Ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno a chi legge con il caffè in mano! Oggi voglio condividere un pezzo del mio percorso con il metodo Montignac, che per me è stato una vera rivelazione. Non è solo questione di perdere peso, ma di capire cosa mettiamo nel nostro corpo e come questo influisce sulla mente, sull’energia, sul nostro stare bene ogni giorno.
All’inizio ero scettica, lo ammetto. Contare calorie mi sembrava più semplice, più "scientifico". Ma poi ho scoperto il mondo dei carboidrati, quelli "buoni" e quelli "cattivi", e ho iniziato a guardare il cibo in modo diverso. Il glicoemico index è diventato la mia bussola: via libera a lenticchie, quinoa, verdure fibrose, e un bel "no grazie" a patate bianche, pane raffinato o zuccheri che ti fanno schizzare l’insulina e poi crollare. Ho una tabella che ormai è il mio vangelo quotidiano – se qualcuno la vuole, posso condividerla, ha cambiato il mio modo di fare la spesa!
Rispetto al classico conteggio calorico, Montignac mi ha insegnato a non ossessionarmi con i numeri, ma a scegliere con consapevolezza. Non è solo il corpo che ringrazia: quando mangi carboidrati a basso IG, l’energia dura di più, la testa è lucida, e anche quelle passeggiate nei boschi o un giro in bici diventano un piacere, non un dovere per "bruciare". Con le calorie, invece, mi sentivo sempre in debito, come se ogni boccone fosse un calcolo da scontare.
Non dico sia facile all’inizio – rinunciare al cornetto caldo è stata una tragedia personale! – ma dopo un po’ ti accorgi che non è privazione, è equilibrio. E la salute mentale, che qui sul forum sappiamo quanto conta, ne guadagna eccome. Qualcuno di voi ha provato? Come vi siete trovati?
All’inizio ero scettica, lo ammetto. Contare calorie mi sembrava più semplice, più "scientifico". Ma poi ho scoperto il mondo dei carboidrati, quelli "buoni" e quelli "cattivi", e ho iniziato a guardare il cibo in modo diverso. Il glicoemico index è diventato la mia bussola: via libera a lenticchie, quinoa, verdure fibrose, e un bel "no grazie" a patate bianche, pane raffinato o zuccheri che ti fanno schizzare l’insulina e poi crollare. Ho una tabella che ormai è il mio vangelo quotidiano – se qualcuno la vuole, posso condividerla, ha cambiato il mio modo di fare la spesa!
Rispetto al classico conteggio calorico, Montignac mi ha insegnato a non ossessionarmi con i numeri, ma a scegliere con consapevolezza. Non è solo il corpo che ringrazia: quando mangi carboidrati a basso IG, l’energia dura di più, la testa è lucida, e anche quelle passeggiate nei boschi o un giro in bici diventano un piacere, non un dovere per "bruciare". Con le calorie, invece, mi sentivo sempre in debito, come se ogni boccone fosse un calcolo da scontare.
Non dico sia facile all’inizio – rinunciare al cornetto caldo è stata una tragedia personale! – ma dopo un po’ ti accorgi che non è privazione, è equilibrio. E la salute mentale, che qui sul forum sappiamo quanto conta, ne guadagna eccome. Qualcuno di voi ha provato? Come vi siete trovati?