Ragazzi, scusate lo sfogo, ma sono stanco di sentire che il cardio a stomaco vuoto sia la soluzione per tutto! Basta, non ne posso più di queste teorie che ignorano come funziona il nostro corpo. Vi parlo da seguace di Montignac, e vi dico: il controllo della fame non passa per ore di tapis roulant con lo stomaco che brontola, ma per quello che mettiamo nel piatto.
Il metodo Montignac si basa su una cosa semplice: scegliere i carboidrati giusti in base al loro indice glicemico (IG). Quelli con IG basso (tipo legumi, verdure, cereali integrali non raffinati) tengono la glicemia stabile, e questo significa meno picchi di fame improvvisa. Quelli con IG alto (pane bianco, dolci, patatine) invece fanno schizzare l’insulina, e dopo un’ora sei di nuovo lì a cercare cibo. Altro che cardio per “bruciare calorie”! Se mangi schifezze, il tuo corpo ti sabota, punto.
Vi faccio un esempio pratico. Io seguo questa tabella (la trovate facilmente online, ma ve ne scrivo una base qui):
Il cardio? Lo faccio, certo, ma non a stomaco vuoto e non come un ossesso. 30-40 minuti di camminata veloce o cyclette, e sto a posto. La chiave non è ammazzarsi di esercizio, ma evitare che la glicemia ti trasformi in un lupo mannaro affamato. Provate a mangiare una ciotola di lenticchie con verdure due ore prima di allenarvi, e poi ditemi se avete ancora voglia di abbuffarvi dopo.
Smettiamola di glorificare il cardio come se fosse la cura universale. È utile, ma senza una dieta intelligente è solo una fatica sprecata. Chi di voi ha provato Montignac? O siete tutti ancora lì a contare calorie come forsennati?
Il metodo Montignac si basa su una cosa semplice: scegliere i carboidrati giusti in base al loro indice glicemico (IG). Quelli con IG basso (tipo legumi, verdure, cereali integrali non raffinati) tengono la glicemia stabile, e questo significa meno picchi di fame improvvisa. Quelli con IG alto (pane bianco, dolci, patatine) invece fanno schizzare l’insulina, e dopo un’ora sei di nuovo lì a cercare cibo. Altro che cardio per “bruciare calorie”! Se mangi schifezze, il tuo corpo ti sabota, punto.
Vi faccio un esempio pratico. Io seguo questa tabella (la trovate facilmente online, ma ve ne scrivo una base qui):
- Carboidrati “buoni” (IG < 50): lenticchie (IG 30), quinoa (IG 53), mele (IG 38), carote crude (IG 35).
- Carboidrati “cattivi” (IG > 70): riso bianco (IG 89), patate fritte (IG 95), zucchero (IG 100).
Il cardio? Lo faccio, certo, ma non a stomaco vuoto e non come un ossesso. 30-40 minuti di camminata veloce o cyclette, e sto a posto. La chiave non è ammazzarsi di esercizio, ma evitare che la glicemia ti trasformi in un lupo mannaro affamato. Provate a mangiare una ciotola di lenticchie con verdure due ore prima di allenarvi, e poi ditemi se avete ancora voglia di abbuffarvi dopo.
Smettiamola di glorificare il cardio come se fosse la cura universale. È utile, ma senza una dieta intelligente è solo una fatica sprecata. Chi di voi ha provato Montignac? O siete tutti ancora lì a contare calorie come forsennati?