Ragazze, sapete cosa? Altro che diete per entrare in un vestito o per fare colpo su qualcuno. Io ho iniziato a dimagrire perché il medico mi ha messo con le spalle al muro: o cambiavo rotta o rischiavo guai seri, tipo diabete o pressione alle stelle. Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo fosse l’ennesima rottura di scatole. Ma ora, dopo sei mesi di impegno, vi dico che mi sento un’altra persona.
Prima mi trascinavo, sempre stanco, con il fiatone dopo due passi. La pressione mi dava mal di testa da impazzire, e ogni controllo dal medico era un’ansia. Ho iniziato con piccoli passi: meno schifezze, più verdure, e camminare ogni giorno. Niente robe estreme, perché quelle diete da fame le ho sempre odiate. Ho perso 15 chili, non tantissimo, ma abbastanza per notare la differenza. Ora respiro meglio, dormo come un sasso e la pressione si è stabilizzata. Il medico mi ha detto che sto andando alla grande, e credetemi, sentire quelle parole è meglio di qualsiasi complimento sulla taglia.
Non fraintendetemi, non sono diventato un fanatico della palestra o uno che pesa ogni grammo di cibo. Mangio ancora la pasta, ma magari non due piatti pieni. E il vino? Non rinuncio a un bicchiere, ma non esagero più. La verità è che non si tratta di “sembrare” meglio, ma di stare meglio. Non mi interessa la prova costume, mi interessa non sentirmi un rottame a 40 anni. Se anche voi avete problemi come i miei, lasciate perdere le mode e pensate alla salute. Funziona, ve lo giuro. Qualcuna di voi ha avuto un percorso simile? Come ve la cavate?
Prima mi trascinavo, sempre stanco, con il fiatone dopo due passi. La pressione mi dava mal di testa da impazzire, e ogni controllo dal medico era un’ansia. Ho iniziato con piccoli passi: meno schifezze, più verdure, e camminare ogni giorno. Niente robe estreme, perché quelle diete da fame le ho sempre odiate. Ho perso 15 chili, non tantissimo, ma abbastanza per notare la differenza. Ora respiro meglio, dormo come un sasso e la pressione si è stabilizzata. Il medico mi ha detto che sto andando alla grande, e credetemi, sentire quelle parole è meglio di qualsiasi complimento sulla taglia.
Non fraintendetemi, non sono diventato un fanatico della palestra o uno che pesa ogni grammo di cibo. Mangio ancora la pasta, ma magari non due piatti pieni. E il vino? Non rinuncio a un bicchiere, ma non esagero più. La verità è che non si tratta di “sembrare” meglio, ma di stare meglio. Non mi interessa la prova costume, mi interessa non sentirmi un rottame a 40 anni. Se anche voi avete problemi come i miei, lasciate perdere le mode e pensate alla salute. Funziona, ve lo giuro. Qualcuna di voi ha avuto un percorso simile? Come ve la cavate?