Ciao Bata Kan, ciao Dichtefan,
mi intrufolo nel vostro discorso perché questo plateau di cui parlate… beh, ci sono passato anch’io, e so quanto possa far sentire tutto fermo, come se il corpo si fosse messo in modalità “risparmio energia” e non volesse più collaborare. La bilancia che non si muove è una specie di provocazione, ti fa venir voglia di mollare o, come dici tu, di affogare i pensieri in un tiramisù. Però, lasciate che vi racconti come la mia passione per la camminata nordica mi ha aiutato a superare momenti così, magari può darvi qualche spunto.
Non sono un esperto, eh, solo uno che ha provato a cambiare qualcosa quando il peso si era incagliato. All’inizio, come te, Dichtefan, facevo camminate veloci, contavo calorie (o almeno ci provavo) e pensavo che bastasse mangiare un po’ meno per sbloccare tutto. Ma il corpo, come dice Bata, è furbo, si abitua. La camminata nordica è stata la mia svolta, non perché sia magica, ma perché mi ha fatto muovere in modo diverso, coinvolgendo tutto il corpo, non solo le gambe. Usare i bastoncini ti costringe a spingere con le braccia, a tenere la schiena dritta, e questo fa lavorare muscoli che magari con la camminata normale restano a riposo. Non è come sollevare pesi in palestra, ma è un allenamento completo che mi ha aiutato a bruciare di più senza sentirmi distrutto.
Quando ero bloccato sul peso, ho fatto un po’ di esperimenti. Tipo, ho provato a cambiare il ritmo: invece di camminare sempre alla stessa velocità, alternavo 5 minuti di passo sostenuto (quasi come se fossi in ritardo per un appuntamento) a 2 minuti più lenti. Questo “gioco” di intensità sembrava dire al mio corpo: “Ehi, non ti sto lasciando riposare!”. Un’altra cosa che mi ha aiutato è stata scegliere percorsi con salite o terreni un po’ sconnessi, come sentieri nel parco. Non solo è più divertente, ma il corpo deve adattarsi e consuma di più. Se fai sempre lo stesso giro asfaltato, magari il tuo metabolismo si è un po’ addormentato, come dice Bata.
Sulla dieta, non sono uno che pesa ogni grammo, ma ho notato che aggiungere più fibre – verdure, legumi, roba che ti riempie – mi faceva sentire meno affamato e mi dava energia per camminare. Non so se usi integratori come il chitosano, che alcuni prendono per “bloccare” i grassi, ma personalmente non mi ci sono mai affidato. Preferisco puntare su movimento e cibo vero. Tipo, una colazione proteica come suggerisce Bata (uova, yogurt greco) mi dà la carica per uscire con i bastoncini anche nelle mattine fredde.
Una cosa che mi ha aiutato tanto è stata anche fissarmi piccoli obiettivi non legati alla bilancia. Per esempio, all’inizio volevo solo riuscire a fare 5 km senza sentirmi uno straccio, poi sono passato a 7, poi a fare una salita senza fermarmi. Questi micro-successi mi tenevano motivato anche quando il peso non scendeva. La camminata nordica mi ha insegnato a godermi il percorso, non solo il risultato. Magari, Dichtefan, potresti provare a cambiare qualcosa nel tuo allenamento o nei tuoi obiettivi giornalieri. Che routine hai adesso? Fai sempre lo stesso tipo di camminata? E tu, Bata, hai mai provato a muoverti con i bastoncini? Non è da “vecchietti”, giuro, è una roba che ti rimette in sesto e ti fa pure sorridere.
Scusate se mi sono dilungato, non sono bravo a scrivere corto. Raccontatemi un po’ di voi, magari mi viene in mente qualche altro trucco da condividere!