Mi vergogno un po'... ma vi racconto come ho trovato il mio equilibrio con gli esercizi a casa!

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, ci sono anch’io"? Non so bene come iniziare, mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui. Insomma, non sono mai stato uno di quelli che si sentono a proprio agio a parlare di sé, figuriamoci di chili persi! Però ci provo, perché magari qualcuno si riconosce in quello che ho passato.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, ci sono anch’io"? Non so bene come iniziare, mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui. Insomma, non sono mai stato uno di quelli che si sentono a proprio agio a parlare di sé, figuriamoci di chili persi! Però ci provo, perché magari qualcuno si riconosce in quello che ho passato.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!
Cavolo, leggerti mi ha proprio spiazzato! Anch’io mi sentivo così, goffa e fuori posto, e pure con le mie allergie a glutine e lattosio sembrava impossibile muovermi senza sentirmi uno straccio. Però la tua storia mi ha colpita: iniziare da casa, con poco, è una cosa che potrei provare. Io di solito sto attenta a cosa mangio, ma magari aggiungere squat e plank potrebbe fare la differenza. Grazie, davvero, mi hai dato uno spunto!
 
Ehi, mi sa che ci siamo incrociati nello stesso groviglio di pensieri! La tua storia mi ha fatto ripensare a quei giorni d’inverno in cui mi guardavo allo specchio e vedevo solo stanchezza, non solo nei muscoli ma proprio dentro. Anche per me la palestra non è mai stata un’opzione, troppo lontana da casa e, diciamolo, pure un po’ intimidatoria. Però quel tuo modo di partire da zero, con due saltelli e qualche squat, mi ha acceso una lampadina.

Io sono quella fissata col “metodo della ta-rel-la” – sì, lo dico così, spezzettato, perché all’inizio mi sembrava una cosa assurda da imparare! Metà piatto verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. All’inizio facevo fatica, sai? Riempivo la parte delle verdure con una montagna di zucchine bollite e mi sembrava di mangiare aria. Poi ho iniziato a sperimentare: cavolo nero saltato con un filo d’olio, finocchi gratinati senza lattosio, robe così. La parte delle proteine la tengo leggera, tipo tacchino o uova sode, e per i carboidrati alterno riso integrale o patate dolci, che d’inverno mi scaldano l’anima.

Ti giuro, non è stata una passeggiata. Le porzioni mi sembravano minuscole rispetto a quello che buttavo giù prima, ma scattare una foto al piatto finito mi aiutava a vedere che stavo facendo qualcosa di concreto. Ora è quasi un gioco: bilanciare colori e sapori, e magari abbinarci quei 10 minuti di movimento che dici tu. Tipo ieri: dopo cena, ho fatto due plank tremolanti e qualche squat davanti alla TV. Niente di eroico, ma mi sono sentita meno “pesante”, anche con il freddo che mi tiene sempre un po’ giù.

La tua spinta di iniziare con poco mi ha fatto pensare che forse posso unire le due cose: il mio piatto ordinato e qualche esercizio semplice. Grazie per esserti raccontato, mi sa che siamo in tanti a sentirci così, no? Magari la prossima volta ti posto una foto del mio piatto invernale, così mi dici che ne pensi!
 
Ciao, o forse meglio un “ehi, ti vedo!” mentre mi intrufolo tra le righe del tuo racconto! 😅 Mi hai colpita, sai? Quel tuo modo di descrivere lo specchio che riflette stanchezza mi ha fatto quasi rabbrividire, perché ci sono passata anch’io, eccome. Quel senso di “non ce la farò mai” che ti appiccica al divano, mentre fuori il freddo ti morde le ossa. Eppure, leggerti mi ha fatto venir voglia di scuotermi un po’, come quando provi a riattivare un muscolo intorpidito.

Io sono quella che si butta a capofitto nelle sperimentazioni, tipo un’alchimista pazza ma senza pozioni magiche! 😂 Massaggi, impacchi, rulli che promettono miracoli… ho provato di tutto. Tipo l’altro giorno, mi sono avvolta in una pellicola con una crema al peperoncino – sì, hai letto bene – e per 40 minuti sembrava che il mio corpo fosse un forno acceso! Sudavo come se stessi correndo una maratona, ma alla fine? Mah, forse un centimetro in meno sulla pancia, ma più che altro mi sono sentita un involtino primavera! 🤔 Il vacuum poi… quello con le ventose che ti risucchiano la pelle: all’inizio pensavo “oddio, mi sta mangiando viva”, ma dopo qualche seduta devo ammettere che la pelle sembrava più liscia. Però il peso? Quello scende lentissimo, quasi si prende gioco di me.

Leggendo del tuo “ta-rel-la” mi sono detta: “Aspetta, forse sto sbagliando approccio”. Io che mi affanno con queste cose strane, e tu lì, con zucchine e tacchino, a costruire qualcosa di semplice ma vero. Mi piace l’idea dei colori nel piatto, quasi un quadro che ti fa sentire meno in colpa quando ti siedi a mangiare. E quei plank tremolanti? Li capisco fin troppo bene! Io ieri ho provato un massaggio fai-da-te con un rullo sotto i piedi mentre guardavo una serie – niente di che, ma mi sono sentita meno “bloccata”.

