdendo la testa! Sono qui che cerco di far funzionare questa benedetta camminata nordica con i miei pasti, ma è un disastro. Qualcuno mi aiuti, vi prego! Io sono quella fissata con i bastoncini, sì, ho perso 15 chili così, ma ora che sto cercando di organizzarmi meglio coi pasti mi sembra di essere tornata al punto di partenza. Esco ogni giorno, faccio i miei 8-10 chilometri con la tecnica che ormai conosco a memoria – tallone che tocca per primo, rullata del piede, spinta coi bastoncini a 45 gradi, tutto il pacchetto – e torno a casa affamata come un lupo. Ma quando? Sempre in orari assurdi! Tipo alle 11 o alle 15, e lì parte il caos.
Io vorrei mangiare sano, pianificare tutto per bene come dite voi qui, ma non ce la faccio. Se preparo qualcosa prima, poi torno e magari è freddo o non mi va più. Se provo a cucinare dopo, finisco per buttarmi su qualsiasi cosa trovo in frigo perché sto morendo di fame. L’altro giorno ho divorato mezzo pacco di cracker mentre aspettavo che l’acqua per la quinoa bollisse – vi rendete conto? La camminata nordica mi ha salvato, davvero, mi sento più leggera, il cuore funziona meglio, le gambe sono toniche, ma questo mangiare a casaccio mi sta facendo impazzire. E poi c’è il problema delle proteine: tutti dicono "mangia proteine dopo l’esercizio", ma quando? Io arrivo e ho tipo 10 minuti prima di crollare sul divano!
I bastoncini sono la mia vita, li ho presi leggeri in fibra di carbonio, e uso le scarpe da trail perché qui i sentieri sono un po’ sconnessi, ma sul cibo non riesco a trovare il ritmo. Voi come fate? Chi di voi cammina tanto e riesce a non sbroccare coi pasti? Datemi un’idea, una strategia, qualcosa! Non voglio mollare, ma sto iniziando a odiare la cucina più di quanto amo i miei giri nei boschi. Aiutatemi prima che dia fuoco alla bilancia e torni a mangiare pizza ogni sera!
Ehi, campionessa dei bastoncini! 😄 Leggendo il tuo post mi sono rivista un sacco, quel mix di entusiasmo per il movimento e caos totale coi pasti mi parla proprio! Io non faccio camminata nordica, ma il mio "segreto" per muovermi è il mio cane, Toby, un labrador che non mi dà pace finché non usciamo. E credimi, quelle passeggiate mi hanno cambiato la vita, proprio come i tuoi giri nei boschi! 🐶

Capisco benissimo il dramma della fame da lupo che ti assale a orari assurdi. Con Toby, le nostre uscite variano: a volte è un’oretta al mattino presto, altre volte un giro lunghissimo nel pomeriggio. Tornavo a casa e, come te, mi buttavo su qualsiasi cosa – tipo un pacco di biscotti mentre cercavo di capire cosa cucinare. 😅 Però ho trovato un ritmo che funziona, e magari qualche spunto può aiutarti!

Io mi sono buttata sull’idea di non mangiare subito dopo le camminate, anche se torno affamata. Tipo, aspetto una finestra di tempo (diciamo un’oretta o due) e bevo un sacco d’acqua o una tisana per calmare lo stomaco. Questo mi aiuta a non divorare tutto e a pianificare un pasto decente. Non seguo diete super rigide, ma cerco di tenere i pasti in un arco di tempo più ristretto durante la giornata – non proprio digiuno, ma una specie di organizzazione che mi lascia più energia. Per esempio, se esco con Toby alle 10 e torno alle 11, aspetto fino a mezzogiorno per un pranzo proteico. Preparo cose semplici in anticipo: pollo grigliato, uova sode, o hummus con verdure tagliate. Così, anche se sono stanca morta, non devo cucinare da zero. 🥗

Per la fame post-camminata, porto sempre con me una barretta proteica o una manciata di mandorle. Non è il massimo, ma mi salva dal saccheggiare il frigo! E poi, sai una cosa? Toby mi aiuta a non crollare sul divano: mentre io preparo da mangiare, lui mi gira intorno con la pallina in bocca, e questo mi tiene attiva. 😜 Magari tu coi tuoi bastoncini puoi fare due stretching veloci prima di buttarti in cucina, giusto per non spegnerti subito.

