Ciao a tutti, o meglio, salve anime in cerca di equilibrio! Oggi voglio raccontarvi come un semplice pasto libero a settimana abbia rivoluzionato non solo il mio corpo, ma anche la mia testa. Sì, parlo dei famosi "cheat meals", ma non quelli improvvisati alla "vado e mi abbuffo di pizza perché sono stanco". No, qui si tratta di strategia, di un appuntamento con me stessa che mi tiene sulla strada giusta!
All’inizio ero scettica. Pensavo: "Ma come, sto cercando di perdere peso e mi dici di mangiare un piatto di carbonara o una fetta di torta senza sensi di colpa?". Eppure, dopo mesi di diete ferree, bilance ossessive e un metabolismo che sembrava addormentato come un orso in letargo, ho deciso di provare. Una volta a settimana, il sabato sera, mi concedo quello che desidero di più. Non è solo cibo, è una liberazione! Un momento in cui dico al mio corpo: "Ehi, ti vedo, ti ascolto, e sì, ti premio".
E sapete cosa ho notato? Il mio metabolismo ha iniziato a rispondere. Non è più quel motore arrugginito che arrancava a ogni caloria. È come se quel pasto "extra" gli desse una svegliata, una spinta per ripartire. Certo, non è magia: durante la settimana tengo il controllo, mangio pulito, mi muovo, ma quel giorno libero? È il mio turbo! La bilancia ha smesso di essere un nemico e i numeri scendono, piano ma con costanza.
Ma la vera sorpresa è stata nella testa. Prima vivevo la dieta come una prigione: divieti, rinunce, sensi di colpa se sgarravo. Ora invece ho un obiettivo, una ricompensa che mi aspetta. Sapere che il sabato posso sedermi con un bel piatto di lasagne o un tiramisù fatto in casa mi rende felice già dal lunedì! È un gioco mentale: mi concentro su quello che avrò, non su quello che "non posso". E questa serenità, questo prendermi cura di me stessa anche attraverso il piacere, mi fa sentire più leggera, non solo nel corpo.
Non fraintendetemi, non è una scusa per esagerare ogni volta. Scelgo con cura, gust
All’inizio ero scettica. Pensavo: "Ma come, sto cercando di perdere peso e mi dici di mangiare un piatto di carbonara o una fetta di torta senza sensi di colpa?". Eppure, dopo mesi di diete ferree, bilance ossessive e un metabolismo che sembrava addormentato come un orso in letargo, ho deciso di provare. Una volta a settimana, il sabato sera, mi concedo quello che desidero di più. Non è solo cibo, è una liberazione! Un momento in cui dico al mio corpo: "Ehi, ti vedo, ti ascolto, e sì, ti premio".
E sapete cosa ho notato? Il mio metabolismo ha iniziato a rispondere. Non è più quel motore arrugginito che arrancava a ogni caloria. È come se quel pasto "extra" gli desse una svegliata, una spinta per ripartire. Certo, non è magia: durante la settimana tengo il controllo, mangio pulito, mi muovo, ma quel giorno libero? È il mio turbo! La bilancia ha smesso di essere un nemico e i numeri scendono, piano ma con costanza.
Ma la vera sorpresa è stata nella testa. Prima vivevo la dieta come una prigione: divieti, rinunce, sensi di colpa se sgarravo. Ora invece ho un obiettivo, una ricompensa che mi aspetta. Sapere che il sabato posso sedermi con un bel piatto di lasagne o un tiramisù fatto in casa mi rende felice già dal lunedì! È un gioco mentale: mi concentro su quello che avrò, non su quello che "non posso". E questa serenità, questo prendermi cura di me stessa anche attraverso il piacere, mi fa sentire più leggera, non solo nel corpo.
Non fraintendetemi, non è una scusa per esagerare ogni volta. Scelgo con cura, gust