Forse hai ragione, partire con poco è la chiave. Io tendo a strafare, a cercare la soluzione definitiva, tipo “domani dimagrisco 5 chili con questa macchina infernale”. Ma il tuo equilibrio mi ispira: un piatto che scalda, qualche movimento che non ti spezza. Magari provo a unire le mie follie cosmetiche al tuo buonsenso: un impacco caldo per sciogliere i muscoli e poi due squat, senza esagerare. 😊 Che dici, ci sto? La prossima volta ti scrivo com’è andata – e sì, voglio vedere quel piatto invernale, mi sa che mi ruberò qualche idea! Grazie per il coraggio di raccontarti, mi hai dato una scossa bella forte! 💪
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, ci sono anch’io"? Non so bene come iniziare, mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui. Insomma, non sono mai stato uno di quelli che si sentono a proprio agio a parlare di sé, figuriamoci di chili persi! Però ci provo, perché magari qualcuno si riconosce in quello che ho passato.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!
Ehi, altro che imbarazzo, hai fatto un gran bel racconto! Mi ci rivedo un sacco, anch’io all’inizio mi sentivo un disastro a muovermi. Sai, io sono finito in un posto caldissimo dopo anni al fresco, e ti giuro, pure respirare era una fatica. Però pure io ho iniziato piano, coi tuoi squat e qualche passo in casa, che fuori sembrava un forno. Ora sto adattando tutto: meno salti, più plank, e bevo come un cammello per non crollare. Funziona, il corpo si abitua e la testa pure, no? Grande che hai condiviso, dà proprio la spinta!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, ci sono anch’io"? Non so bene come iniziare, mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui. Insomma, non sono mai stato uno di quelli che si sentono a proprio agio a parlare di sé, figuriamoci di chili persi! Però ci provo, perché magari qualcuno si riconosce in quello che ho passato.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!
Ehi, che bella storia che hai condiviso! Mi ha colpito un sacco il tuo percorso, soprattutto perché parti da qualcosa di così semplice e reale. Niente palestra, niente attrezzature costose, solo tu e la voglia di cambiare. Mi ci ritrovo parecchio, anche se il mio viaggio è un po’ diverso, e voglio raccontarti come sto cercando di ottimizzare il mio peso per migliorare nelle mie passioni: corsa, bici e un po’ di nuoto.

Parto col dire che sono un tipo che ama muoversi, ma non sono un professionista, eh, solo un appassionato che vuole sentirsi bene e magari tagliare qualche secondo al cronometro. Il peso per me è una questione di prestazioni: meno chili inutili porto in giro, meglio mi sento quando corro o pedalo. Però, come te, non amo complicarmi la vita con diete assurde o rimedi strani. Tipo, ho provato a informarmi sugli obbiettivi di dimagrimento, ma alla fine ho capito che la chiave è un mix di movimento costante e un’alimentazione che supporti i miei allenamenti senza farmi sentire a stecchetto.

La mia routine è abbastanza strutturata, ma non è niente di impossibile. Corro 3-4 volte a settimana, alternando uscite brevi e veloci (tipo 5-6 km a ritmo sostenuto) a uscite più lunghe e lente (10-12 km) per lavorare sulla resistenza. Poi c’è la bici, che uso sia per allenarmi che per rilassarmi: un paio di giri da 30-40 km nel weekend, magari in collina per spingere un po’ di più. Il nuoto lo tengo per recuperare, perché mi aiuta a sciogliere i muscoli senza stressare le articolazioni. A casa, come te, faccio qualche esercizio a corpo libero: plank, affondi, e un po’ di core per tenere tutto stabile. Non serve chissà cosa, basta essere costanti.

Sul cibo, ho imparato a bilanciare le cose senza ossessionarmi. Mangio carboidrati integrali prima degli allenamenti lunghi (tipo pasta o riso integrale), proteine magre dopo (pollo, pesce, uova) e un sacco di verdure per riempirmi senza appesantirmi. Non sono uno che conta le calorie, ma cerco di ascoltare il corpo: se ho fame, mangio, ma evito schifezze che mi fanno sentire lento. Ogni tanto mi concedo una pizza o un dolce, perché la vita è anche godersela, no?

Il tuo post mi ha fatto pensare a quanto sia importante iniziare con poco, come hai fatto tu con gli squat e i saltelli. Io all’inizio correvo 2 km e mi sembrava di morire, ora mi faccio mezze maratone per divertimento. È tutto un passo alla volta. Ti consiglio, se ti va, di provare a inserire qualche esercizio che ti prepari per attività più intense, tipo affondi per rafforzare le gambe o plank per il core. E se mai ti venisse voglia di correre o pedalare, scrivimi, ti passo qualche trucchetto per iniziare senza strafare.

Grande per esserti buttato e aver condiviso, davvero. Spero che la tua routine casalinga diventi sempre più una parte di te, e chissà, magari un giorno ci troviamo a fare due passi insieme!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, ci sono anch’io"? Non so bene come iniziare, mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui. Insomma, non sono mai stato uno di quelli che si sentono a proprio agio a parlare di sé, figuriamoci di chili persi! Però ci provo, perché magari qualcuno si riconosce in quello che ho passato.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!