Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come il mangiare con calma stia cambiando il mio rapporto con il cibo. È un percorso che ho iniziato qualche mese fa, dopo aver capito che troppo spesso mangiavo di fretta, senza nemmeno rendermi conto di cosa stessi mettendo nel piatto. Ora, invece, mi prendo il tempo per ascoltare il mio corpo, per sentire davvero quando ho fame e quando sono sazia.
All’inizio non è stato facile. Siamo abituati a correre, a finire tutto in fretta, soprattutto con i ritmi di vita che abbiamo. Ma ho scoperto che rallentare ha i suoi vantaggi. Per esempio, mi siedo sempre a tavola con un’intenzione: assaporare ogni boccone. Mastico piano, sento i sapori, i profumi, la consistenza. Questo mi aiuta a non esagerare con le porzioni, perché il mio stomaco ha il tempo di dire “basta” prima che io abbia finito tutto per abitudine.
Un altro trucco che sto usando è mettere giù la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi dà il tempo di respirare e riflettere. Mi chiedo: ho ancora fame? O sto mangiando solo perché c’è qualcosa davanti a me? Spesso mi accorgo che la risposta è la seconda, e questo mi ha fatto ridurre quegli spuntini automatici che facevo senza pensarci.
Devo dire che i risultati si vedono. Non parlo solo di peso, che comunque è sceso un po’, ma di equilibrio. Mi sento più in controllo, meno in balia delle voglie improvvise. Per chi, come me, deve stare attento alla glicemia, questo approccio è una svolta: mangiare lentamente mi aiuta a tenere i livelli più stabili, perché evito quei picchi che arrivano quando si esagera in fretta.
Non è un percorso perfetto, lo ammetto. Ci sono giorni in cui torno alle vecchie abitudini, soprattutto se sono stanca o stressata. Ma sto imparando a non giudicarmi troppo e a ripartire dal pasto successivo. Quello che mi piace di questo metodo è che non si tratta di una dieta rigida, ma di un modo di vivere il cibo con più consapevolezza. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
All’inizio non è stato facile. Siamo abituati a correre, a finire tutto in fretta, soprattutto con i ritmi di vita che abbiamo. Ma ho scoperto che rallentare ha i suoi vantaggi. Per esempio, mi siedo sempre a tavola con un’intenzione: assaporare ogni boccone. Mastico piano, sento i sapori, i profumi, la consistenza. Questo mi aiuta a non esagerare con le porzioni, perché il mio stomaco ha il tempo di dire “basta” prima che io abbia finito tutto per abitudine.
Un altro trucco che sto usando è mettere giù la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi dà il tempo di respirare e riflettere. Mi chiedo: ho ancora fame? O sto mangiando solo perché c’è qualcosa davanti a me? Spesso mi accorgo che la risposta è la seconda, e questo mi ha fatto ridurre quegli spuntini automatici che facevo senza pensarci.
Devo dire che i risultati si vedono. Non parlo solo di peso, che comunque è sceso un po’, ma di equilibrio. Mi sento più in controllo, meno in balia delle voglie improvvise. Per chi, come me, deve stare attento alla glicemia, questo approccio è una svolta: mangiare lentamente mi aiuta a tenere i livelli più stabili, perché evito quei picchi che arrivano quando si esagera in fretta.
Non è un percorso perfetto, lo ammetto. Ci sono giorni in cui torno alle vecchie abitudini, soprattutto se sono stanca o stressata. Ma sto imparando a non giudicarmi troppo e a ripartire dal pasto successivo. Quello che mi piace di questo metodo è che non si tratta di una dieta rigida, ma di un modo di vivere il cibo con più consapevolezza. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?