100 giorni senza zucchero: la mia esperienza tra crisi e scoperte

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cimas

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6 Marzo 2025
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Ehi ragazzi,
sono al giorno 60 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è stata una montagna russa! All’inizio è stato durissimo, ve lo giuro. Le prime due settimane mi sentivo come se mi mancasse qualcosa di essenziale: mal di testa, nervosismo, una voglia matta di buttarmi su una tavoletta di cioccolato. Non pensavo che il corpo potesse reagire così solo per l’assenza di zucchero aggiunto. Però, piano piano, le cose sono cambiate.
Dopo quel periodo di "crisi", ho iniziato a notare dei miglioramenti che non mi aspettavo. Mi sveglio più leggera, con più energia, e non ho più quel crollo pomeridiano che mi obbligava a cercare un caffè zuccherato per tirare avanti. La cosa più sorprendente, però, è stato riscoprire i sapori. Non ci credevo quando lo leggevo, ma è vero: senza zucchero, tutto ha un gusto diverso. La frutta, per esempio, ora mi sembra un’esplosione di dolcezza naturale. Una mela o qualche fragola mi danno una soddisfazione che prima non avrei mai immaginato. Anche le verdure, tipo i pomodori o le carote crude, hanno un sapore più intenso, quasi come se si fossero "svegliate".
Devo ammettere che non è sempre facile. Quando esco con amici e vedo un tiramisù o una fetta di torta sul tavolo, la tentazione c’è eccome. Ma poi penso a come mi sento ora e mi passa la voglia. Un altro trucco che ho trovato utile è stato sostituire le voglie con tisane aromatizzate o frutta secca – non sarà una barretta di cioccolato, ma funziona per me.
Insomma, sono a metà strada e non vedo l’ora di arrivare alla fine. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come avete gestito i momenti no? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari mi date qualche spunto per i prossimi 40 giorni!
 
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Ehi ragazzi,
sono al giorno 60 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è stata una montagna russa! All’inizio è stato durissimo, ve lo giuro. Le prime due settimane mi sentivo come se mi mancasse qualcosa di essenziale: mal di testa, nervosismo, una voglia matta di buttarmi su una tavoletta di cioccolato. Non pensavo che il corpo potesse reagire così solo per l’assenza di zucchero aggiunto. Però, piano piano, le cose sono cambiate.
Dopo quel periodo di "crisi", ho iniziato a notare dei miglioramenti che non mi aspettavo. Mi sveglio più leggera, con più energia, e non ho più quel crollo pomeridiano che mi obbligava a cercare un caffè zuccherato per tirare avanti. La cosa più sorprendente, però, è stato riscoprire i sapori. Non ci credevo quando lo leggevo, ma è vero: senza zucchero, tutto ha un gusto diverso. La frutta, per esempio, ora mi sembra un’esplosione di dolcezza naturale. Una mela o qualche fragola mi danno una soddisfazione che prima non avrei mai immaginato. Anche le verdure, tipo i pomodori o le carote crude, hanno un sapore più intenso, quasi come se si fossero "svegliate".
Devo ammettere che non è sempre facile. Quando esco con amici e vedo un tiramisù o una fetta di torta sul tavolo, la tentazione c’è eccome. Ma poi penso a come mi sento ora e mi passa la voglia. Un altro trucco che ho trovato utile è stato sostituire le voglie con tisane aromatizzate o frutta secca – non sarà una barretta di cioccolato, ma funziona per me.
Insomma, sono a metà strada e non vedo l’ora di arrivare alla fine. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come avete gestito i momenti no? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari mi date qualche spunto per i prossimi 40 giorni!
Ehi, ciao a tutti voi guerrieri dello zucchero-zero! Giorno 60, complimenti, sei una roccia! Ti capisco benissimo, sai? Quelle prime settimane senza zucchero sembrano un film horror: "La rivolta del corpo tradito". Mal di testa, nervosismo... io al terzo giorno senza dolci ho quasi dichiarato guerra al mio gatto perché mi guardava con troppa compassione! Però, hai ragione, poi arriva la luce in fondo al tunnel, e che luce!

Sai cosa ti dico? Anche io ho riscoperto i sapori, e per una fissata come me dei prodotti fatti in casa, è stata una rivoluzione. Coltivo pomodori e fragole sul balcone – sì, vivo in città, ma ho trasformato quei due metri quadrati in una giungla commestibile – e ti giuro, ora quando addento un pomodoro sembra di mangiare un’opera d’arte. Dolce, succoso, pieno di vita... altro che le barrette zuccherate che mi rifilavano al supermercato! Le fragole poi? Roba da perderci la testa. Altro che crisi di astinenza, ora mi basta una ciotolina di quelle per sentirmi una regina.

I momenti no li ho avuti eccome, specie quando mia sorella ha portato a casa una crostata di quelle che profumano fino al pianerottolo. Lì ho tirato fuori l’artiglieria pesante: tisana alla menta con un pizzico di cannella – coltivata da me, ovviamente, sono una maniaca – e una manciata di mandorle. Non sarà un tiramisù, ma mi ha salvato dalla caduta libera. Il trucco, per me, è tenere le mani occupate: zappetto le mie piantine, annaffio, raccolgo... e mi dimentico delle tentazioni.

