Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, ci sono anch’io"? Non so bene come iniziare, mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui. Insomma, non sono mai stato uno di quelli che si sentono a proprio agio a parlare di sé, figuriamoci di chili persi! Però ci provo, perché magari qualcuno si riconosce in quello che ho passato.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, e non parlo solo di peso, ma di come mi sentivo: stanco, goffo, sempre a disagio. Palestra? Neanche a parlarne, troppo lontana, troppo costosa, e poi mi vergognavo a farmi vedere così. Un giorno, quasi per caso, ho iniziato a muovermi a casa. Niente di complicato: qualche piegamento sulle ginocchia – sì, i cari vecchi squat – e un po’ di saltelli sul posto, tipo quelli che facevamo a scuola. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi… boh, ho continuato.
Non vi racconto favole, eh, non è che sono diventato un atleta da un giorno all’altro. Però piano piano ho visto che il mio corpo rispondeva, e non solo lui: anche la testa. Mi piaceva quella sensazione di fare qualcosa per me, senza dover dipendere da attrezzi o abbonamenti. Ora faccio una routine semplice: squat, plank (che all’inizio duravano 10 secondi e mi tremava tutto!), e un po’ di stretching sul tappeto del salotto. Non serve molto, davvero, solo voglia di provarci.
Non so se può essere utile a qualcuno, ma ve lo dico lo stesso: iniziare è la parte più difficile, e non c’è bisogno di strafare. Basta poco, anche solo muoversi 10 minuti al giorno, e poi viene tutto più naturale. Scusate se sono stato un po’ lungo, mi sa che mi sono lasciato prendere la mano!