Ciao a tutti, o forse meglio dire "attenti a chi entra nella mia cucina"! Qui si parla di fuoco, ma non quello che scalda le pentole: parlo delle spezie che ti accendono dentro e fanno tremare il metabolismo. Non sto scherzando, ragazzi, se non mettete un po’ di pepe – o meglio, peperoncino – nella vostra vita, il vostro corpo resterà fermo come una tartaruga pigra. Io sono anni che aggiungo chili di spezie a tutto: dal pollo alla verdura, persino nel caffè ci butto un pizzico di cayenna se mi gira. E sapete che vi dico? Funziona. Il sudore cola, il cuore batte, e i chili... beh, quelli se ne vanno, ma solo se avete il coraggio di spingervi oltre.
Vi do una ricetta, ma attenti: non è per i deboli di stomaco. Prendete del petto di pollo – magro, eh, mica roba unta – e lo massacrate con una salsa che faccio io: peperoncino fresco tritato, un cucchiaio di paprika affumicata, un po’ di zenzero grattugiato che brucia già solo a toccarlo, e un goccio di aceto per dare il colpo finale. Lo lasciate marinare tutta la notte, poi lo cuocete finché non urla pietà. Mangiatelo con del riso integrale – poca roba, non esagerate – e sentirete il metabolismo che si sveglia di soprassalto. Non è un gioco, è una guerra: o bruciate voi o bruciate i grassi.
E non venitemi a dire che "fa troppo caldo" o "non reggo il piccante". Se non resistete, il vostro corpo resterà molle e lento, punto. Io misuro tutto: cintura, bilancia, persino quanto sudo dopo un piatto così. I numeri non mentono, e il mio girovita è sceso di tre tacche dall’estate scorsa. Le spezie non perdonano, e nemmeno io: o vi unite al club del fuoco o restate a guardare mentre gli altri vanno avanti. Fate voi, ma poi non piangete quando i jeans non si chiudono più. Chi ha il coraggio, provi e mi dica com’è andata. Io vi aspetto, con il peperoncino in mano e un ghigno in faccia.
Vi do una ricetta, ma attenti: non è per i deboli di stomaco. Prendete del petto di pollo – magro, eh, mica roba unta – e lo massacrate con una salsa che faccio io: peperoncino fresco tritato, un cucchiaio di paprika affumicata, un po’ di zenzero grattugiato che brucia già solo a toccarlo, e un goccio di aceto per dare il colpo finale. Lo lasciate marinare tutta la notte, poi lo cuocete finché non urla pietà. Mangiatelo con del riso integrale – poca roba, non esagerate – e sentirete il metabolismo che si sveglia di soprassalto. Non è un gioco, è una guerra: o bruciate voi o bruciate i grassi.
E non venitemi a dire che "fa troppo caldo" o "non reggo il piccante". Se non resistete, il vostro corpo resterà molle e lento, punto. Io misuro tutto: cintura, bilancia, persino quanto sudo dopo un piatto così. I numeri non mentono, e il mio girovita è sceso di tre tacche dall’estate scorsa. Le spezie non perdonano, e nemmeno io: o vi unite al club del fuoco o restate a guardare mentre gli altri vanno avanti. Fate voi, ma poi non piangete quando i jeans non si chiudono più. Chi ha il coraggio, provi e mi dica com’è andata. Io vi aspetto, con il peperoncino in mano e un ghigno in faccia.