Sul discorso proteine, non stressarti troppo col “devi mangiarle entro 10 minuti”. Io le infilo quando posso, anche un’ora dopo, e il mio corpo non si è lamentato. 😎 Tipo, una ciotola con quinoa (che preparo in batch per 2-3 giorni), tonno, avocado e pomodorini è la mia salvezza: veloce, saziante e non mi fa rimpiangere la pizza. Per i giorni in cui proprio non ce la fai, tieni in frigo qualcosa di pronto: una zuppa di lenticchie, un’insalata di ceci, robe che puoi scaldare o mangiare fredde senza impazzire.

Il tuo amore per la camminata nordica è contagioso, e si sente che hai una forza pazzesca! 💪 Non lasciare che il caos in cucina ti butti giù. Prova a semplificare: pianifica 2-3 pasti “jolly” che ti piacciono e che puoi preparare in anticipo, e magari usa le tue camminate per “staccare” la testa dal cibo. Io a volte porto Toby al parco e penso solo a lui che corre come un matto, e questo mi aiuta a non ossessionarmi con la bilancia o col frigo. Tu coi tuoi sentieri e i bastoncini hai un’energia incredibile, devi solo trovare il tuo ritmo anche coi pasti. Ce la fai, promesso! 🌳

Fammi sapere se qualche trucco ti torna utile o se hai bisogno di idee per pasti veloci. E continua a spaccare con quei bastoncini! 🚶‍♀️
 
Ehi, campionessa dei bastoncini! 😄 Leggendo il tuo post mi sono rivista un sacco, quel mix di entusiasmo per il movimento e caos totale coi pasti mi parla proprio! Io non faccio camminata nordica, ma il mio "segreto" per muovermi è il mio cane, Toby, un labrador che non mi dà pace finché non usciamo. E credimi, quelle passeggiate mi hanno cambiato la vita, proprio come i tuoi giri nei boschi! 🐶

Capisco benissimo il dramma della fame da lupo che ti assale a orari assurdi. Con Toby, le nostre uscite variano: a volte è un’oretta al mattino presto, altre volte un giro lunghissimo nel pomeriggio. Tornavo a casa e, come te, mi buttavo su qualsiasi cosa – tipo un pacco di biscotti mentre cercavo di capire cosa cucinare. 😅 Però ho trovato un ritmo che funziona, e magari qualche spunto può aiutarti!

Io mi sono buttata sull’idea di non mangiare subito dopo le camminate, anche se torno affamata. Tipo, aspetto una finestra di tempo (diciamo un’oretta o due) e bevo un sacco d’acqua o una tisana per calmare lo stomaco. Questo mi aiuta a non divorare tutto e a pianificare un pasto decente. Non seguo diete super rigide, ma cerco di tenere i pasti in un arco di tempo più ristretto durante la giornata – non proprio digiuno, ma una specie di organizzazione che mi lascia più energia. Per esempio, se esco con Toby alle 10 e torno alle 11, aspetto fino a mezzogiorno per un pranzo proteico. Preparo cose semplici in anticipo: pollo grigliato, uova sode, o hummus con verdure tagliate. Così, anche se sono stanca morta, non devo cucinare da zero. 🥗

Per la fame post-camminata, porto sempre con me una barretta proteica o una manciata di mandorle. Non è il massimo, ma mi salva dal saccheggiare il frigo! E poi, sai una cosa? Toby mi aiuta a non crollare sul divano: mentre io preparo da mangiare, lui mi gira intorno con la pallina in bocca, e questo mi tiene attiva. 😜 Magari tu coi tuoi bastoncini puoi fare due stretching veloci prima di buttarti in cucina, giusto per non spegnerti subito.

Sul discorso proteine, non stressarti troppo col “devi mangiarle entro 10 minuti”. Io le infilo quando posso, anche un’ora dopo, e il mio corpo non si è lamentato. 😎 Tipo, una ciotola con quinoa (che preparo in batch per 2-3 giorni), tonno, avocado e pomodorini è la mia salvezza: veloce, saziante e non mi fa rimpiangere la pizza. Per i giorni in cui proprio non ce la fai, tieni in frigo qualcosa di pronto: una zuppa di lenticchie, un’insalata di ceci, robe che puoi scaldare o mangiare fredde senza impazzire.

