Allenamento sulle scale: sprint e camminata per gambe e glutei tonici

Misiek1

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6 Marzo 2025
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Ehi, mi butto nel discorso perché sto provando una routine che mi sta dando soddisfazioni e voglio condividerla. Da un po’ di tempo ho sostituito la classica corsa allo stadio con gli allenamenti sulle scale, alternando sprint veloci e camminata lenta. Non so se qualcuno di voi ha già provato, ma vi assicuro che è una bella botta di energia e fatica insieme.
Faccio così: scelgo una scala lunga, tipo quella di un parco vicino casa o di un palazzo con più piani. Salgo di corsa, spingendo al massimo per 20-30 secondi, poi scendo camminando lentamente per riprendere fiato. Ripeto per 6-8 giri, a seconda di come mi sento quel giorno. All’inizio pensavo fosse solo un’alternativa alla corsa, ma ho notato che le gambe e i glutei lavorano in un modo pazzesco. È come se ogni muscolo si accendesse, soprattutto quando spingi in salita. La discesa lenta, invece, mi aiuta a non strafare e a mantenere il controllo.
Non vi nego che è tosta, soprattutto mentalmente. Devi proprio dirti “ok, un altro sprint, ce la faccio”. Però, sapete una cosa? Quella sensazione di avercela fatta dopo l’ultimo giro è impagabile. Sto vedendo i risultati: le gambe sono più toniche e i glutei iniziano a essere più definiti. Non è solo una questione estetica, mi sento anche più forte e resistente.
Un consiglio: iniziate con poche ripetizioni e aumentate piano piano, ascoltando il vostro corpo. Io all’inizio facevo solo 4 giri e mi sembrava di morire, ora sto su ritmi più intensi. E poi, non sottovalutate un buon riscaldamento, perché le scale non perdonano se parti a freddo. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile o ha altre idee per variare? Mi piacerebbe confrontarmi.
 
Ragazzi, visto che si parla di allenamento sulle scale per tonificare gambe e glutei, voglio condividere un po’ della mia esperienza con il digiuno intermittente, che può essere un alleato fantastico per chi vuole migliorare la composizione corporea, ma spesso è circondato da miti e idee sbagliate. Io ho perso 12 kg con il metodo 16/8 (16 ore di digiuno, 8 ore in cui mangio) e vi racconto come l’ho integrato con l’attività fisica, tipo gli sprint o le camminate sulle scale, e quali errori ho imparato a evitare.

Prima di tutto, c’è il mito che il digiuno intermittente sia “morirsi di fame”. Niente di più sbagliato! Non si tratta di non mangiare, ma di organizzare i pasti in una finestra temporale. Per esempio, io mangio dalle 12:00 alle 20:00, e nelle 16 ore di digiuno bevo acqua, tè o caffè senza zucchero. Questo aiuta il corpo a usare le riserve di grasso, soprattutto se combini il digiuno con allenamenti intensi come gli sprint sulle scale. Però, attenzione: non esagerate con l’intensità se siete all’inizio. Quando ho iniziato, facevo allenamenti troppo pesanti a digiuno e mi sentivo stanco. Meglio partire con camminate veloci e poi aumentare gradualmente.

Un altro errore comune è pensare che nella finestra dei pasti puoi mangiare qualsiasi cosa. Non funziona così. Se ti abbuffi di cibo spazzatura, non vedrai risultati, anche con il digiuno. Io punto su proteine (pollo, pesce, uova), verdure e grassi sani (avocado, olio d’oliva). I carboidrati li tengo per i giorni in cui mi alleno di più, come quando faccio sessioni di scale. Questo mi dà energia senza appesantirmi.

Un mito che sento spesso è che il digiuno intermittente rallenta il metabolismo. Non è vero, se lo fai bene. Studi dicono che il digiuno a breve termine può addirittura aumentarlo, ma la chiave è non esagerare: digiuni troppo lunghi o calorie troppo basse per troppo tempo possono fare danni. Per questo il 16/8 è un buon punto di partenza, facile da mantenere.

Adattare il digiuno alla vostra routine è fondamentale. Se fate allenamenti intensi come gli sprint, provate a programmarli vicino alla finestra dei pasti, magari un’oretta prima di mangiare, per avere energia e recuperare meglio. Io, per esempio, faccio le scale verso le 11:30, poi mangio alle 12:00. E ascoltate il vostro corpo: se vi sentite deboli, prendetevi un giorno di pausa o accorciate il digiuno.

Ultima cosa: la pazienza. All’inizio può sembrare strano saltare la colazione o cenare presto, ma dopo un paio di settimane il corpo si abitua. E non fidatevi di chi dice che il digiuno è la bacchetta magica: funziona se lo combinate con movimento (le scale sono perfette!) e un’alimentazione equilibrata.

Se avete domande su come iniziare o su come evitare scivoloni, scrivete pure!