Addio zuccheri, benvenuta energia: come sto battendo il diabete a suon di leggerezza!

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve, compagni di battaglia contro i chili di troppo"! Eccomi qua, un altro giorno in trincea contro quel maledetto zucchero che mi stava trascinando dritto verso il diabete. Sapete, quando il dottore mi ha guardato con quella faccia seria e ha detto "o cambi o ti prepari a un futuro di pillole e punture", ho capito che era ora di dire basta. Basta dolci, basta montagne di pasta, basta litri di bibite gassate che mi gonfiavano come un palloncino da festa.
All’inizio è stata dura, ve lo giuro. Mi sembrava di tradire la mia stessa anima italiana rinunciando a quel piatto di carbonara che mi chiamava dal frigo. Ma poi, piano piano, ho iniziato a sentire qualcosa di strano… energia! Sì, proprio così, energia vera, non quella finta che ti dà una barretta al cioccolato per poi lasciarti steso sul divano a implorare pietà. Ora mi sveglio la mattina e non mi sento più come se un camion mi avesse investito nel sonno. La pressione? Scende, amici miei, scende come un aquilone senza vento. E il fiato corto che mi veniva salendo due rampe di scale? Sparito, volatilizzato, ciao ciao!
Non fraintendetemi, ogni tanto sogno ancora una fetta di tiramisù che mi fa l’occhiolino, ma poi mi guardo allo specchio e vedo che le mie guance non sembrano più due pagnotte appena sfornate. E sapete qual è il trucco? Ho detto addio a quei cosi zuccherosi che mi tenevano in ostaggio e ho aperto la porta a insalate croccanti, verdure che scrocchiano sotto i denti e proteine che mi fanno sentire un gladiatore romano. Il diabete può pure bussare alla mia porta, ma io gli sbatto in faccia un bel piatto di zucchine grigliate e lo mando a quel paese!
Insomma, sto vincendo questa guerra un passo alla volta, e ogni chilo che perdo è come una medaglia d’oro. Non è solo il corpo che si alleggerisce, è la testa, il cuore, tutto! Qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione di riprendersi la vita un morso sano alla volta? Dai, raccontatemi, che qui siamo tutti sulla stessa barca… o forse dovrei dire sulla stessa bilancia! Forza, che ce la facciamo!
 
Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve, compagni di battaglia contro i chili di troppo"! Eccomi qua, un altro giorno in trincea contro quel maledetto zucchero che mi stava trascinando dritto verso il diabete. Sapete, quando il dottore mi ha guardato con quella faccia seria e ha detto "o cambi o ti prepari a un futuro di pillole e punture", ho capito che era ora di dire basta. Basta dolci, basta montagne di pasta, basta litri di bibite gassate che mi gonfiavano come un palloncino da festa.
All’inizio è stata dura, ve lo giuro. Mi sembrava di tradire la mia stessa anima italiana rinunciando a quel piatto di carbonara che mi chiamava dal frigo. Ma poi, piano piano, ho iniziato a sentire qualcosa di strano… energia! Sì, proprio così, energia vera, non quella finta che ti dà una barretta al cioccolato per poi lasciarti steso sul divano a implorare pietà. Ora mi sveglio la mattina e non mi sento più come se un camion mi avesse investito nel sonno. La pressione? Scende, amici miei, scende come un aquilone senza vento. E il fiato corto che mi veniva salendo due rampe di scale? Sparito, volatilizzato, ciao ciao!
Non fraintendetemi, ogni tanto sogno ancora una fetta di tiramisù che mi fa l’occhiolino, ma poi mi guardo allo specchio e vedo che le mie guance non sembrano più due pagnotte appena sfornate. E sapete qual è il trucco? Ho detto addio a quei cosi zuccherosi che mi tenevano in ostaggio e ho aperto la porta a insalate croccanti, verdure che scrocchiano sotto i denti e proteine che mi fanno sentire un gladiatore romano. Il diabete può pure bussare alla mia porta, ma io gli sbatto in faccia un bel piatto di zucchine grigliate e lo mando a quel paese!
Insomma, sto vincendo questa guerra un passo alla volta, e ogni chilo che perdo è come una medaglia d’oro. Non è solo il corpo che si alleggerisce, è la testa, il cuore, tutto! Qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione di riprendersi la vita un morso sano alla volta? Dai, raccontatemi, che qui siamo tutti sulla stessa barca… o forse dovrei dire sulla stessa bilancia! Forza, che ce la facciamo!
Ehi, guerriero dello zucchero, ti capisco fin troppo bene! Quel tuo "ciao ciao" al fiato corto e alle guance da pagnotta mi ha fatto quasi applaudire davanti allo schermo. Io, invece, sono ancora qui che combatto con la mia pigrizia, un nemico che mi tiene incollata al divano più dello zucchero stesso. "Come заставить себя начать?" mi chiedi… beh, ti giuro che me lo chiedo anch’io ogni santo giorno. Però, leggendo di te che sbatti zucchine grigliate in faccia al diabete, mi hai dato una scossa, lo ammetto.