Il tuo amore per la camminata nordica è contagioso, e si sente che hai una forza pazzesca! 💪 Non lasciare che il caos in cucina ti butti giù. Prova a semplificare: pianifica 2-3 pasti “jolly” che ti piacciono e che puoi preparare in anticipo, e magari usa le tue camminate per “staccare” la testa dal cibo. Io a volte porto Toby al parco e penso solo a lui che corre come un matto, e questo mi aiuta a non ossessionarmi con la bilancia o col frigo. Tu coi tuoi sentieri e i bastoncini hai un’energia incredibile, devi solo trovare il tuo ritmo anche coi pasti. Ce la fai, promesso! 🌳

Fammi sapere se qualche trucco ti torna utile o se hai bisogno di idee per pasti veloci. E continua a spaccare con quei bastoncini! 🚶‍♀️
 
Ciao a tutti, o forse no, non lo so, sto perdendo la testa! Sono qui che cerco di far funzionare questa benedetta camminata nordica con i miei pasti, ma è un disastro. Qualcuno mi aiuti, vi prego! Io sono quella fissata con i bastoncini, sì, ho perso 15 chili così, ma ora che sto cercando di organizzarmi meglio coi pasti mi sembra di essere tornata al punto di partenza. Esco ogni giorno, faccio i miei 8-10 chilometri con la tecnica che ormai conosco a memoria – tallone che tocca per primo, rullata del piede, spinta coi bastoncini a 45 gradi, tutto il pacchetto – e torno a casa affamata come un lupo. Ma quando? Sempre in orari assurdi! Tipo alle 11 o alle 15, e lì parte il caos.
Io vorrei mangiare sano, pianificare tutto per bene come dite voi qui, ma non ce la faccio. Se preparo qualcosa prima, poi torno e magari è freddo o non mi va più. Se provo a cucinare dopo, finisco per buttarmi su qualsiasi cosa trovo in frigo perché sto morendo di fame. L’altro giorno ho divorato mezzo pacco di cracker mentre aspettavo che l’acqua per la quinoa bollisse – vi rendete conto? La camminata nordica mi ha salvato, davvero, mi sento più leggera, il cuore funziona meglio, le gambe sono toniche, ma questo mangiare a casaccio mi sta facendo impazzire. E poi c’è il problema delle proteine: tutti dicono "mangia proteine dopo l’esercizio", ma quando? Io arrivo e ho tipo 10 minuti prima di crollare sul divano!
I bastoncini sono la mia vita, li ho presi leggeri in fibra di carbonio, e uso le scarpe da trail perché qui i sentieri sono un po’ sconnessi, ma sul cibo non riesco a trovare il ritmo. Voi come fate? Chi di voi cammina tanto e riesce a non sbroccare coi pasti? Datemi un’idea, una strategia, qualcosa! Non voglio mollare, ma sto iniziando a odiare la cucina più di quanto amo i miei giri nei boschi. Aiutatemi prima che dia fuoco alla bilancia e torni a mangiare pizza ogni sera!
Ehi, capisco il tuo caos, ci sono passato anch’io! La camminata nordica è una manna dal cielo, ma quel momento in cui torni a casa e sei un mix di fame e stanchezza è un vero campo minato. Io sono partito col bastoncini per volere del medico, sai, con la pressione alta e il rischio diabete che mi respiravano sul collo. Ora, dopo 12 chili in meno, mi sento un altro: niente più fiatone, dormo meglio, persino il mio umore è più stabile. Ma il cibo? All’inizio era un disastro pure per me.

Visto che parli di mangiare sano, ti racconto come ho fatto io, magari ti dà uno spunto. Anch’io punto su piatti vegani, niente di complicato, perché se passo troppo tempo ai fornelli finisco per odiare pure il tofu. La mia strategia è preparare qualcosa la sera prima, ma non piatti che si raffreddano e diventano tristi. Tipo, faccio delle bowl con ceci o lenticchie già cotti, verdure crude o leggermente scottate, e una salsa tahina-limone che tiene tutto insieme. Le metto in frigo e quando torno dalla camminata (faccio sui 7-8 km, non i tuoi 10, sei una macchina!), è tutto lì pronto. Se ho bisogno di scaldare, butto un minuto in microonde, ma di solito va bene così com’è.

Per la fame da lupo, tengo sempre a portata di mano qualcosa di veloce ma furbo: una manciata di mandorle o un pezzetto di pane integrale con hummus. Non cracker, quelli sono il diavolo, ti fanno mangiare mezzo pacco senza accorgertene! Per le proteine post-camminata, io punto su un frullato veloce: latte di soia, banana, un cucchiaio di burro di arachidi e una spolverata di semi di chia. Lo preparo in 3 minuti e mi salva la vita quando sono a pezzi.

Il trucco per me è stato smettere di voler pianificare tutto alla perfezione. Accetta che qualche giorno sarà un po’ a caso, ma se hai delle basi pronte non deragli. Magari prova a fissare un orario per la camminata che si incastri meglio con i pasti, tipo prima di pranzo, così torni e mangi diretto. Tu che percorsi fai? Io sto su sentieri collinari, ma sogno i tuoi boschi! Dai, non mollare, la bilancia non merita di essere bruciata.