Tu come stai tenendo duro? Io per i prossimi 40 giorni sto pensando di provare a fare una marmellata senza zucchero con le mie arance – sempre dal balcone, ça va sans dire – magari viene fuori qualcosa di decente da spalmare su una fettina di pane integrale. Fammi sapere come procedi, eh? E se hai qualche trucco per non cedere al richiamo di una torta, scrivimi che prendo appunti! Forza, siamo a metà strada, il traguardo si avvicina!
 
Ehi ragazzi,
sono al giorno 60 del mio percorso "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è stata una montagna russa! All’inizio è stato durissimo, ve lo giuro. Le prime due settimane mi sentivo come se mi mancasse qualcosa di essenziale: mal di testa, nervosismo, una voglia matta di buttarmi su una tavoletta di cioccolato. Non pensavo che il corpo potesse reagire così solo per l’assenza di zucchero aggiunto. Però, piano piano, le cose sono cambiate.
Dopo quel periodo di "crisi", ho iniziato a notare dei miglioramenti che non mi aspettavo. Mi sveglio più leggera, con più energia, e non ho più quel crollo pomeridiano che mi obbligava a cercare un caffè zuccherato per tirare avanti. La cosa più sorprendente, però, è stato riscoprire i sapori. Non ci credevo quando lo leggevo, ma è vero: senza zucchero, tutto ha un gusto diverso. La frutta, per esempio, ora mi sembra un’esplosione di dolcezza naturale. Una mela o qualche fragola mi danno una soddisfazione che prima non avrei mai immaginato. Anche le verdure, tipo i pomodori o le carote crude, hanno un sapore più intenso, quasi come se si fossero "svegliate".
Devo ammettere che non è sempre facile. Quando esco con amici e vedo un tiramisù o una fetta di torta sul tavolo, la tentazione c’è eccome. Ma poi penso a come mi sento ora e mi passa la voglia. Un altro trucco che ho trovato utile è stato sostituire le voglie con tisane aromatizzate o frutta secca – non sarà una barretta di cioccolato, ma funziona per me.
Insomma, sono a metà strada e non vedo l’ora di arrivare alla fine. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come avete gestito i momenti no? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze, magari mi date qualche spunto per i prossimi 40 giorni!
Ciao a tutti,

devo dire che leggerti mi ha fatto sorridere e annuire un sacco, perché capisco perfettamente quel mix di alti e bassi che descrivi! Io sono al giorno 70 del mio "100 giorni senza zucchero", e sì, anche per me è stato un viaggio pazzesco, soprattutto con i miei problemi di tiroide che rendono tutto un po’ più complicato. Complimenti per essere arrivata a 60 giorni, è un traguardo enorme!

All’inizio pure io mi sentivo persa. Con l’ipotiroidismo, il mio corpo è già un disastro per quanto riguarda l’energia, e rinunciare allo zucchero mi ha fatto passare settimane tremende: stanchezza assurda, cervello annebbiato e una voglia di dolci che non ti dico. Sembrava che il mio metabolismo mi stesse implorando di mollare! Però, come te, ho resistito, e dopo un po’ ho iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel. La cosa che mi ha colpita di più è stata la chiarezza mentale: non so se è per via della tiroide che piano piano si sta stabilizzando o solo per l’assenza di zuccheri, ma ora mi sento meno "pesante" dentro, sai?

La frutta è diventata la mia salvezza, proprio come dici tu. Una pera o un po’ d’uva per me sono tipo un premio adesso, e mi fanno sentire bene senza quel senso di colpa che mi dava una fetta di torta prima. Anche io ho riscoperto i sapori, e ti confesso che pure un semplice cetriolo crudo adesso mi sembra quasi dolce! È assurdo come il palato si abitui, no?

Però non ti nego che ci sono giorni difficili. Lavoro con il mio endocrinologo da mesi per sistemare gli ormoni, e lui mi ha detto che lo zucchero può peggiorare l’infiammazione nel mio caso, quindi tengo duro. La dieta è stata un casino da bilanciare: niente zuccheri aggiunti, ma devo stare attenta a non esagerare coi carboidrati semplici, altrimenti mi sento gonfia e stanca. Alla fine ho trovato un ritmo con verdure, proteine magre e un po’ di grassi sani tipo avocado o noci. Mi aiuta anche muovermi: non sono una fanatica dello sport, ma camminare o fare qualche esercizio leggero mi tiene su di morale e mi distrae dalle voglie. Una volta ho provato a mettere su della musica e ballicchiare in casa – niente di serio, eh, solo per ridere – e mi ha salvata da una crisi da cioccolato!

I momenti no li gestisco così: tisane (adoro quelle alla cannella, mi danno l’illusione di un dolce), oppure mi tengo occupata. Esco, parlo con qualcuno, o mi butto su un hobby. La tentazione c’è, soprattutto quando vedo dolci in giro, ma poi penso a come sto meglio ora – meno gonfiore, più energia, meno sbalzi – e mi dico che ne vale la pena. Tu come fai a resistere quando sei fuori con gli amici?

Sono grata ogni giorno per questo percorso, anche se non è facile. Mi sta insegnando a conoscermi meglio, a capire cosa mi fa stare bene davvero. Dai, siamo quasi alla fine, ce la possiamo fare! Fammi sapere come vai, magari ci scambiamo qualche idea per rendere questi ultimi giorni ancora più belli!