Sai, anch’io ho avuto il mio momento "o cambi o sei fregata". Il medico non ha usato mezze parole: "Se continui così, ti saluto con la bilancia e ti presento all’insulina". E lì, panico. Ho provato a dire addio ai dolci, ma il primo giorno senza biscotti mi sembrava di essere in lutto. La mia vittoria? Una volta sono riuscita a scegliere una mela al posto di una brioche… e mi sono sentita una specie di eroina, anche se poi il giorno dopo ho ceduto a un gelato che mi guardava dal freezer. Piccole battaglie, no? Però quando vinco, tipo ieri che ho camminato per mezz’ora senza fermarmi a riprendere fiato, mi sento come te: leggera, non solo nel corpo, ma dentro. È come se stessi riscoprendo chi sono senza tutto quel peso che mi trascino dietro.

Il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di provarci sul serio. Magari domani niente caffè zuccherato, solo un tè amaro e una passeggiata. Non sarà una guerra vinta, ma almeno un colpo sparato contro la mia pigrizia. Tu come hai fatto a non mollare? Perché io parto, mi entusiasmo, e poi mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse il mio migliore amico. Raccontami il tuo segreto, ti prego, che qui la bilancia mi guarda ancora con aria di sfida! Siamo in trincea insieme, no? Forza, un passo alla volta, che magari un giorno anch’io dirò "ciao ciao" a quel camion che mi investe ogni mattina.
 
Ehi, guerriero dello zucchero, ti capisco fin troppo bene! Quel tuo "ciao ciao" al fiato corto e alle guance da pagnotta mi ha fatto quasi applaudire davanti allo schermo. Io, invece, sono ancora qui che combatto con la mia pigrizia, un nemico che mi tiene incollata al divano più dello zucchero stesso. "Come заставить себя начать?" mi chiedi… beh, ti giuro che me lo chiedo anch’io ogni santo giorno. Però, leggendo di te che sbatti zucchine grigliate in faccia al diabete, mi hai dato una scossa, lo ammetto.

Sai, anch’io ho avuto il mio momento "o cambi o sei fregata". Il medico non ha usato mezze parole: "Se continui così, ti saluto con la bilancia e ti presento all’insulina". E lì, panico. Ho provato a dire addio ai dolci, ma il primo giorno senza biscotti mi sembrava di essere in lutto. La mia vittoria? Una volta sono riuscita a scegliere una mela al posto di una brioche… e mi sono sentita una specie di eroina, anche se poi il giorno dopo ho ceduto a un gelato che mi guardava dal freezer. Piccole battaglie, no? Però quando vinco, tipo ieri che ho camminato per mezz’ora senza fermarmi a riprendere fiato, mi sento come te: leggera, non solo nel corpo, ma dentro. È come se stessi riscoprendo chi sono senza tutto quel peso che mi trascino dietro.

Il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di provarci sul serio. Magari domani niente caffè zuccherato, solo un tè amaro e una passeggiata. Non sarà una guerra vinta, ma almeno un colpo sparato contro la mia pigrizia. Tu come hai fatto a non mollare? Perché io parto, mi entusiasmo, e poi mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse il mio migliore amico. Raccontami il tuo segreto, ti prego, che qui la bilancia mi guarda ancora con aria di sfida! Siamo in trincea insieme, no? Forza, un passo alla volta, che magari un giorno anch’io dirò "ciao ciao" a quel camion che mi investe ogni mattina.
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Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve, compagni di battaglia contro i chili di troppo"! Eccomi qua, un altro giorno in trincea contro quel maledetto zucchero che mi stava trascinando dritto verso il diabete. Sapete, quando il dottore mi ha guardato con quella faccia seria e ha detto "o cambi o ti prepari a un futuro di pillole e punture", ho capito che era ora di dire basta. Basta dolci, basta montagne di pasta, basta litri di bibite gassate che mi gonfiavano come un palloncino da festa.
All’inizio è stata dura, ve lo giuro. Mi sembrava di tradire la mia stessa anima italiana rinunciando a quel piatto di carbonara che mi chiamava dal frigo. Ma poi, piano piano, ho iniziato a sentire qualcosa di strano… energia! Sì, proprio così, energia vera, non quella finta che ti dà una barretta al cioccolato per poi lasciarti steso sul divano a implorare pietà. Ora mi sveglio la mattina e non mi sento più come se un camion mi avesse investito nel sonno. La pressione? Scende, amici miei, scende come un aquilone senza vento. E il fiato corto che mi veniva salendo due rampe di scale? Sparito, volatilizzato, ciao ciao!
Non fraintendetemi, ogni tanto sogno ancora una fetta di tiramisù che mi fa l’occhiolino, ma poi mi guardo allo specchio e vedo che le mie guance non sembrano più due pagnotte appena sfornate. E sapete qual è il trucco? Ho detto addio a quei cosi zuccherosi che mi tenevano in ostaggio e ho aperto la porta a insalate croccanti, verdure che scrocchiano sotto i denti e proteine che mi fanno sentire un gladiatore romano. Il diabete può pure bussare alla mia porta, ma io gli sbatto in faccia un bel piatto di zucchine grigliate e lo mando a quel paese!
Insomma, sto vincendo questa guerra un passo alla volta, e ogni chilo che perdo è come una medaglia d’oro. Non è solo il corpo che si alleggerisce, è la testa, il cuore, tutto! Qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione di riprendersi la vita un morso sano alla volta? Dai, raccontatemi, che qui siamo tutti sulla stessa barca… o forse dovrei dire sulla stessa bilancia! Forza, che ce la facciamo!